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    Inter, la cessione di Pinamonti è ossigeno: così l'attivo è di 13 milioni

    I 20 milioni che entreranno nelle casse grazie alla cessione dell’attaccante consentiranno ai nerazzurri di registrare un saldo positivo Denaro fresco nelle casse nerazzurre dopo un mercato finora contraddistinto da prestiti gratuiti e risoluzioni illustri. Se l’Inter resta ancora lontana da quell’attivo di 60 milioni chiesto dalla proprietà, la simbolica stretta di mano con i dirigenti del Sassuolo per la cessione di Andrea Pinamonti si tradurrà in un saldo comunque positivo al netto delle operazioni realizzate finora. I 20 milioni che i nerazzurri incasseranno dagli emiliani porteranno infatti gli introiti estivi vicino alla soglia dei 30 milioni di euro, vale a dire quasi il doppio di quanto speso negli ultimi due mesi per i nuovi rinforzi. Per raggiungere il traguardo fissato da Suning ci sarà tempo fino a giugno 2023, ecco perché il tesoretto generato dalla vendita di Pinamonti potrà essere in parte utilizzato per realizzare un ultimo “colpo” in entrata. LEGGI TUTTO

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    Pioli-Sottil, da compagni di reparto ad avversari, sabato aprono le danze a San Siro

    I due allenatori hanno giocato insieme nella Fiorentina del 1994-95, Stefano era un veterano, Riccardo un ragazzino alla seconda esperienza in Serie AStefano Pioli ha i riccioli tagliati corti, la stempiatura comincia ad avanzare, ha trent’anni ed è un veterano della squadra, perché quello è il suo sesto – ed ultimo, ma ancora non lo sa – campionato con la maglia viola. Andrea Sottil è molto più giovane, di anni ne ha ventuno, ha già assaggiato la Serie A col Torino e quell’estate si è trasferito a Firenze: nelle foto ha la chioma nera come il carbone e tagliata “a spazzola”, tiene uno sguardo truce che scansati, forse lo fa per farsi coraggio perché in quella squadra la concorrenza è tanta e lui è l’ultimo arrivato e sa di doversi mettere in fila, col bigliettino in mano. Pioli e Sottil – che vanno a sfidarsi sulle panchine di Milan e Udinese e alzano il sipario sul campionato – hanno condiviso un pezzo di strada insieme. LEGGI TUTTO

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    Rocchi: “Più Var e fuorigioco, basta show in panchina e severità sui rigori”

    Cambia il concetto di deviazione, non considerata più giocata. Niente equivoci davanti al monitor. Di conseguenza aumenteranno gli offside, ma non solo, tante novità per la prossima stagioneAttenzione. Perché ci sarà una rivisitazione non totale ma sensibile del concetto di giocata e di deviazione in occasione delle situazioni di fuorigioco. E gli off-side risulteranno più frequenti. Attenzione. Perché le intemperanze degli allenatori non saranno tollerate più di tanto, così come gli assembramenti in attesa della chiamata – o meno – del direttore di gara al Var. LEGGI TUTTO

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    Benitez fa le carte alla Serie A: “In pole metto Inter e Juve. Attenti a Lookman”

    L’ex tecnico del Napoli: “Per lo scudetto impossibile non considerare il Milan campione, ma le altre due al momento sono superiori. E che bella la Roma”Napoli è una questione di cuore oltre che di titoli, mentre a Milano sono legate le altre conquiste italiane. Così lo sguardo di Rafa Benitez, attento e metodico, è rivolto inevitabilmente anche alla Serie A, perché il nostro campionato conserva un fascino unico. Per questo, anche dalla sua casa di Liverpool, il tecnico cerca di non perdersi una partita. LEGGI TUTTO

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    Il c.t. belga Martinez: “Lukaku è amore e De Ketelaere sa come stupire”

    L’allenatore di una delle Nazionali favorite in Qatar fra Inter e Milan: “Origi decisivo, ma parta dall’inizio”Bella, Milano. E anche un po’ belga visto il fiorire di giocatori che in città arrivano (o tornano), tutti con carta di identità rilasciata dal Regno del Belgio. Roberto Martinez a Bruxelles ha trovato casa e costruito un progetto alto: non è solo il c.t. della nazionale numero 2 del ranking mondiale che va in Qatar con intenzioni bellicose, ma è il cervello di un movimento che si espande e guarda al futuro. LEGGI TUTTO

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    Senza gol, senza rifornimenti e senza vice: tutta la solitudine di Vlahovic

    Il serbo sta lavorando per trovare la condizione dopo i guai fisici ma oggi è l’unico centravanti in organico. Coi lavori in corso per trovare il modo di servirlo meglioÈ anche una storia di solitudine, quella di Dusan Vlahovic che arriva alla prima partita di campionato senza neanche un gol segnato in estate. Solitudine tecnica, perché i lavori per fargli arrivare rifornimenti in quantità sono lontani da un equilibrio soddisfacente. Ma alla fine anche solitudine fisica, perché il serbo è letteralmente l’unico centravanti di ruolo nell’organico della Juventus della prima giornata. LEGGI TUTTO

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    Panico a Torino: hanno arrestato il bomber

    Una parola di troppo con le forze dell’ordine di Virdis nel tragitto verso il Comunale di Torino e la situazione si complica, finché arriva il vice del Trap e… Se al Commissariato dei Carabinieri di via Valfrè a Torino, al 5 bis, ci fosse uno schedario – ci sarà di sicuro, ma chissà se va così indietro nel tempo – sarebbe curioso andare a recuperare quel faldone polveroso che riposa da anni in un armadio di metallo, uno dei tanti che arredano i locali. LEGGI TUTTO

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    Inter, serve una scadenza per Skriniar altrimenti resti indifesa

    I nerazzurri hanno il compito di cedere per far tornare i conti, ma con un difensore così forte e impattante non si può rischiare di non avere un piano B È una Serie A, quella che sta per cominciare, anomala e indecifrabile. Perché mai era successo di dover programmare praticamente due campionati, sullo stile sudamericano, con riflessi decisivi anche sulla preparazione. LEGGI TUTTO