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    Da Dalbert a Mulattieri: l'Inter e l'”altro” tesoretto da 25 milioni

    Dalle operazioni “minori” come Lazaro e Pinamonti si punta a ottenere un gruzzolo da reinvestire. E ci sono esuberi che consentirebbero di alleggerire il monte ingaggi Non solo Skriniar. Per definire le ultime operazioni in entrata, l’Inter aspetta di capire quanto riuscirà a incassare non solo dalla cessione del centrale slovacco (ancora tutt’altro che certa), ma anche da tutti gli altri giocatori inseriti in lista di partenza. LEGGI TUTTO

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    Zaccheroni sta con Arrigo: “Sì, nel supercorso per il patentino poca meritocrazia”

    Arrigo aveva sollevato il dibattito sull’ingresso alla professione di allenatore: “Gli ex calciatori vengono aiutati, forse si teme che non trovino lavoro”La compagnia eccellente dei grandi tecnici “non giocatori” è numerosa. Alberto Zaccheroni ne fa parte. Ha smesso di giocare molto presto per un problema fisico. Dunque non ha conosciuto né la Serie A, né la B, tantomeno la Nazionale. Oggi gli risulterebbe molto difficile ottenere il patentino di allenatore di Prima Categoria Uefa Pro: dovrebbe star dietro a tanti. Come lui, Sacchi, Mourinho, Eriksson, Zeman, Sarri. Una collezione di “scudetti” e Champions. Sacchi è sbottato. LEGGI TUTTO

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    Gli 80 anni di Facchetti: come giocherebbe oggi?

    Il “Cipe” a capotavola, i compagni della Grande Inter intorno per applaudirlo, il calcio che fu e il calcio moderno… Oggi lo immaginiamo a capotavola, come i veri leader. Attorno a lui, in questo ideale banchetto, i suoi amici di sempre. Tutti, proprio tutti: quelli che adesso gli fanno compagnia lassù tra le nuvole e quelli che si giocano ancora la vita in questo mondo. E così, con il mago Herrera che osserva la scena, seduto a un tavolo in disparte, e controlla che nessuno esageri con il cibo o con il vino, “ché stasera c’è da giocare, ragazzi, mi raccomando”, ecco sfilare la Grande Inter: Sarti, Burgnich, Tagnin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Milani, Suarez, Corso. LEGGI TUTTO

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    Quando e come si è rotto il rapporto tra Napoli e De Laurentiis

    Pesante contestazione dei tifosi nel ritiro di Dimaro: le uscite di Insigne, Mertens e Koulibaly pesano, ma il club ha sempre fatto arrivare poi giocatori importanti. Il dissenso ha però radici più profondeDal nostro inviato Maurizio Nicita
    @manici50
    17 luglio
    – Dimaro (Tn) La selva di fischi che sabato sera si è scatenata quando il sindaco di Dimaro dalla piazza ha provato a “ringraziare la famiglia De Laurentiis” non sono un fulmine a ciel sereno. Mai nell’abituale festa di presentazione della squadra in Trentino la contestazione si era spinta a tanto. LEGGI TUTTO

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    Esposito subito in gol con l’Anderlecht e il club lo celebra sui social

    Dal proprio profilo twitter, l’Anderlecht ha celebrato l’attaccante Sebastiano Esposito, di proprietà dell’Inter ma in prestito al club belga. Esposito è stato protagonista di una buona prestazione e di un gol segnato contro il Lione.  

    Une belle soirée au Park. #ANDOL pic.twitter.com/VzN5mPZvGy
    — RSC Anderlecht (@rscanderlecht) July 16, 2022 LEGGI TUTTO

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    Masolin: “Ibra e Hamilton i miei preferiti. Andavo a San Siro con la Barbie…”

    La giornalista di Sky Sport: “Amo l’arte. Da piccola sognavo di fare la giornalista o… la rockstar” Lo stadio di San Siro e il circuito di Monza. In un certo senso era destino che il calcio e la F.1 facessero parte della vita di Federica Masolin, giornalista e conduttrice televisiva di Sky Sport, abituata a frequentare il tempio del pallone e quello dei GP fin da quando era bambina. “Ero gelosissima di mio padre, avendo una sorella più piccola, e perciò non perdevo un’occasione per stare con lui – dice la presentatrice del posticipo della Serie A del lunedì sera e dei pre e post gara della F.1 -. La passione per lo sport mi è stata trasmessa cosi. Andavamo a vedere il Milan di Gullit, Van Basten e Rijkaard. Arrivavo allo stadio con il cuscinetto per sedermi e una Barbie nell’altra mano. Ma seguivamo assieme anche la F.1, il tennis, persino l’offshore”. LEGGI TUTTO

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    Thorstvedt: “Sassuolo, ti darò gol e lotta. Ammiro Lampard e… papà Erik”

    Il centrocampista figlio d’arte: “Amo segnare. La Norvegia? Haaland e…”È anche spiritoso. “Mi raccomando eh, prima pagina…” sorride mentre ci saluta. Kristian Thorstvedt – che gioca bene a calcio e sembra uscito da una di quelle boyband musicali stile Take That di una volta – la prima pagina se la dovrà ovviamente guadagnare ma intanto il suo nome è uno che si aggiunge all’ondata norvegese che sta conquistando anche l’Italia: il Sassuolo lo ha pagato, secondo clausola rescissoria versata al Genk, ben 10 milioni di euro e lui, centrocampista interventista, uno che guarda la porta come fosse il Sacro Graal, è mancino e figlio d’arte. LEGGI TUTTO