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    Pioli, manca Theo? Ecco le tre soluzioni (e una sorpresa)

    L’infortunio di Hernandez non è grave ma gli farà senz’altro saltare l’Empoli alla ripresa del campionato. Tra Ballo-Touré, Dest e Calabria, il tecnico sta studiando l’ipotesi miglioreCome ha detto nei giorni scorsi Stefano Pioli, il numero di infortuni caduti su Milanello dall’inizio della stagione è in linea con le stagioni scorse e con la maggior parte delle altre squadre. In altre parole: non c’è un vero e proprio allarme infermeria, quanto meno non inteso in termini di quantità. Si tratta piuttosto dei nomi coinvolti, che sono di primo piano: dal lungodegente Ibra a Tonali, da Rebic a Origi, passando per l’ultima sgradevole novità relativa a Hernandez. In realtà ciò che colpisce è un fattore che al Milan negli ultimi anni si è ripetuto svariate volte: la malasorte si accanisce spesso su un solo reparto. E così: si ferma Rebic, e poco dopo tocca a Origi. Si fa male – e molto – Florenzi? Ecco poi andarci di mezzo Hernandez e, in parte, anche Calabria. LEGGI TUTTO

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    “On” ad agosto, “off” a settembre: Lautaro, dopo un mese senza gol va riacceso l'interruttore

    L’ultima rete dell’argentino è datata 30 agosto contro la Cremonese: da quel giorno il Toro è sempre rimasto a secco in 5 incontri consecutivi. Inzaghi ha bisogno del suo bomber, pronto a ricongiungersi con LukakuMese di agosto: 4 partite, 3 gol e 1 assist. Mese di settembre: 5 partite, zero gol e zero assist. Alcune volte i numeri dipingono senza pietà un aspetto della realtà, in questo caso la produttività offensiva di Lautaro Martinez nei primi due mesi di stagione. Nel primo poker di impegni del 2022-2023 l’argentino ha infatti cominciato a ritmo insostenibile mettendoci lo zampino in ogni incontro ma, con il cambio di pagina del calendario, il piede del Toro si è raffreddato. LEGGI TUTTO

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    Lukaku e squadra protetta: Inzaghi adesso cambia così, è pronta una nuova Inter

    Il modulo non varia, ma il resto sì: dentro Romelu con Acerbi e Asllani. E il lancio di Gosens a sinistraNon c’è altra via che cambiare via. Che non è un gioco di parole, è la necessità dell’Inter e di Simone Inzaghi. Contro la Roma, tra dieci giorni, si vedrà un’altra squadra. Altra rispetto a Udine, altra in confronto all’idea iniziale, negli uomini e nell’atteggiamento tattico. Con un punto fermo: il tecnico non cambierà modulo. Non è nelle sue intenzioni, il 3-5-2 rimarrà un punto fisso. È il resto che sarà rivisto. Così non è logico andare avanti. E allora, un po’ per scelta, un po’ per necessità, ecco i ritocchi in agenda dentro il campo. Quelli fuori, invece, saranno oggetto di un confronto tra il tecnico e i dirigenti che andrà in scena domani ad Appiano: ieri Marotta e Inzaghi si sono sentiti al telefono, oggi è in programma la ripresa ad Appiano, domani avranno modo di tornare su quel che è successo a Udine a quattro giorni di distanza. La fiducia della società resiste, ma non è più illimitata: entro la pausa Mondiale la rotta dovrà essere invertita. LEGGI TUTTO

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    Kalulu: “Milan da scudetto. Io più forte grazie a Maldini e Pioli”

    Il difensore rossonero: “Ho fiducia nelle mie capacità, la concorrenza fa bene. In Champions test per dimostrare il nostro valore. Ibra? Lo sceglievo alla Playstation…”Posato, preciso, sereno, come in campo dove si è imposto come uno dei pilastri del Milan campione d’Italia. Pierre Kalulu, 22 anni, racconta la sua vita in rossonero, con l’obiettivo di riportare il club ai vertici in Europa. Senza eludere il primo stop in campionato. “Contro il Napoli – spiega il difensore dal ritiro dell’Under 21 francese – alcuni dettagli hanno fatto la differenza. Abbiamo perso tre punti, ma non tutto è da buttare. Si impara anche dalle sconfitte per migliorarsi”. LEGGI TUTTO

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    Il tiqui-taca l'hanno inventato a Terni

    Il maestro Viciani e la rivoluzione del gioco corto che portò la Ternana in Serie A con l’idea di gioco innovativa e parole che sembrano una profezia: “Gli italiani hanno bisogno di imparare il verbo correre nel calcio” Il tiqui-taca l’hanno inventato a Terni cinquant’anni fa, e mica a Barcellona. Da capitan Marinai a Valle, da Valle a Russo che s’inserisce, palla in verticale e gol di Cucchi! LEGGI TUTTO

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    Lentini su Kvaratskhelia: “In progressione non lo fermi più. Sì, mi assomiglia”

    L’ex di Torino e Milan: “Oggi oltre a tecnica, rapidità e sprint devi essere anche forte”Quattro reti, tre assist (di cui uno in Champions League) e un impatto che ha già lasciato il segno sul Napoli di Luciano Spalletti. Khvicha Kvaratskhelia è l’uomo del momento in Serie A, quello che ha più dominato la scena in questa prima fetta di stagione. E non solo per aver raccolto senza patemi l’eredità di un leader tecnico qual è stato l’ex capitano azzurro Lorenzo Insigne, ma anche per l’efficacia dimostrata in diverse situazioni di gioco. Il classe 2001 georgiano trasmette sicurezza e agisce quasi da veterano, da conoscitore del calcio italiano, pur essendo giovanissimo e appena arrivato. Le sue movenze ricordano abbastanza quelle del miglior Gigi Lentini, che negli Anni 90 ha indossato le maglie di Torino, Milan e Atalanta. Di questa somiglianza ne è convinto anche il diretto interessato, raggiunto telefonicamente. LEGGI TUTTO

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    Allegri-Bonucci, torna il gelo: fa rumore la rinuncia al capitano con la Juve nella bufera

    Il capitano è rimasto in panchina 90 minuti a Monza mentre la squadra affondava, riportando alla memoria le vecchie ruggini fino allo sgabello col Porto: il difensore paga le frasi del post gara col Benfica?”Scelta tecnica”. Con due parole Marco Landucci, il vice di Massimiliano Allegri, ha liquidato la panchina di Leonardo Bonucci in quel di Monza. Singolare, se si pensa al momento delicato della Juve. Quale altro allenatore, con la sosta per le nazionali alle porte, avrebbe rinunciato al capitano dopo essere finito nel mirino di critica e tifosi per i risultati scadenti? E ancora: quale allenatore, con la squadra ridotta all’osso per infortuni e squalifiche (10 indisponibili), circostanza che lo stesso tecnico non ha mancato più volte di rimarcare, avrebbe lanciato dal 1’ un giovane alla seconda partita in A (Gatti) al posto di uno dei leader del gruppo? LEGGI TUTTO

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    Bergomi svela un retroscena: “L’Inter ha cercato Kim, ecco perché non è arrivato”

    COMO, ITALY – MAY 10: FC Internazionale coach Luciano Spalletti (R) speaks to Esteban Cambiasso (L) and Giuseppe Bergomi (C) of Inter Forever during the FC Internazionale training session at the club’s training ground Suning Training Center in memory of Angelo Moratti on May 10, 2018 in Como, Italy. (Photo by Marco Luzzani – Inter/FC Internazionale via Getty Images) LEGGI TUTTO