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    Così le assenze cambiano il modulo Juve: le variabili di Allegri, col Sassuolo e non solo

    Dopo un’estate di ragionamenti sul 4-3-3, il finale di campionato ha visto i bianconeri passare al 3-5-2 con cui si sposa benissimo l’arrivo di Kostic. Ma anche col 4-4-2 da cui il tecnico partì l’anno scorso per cercare solidità Un’estate spesa a immaginare la Juve strutturata graniticamente attorno al 4-3-3… Ma solo trascurare la predilezione di Massimiliano Allegri per le squadre a geometria variabile poteva chiudere il discorso inquadrando la nuova stagione con un modulo unico. Così prende forma pian piano ancora una Juve cangiante, un po’ per storiche predilezioni del tecnico, un po’ per come gli infortuni stanno condizionando l’organico, un po’ per come la rosa si è andata formando con il mercato. A partire da Kostic. LEGGI TUTTO

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    Il Milan riparte da Leao: inizia l’arrampicata verso quota… 20

    Dopo i 14 gol della scorsa stagione, l’obiettivo si alza. Giroud in (forte) dubbio, Origi non pronto e Rebic riadattato al centro: con l’Udinese toccherà a lui trainare la ripartenza del Milan Rieccoli qui, in prima fila, giovani, forti e affamati, guidati dal miglior giocatore dell’ultima Serie A: Rafael Leao. Il Milan apre la Serie A con la sfida all’Udinese di sabato 13 e si aggrappata al suo miglior Under 23, il fulmine dagli 11 gol dell’ultima annata, tre di questi nella sfida scudetto contro il Sassuolo a Reggio Emilia. Con Giroud non al meglio, Origi fuori condizione (rientra da un infortunio) e un Rebic probabilmente in versione falso nove, Pioli dovrà puntare su Leao. LEGGI TUTTO

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    Juve corta a sinistra? Non solo Paredes, ecco tutte le priorità

    Con la cessione di Pellegrini, per Allegri diminuiscono le soluzioni nel ruolo di terzino. Ma per il tecnico è fondamentale l’arrivo del centrocampista argentino Il terzino è un optional, almeno in casa Juve. La cessione in prestito secco di Luca Pellegrini all’Eintracht Francoforte non è una scorciatoia per acquistare qualcuno, piuttosto la certezza che la Juve ha altre priorità. Lo avevamo intuito all’interno dell’operazione Cambiaso, acquistato dal Genoa a un anno dalla scadenza del contratto, un investimento importante ma senza la necessità di mettere il classe 2000 a disposizione di Allegri. LEGGI TUTTO

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    Lukaku, Pogba, De Ketelaere? No, ecco perché un Brozo vale oro

    Il croato è un regista di grandissimo livello: non è un caso che l’Inter l’anno scorso abbia perso punti quando mancava. E le altre grandi di serie A… La prima domanda d’attualità, al via di ogni campionato, è sempre la stessa: qual è la griglia delle favorite? Subito dopo però se aggiunge subito un’altra: quale sarà il calciatore decisivo? LEGGI TUTTO

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    Il doppio ex Cirillo: “Inter, che colpo Lukaku! Ma occhio all'entusiasmo di Lecce”. E su Materazzi…

    Lo scout, in passato difensore delle due squadre avversarie del Via del Mare, ricorda: “Giocare in nerazzurro fu un sogno. Il pugno di Materazzi? Fa parte del passato, brutto episodio”Sessanta partite ufficiali in tutto, tra Inter e Lecce, e una profonda conoscenza di entrambe le piazze. A inizio Anni Duemila Bruno Cirillo ha prima vestito il nerazzurro e poi il giallorosso, dando così il via alla sua carriera dopo gli ottimi esordi in Calabria. Tra passato e presente, è lui a leggere la partita d’esordio della squadra di Simone Inzaghi, impegnata proprio al Via del Mare in casa dell’undici di Marco Baroni. LEGGI TUTTO

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    L'incredibile caso dei portieri del Napoli

    A pochi giorni dall’esordio di Verona il titolare è lo “sfiduciato” Meret, che da primo rischia di diventare terzo. Intanto i nomi caldi restano Kepa e Navas, ma le trattative potrebbero andare per le lungheIl problema numero uno in casa Napoli è il problema portiere, il primo da risolvere in vista dell’esordio in campionato e non solo. LEGGI TUTTO

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    Kluivert: “Io, il Milan e Ibra… Ecco perché Depay e Wijnaldum possono fare bene in Italia”

    L’olandese oggi allena: “Diavolo sempre nel cuore. Zlatan faccia come vuole, l’età non conta. Leao, Lautaro e Lukaku sono i miei giocatori di A preferiti. Mio figlio Justin? Spero che la Roma trovi una soluzione”Era stato identificato come l’erede di Van Basten, quindi può capire le difficoltà di chiunque si trovi a giocare un ruolo piacevole eppure scomodo. Patrick Kluivert ha ballato in Italia una sola stagione e neanche tanto visto il suo talento. Ma come proclamava il più grande ballerino di tutti i tempi, Rudolf Nureyev, “il dieci per cento è talento, il resto è lavoro”. E Kluivert è rimasto impigliato in metodi di allenamento diversi e tante aspettative. Così ha danzato altrove, non in Italia. LEGGI TUTTO