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    Ibra-Milan, avanti per amore: rinnovo a cifre simboliche e bonus per i risultati

    La prossima settimana l’incontro col club. Zlatan può prolungare subito. L’accordo diviso tra parte fissa e variabile. In questi mesi lo svedese valuterà sul campo gli effetti dell’intervento al ginocchioIbra e il Milan sono tornati a far coppia nel gennaio 2020, dopo un matrimonio di due anni tra il 2010 e il 2012 e un divorzio sofferto. La storia d’amore ha vissuto a Reggio Emilia il suo momento più alto, con la conquista dello scudetto numero diciannove e una passione condivisa con tutto il mondo rossonero. Ora Zlatan e il club possono rinnovare le promesse e promettersi fedeltà eterna: insieme fino a quando Ibra continuerà a giocare, e sembra proprio che questo succederà per un altro anno ancora. LEGGI TUTTO

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    Da Franco e Valentin fino a Cristiano. In casa Inter cresce la dinastia Carboni

    Nelle giovanili nerazzurre spopolano i figli d’arte di Ezequiel, ex Catania. Franco (esterno sinistro) è pronto a partire per farsi le ossa in B o in A e Valentìn si appresta ad assaporare la prima squadra. Poi c’è Cristiano, bomber fenomeno di 13 anni Il calcio, in casa Carboni, pare una questione prima di tutto ereditaria. Con caratteristiche genetiche che per di più tendono a perfezionarsi di generazione in generazione. Da Ezequiel, ex centrocampista argentino con un passato da giocatore e tecnico (delle giovanili) del Catania, fino ai figli Franco, Valentin e Cristiano, il calcio è una vocazione quasi naturale e ineluttabile. LEGGI TUTTO

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    Il “maestro” di Renato Sanches: “Con lui e Tonali il Milan rivince lo scudetto”

    Parla Cristovao, che lo allenò e lanciò nel Benfica B: “Rispetto a Kessie è molto più esplosivo. Al Bayern si ritrovò in qualcosa più grande di lui. Adesso non vedo l’ora di vederlo con Leao” Renato Sanches calciatore nasce grazie a una strigliata. Una di quelle che ti fanno capire dove stai andando. Da un lato lui, l’enfant prodige delle giovanili del Benfica, dall’altro l’allenatore, Helder Cristovao: “Fine primo tempo, perdiamo 1-0 fuori casa, Renato aveva giocato 45’ disastrosi. Entra nello spogliatoio e si mette a scherzare coi compagni. Gliene ho dette di tutti i colori. Doveva avere rispetto degli altri”. Testa bassa, occhi tristi, consapevolezza di aver sbagliato: “Il giorno dopo si scusò davanti a tutti. Da lì ha sempre giocato alla grande”. Dopo tre anni ad alto livello con il Lilla lo cerca il Milan campione d’Italia. LEGGI TUTTO

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    Licenziamenti, schiaffi, insulti: quando presidente e d.s. non si sopportano più

    Il divorzio Iervolino-Sabatini è solo l’ultimo di una lunga serie. Ecco le rotture più celebri tra dirigenti. Da Allodi in poi… Il lieto fine nelle favole non è un accessorio compreso nel prezzo: nella versione originale di Collodi Pinocchio non diventa un bambino in carne ed ossa ma finisce impiccato ad una quercia dal Gatto e dalla Volpe. LEGGI TUTTO

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    Zaniolo, Lang e De Ketelaere: il confronto. Chi è meglio per il Milan?

    Per la trequarti i rossoneri hanno messo gli occhi sul fantasista della Roma e sui due giovani del Bruges. Possono giocare larghi ma anche al centro. Assist e reti: sono tutti una garanziaIl Bruges resiste, ma sa di dover cedere. Oneri e onori del terzo campionato belga vinto di fila. Noa Lang e Charles De Ketelaere sono le due stelle di mister Schreuder, 27 gol in due e tantissime richieste. La mail del club sarà intasata da offerte ufficiali e sondaggi. Tra questi c’è di sicuro il Milan di RedBird, bramoso di regalare ai tifosi una squadra ancora più forte di quella che ha appena vinto lo scudetto. De Ketelaere e Lang: poi, però, là sulla trequarti s’è aggiunto il terzo incomodo. E che incomodo. LEGGI TUTTO

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    Leao-Milan, il rinnovo entra nel vivo. Pronta l'offerta per vincere le tentazioni spagnole

    I giovani rossoneri sono sotto gli occhi dei grandi club: per il portoghese pronto un ingaggio triplicato a 4,5 milioni l’annoPrimo, assicurarsi anche per il futuro l’assist man, il pezzo unico paragonato per molti versi al supercampione Mbappé, il ragazzo scappato da una situazione complicata in Portogallo che è passato dalla Francia e fra un guaio e l’altro è atterrato a Milano dove ha potuto coltivare il suo calcio. Il contratto da proporre a Rafael Leao è pronto anche se la trattativa entra nel vivo ora: il talento portoghese ha un accordo con il Milan fino al 2024 e vuole dire sì. Il problema semmai sono le tentazioni spagnole e i tentennamenti del suo procuratore, Jorge Mendes, per liberarlo e procurargli un club con ambizioni e soprattutto budget maggiori. LEGGI TUTTO

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    Inter, spunta Schouten come vice-Brozovic: la trattativa

    Nerazzurri al bivio: l’olandese insidia Asllani alle spalle di Marcelo. E che riserve in mezzo con Mkhitaryan e la tentazione Loftus-Cheek L’Inter si è decisa a giocare su un formato “tre per tre” e non è certo un caso. I rimpianti per quello che poteva essere e non è stato hanno convinto il club nerazzurro ad arredare il centrocampo con nuove dimensioni. A tre titolarissimi si contrapporranno tre riserve solo in apparenza, tre alternative pronte per davvero all’uso una mediana: un tre per tre appunto. Insomma, l’obiettivo è allargare lo spettro di possibilità per Simone Inzaghi che durante tutto l’anno è stato costretto a spremere oltre misura il trio di lusso nelle terre di mezzo, Barella-Brozovic-Calhanoglu: lo ha fatto perché alle loro spalle c’era spesso il vuoto e la squadra si è leccata le ferite. Il più insostituibile della compagnia è, però, risultato proprio il regista croato: senza di lui, è calata la notte in quei due mesi di strano black-out in cui l’Inter ha perso il titolo. LEGGI TUTTO