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    Malatrasi, re con Inter e Milan: “Come Mazzola e Rivera oggi non ne vedo”

    L’unico che ha vinto la Coppa dei Campioni con due club della stessa città: “Scoprii dopo che fu Herrera a consigliarmi a Rocco. Maignan mi ricorda Sarti, Inter, ti serve il vero Lukaku”Saul Malatrasi, nessuno come lui. Nessuno ha vinto la Coppa dei Campioni con due squadre della stessa città. Milano. E lo scudetto. E la coppa Intercontinentale. Con l’Inter di Helenio Herrera e il Milan di Nereo Rocco. Classe 1938, libero, di Calto (Rovigo), è da tempo nel Guinness dei primati. Un pezzo unico, da record. “Ho fatto tutto doppio, anche l’Ambrogino d’oro. Uno con l’Inter, uno con il Milan. Una vita da derby”. Una vita da re, Saul. Chissà quante volte le hanno detto che ha un nome un po’ originale… “Sì, sì. Ma si chiamava così il fratello della mia mamma. Morì bambino e allora mi diedero il suo nome. Sa, a quei tempi si usava. Il mio papà si chiamava Amer”. LEGGI TUTTO

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    Del Piero: “Italiane, fate come il Villarreal! Juve, ora più ambizione. Milanesi e Napoli…”

    L’ex capitano bianconero sulle nostre di Champions: “Allegri ha una squadra forte, quella di Spalletti è bella, Leao può fare volare il Milan e all’Inter serve il miglior Lukaku”L’ ultima volta che Juve e Psg si sono sfidati era il 5 febbraio 1997: finale di ritorno della Supercoppa europea. Dopo il trionfo per 6-1 a Parigi, Alessandro Del Piero segnò una doppietta nel match disputato a Palermo. La Juve vinse 3-1 e sollevò il trofeo: “Ricordo che mi sembrava di volare: era un periodo in cui mi veniva tutto facile e quella era una Juve straordinaria, che forse allora non era percepita come è stata davvero, cioè dominante in Europa”. La Champions parte stasera con Psg-Juve e Ale presenta questa sfida e tutta la manifestazione. La più bella: “Questa coppa la sogni da bambino. È il massimo”. LEGGI TUTTO

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    “Voglio imitare CR7”. E il piccolo Hojlund iniziò dai push up

    Il bomber dell’Atalanta raccontato da suo padre, nonché primo allenatore: “Un giorno mi disse che avrebbe imitato Cristiano in tutto, e prese a fare esercizi ogni sera, anche con l’influenza. Ma quando lavorava con me…”Il primo ricordo che ha del figlio è un pallone da spiaggia più grande di lui. Uno di quei Super Tele ultra leggeri che si caricano in macchina come prima cosa, pepita d’oro di ogni ragazzino in spiaggia dai quattro anni in su. Rasmus Hojlund ne avrà avuti un paio, forse tre, e quel giorno si mise a calciare il pallone davanti a papà Anders, il primo ad allenarlo: “Lì capii che era mancino”. LEGGI TUTTO

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    Bobby gol, grandi esordi, bimbi terribili: il gran romanzo della Juve contro le francesi

    L’ultimo gol juventino a Parigi risale al 1997 con Nicola Amoruso. Ma le sfide d’oltralpe dei bianconeri hanno visto imprese memorabiliQuella tra Francia e Juventus è una vicinanza non solo geografica, ma anche sentimentale. A rileggere il romanzo delle coppe balza agli occhi una consuetudine che ha segnato i momenti clou dei viaggi bianconeri in Europa, basti qui dire che il penultimo ostacolo prima di vincere le due Coppa dei Campioni/Champions League è stato un club francese: il Bordeaux nel 1985 e il Nantes nel 1996. LEGGI TUTTO