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    Progetto, autonomia, garanzie: il giro tortuoso della firma di Maldini

    A fine maggio, dopo le “fantastiche tre ore e mezza” con Cardinale, sembrava tutto fatto. Invece le parti si sono ridotte all’ultima ora utile: i motivi dietro la crisi rientrata quasi fuori tempo limite“Siamo partiti un po’ in ritardo, ma recupereremo. Sono molto felice, anche se magari non si vede”. Occhi impallati dalla stanchezza, un filo di voce e soltanto il desiderio – anzi, l’estrema necessità – di correre a casa a riposare, finalmente. Erano da poco passate le dieci di sera, ieri, quando Paolo Maldini ha detto queste parole a chi l’ha intercettato all’uscita da Casa Milan al termine di una giornata infinita e convulsa. LEGGI TUTTO

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    Rinnovi riusciti, acquisti mancati, annunci rinviati: il primo (turbolento) mese di Cardinale

    Era il 1° giugno quando Elliott annunciava il passaggio del club a RedBird. Da allora il neo proprietario ha vissuto settimane piene, nel bene e nel male. RipercorriamoleEra esattamente un mese fa: “RedBird Capital Partners ed Elliott Advisors UK Limited hanno annunciato oggi di aver sottoscritto un accordo definitivo per l’acquisizione da parte di RedBird dell’Associazione Calcio Milan”. Un mese può essere un tempo lungo o breve a seconda di come lo si trascorre. E possono succedere tante cose oppure poche, a seconda delle aspettative. LEGGI TUTTO

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    L’ex Roma Cancellieri alla Lazio? Quando il mercato è una questione capitale

    Scamacca e Frattesi cresciuti in biancoceleste, da ragazzi scelsero la Roma, Muzzi con la collanina con l’aquilotto giocando per i giallorossi. Il salto di Peruzzi e quello di Manfredonia, da bandiera laziale a giallorosso mai digerito con tanto di gruppo ultrà Anti-Manfredonia Il destino si tinge di colori inattesi. La Lazio ha chiuso la trattativa per Matteo Cancellieri, attaccante classe 2002 di proprietà del Verona ma cresciuto nel settore giovanile della Roma. Lì è stato per due anni, venendo poi inserito nella trattativa che ha portato nella capitale Kumbulla. Ora torna nella sua città, indossando però colori diversi. Non è la prima volta, non si è trattato sempre di traslochi sereni. LEGGI TUTTO

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    Juve, cosa serve per l'arrivo di Paredes: il doppio incastro tra PSG e mercato in uscita

    La Juventus va oltre il ritorno di Pogba per la sua mediana: aggiungere il Polpo a Locatelli e Zakaria rappresenta già una buona prospettiva, ma i bianconeri, dopo l’apertura ricevuta dall’entourage di Leandro Paredes, stanno valutando quali siano i margini per riportare in Italia l’argentino ex Roma, fuori dal progetto PSG dopo l’allontanamento del tecnico connazionale Mauricio Pochettino. IN USCITA – Per fare posto a Paredes, naturalmente, serve un’uscita a centrocampo. Un sicuro partente è Ramsey, che a livello numerico fa spazio a Pogba, mentre tra McKennie, sacrificabile, Arthur, deludente, e Rabiot, con cui il feeling non è mai sbocciato, c’è l’imbarazzo della scelta. L’americano ha mercato ma ha fatto vedere di poter essere utile in zona gol prima dell’infortunio, il brasiliano era già stato in odor di cessione a gennaio e adesso si avvicina a grandi passi ai 2 anni in bianconero, cosa che fa scattare i benefici del Decreto Crescita. In ogni caso, il suo valore a bilancio è esorbitante e non è affatto facile trovare un acquirente. Il francese è richiesto in Premier e può fruttare 15 milioni. E poi sono da considerare anche le speranze di permanenza di Fagioli, Miretti e Rovella. Al di là di chi sarà a far spazio, è necessario anche assicurarsi della possibilità di un accordo con il PSG. E la carta giusta, la Juve potrebbe averla in casa.  LEGGI TUTTO

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    Cambiaso-Juve, affare fatto. Dragusin dice sì, grazie a… Chiellini

    Il romeno ha accettato il trasferimento al Genoa in B grazie a un messaggio dell’ex capitano bianconero. Al Grifone vanno anche 4 milioniNella notte tra mercoledì e giovedì, Giorgio Chiellini si è goduto dalla tribuna la vittoria del suo Los Angeles Fc contro Dallas per 3-1. Presto (già domani contro Vancouver?) il “Chiello” farà anche il debutto da calciatore nel suo nuovo club americano, ma anche in questi primi giorni californiani, un occhio alla Juve lo ha buttato sempre. Diciassette anni in bianconero non si dimenticano in fretta e la prospettiva, un giorno neanche poi così lontano, di passare dietro una scrivania della Continassa resta altamente probabile. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: “Maldini e Massara hanno dimostrato che le idee contano più dei soldi”

    L’ex c.t. elogia i due dirigenti: “Bisogna capire di calcio per prendere Kalulu e Saelemaekers, come hanno fatto loro. Si è perso un po’ di tempo, ma…””Maldini e Massara hanno meritato il rinnovo del contratto per quello che hanno fatto nelle ultime stagioni. Non c’è ancora l’annuncio ufficiale, ma credo proprio che la faccenda sia definita. Perlomeno me lo auguro per il Milan”. Arrigo Sacchi è soddisfatto della conclusione della vicenda che, tuttavia, si è protratta forse un po’ più a lungo del previsto e per questa ragione ha messo in ansia tutto il popolo milanista. LEGGI TUTTO

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    Colpo grosso: da Adriano a Lukaku: i centravanti extralarge del nostro calcio

    Scorpacciate di gol e non solo, la top 10 delle prime punte… insaziabili della nostra storia Nel bagaglio di Romelu Lukaku che sta tornando all’Inter – oltre ai gol, al carisma, alla potenza di fuoco e alle variabili tattiche che porta in dote – ci sono anche i 103 chili e i 191 centimetri che ne fanno un centravanti di peso. Una volta si chiamavano centravanti-boa e nella storia del calcio italiano si sono sempre distinti perché – non vuole essere una battuta – hanno sempre evitato le mezze misure. O tutto. O niente. Tra campioni e meteore, ecco la top 10 dei grossi e grassi (diciamo extralarge) attaccanti che hanno messo piede nel calcio italiano. LEGGI TUTTO

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    Romagnoli, c’è un capitano che saluta il Milan. E i tifosi lo “assolvono”

    Oggi è l’ultimo giorno di contratto per il difensore che lascia il club rossonero dopo sette anni. Mai una polemica, nessuna promessa incauta: la gente e il club lo ha apprezzato anche per questoIl suo ultimo atto con la maglia rossonera addosso gli ha dato una discreta soddisfazione: alzare per primo al cielo la coppa dello scudetto. Alessio Romagnoli si è congedato così, con quella fantastica cartolina, dal mondo milanista. Oggi per lui è formalmente l’ultimo giorno da giocatore del Milan. Fa un po’ effetto, soprattutto per due motivi. Entrambi importanti. LEGGI TUTTO