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    Vertice di Milan e Inter con il sindaco: da settembre incontri pubblico con la città. Ma l’ipotesi Sesto San Giovanni non tramontaMilleottanta giorni insieme e ora un piccolo passo avanti dopo mesi di stallo prolungato. Il nuovo San Siro di Inter e Milan è ancora un disegno che vale almeno 1,2 miliardi di euro, l’ipotesi che il Diavolo marchiato RedBird vada per conto proprio nelle ex aree Falck di Sesto San Giovanni resta in piedi ma il progetto Cattedrale fa comunque segnare un punto a suo favore. LEGGI TUTTO

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    I nerazzurri confermano l’interesse agli uomini dell’argentino: 10 giorni per completare le cessioni e poi chiudere l’affare A Baires e dintorni il 24 giugno è per tutti il giorno più argentino dell’anno: sono nati Leo Messi, Juan Roman Riquelme, Juan Manuel Fangio e lo scrittore Ernesto Sabato. Non poteva che essere in qualche modo anche il giorno di Paulo Dybala. Lo è stato, infatti, perché la Joya e l’Inter sono tornati a parlarsi. LEGGI TUTTO

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    “Milan, avvio micidiale. Causa Mondiale, sarà il torneo più anomalo degli ultimi 20 anni”

    L’ex c.t. avvisa: “Il Mondiale spreme, serviranno super atleti e grande serietà dei giocatori. Tra le big, è la Juve ad avere la partenza meno insidiosa” “Sarà il campionato più anomalo degli ultimi vent’anni. E potrà davvero succedere di tutto”. Arrigo Sacchi non ha dubbi sull’incertezza che regnerà sovrana nell’arco della stagione, così come non ha dubbi sul fatto che parecchi siano i rischi che si corrono con un calendario compresso e spezzato in due. LEGGI TUTTO

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    Kessie congelato nel giugno rovente: aspetta il via libera del Barça, ma è in stand-by

    L’ivoriano è in attesa che il club blaugrana attivi le leve economiche necessarie per poter tesserare nuovi giocatori. Nel frattempo, il Milan pensa a come sostituire il “Presidente”L’avevamo lasciato così, scatenato leader di un ballo di gruppo. A Reggio Emilia, al momento della premiazione dei rossoneri campioni d’Italia, e poi anche in cima alla rampa delle scale di Casa Milan, davanti a una folla in delirio: passi di danza trascinanti, omaggio alla sua orgogliosa anima africana, coi compagni pronti a seguirlo in quel ritmo tutto suo. Franck Kessie se n’è andato dal Milan così, ballando sullo scudetto. LEGGI TUTTO

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    Nella testa di De Ligt: aspettative, richieste, strategia (e perché il rinnovo tarda)

    Il difensore è deluso dei recenti piazzamenti e non ha fretta di rinnovare. Ma la Juve non recede sul fronte clausola rescissoria. E in caso di cessione vuole incassare 120 milioniLe sirene non mancano. Ma ancor di più non mancano ambizione e idee chiare, nella testa del ventitreenne corazziere olandese Matthijs De Ligt, alla Juve dal 2019 (rilevato dall’Ajax per 75 milioni) e pronto ora a rilevare, nei progetti del club, la pesante eredità di Giorgio Chiellini. LEGGI TUTTO

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    Stankovic, Martins, il “terzo” Esposito: l'Under 17 e lo scudetto sfiorato a suon di dinastie

    I 2005 nerazzurri che hanno perso la finale nazionale contro il Bologna sono costellati di figli e fratelli d’arte: buon sangue sembra non mentire, con Carboni jr che è già in odore di prima squadraCi sono nomi e nomi. Stankovic, per esempio: parla da solo, riaccende vecchi dolci ricordi ai tifosi dell’Inter. Basta sentirlo associato a un giovane emergente e viene naturale immaginarsi una carriera di successo, sulle orme del padre. In questo caso sono addirittura due gli eredi: Filip, portiere in prestito al Volendam, e Aleksandar, capitano dell’Under 17 nerazzurra sconfitta nella finale scudetto dal Bologna, in rimonta. Da 0-2 a 3-2, come fece l’Inter di Mancini il 9 gennaio 2005 contro la Sampdoria. LEGGI TUTTO

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    Leao, rinnovo complicato. Il Milan è a un bivio: strappo alla regola o niente rialzi?

    Rafa vorrebbe un nuovo contratto da 6 milioni l’anno, il presidente Scaroni ha ribadito che i rossoneri sanno fare “sostituzioni incredibili”. Difficile, però, rimpiazzare uno come luiUn mese fa Stefano Pioli passeggiava sulla linea laterale del Mapei Stadium come un leone in gabbia, davanti alla sua panchina. Erano trascorsi appena 16 minuti di Sassuolo-Milan, ma i rossoneri avevano già buttato al vento 3-4 occasioni nitide per segnare il primo dei gol-scudetto. Giro palla dei neroverdi, Ayhan si allarga a destra, Pioli intuisce che mettergli pressione potrebbe spalancare un’autostrada verso la porta di Consigli, in caso di recupero palla. E chiama Leao: “Rafa, vai!”. LEGGI TUTTO