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    La sfida CDK-Kvara va oltre San Siro: quale baby cambierà il calcio italiano?

    Quella fra De Ketelaere e Kvaratskhelia è una partita dentro la partita tra due classe 2001 dal talento cristallinoLuci a San Siro, certo. Red carpet, tutto esaurito, due dei tre battistrada che incrociano guantoni e ambizioni. Sì, ma quelle luci chi le accenderà? Scorrendo le due formazioni, c’è l’imbarazzo della scelta, e c’è anche senza Leao e Osimhen. Però ci sono due nomi, in particolare, da cui le rispettive tifoserie si attendono quel qualcosa in più. LEGGI TUTTO

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    La notte in cui Ronaldinho illuse il Milan: che punizione quella sera col Napoli

    I rossoneri di Ancelotti, nel novembre 2008, vinsero una partita complicatissima contro la squadra di Reja. E il fuoriclasse brasiliano fece innamorare San Siro S’era capito fin dagli esercizi del pre-partita che il piede destro era caldo. Molto caldo, nonostante l’autunno ormai inoltrato e la serata piuttosto umido. Mentre i compagni erano già negli spogliatoi per il rito della vestizione, lui si era fermato sul campo e, con il pallone piazzato al limite dell’area, si era divertito a calciarlo cercando di colpire la traversa. Uno, due, tre, quattro… Pareva un tiro al bersaglio, tutti i colpi a segno. E la gente della curva sud impazzita di gioia prima ancora che le recita vera e propria avesse inizio. LEGGI TUTTO

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    Juve, fallire la Champions costa più che esonerare Allegri

    La fiducia bianconera al tecnico si fonda anche sul legame contrattuale da 7 milioni annui più bonus. Ma una stagione alla deriva avrebbe conseguenze economiche anche peggiori: tutte le cifre che lo spiegano. Riportando la valutazione a una scelta tecnica e di programmazione Si parla spesso, e con un’ormai celebre battuta l’ha fatto anche l’a.d. Maurizio Arrivabene, delle motivazioni economiche che tengono legata la Juventus a Massimiliano Allegri. Detto fuori dai denti: costa troppo per considerare a cuor leggero la possibilità di una separazione. A cuor leggero. Ma i numeri dicono anche che, allo stesso modo in cui otto mesi fa si valutò come congruo l’investimento immediato per Dusan Vlahovic a fronte del rischio (anche economico) di perdere la Champions League, i costi del divorzio da Massimiliano Allegri non sarebbero certo superiori sulla carta rispetto a quanto costerebbe vedere andare alla deriva questa stagione. LEGGI TUTTO

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    Zico, Bierhoff, Totò… Ma è questa l'Udinese più bella di sempre?

    In passato i friulani sono arrivati due volte in Champions e colto un 2° posto nel ’95. Ora volano con Sottil e dopo 6 giornate sono clamorosamente al 4° posto A intervalli più o meno regolari nella storia dell’Udinese – diciamo ad ogni decennio – ci sono stagioni da copertina, campionati-monstre, annate da evidenziare con l’Uniposca giallo per quanto hanno saputo offrire. Sono i picchi di un club che frequenta ininterrottamente la Serie A dal 1995 (questo è il 28° campionato di fila) e che dal dopoguerra ad oggi si è ritagliata il solido contorno della nobile provinciale. LEGGI TUTTO

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    Miretti, Okoli, Baldanzi e… la Generazione “A”: il tesoretto a disposizione di Mancini

    I mesi di agosto e settembre hanno messo in evidenza alcuni ragazzi nati dopo il 2000 che hanno trovato spazio in queste prime giornate.Ecco una mini-guida agli under 23 più interessanti del nostro campionatoGalileo, che in fondo studiava le stelle come gli osservatori delle squadre di calcio, commenterebbe con un vecchio classico: “Eppur si muove”. L’ultima generazione di calciatori italiani non è mai stata considerata speciale e, anzi, ha preoccupato per il futuro di una Nazionale già in crisi quanto basta. Agosto e settembre però hanno portato qualche novità interessante: un pugno di ragazzi, nati dopo il grande Capodanno del Duemila, ha trovato spazio in Serie A. LEGGI TUTTO

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    Papin tra timori e certezze: “Il Napoli fa paura. Ma Pioli non sbaglia mai”

    L’ex bomber: “Maignan è il migliore, Giroud una garanzia. E Leao deve restare al Milan. Rafa, ascolta Maldini…”Un tiro a botta sicura: “Maignan numero uno al mondo”. Un gol a porta vuota: “Più è difficile la partita, più aumentano le possibilità che segni Giroud”. Un assist: “Leao ascolti Maldini, rimanga al Milan”. Avrà anche smesso da un po’, ma la mira rimane quella di sempre: questo Milan-Napoli, Jean-Pierre Papin lo gioca all’attacco. LEGGI TUTTO

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    Sabatini: “Dybala formidabile. Juve e Inter, che vi siete perse”

    L’ex uomo mercato di Palermo e Roma: “Uno come Paulo fa pentire chi non ce l’ha”Ci sono calciatori che si acquistano per semplice utilità, altri invece – quando ce lo si può permettere – perché appagano il senso estetico del gioco. Paulo Dybala unisce entrambi gli aspetti, ma se non siete convinti, potete chiederlo a Walter Sabatini, che di giocatori come la Joya è un innamorato. LEGGI TUTTO