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    Lukaku e un legame lungo 11 anni: perché Romelu “raccomanda” Chalobah

    Il belga ha giocato al Chelsea la scorsa stagione insieme al difensore classe 1999 e ne apprezza qualità e atteggiamento, ma alla base di tutto c’è un rapporto che va più lontanoPossono bastare 17 partite e una stagione fianco a fianco per meritarsi una “raccomandazione” da un calciatore di fama mondiale? Sì, perché in quei 12 mesi a londra Trevoh Chalobah ha impressionato Romelu Lukaku. Lanciato da Thomas Tuchel un po’ dal nulla per le molteplici assenze in difesa, il classe 1999 spicca subito per le sue prestazioni in campo e si ritaglia uno spazio nella rosa dei campioni d’Europa in carica. Un anno dopo, però, il 23enne finisce fuori dai progetti dell’allenatore tedesco ed entra in gioco il belga, che suggerisce il suo nome all’Inter per l’ultimo posto vacante in rosa. LEGGI TUTTO

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    Ronaldo per la prosa, Biavati per la poesia: storia e miracoli del paso doble

    Con la 7 sulle spalle, Amedeo era un giovane vecchio: stempiato già a 23 anni. Giocava nel Bologna “che tremare il mondo fa” e negli Anni 30 fu il primo nella storia del calcio a codificare quel dribbling che fa impazzire i difensori Aveva i piedi piatti e per questo motivo i suoi amici lo prendevano in giro. Anche Garrincha aveva una gamba più corta dell’altra e i compagni di giochi lo sbeffeggiavano. Però loro, dotati oltre misura di talento, hanno saputo prendersi la rivincita. Sulle malelingue e sulla vita. Garrincha è tuttora considerato l’ala destra più forte della storia del calcio e Amedeo Biavati, con il suo doppio passo, è nella sua scia, in questa speciale classifica si è guadagnato perlomeno il secondo posto. LEGGI TUTTO

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    Otto giorni, dieci nodi: il finale di mercato infernale della Juve

    Non solo l’attaccante: ci sono esuberi da piazzare, prestiti da definire, incastri da far quadrare. E il tempo non è molto…Otto giorni al termine del mercato, tante cose da fare per la Juve. Tantissime. Le operazioni Di Maria e Pogba a parametro zero, e quelle per Bremer e Kostic, non bastano ancora per colmare i vuoti che la rosa presenta, specie in alcune zone del campo. Allegri aspetta almeno due innesti da qui alla fine dei trasferimenti, ma c’è molto altro che bisogna definire e anche in fretta: tra esuberi, scommesse e conferme. Di seguito dieci nodi da sciogliere entro la fine del periodo consentito per le trattative, termine ultimo fissato per la sera del primo settembre. LEGGI TUTTO

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    Mourinho e la Juve: veleni e sberleffi per una rivalità infinita

    Con l’Inter si lanciò così contro i bianconeri: “Con loro è meglio non giocare o farlo con la Primavera”. Al Manchester il gesto delle orecchie e del Triplete. E da giallorosso le polemiche social Il rumore dei nemici è lì, si avvicina di ora in ora, ed è destinato a diventare sempre più fragoroso, man mano che si riducono le ore che separano José Mourinho da Juventus-Roma. Del resto, quella tra il portoghese e la Juve non è solo rivalità, è antipatia pura. LEGGI TUTTO

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    Correa, Caicedo e ora Acerbi: Inzaghi vuole i suoi fedelissimi, ma non sempre va bene…

    Con l’apertura della Lazio al prestito anche il difensore può ricongiungersi a Simone: sarebbe un altro ex biancoceleste alla Pinetina, tra quelli presi e quelli trattati sono tanti…Due trofei e 135 partite insieme non si dimenticano con un saluto e un cambio di casacca, tutt’altro. Lo sanno bene Simone Inzaghi e Francesco Acerbi, che nei prossimi giorni potrebbero tornare ad abbracciarsi all’ombra del Duomo di Milano, come facevano allo Stadio Olimpico. Non è la prima volta che l’allenatore ritrova dei suoi ex pupilli, ma i precedenti al momento non sono entusiasmanti. La terza volta potrebbe essere quella buona, anche se il quadro attuale non è dei più idilliaci. LEGGI TUTTO

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    Paradosso Juve: i singoli prima del gioco. E allora perché privarsi di CR7 e Dybala?

    La crisi di rigetto alla ricerca di un altro calcio di Sarri e poi Pirlo ha riportato la Signora ad Allegri. Lasciando partire però i giocatori di maggior classe che c’erano Due giornate di campionato e, da qualche parte, è stato già aperto il processo alla Juve. Con tanto di sentenza finale e condanna. Ora che la Juve non giochi bene è assolutamente vero. Così come è vero che bisogna assolutamente ricercare una maggiore e migliore assistenza per Vlahovic. E non basta, come ha detto Allegri nella sua difesa d’ufficio, sottolineare che la squadra in questi 180 minuti non abbia subìto gol. Perché, per definizione, dalla Juve ci si aspetta molto di più. LEGGI TUTTO