consigliato per te

  • in

    Milan, senti Kjaer: “Sei mesi da eremita, ora voglio giocare. Eriksen? Più forte di prima”

    Il difensore danese si confessa a Sportweek: barba e capelli lunghi “perché mi sentivo come quelli che vivono da soli. Kalulu non è un rivale ma un compagno, però al derby voglio esserci. Io e Ibra? Come botte siamo pari…” Puntuale, codino d’ordinanza, alto e imperioso come solo un vichingo potrebbe essere (e perdonate la banalità), Simon Kjaer si presenta sferrando un colpo basso: “Non mi piace parlare di me”. “E comunque non ho molto da raccontare: sono sempre stato una persona riservata, normale. Mi piace il mio lavoro e stare a casa con mia moglie e i miei figli. Porto i bambini a scuola, vado a Milanello e ci rimango finché non è ora di andare a riprenderli. Un giorno dovrò pensare a un altro mestiere, ma oggi non faccio molto altro. Non credo di essere così interessante”. A questo punto, cosa fai? Prendi e togli il disturbo? Non si può. LEGGI TUTTO

  • in

    Roma, tempo di saluti per Shomurodov. Belotti prepara già la valigia

    L’uzbeko in prestito al Bologna apre le porte giallorosse al Gallo. Dopo la corte di Mourinho e Pellegrini, l’ex granata arriverà a costo zeroTra Calcinate, in provincia di Bergamo, e Jarkurgan, in Uzbekistan, corrono circa quattromilasettecento chilometri e un nugolo di speranze che nascono o traslocano. In qualche modo è il paradigma di ciò che sta accadendo sul mercato monitorando la vicenda legata ad Andrea Belotti ed Eldor Shomurodov. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Kostic gioca ma è più vicino: si può chiudere entro lunedì

    Il serbo in campo in Bundesliga: ne prende sei dal Bayern però il suo futuro sarà bianconeroFilip Kostic ha già preparato le valigie, anche se ieri la Juventus ha tenuto (di proposito) bassa la temperatura sull’esito della trattativa. Una forma di accortezza per l’Eintracht Francoforte, impegnato nel debutto casalingo in Bundesliga contro i campionissimi del Bayern Monaco: un risultato rovinoso (1-6) per la squadra di Glasner, con il mancino serbo in campo per 75 minuti. Un’uscita in punta di piedi, insomma. LEGGI TUTTO

  • in

    In ritardo e ancora senza gol, l'inquietudine di Vlahovic: così Allegri cerca la medicina

    L’estate a curare la pubalgia ha condizionato l’estate del serbo, solo un paio di tempi e nessuna rete fin qui: sotto la lente la ricerca di nuove soluzioni del tecnico per valorizzarlo al meglio Comincerà la stagione con ogni probabilità senza il “vice” atteso dal mercato, unico centravanti di ruolo, con gran parte della produzione offensiva della Juventus sulle spalle, vestite ora dell’amato numero 9. Le aspettative alte e i riflettori su ogni mezzo passaggio a vuoto sono la dolce, ma non dolcissima, condanna riservata ai più grandi: a Dusan Vlahovic resta solo l’ultima prova generale di domenica sera a Tel Aviv contro l’Atletico Madrid per non presentarsi alla prima di campionato ancora a digiuno di gol. Questione di serenità, questione di condizione fisica e questione di capacità di metterlo in condizione di rendere al meglio. LEGGI TUTTO

  • in

    Attenzione all'Atalanta: anche perché non se ne parla più…

    Possibile che – dopo anni da protagonista per la spettacolarità del gioco – la squadra di Gasperini non venga più considerata all’altezza delle migliori? Pioli in Gazzetta ha veramente parlato di tutto. Senza dribblare considerazioni scomode, offrendo il suo punto di vista su tutti i temi di attualità, ribadendo la centralità del Milan Campione d’Italia. Tra le mille considerazioni, una – particolarmente importante – riguarda l’Atalanta. “Un’avversaria che mi preoccupa molto, tanto più che non avrà la fatica delle Coppe”. LEGGI TUTTO

  • in

    Tutto muscoli e qualità: ecco Onyedika, il nuovo obiettivo del Milan

    Pioli ha chiesto un mediano con “esplosività e intelligenza” e il nigeriano, scoperto dal Midtjylland grazie ai dati, può fare al caso dei rossoneriPioli ha tracciato la rotta: “Ci serve un centrocampista con esplosività e intelligenza”. Cioè capire quando inserirsi senza palla, spendere un giallo, entrare in tackle, cose così. Qualità ‘nascoste’ che a Midtjylland scovano attraverso lo studio dei dati. Per questo Raphael Onyedika potrebbe fare al caso di Pioli. LEGGI TUTTO

  • in

    Milan, il punto sul rinnovo del contratto di Bennacer

    Calcoli, ragionamenti, prospettive. Il Milan continua a lavorare per regalare a Stefano Pioli una rosa completa in tutti i reparti in vista della prossima stagione. La dirigenza rossonera, concentrata sul mercato e sui possibili nuovi innesti tra centrocampo e difesa, non perde però di vista la situazione rinnovi. Tra queste, quella di Ismael Bennacer.LINEA ALLA REGIA – Il contratto del centrocampista algerino scade nel 2024. E per il Milan, da settimane al lavoro per trovare un accordo sul rinnovo, oggi più che mai il giocatore è un elemento fondamentale in mezzo al campo. Con l’addio di Kessie e l’arrivo di giocatori diversi come Adli e Pobega, Bennacer è l’unico regista a disposizione. L’unico capace di dettare i tempi e far girare la squadra. Un centrocampista prezioso, chiamato al definitivo salto di qualità per diventare leader di un gruppo cresciuto fino a toccare la vetta in Italia.IL NODO RINNOVO – Per Pioli, Bennacer sarà una risorsa insostituibile e Maldini e Massara hanno da tempo capito l’importanza di blindarlo. I discorsi sono avviati, ma al momento – per il rinnovo – resta una distanza tra domanda e offerta: il ‘4’ rossonero (che oggi guadagna circa 1,7 milioni a stagione) chiede 4 milioni. Il Milan per ora ne offre 3. Una distanza non insormontabile, con l’idea di continuare (e vincere) insieme, per dare un seguito allo scudetto dell’ultima stagione con altri successi. Per farlo, servirà qualche sforzo in più. LEGGI TUTTO