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    Dai mal di pancia al ritorno da protagonista: così Zaniolo si è ripreso la Roma

    In 41 giorni Nicolò è passato dal saltare le amichevoli ad essere di nuovo al centro del progetto giallorosso. Ecco cosa gli ha fatto cambiare idea nella sua lunga estate, fra i discorsi di Mourinho e il ruolo del figlio Tommaso Era iniziata con un mal di schiena mai confermato ufficialmente (anzi…) che gli aveva fatto saltare la prima amichevole stagionale contro il Trastevere. Sta finendo, a meno di sorprese che sarebbero clamorose, con un giocatore ritrovato e mai così inserito all’interno del gruppo. LEGGI TUTTO

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    Milan, arrivano gli Abate boys: tutti i Primavera che Pioli sta tenendo d’occhio

    Domani con il Frosinone inizia l’avventura dei rossoneri guidati dall’ex terzino: da Cuenca all’irlandese Heffernan passando per il gioiello Lazetic, i nomi più intriganti in prospettiva prima squadra. Il Milan secondo Ignazio Abate è semplice. Concetti che ha imparato vent’anni fa e che oggi ripropone ai suoi giocatori: “Senso di appartenenza, valori, orgoglio”. Orgoglio di giocare per il Milan, il club che ha difeso per più di 300 partite e con cui ha vinto lo scudetto nel 2011. Dopo un’ottima annata da mister dell’U16, sconfitto in finale scudetto dalla Roma, Abate ha preso in mano la Primavera. Sabato debutterà in campionato contro il Frosinone alle 11 di mattina. LEGGI TUTTO

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    Allegri ha varato la Juve “camaleonte”. E potrebbe essere solo l'inizio…

    Un cambio tattico alla base dei primi tre punti che contano. Allegri col Sassuolo è partito con un 4-4-1-1 diventato 4-3-3 dopo mezz’ora. E meglio disposta in campo la squadra ha “sfondato”, trovando più peso in attacco e innescando Vlahovic con più continuitàDi Maria, Pogba, Kostic e Bremer: tanti nuovi innesti, tante possibilità tattiche in più: se le prime riflessioni post mercato (e ancora non è finita qui) avevano portato a pensare in questa direzione, già nella partita inaugurale della stagione Allegri è passato dall’immaginare al fare, mettendo in pratica le sensazioni della vigilia, mostrando pubblicamente le nuove skills della sua Juve, ossia le caratteristiche di squadra camaleontica, in grado di mutare a gara in corso, a seconda dell’avversario ma anche per autocorreggere difetti propri. LEGGI TUTTO

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    Piccoli Vlahovic crescono: i progetti Juve per Mancini e gli altri baby bomber

    Non solo Vlahovic e Kean: la Signora culla i nuovi talenti del gol. Dal 2004 del Vicenza appena arrivato agli altri, tra prestiti, Primavera e Under 23 si costruisce il futuro Le mani della Juve sui possibili futuri attaccanti della nazionale azzurra. L’ultima operazione di mercato – ai dettagli – porta in bianconero Tommaso Mancini, classe 2004 e già nel giro dei professionisti con la maglia del Vicenza, che si unirà presto alla comitiva dei giovani bianconeri in rampa di lancio. L’identikit di rifermento è quello di Vlahovic, le annate tengono la scia del serbo e di Kean: entrambi del 2000. LEGGI TUTTO

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    In 5 anni 32 presenze e 90 milioni incassati: Inter, la miniera d’oro dei giovani

    Non solo Casadei e Zaniolo: dal 2018/19 a oggi i nerazzurri hanno monetizzato 19 calciatori del settore giovanile per cui avevano sborsato complessivamente poco più di 4 milioni. Solo sei di loro, però, avevano esordito in prima squadraPensi a Cesare Casadei e la mente crea subito un accostamento con Nicolò Zaniolo. Entrambi ceduti dall’Inter senza mai esordire nella prima squadra nerazzurra. Entrambi sono peraltro stati convocati soltanto una volta: lo scorso febbraio contro il Sassuolo Simone Inzaghi ha chiamato il centrocampista classe 2003, ad aprile 2018 aveva fatto lo stesso Luciano Spalletti con l’attuale romanista, contro l’Atalanta. Tuttavia, pur restringendo il campo di ricerca agli ultimi cinque anni – dal 2018-19 a oggi -, sono moltissimi i casi di prodotti del vivaio che sono stati ceduti per qualche milioncino a fronte di poche apparizioni o, più spesso, nessuna presenza. LEGGI TUTTO

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    Capello, mister scudetto: “Pioli ha il gruppo in pugno. Ma c’è un pericolo…”

    L’ex tecnico rossonero mette in parallelo il suo Milan e quello attuale: “Quando vinci pensi di aver fatto tutto, qui significa fare il proprio dovere.Ma la squadra è solida, ha uomini per ribaltare ogni gara. E sul mercato nessun piano B “”Ripetersi è possibile”. Fabio Capello parte da qui per pesare le probabilità di un bis scudetto di Stefano Pioli e del suo Milan. “Ma il quadro è cambiato — aggiunge l’ex allenatore, oggi opinionista per Sky Sport, l’unico capace di ripetersi in rossonero vincendo il campionato per tre volte di fila —. Il Milan sta lavorando per rinforzarsi ma lo hanno fatto anche le altre, sarà una lotta aperta con Inter, Juventus, Napoli e Roma. Cinque sorelle attrezzate per arrivare in fondo, con allenatori che hanno vinto, che spettacolo”. LEGGI TUTTO

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    Se Rabiot resta, qual è la via per Paredes? Juve, rischiano McKennie e Zakaria

    Per prendere dal Psg il regista che vuole Allegri la Juve deve cercare altrove le risorse giuste. Così sul mercato potrebbero finire altri centrocampisti, con un occhio anche ad Arthur e Fagioli La cessione di Adrien Rabiot era nata come la strada perfetta per la Juve per creare i presupposti economici per l’assalto definitivo a quel Leandro Paredes di cui si parla ormai da mesi per aggiungere doti di regia al centrocampo. L’uscita del francese aveva il pregio di liberare innanzi tutto spazio nel monte ingaggi per potersi permettere lo stipendio quasi analogo dell’argentino, e in più l’intesa trovata con lo United avrebbe permesso di ricevere le risorse giuste da girare al Psg per l’acquisto di Paredes. LEGGI TUTTO

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    Più cade, meglio si rialza: chi è Ndombele, il visionario che Napoli aspetta

    Chili di troppo, paragoni illustri, allenatori che lo amano e lo odiano, testardaggine, grandi numeri, capelli colorati: dietro le quinte del nuovo asso in mediana di SpallettiIl miglior giudizio su Tanguy Ndombele l’ha sfornato Christophe Pélissier, uno dei pochi allenatori con cui è andato d’accordo: “Si nutre di fallimenti, è questo il suo talento”. Nel senso che il ragazzo cade, si rialza, cade ancora, resta a terra, costruisce il riscatto giorno dopo giorno e poi si rialza di nuovo, col sorrisetto da spaccone e lo sguardo di sfida: “Visto? E tu che mi davi per spacciato…”. LEGGI TUTTO