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    Capello, mister scudetto: “Pioli ha il gruppo in pugno. Ma c’è un pericolo…”

    L’ex tecnico rossonero mette in parallelo il suo Milan e quello attuale: “Quando vinci pensi di aver fatto tutto, qui significa fare il proprio dovere.Ma la squadra è solida, ha uomini per ribaltare ogni gara. E sul mercato nessun piano B “”Ripetersi è possibile”. Fabio Capello parte da qui per pesare le probabilità di un bis scudetto di Stefano Pioli e del suo Milan. “Ma il quadro è cambiato — aggiunge l’ex allenatore, oggi opinionista per Sky Sport, l’unico capace di ripetersi in rossonero vincendo il campionato per tre volte di fila —. Il Milan sta lavorando per rinforzarsi ma lo hanno fatto anche le altre, sarà una lotta aperta con Inter, Juventus, Napoli e Roma. Cinque sorelle attrezzate per arrivare in fondo, con allenatori che hanno vinto, che spettacolo”. LEGGI TUTTO

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    Se Rabiot resta, qual è la via per Paredes? Juve, rischiano McKennie e Zakaria

    Per prendere dal Psg il regista che vuole Allegri la Juve deve cercare altrove le risorse giuste. Così sul mercato potrebbero finire altri centrocampisti, con un occhio anche ad Arthur e Fagioli La cessione di Adrien Rabiot era nata come la strada perfetta per la Juve per creare i presupposti economici per l’assalto definitivo a quel Leandro Paredes di cui si parla ormai da mesi per aggiungere doti di regia al centrocampo. L’uscita del francese aveva il pregio di liberare innanzi tutto spazio nel monte ingaggi per potersi permettere lo stipendio quasi analogo dell’argentino, e in più l’intesa trovata con lo United avrebbe permesso di ricevere le risorse giuste da girare al Psg per l’acquisto di Paredes. LEGGI TUTTO

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    Più cade, meglio si rialza: chi è Ndombele, il visionario che Napoli aspetta

    Chili di troppo, paragoni illustri, allenatori che lo amano e lo odiano, testardaggine, grandi numeri, capelli colorati: dietro le quinte del nuovo asso in mediana di SpallettiIl miglior giudizio su Tanguy Ndombele l’ha sfornato Christophe Pélissier, uno dei pochi allenatori con cui è andato d’accordo: “Si nutre di fallimenti, è questo il suo talento”. Nel senso che il ragazzo cade, si rialza, cade ancora, resta a terra, costruisce il riscatto giorno dopo giorno e poi si rialza di nuovo, col sorrisetto da spaccone e lo sguardo di sfida: “Visto? E tu che mi davi per spacciato…”. LEGGI TUTTO

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    Assalto Psg a Skriniar: l'Inter fa muro. Via solo per 90 milioni

    I francesi mandano Campos a Milano con un’offerta di 65 milioni per il centrale slovacco. Ma solo di fronte a una proposta monstre ci potrebbero essere spiragli Filippo Conticello-Carlo Laudisa18 agosto
    – MilanoTanto tuonò che piovve: era solo questione di tempo prima che il fiato del Psg si risentisse sul collo dell’Inter. Ma i nerazzurri, riuniti nel loro stato maggiore, hanno deciso di chiudere la porta per evitare ogni spiffero su Milan Skriniar, gioiello da salvare (quasi) a ogni costo. LEGGI TUTTO

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    Droni, motoslitte, isole e… un Disco d’oro: Ibra è uno spettacolo anche fuori dal campo

    Nell’ultimo post pilota un drone sdraiato a bordo del suo yacht: “Io ti vedo”. Ma è soltanto una delle sue tante passioni extra calcistiche La fissa per i droni non è nuova. L’ultima “zlatanata” è sui suoi profili social. Lui steso sul lettino del suo yacht da trenta metri, un telecomando tra le mani e un drone che sale in alto, sempre più su. “Io ti vedo”. Questo il copy dello svedese, che già nel 2019 era stato ripreso dal cielo mentre correva su una pista d’atletica. Una passione. Una delle tante. LEGGI TUTTO

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    Nove tra le prime dieci non hanno cambiato tecnico: la pianificazione paga

    Le squadre che hanno vinto nella prima giornata, dalla Juve al Milan, dalla Roma al Torino, hanno confermato gli allenatori della passata stagione. In un calcio sempre più impaziente è un bel segnale di cambiamento La classifica perfettamente speculare e già sfacciatamente aristocratica è raccontabile (senza pretendere di spiegarla) con tre argomenti. Il primo e meno definibile è il rimbalzo del pallone, del calcio, dello sport e anche della vita: a volte va dentro all’ultimo assalto, all’ultimo tentativo – quando la fortuna è trainata dalla voglia e dalla forza residua (tanta, nel caso sia dell’Inter che della Fiorentina). LEGGI TUTTO

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    Il mental coach dei calciatori: “In Italia è un tabù. Alcuni mi chiedevano di non dire niente…”

    Roberto Civitarese sull’importanza del fattore psicologico nello sport: “C’è ancora qualche scettico, che sottovaluta la cura dell’aspetto mentale. Pioli e Ibra non l’hanno mai fatto. E guardate dove sono arrivati…”Radu è in ginocchio, con la maglia sul volto. Serve a coprire le lacrime che gli scorrono lungo il viso, dopo il secondo (decisivo) errore nelle ultime due apparizioni in A. Il pallone calciato da Mandragora al 95’ di Fiorentina-Cremonese è un fantasma che bussa alla porta di Ionut. Sfugge dalle mani, finisce in rete, ricorda il liscio contro il Bologna di quattro mesi fa. “Avete presente quella storia secondo cui la vita è composta per il 10% dalle cose che ti capitano e, per il resto, da come reagisci? Non è sbagliato. Il vero Radu è quello delle parate prima dello scivolone. Ma è importante che sia lui il primo a capirlo”. Garantisce Roberto Civitarese, che di mestiere fa… il mental coach dei calciatori: “In Italia, c’è ancora qualche scettico, che sottovaluta la cura dell’aspetto mentale. Pioli e Ibra non l’hanno mai fatto. E guardate dove sono arrivati…”. LEGGI TUTTO

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    Milan e Torino, a tutto pressing: ecco il segreto del loro successo

    I rossoneri aggrediscono a tutto campo, i granata strappano palloni: nessuno ha pressato meglio di loro nella prima giornata La pressione toglie ossigeno, e senza ossigeno è complicato pensare. Non è una legge della fisica ma un principio che regola quegli organismi viventi che sono le squadre di calcio. Gli esempi di successo degli ultimi anni hanno questo in comune: aggressività e intensità una volta persa palla. Pensiamo alla miglior Atalanta di Gasperini, al calcio heavy metal di Juric prima al Verona e poi al Torino, lo stesso Hellas di Tudor. E, sorpresa, è il segreto del successo anche del Milan di Stefano Pioli. Una tendenza ribadita dalla prima giornata di campionato, per quanto appena novanta minuti non siano indicativi nella raccolta dei big data. Anche perché in certi casi certi numeri sono condizionati dall’andamento della partita (la Lazio che gioca a lungo in inferiorità numerica o la Juve in vantaggio di due gol nel primo tempo). LEGGI TUTTO