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    Infortuni, ingenuità, tensioni: la falsa partenza di Monza, Verona e Lecce

    Dopo due giornate spicca lo zero in classifica dei brianzoli, protagonisti di un mercato importante. Anche gialloblù e giallorossi in difficoltà. Il prossimo weekend vanno tutte a caccia di una svolta, altrimenti…Pierelli-Velluzzi-Fontana23 agosto
    – MilanoI l passaggio dalla Serie B alla A è un po’ come un salto nel vuoto, “un altro sport” per dirla come Adriano Galliani che infatti ha ribaltato quasi completamente la squadra della scorsa stagione. Proprio in virtù di un mercato importante (non ancora finito…), e di una proprietà che ha scritto la storia del calcio, le aspettative per il Monza erano piuttosto alte, dichiaratamente da posto a sinistra della classifica. LEGGI TUTTO

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    Da Renato Sanches alla cotta per il Diavolo: tutto su Onana il predestinato

    Dal suo debutto in Ligue 1 accanto al portoghese a lungo inseguito dal Milan agli amici Adli e Maignan, ecco chi è il centrocampista camerunese che potrebbe vestire presto il rossonero Il 16 febbraio del 2020, nel cerchio di centrocampo del Lilla, giocavano passato, presente e futuro della mediana del Milan: Jean Onana, ai tempi ventenne da un mesetto, giocò la sua prima partita da titolare in Ligue 1 accanto a Renato Sanches. LEGGI TUTTO

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    Juve, oggi il vertice per la punta: Depay in pole, Milik in seconda fila

    Per l’olandese il nodo resta sempre l’ingaggio pesante. Il Marsiglia apre al prestito con obbligo per l’ex NapoliLa bilancia bianconera pende ancora verso Memphis Depay, ma oggi alla Continassa si parlerà anche di Arek Milik, l’unica alternativa concreta al nazionale olandese. I vertici juventini si sono dati appuntamento nel pomeriggio per il summit che dovrà indicare la rotta per l’attaccante destinato a condividere con Vlahovic la responsabilità del gol. LEGGI TUTTO

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    Monza, i giorni del Condor per il sogno Icardi

    Mauro Icardi al Monza? Il sogno non è ancora tramontato e l’ultimo contatto avuto da Wanda Nara è stato con il Galatasaray che sogna il super-colpo, ma la punta argentina del PSG non ha fretta e preferirebbe un ritorno in Italia e vicino a Milano. Saranno decisivi i giorni del Condor, per Adriano Galliani che non ha del tutto chiuso la porta a Maurito ed è al lavoro per provare a dare una svolta a un Monza partito malissimo. LEGGI TUTTO

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    Juve, bloccata la cessione di Rovella: accordo per il prestito, il Monza aspetta

    Ultimi dieci giorni di mercato, con altre tre gare da giocare in campionato. Tre partite in cui la Juventus cambierà, 180 minuti che daranno maggiori indicazioni a Massimiliano Allegri e alla dirigenza sulle prossime mosse da fare entro la chiusura delle trattative, fissata per il primo settembre. Un innesto in attacco e uno a centrocampo, se possibile, con qualche giocatore che dovrà partire perché non più centrale nel progetto bianconero o per continuare la sua crescita altrove.MONZA IN ATTESA – Uno di questi è Nicolò Rovella, arrivato a Torino dopo 18 mesi di prestito al Genoa. Il classe 2001 può andare in prestito, il Monza si è fatto avanti in maniera concreta nelle scorse settimane e ha trovato un’intesa di massima coi bianconeri. Al momento della chiusura dell’operazione, la Juve ha però deciso di bloccare, almeno momentaneamente, la cessione del classe 2001: in attesa di capire cosa regalerà il mercato in entrata, Allegri ha individuato Rovella come il vice Locatelli nel ruolo di playmaker davanti alla difesa. Le sue caratteristiche, più di quelle degli altri centrocampisti già in rosa, convincono l’allenatore per quella posizione. Quindi niente arrivederci, almeno per ora. Con il Monza che aspetta la decisione della Juve e spera di avere presto con sé un altro giovane talento azzurro. LEGGI TUTTO

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    La strana settimana di Malinovskyi: segna al Milan, ma per Gasp resta in vendita

