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    Il sorpasso di Palladino sul maestro Ranieri (con la Juve nel destino)

    La prima scelta per rimpiazzare Stroppa sbarcherà in panchina proprio contro la sua ex squadra, con la quale ha disputato due stagioni da giocatore dal 2006 al 2008. Ad allenarlo c’era sir ClaudioDal nostro inviato Giovanni Albanese
    @GiovaAlbanese
    13 settembre
    – TORINORaffaele Palladino farà la sua prima gara da allenatore di prima squadra contro la Juve, da ex. E per una prima volta che verrà (domenica, ore 15) ce n’è almeno un’altra che ritorna in mente: nello stesso periodo, a settembre, datato 2007. In quel 4-0 sulla Reggina, la sua prima marcatura in massima serie: nel giorno in cui l’allenatore che guidava i bianconeri, Claudio Ranieri, festeggiava 200 panchine in Serie A. LEGGI TUTTO

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    Dybala brilla: possibile che qualcuno si stupisca ancora? Eppure alla Juve…

    Il fuoriclasse argentino, che sta incantando con la maglia della Roma, è lo stesso che a Torino segnava e dispensava assist Diciamo la verità: ci piace stupirci. A volte anche per le cose più banali. Non si spiegano altrimenti gli oh di meraviglia, le frasi urlate dentro a un microfono (“ma che giocata ha fatto?”, “ma che giocatore è?”) a volte per ovvietà tecniche o per prestazioni di un livello non straordinario. LEGGI TUTTO

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    Strinic si sbilancia: “Dinamo? Se il Diavolo gioca come sa non c'è partita”

    L’ex rossonero è di Spalato: “Leao è una stella, rossoneri nettamente superiori ma occhio. Però il club di Zagabria non ha nulla da perdere…” Ivan Strinic rompe il ghiaccio così: “Com’è il tempo in Italia? A Spalato si sta da Dio. Sole, mare e sci nautico”. Il croato se la ride, poi tira fuori l’orgoglio: “Ah, io contro la Dinamo Zagabria non ho mai perso!”. Tre vittorie e altrettanti pareggi con l’Hajduk. E lì vale come una medaglia. Chissà se riuscirà a metterla sul petto anche il Milan di Pioli: “Se Leao e compagnia giocano come sanno non c’è partita, sono di un altro pianeta”. LEGGI TUTTO

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    Skriniar, c'è voglia di Inter: a breve un summit, ma col Psg sullo sfondo. Come può finire…

    Il tema del rinnovo del difensore che scade nel 2023 sarà centrale nei prossimi mesi. Lui prima evita le domande e poi è sibillino: “Sono qui da tanti anni, mi conoscete. Quindi…” Dal nostro inviato Filippo Conticello13 settembre
    – Milano Sta in silenzio, tattico e anche un po’ scenografico, però dietro le quinte le parole sono iniziate e saranno sempre di più nelle prossime settimane. LEGGI TUTTO

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    “Rimosso” dal dischetto, pochi palloni e pochi tiri: Juve, c'è un caso Vlahovic

    Per l’attaccante serbo un tiro (su azione) ogni 132 minuti, poco coinvolgimento e ora anche Bonucci preferito come rigoristaTocca soprattutto a Dusan Vlahovic, mister 70 milioni (più bonus), caricarsi sulle spalle la Juve, fare gol e riportarla al successo. L’attaccante ad oggi ha segnato 4 reti, due meno rispetto a Marko Arnautovic che Max Allegri avrebbe voluto come centravanti di scorta. Solo una su azione: di fatto, non festeggia una marcatura su assist dalla prima giornata, da quando si è fermato Di Maria. E se la coppia con Arek Milik può certamente disturbare qualsiasi difesa, nel concreto il 9 bianconero non ha ancora tratto benefici per migliorare il rendimento personale. LEGGI TUTTO