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    Inter, missione 130 milioni: Psg a quota 50 per Skriniar, il Chelsea a 40 per Dumfries

    Obiettivo fare cassa dalla cessione dell’olandese (nell’affare Lukaku) e del difensore centrale con mercato da big. Ma risorse preziose sono attese anche da Pinamonti, Sensi e non soloTra oggi e domani Milan Skriniar sarà a Milano per sottoporsi a dei controlli medici dopo il recente infortunio in nazionale, ma il difensore slovacco in queste ore ha anche altri pensieri per la testa. E non è da escludere che debba prendere in fretta delle decisioni importanti per il suo futuro. All’Inter è stata appena confezionata una proposta di quelle ghiotte: 50 milioni di euro dal Psg, evidentemente a caccia di gioielli per la difesa. La risposta interista sinora è stata molto ferma: il cartellino viene valutato almeno 70 milioni di euro. Se non di più. LEGGI TUTTO

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    Napoli, perché le bandiere vengono ammainate così in fretta?

    La fascia sul braccio di un azzurro è spesso sintomo di addio precoce, improvviso o inaspettato. Ora potrebbe toccare al difensore senegalese “Guarda i muscoli del capitano” cantava De Gregori, il problema a Napoli è capire però chi indosserà la fascia il prossimo anno ed eventualmente poi che fine farà. I muscoli di Kalidou Koulibaly, infatti, si presterebbero anche bene al ruolo ma il futuro del difensore senegalese è in bilico e soprattutto la figura del capitano in maglia azzurra negli ultimi periodi si è fatta a dir poco “traballante”. LEGGI TUTTO

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    Quotazione in Borsa: per i club italiani pochi vantaggi e nessun business

    L’ultima a entrare a Piazza Affari è stata la Juve: la società di Agnelli è presente dal 2001In principio fu il Tottenham, sbarcato sul listino londinese nel 1983, epocain cui in Italia la legge sul professionismo sportivo (la famigerata 91 del 1981) era in vigore da meno di due anni e la quotazione in Borsa non era nei pensieri dei presidenti. D’altronde, anche volendo, non sarebbe stato possibile quotarsi per via dei vincoli posti dalla stessa legge 81, norma che imponeva il fine non lucrativo: gli utili, ossia la differenza tra ricavi e costi, dovevano essere interamente reinvestiti nella società per il perseguimento esclusivo dell’attività sportiva. Uno scenario rimasto immutato fino al recepimento in Italia della Sentenza Bosman. Con la Legge 485 del 1996 viene finalmente eliminato il divieto di distribuzione degli utili, equiparando così le società sportive alle tradizionali Spa e concedendo quindi ai club la possibilità di essere quotati in Borsa. Processo ancora però non fattibile, almeno fino alla fine del 1997 quando viene approvato il nuovo regolamento per l’ammissione al mercato azionario, riducendo notevolmente i precedenti vincoli. Scompare soprattutto l’obbligo di presentazione degli ultimi tre bilanci in utile, limite oltremodo penalizzante per le società sportive. LEGGI TUTTO

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    Juve, il piano Di Maria: l'offerta per un anno a peso d'oro

    I bianconeri possono sfruttare il Decreto Crescita legandosi per 13 mesi e impegnandosi così per due anni fiscali. Avvicinandosi al prezzo richiesto dall’argentinoLa caccia è sempre aperta. La Juve e Angel Di Maria restano in contatto, nonostante la distanza tra domanda ed offerta non sia ancora stata colmata. Gli ultimatum, di fatto, sono stati rimandati: il mancino di Rosario resta attratto dai colori bianconeri, il problema è economico. Aggiungiamoci che Max Allegri l’ha indicato come prima scelta e Federico Cherubini si sta adoperando per smussare i cosiddetti angoli. LEGGI TUTTO

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    Milan, il piano rinnovi di Cardinale: adeguamento a Tonali, poi…

    L’obiettivo è evitare casi come quelli di Kessie, Calhanoglu e Donnarumma, partiti a zero. A luglio si entrerà nel vivo”I ragazzi di oggi hanno paura del futuro, sono immaturi, non hanno fiducia in loro stessi. I ragazzi di oggi non lavorano per il domani, non leggono più, non c’è da fidarsi”. Sì, buonanotte. Poi guardi Sandro Tonali e ti viene una gran voglia di buttare i luoghi comuni nella differenziata e affidargli le chiavi di casa, le password del conto in banca, il centrocampo di una squadra. Sandro in un anno è passato da delusione a pilastro del Milan e della Nazionale: se c’è un simbolo del futuro dei campioni d’Italia, lui. LEGGI TUTTO

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    La mano di Inzaghi sul progetto Inter: vuole Lukaku con Dybala

    Dal rinnovo di Brozovic al sì della Joya, Simone disegna il futuro. Col pensiero fisso di avere anche il belga accanto all’ex bianconeroPuoi togliere Romelu dalla squadra di Inzaghi. Ma non puoi toglierlo dalla testa di Simone. Per carità, non è che servano sponsor particolari a Milano per il ritorno di Lukaku. Ma ecco, se proprio volessimo stilare una lista, l’allenatore dell’Inter è lassù, in cima. Inzaghi ci crede, ci spera, ci punta: vanno bene tutti i verbi, il concetto è che nell’idea di costruzione della sua seconda Inter, Lukaku ha un posto speciale, riservato per l’occasione. LEGGI TUTTO

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    Adli, promesso sposo del “piolismo”: da 10 o in mediana ecco perché è un arrivo importante

    Per la sua capacità di giocare – con lo stesso rendimento – in almeno cinque posizioni dalla metà campo in su, sembra fatto apposta per i meccanismi dell’allenatore. E ora ha arricchito anche il bagaglio difensivo Va bene che nel grande circo del calciomercato l’ultimo a salire in pedana è quello più atteso e applaudito. Va bene che il suo acquisto, con tanto di foto ricordo con Maldini e Massara mentre firma il contratto, risale alla scorsa estate, come dire – in tempi mordi e fuggi come quelli odierni – al Pleistocene. Ma far passare adesso l’arrivo di Yacine Adli al Milan come un trascurabile dettaglio tra mille sfavillanti (e spesso surreali) trattative, ipotizzando perfino, come qualcuno ha fatto, una sua cessione in prestito senza manco passare da Milanello, anche no. LEGGI TUTTO

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    Becker, Pistorius, Tyson e tanti altri: quando il campione finisce in galera

    Frodi fiscali, ma anche stupri e persino omicidi. La grandezza sui campi non esclude bassezze nella vita. E l’elenco degli assi finiti nella polvere (e in carcere) è impressionante Le loro prigioni. Vogliono una vita spericolata, la vogliono piena di guai. Poi finiscono in galera. Ci si mette un attimo: giù dal ring, fuori dal perimetro di gioco, oltre la linea di fondo del campo trovano la vita – quella vera – e ci devono fare i conti. Campioni con la fedina penale sporca. LEGGI TUTTO