    ‘God’s Plan’. Ruslan Malinovskyi usa proprio queste parole per celebrare sui social la rete messa a segno al 29’ del primo tempo contro i Campioni d’Italia in carica. ‘Il piano di Dio’, di certo non quello della Dea, che poco più di 24 ore prima l’aveva messo sul mercato senza troppi giri di parole. Dal 12 al 21 agosto il trequartista ucraino ha vissuto la sua piccola Odissea: riempiti i bagagli delle 128 presenze in 3 anni a Bergamo, si è lanciato nel mare di richieste della Premier, certo di doversene andare, salvo poi venire ammaliato dal canto dalle sirene del tecnico, che gli concede sempre più minuti in campo, prima di lasciarlo di nuovo in balia delle onde per rivolgersi ad altri lidi, altri attaccanti che fanno più al caso suo. Ma andiamo con ordine. QUANTE STORIE- Tutto è cominciato alla viglia dell’esordio in campionato dell’Atalanta, il primo senza Europa dopo cinque anni di scalata con il Gasp. Il 12 agosto Roksana, la moglie di Malinovskyi che ha largo seguito a Bergamo grazie anche al suo Atelier in pieno centro ed è sempre molto attiva sui social, pubblica una storia sibillina: “Questo è inaspettato per noi come per voi. Ma nulla è stato deciso e non dipende da noi. La vita del calcio è troppo difficile, non sai mai cosa aspettarti”. Per esempio, che il Nottingham Forest che ha appena prelevato l’amico Freuler faccia lo stesso con lui e famiglia, e che non ci sia più nemmeno il tempo di svuotare gli scatoloni nella nuova casa sotto le Mura. Anche il Tottenham inizia a bussare alla porta con insistenza, e sembra che i Percassi con il giusto prezzo (più di 15 milioni) siano disposti a lasciarlo andare per davvero. Di nuovo è la moglie, quasi una settimana dopo, giovedì 18 agosto, a ribadire il concetto su Instagram con parole fin troppo chiare: “Se Ruslan non può rimanere all’Atalanta, deve trovare un’altra soluzione. Non eravamo pronti per dover cambiare vita. La finestra di mercato sta volgendo al termine e ora siamo costretti a cercare opzioni perché c’è un motivo serio, dovete leggere tra le righe. Ruslan si stava preparando per la nuova stagione ma qualcosa è andato storto”.  LA CONFERMA DEL GASP- Le due storie di Lady Malinovskyi sono state prontamente cancellate dal suo profilo, ma non dal cuore dei tifosi che alle parole ‘motivo serio’ e ’qualcosa è andato storto’, drizzano le antenne. Anche perché nel frattempo, sul campo, niente fa presagire un addio: Malinovskyi gioca 12’ nel test col Newcastle, l’intero secondo tempo a Valencia, e all’esordio in campionato subentra a Pasalic al 38’ della ripresa, fornendo in 12’ l’assist che chiude la gara. Eppure, esattamente una settimana più tardi, alla vigilia del big match col Milan, il tecnico di Grugliasco che non ama sbilancirsi sul mercato, conferma il tam-tam sui social: “Malinovskyi? Ha fatto delle cose molto buone, ma è anche giusto che l’Atalanta segua un giocatore che faccia più di 6 gol”. Intanto, uno lo farà proprio il giorno dopo. MILANOVSKYI- Nessuno, dopo queste dichiarazioni, si aspettava di vederlo in campo contro il Milan, figuriamoci dal 1’. Invece il Gasp sorprende ancora e lo lancia nell’11 titolare in una delle partite casalinghe più importanti della stagione. L’avrà fatto per far schizzare il prezzo alle stelle? Perché dopo le voci di mercato l’ha visto ancora più affamato? O semplicemente perché altrimenti “chissà cosa si sarebbe detto se avesse dovuto rinunciare alla partita”? A fine gara salta fuori infatti che l’ucraino poche ore prima era dovuto andare a Milano per una risonanza magnetica dopo una botta al polpaccio. Ma Malinovskyi deve giocare a tutti i costi, nonostante il dolore: al 29’ il suo mancino trafigge la porta alle spalle di Maignan. E anche se con la sua partenza, l’Atalanta dalla lunga tradizione di sinistri, rimane col solo Koopmeiners, nulla sembra cambiare dopo l’exploit di ieri sera: il tecnico vuole un altro attaccante, indipendentemente dall’ucraino. Che però non avrà certo piacere a rimanere in panca, così come i Percassi a non incassare 20 milioni sicuri da re-investire. La trama prende forma nella tela di Penelope, l’Odissea non è ancora finita. LEGGI TUTTO

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    L'Inter e l'ultimo tassello: Acerbi, Chalobah, Akanji, sono cambiate le gerarchie…

    Il popolo nerazzurro all’attacco sui social contro l’ex milanista, ma per i dirigenti pesa l’età avanzata. L’inglese in prestito preferito allo svizzero: si tratta col Chelsea Nelle ultime settimane ogni tifoso interista sul pianeta esprimeva un desiderio, uno solo: voleva legare a una sedia Milan Skriniar e respingere i milioni del Qatar in arrivo da Parigi. Strappato l’editto presidenziale sullo slovacco, ora sui social si battaglia su altro: Francesco Acerbi, vecchio soldato di Simone Inzaghi, candidato al ruolo di quarto difensore ma poco “simpatico” a un’intera tifoseria. LEGGI TUTTO