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    Lukaku, Pogba, De Ketelaere? No, ecco perché un Brozo vale oro

    Il croato è un regista di grandissimo livello: non è un caso che l’Inter l’anno scorso abbia perso punti quando mancava. E le altre grandi di serie A… La prima domanda d’attualità, al via di ogni campionato, è sempre la stessa: qual è la griglia delle favorite? Subito dopo però se aggiunge subito un’altra: quale sarà il calciatore decisivo? LEGGI TUTTO

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    Il doppio ex Cirillo: “Inter, che colpo Lukaku! Ma occhio all'entusiasmo di Lecce”. E su Materazzi…

    Lo scout, in passato difensore delle due squadre avversarie del Via del Mare, ricorda: “Giocare in nerazzurro fu un sogno. Il pugno di Materazzi? Fa parte del passato, brutto episodio”Sessanta partite ufficiali in tutto, tra Inter e Lecce, e una profonda conoscenza di entrambe le piazze. A inizio Anni Duemila Bruno Cirillo ha prima vestito il nerazzurro e poi il giallorosso, dando così il via alla sua carriera dopo gli ottimi esordi in Calabria. Tra passato e presente, è lui a leggere la partita d’esordio della squadra di Simone Inzaghi, impegnata proprio al Via del Mare in casa dell’undici di Marco Baroni. LEGGI TUTTO

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    L'incredibile caso dei portieri del Napoli

    A pochi giorni dall’esordio di Verona il titolare è lo “sfiduciato” Meret, che da primo rischia di diventare terzo. Intanto i nomi caldi restano Kepa e Navas, ma le trattative potrebbero andare per le lungheIl problema numero uno in casa Napoli è il problema portiere, il primo da risolvere in vista dell’esordio in campionato e non solo. LEGGI TUTTO

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    Kluivert: “Io, il Milan e Ibra… Ecco perché Depay e Wijnaldum possono fare bene in Italia”

    L’olandese oggi allena: “Diavolo sempre nel cuore. Zlatan faccia come vuole, l’età non conta. Leao, Lautaro e Lukaku sono i miei giocatori di A preferiti. Mio figlio Justin? Spero che la Roma trovi una soluzione”Era stato identificato come l’erede di Van Basten, quindi può capire le difficoltà di chiunque si trovi a giocare un ruolo piacevole eppure scomodo. Patrick Kluivert ha ballato in Italia una sola stagione e neanche tanto visto il suo talento. Ma come proclamava il più grande ballerino di tutti i tempi, Rudolf Nureyev, “il dieci per cento è talento, il resto è lavoro”. E Kluivert è rimasto impigliato in metodi di allenamento diversi e tante aspettative. Così ha danzato altrove, non in Italia. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, il Nottingham Forest insiste: dopo Freuler, vuole Malinovskyi

    I tifosi stavano ancora facendo i conti con la partenza di Miranchuk, mai trattenuto dal tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini, che nel giro di poche ore hanno dovuto dire addio anche a Remo Freuler, una delle bandiere della squadra. L’unico rimasto tra i nerazzurri ad aver fatto tutto il ciclo Gasperini, il primo per presenze in Europa, protagonista della scalata in Champions. Uno dei senatori, partito per una trattativa lampo avviata in piena notte (tra mercoledì e giovedì), già atterrato in Inghilterra ieri sera, convinto da un lauto ingaggio a giocare per una neo promossa. E anche per convincere l’Atalanta a privarsi di un simbolo sono bastati 9 milioni più 3 di bonus. Ma il Nottingham Forest è così persuasivo da non aver finito la sua opera di ‘rubare ai ricchi per dare ai poveri’, e ora fa sul serio anche per Malinovskyi. MALINOVSKYI SUL MERCATO- La valutazione, il club inglese neo promosso in Premier con ambizione da big, l’ha già fatta: 15 milioni di euro per il mancino dell’ucraino. Cioè la stessa somma versata dall’Atalanta al Genk (che ha il 10% sulla rivendita): Percassi e Pagliuca chiedono quindi una cifra più vicina ai 20 milioni per fare plusvalenza. Il Nottingham però non sarebbe l’unico club inglese sulle tracce del numero 18 nerazzurro. La società bergamasca non sembra avere più giocatori considerati incedibili, soprattutto al cospetto maxi offerte, nemmeno nel gruppo storico di cui Malinovskyi, e ancora di più Freuler, facevano parte. LEGGI TUTTO

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    Quel giorno che chiuse la saracinesca e da Paperella diventò Garellik

    Ecco come Garella è stato protagonista dei due scudetti di Verona e Napoli e ha fatto innamorare i tifosi Non era un portiere, ma un fumetto. Pareva uscito dalla matita del disegnatore argentino Guillermo Mordillo, che amava le linee tonde e decisamente poco aggraziate. Claudio Garella, scomparso oggi a 67 anni, era poco elegante, poco glamour, non aveva il cosiddetto phisique du role, ma era efficace, estremamente efficace. LEGGI TUTTO

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    Milan-Udinese 1950: quel pomeriggio magico in cui Santagostino oscurò il Gre-No-Li

    Al debutto in campionato l’allora 22enne, solo una comparsa in quel Milan, realizzò una doppietta contro l’Udinese, facendo meglio del trio svedese Gren, Nordhal e Liedholm Ci sono giorni in cui anche un’oscura comparsa, abituata a recitare una sola battuta prima di tornare dietro le quinte, è chiamata sul palcoscenico a prendersi gli applausi del pubblico. Il calcio è uno spettacolo teatrale democratico, c’è gloria per tutti. Domenica 10 settembre 1950, ad esempio, ci fu per Aurelio Santagostino che indossava la maglia numero 7 del Milan, ma non apparteneva certo al mondo degli eroi. LEGGI TUTTO

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    Daniel Maldini: “Spezia, con questo cognome non posso deludere. E sull'addio al Milan…”

    Il figlio e nipote d’arte in prestito da Gotti, “Un giorno spero si guardi a me senza pensare a papà. Mi spiace aver lasciato il Diavolo ma era il momento di andare” Dal nostro inviato a La Spezia G. B. Olivero12 agosto
    – Milano Puoi anche aver vinto cinque Coppe dei Campioni, ma sai che la sera a casa conta solo il gioco della chiave: “È difficile da spiegare. In pratica hai due tocchi per posizionarti su una precisa mattonella della stanza e per colpire con la palla la chiave che è inserita nella serratura. LEGGI TUTTO