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    Dimensione, zona, tempi: i nodi per lo stadio del Milan. Meglio farlo con l'Inter, ma…

    Il numero 1 di RedBird ha già visitato l’area Falck, dove ci sarebbero chance di farcela entro il 2026. Maldini è stato chiaro sulla capienza: 55mila posti per i tifosi rossoneri sono pochiGerry Cardinale ha voluto visionare subito la zona di Sesto San Giovanni in cui la sua futura squadra – il Milan – potrebbe giocare tra qualche anno. È significativo: al di là dei risultati sul campo, i rossoneri di oggi e di domani pongono la massima attenzione al tema stadio. Elliott o RedBird – o magari RedBird con un po’ di Elliott all’interno – non fa grande differenza: un nuovo impianto è un generatore di ricavi senza il quale i rossoneri non saranno mai in grado di colmare il gap economico coi top team europei. LEGGI TUTTO

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    Oltre Bernardeschi, Inter a 2000 per il vice Gosens: Parisi o Cambiaso? Il confronto

    Al di là della possibilità rappresentata dallo juventino, i nerazzurri cercano un prospetto da affiancare al tedesco ex Atalanta: il terzino dell’Empoli è favorito sul genoano, ma non sono gli unici nomi monitoratiIvan Perisic sarebbe stato uno strappo alla regola, un’eccezione per ringraziare il croato per la strepitosa stagione appena conclusa. Nel gioco del mosaico con la partenza del croato verso il Tottenham, l’esterno che prenderà il suo posto sarebbe molto probabilmente un profilo giovane, confermando la direzione del mercato dell’Inter: si investe sui cartellini di giocatori con futuro, mentre gli esperti arrivano soltanto a parametro zero come potrebbe accadere per Paulo Dybala, Henrikh Mkhitaryan e Federico Bernardeschi. LEGGI TUTTO

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    Messi, una stagione sottotono, la famiglia… Di Maria, sarà svolta bianconera?

    Il mancato rinnovo del contratto col Psg ha cambiato i piani. L’argentino valuta ogni elemento, anche in funzione della sua famiglia che a Parigi si sentiva a casaL’addio al termine dell’ultima giornata di campionato è stato emozionante, ma anche all’altezza delle sette stagioni passate al Psg, da cui si è congedato con il record di assist, tra i cori degli ultrà e gli applausi di tutto il Parco dei Principi. Ma se per Angel Di Maria si è chiusa l’esperienza parigina, a 34 anni gli si aprono comunque nuove prospettive, libero di trovarsi una nuova maglia. LEGGI TUTTO

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    Il sindaco di Sesto: “Vi racconto la visita di Cardinale. Vuole costruire qui il nuovo stadio del Milan”

    Di Stefano: “Ha voluto capire il potenziale dell’area e i servizi. Ci riaggiorneremo. Qui siamo a un quarto d’ora dal centro di Milano e da Linate. Io al posto di Milan e Inter avrei già deciso…”La festa in piazza assieme ai tifosi, la firma sul preliminare d’acquisto, il faccia a faccia con Maldini, l’okay alle strategie di mercato. L’agenda di Gerry Cardinale col passare dei giorni si è comprensibilmente gonfiata sempre di più e, fra la varie attività in ambito rossonero che ha gestito il neo proprietario del club, spicca anche la pratica relativa al nuovo stadio. Con sopralluogo in prima persona, all’inizio della scorsa settimana, nell’area di Sesto San Giovanni dove sorge il piano-B delle milanesi. Ovvero la località su cui hanno messo gli occhi – non certo da ieri – Milan e Inter se l’area di San Siro dovesse diventare per qualche motivo non più praticabile. Le tempistiche di certo fin qui non hanno giovato e i club hanno già fatto capire chiaramente al sindaco Sala che la pazienza è (quasi) esaurita. Roberto Di Stefano è un collega di Beppe Sala. E’ il sindaco di Sesto San Giovanni ed è un sindaco orgoglioso di governare il Comune sul quale potrebbe sorgere il nuovo impianto. Ovvero le aree ex Falck. “Qui, nel caso, saremmo pronti fin da subito”. LEGGI TUTTO

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    Tra Ibiza e Pontremoli, l'intensa estate di Zaniolo (in attesa di scoprire il suo futuro)

    Il romanista vuol farsi trovare pronto per l’inizio della stagione. Per il club Nicolò non è in vendita, ma se arrivasse un’offerta quantomeno superiore ai 50 milioni, come minimo, le trattative si aprirebbero Ricaricare le pile per iniziare al meglio la prossima stagione. Lo ha detto Nicolò Zaniolo su Instagram e dalle parole passerà ai fatti: dopo qualche giorno di vacanza a Ibiza, infatti, andrà a Pontremoli, al centro Kinemove Center, dove si era trovato benissimo lo scorso anno nella rieducazione post infortunio. Proprio per questo, facendo base a La Spezia, Zaniolo trascorrerà lì la seconda parte delle sue vacanze con l’obiettivo di essere al top per l’inizio del ritiro. Un anno fa lavorava lì perché veniva praticamente da due stagioni di inattività, quest’anno invece arriva con un fisico e uno spirito diversi: 8 gol in 42 presenze, tra i quali quelli pesantissimo che ha regalato alla Roma la Conference League. Per essere ancora più esplosivo, da luglio in poi, Zaniolo ha scelto un centro e professionisti di sua fiducia, in attesa, però, di capire il suo futuro. LEGGI TUTTO

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    Inter, i prestiti valgono fino a 90 milioni: così le uscite possono dar vita al mercato

    Di Gregorio e Gravillon sono certi della partenza, Pinamonti e Sensi le cessioni potenzialmente più remunerative, Lazaro e Dalbert gli esuberi da monetizzare: le situazioniNon solo la cessione di un big. Per chiudere la sessione estiva di calciomercato con l’attivo richiesto dalla proprietà dell’Inter, la società può attingere dai tanti giocatori di cui detiene il cartellino. Ovviamente il grosso degli introiti da mercato non può che essere raccolto da una cessione “pesante”, ma monetizzare alcuni dei calciatori che hanno trascorso il 2021-2022 in prestito è una strada che sarà battuta e che contribuirà a finanziare un’estate all’insegna della sostenibilità economica. LEGGI TUTTO

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    Servono gol a centrocampo ma può finire sul mercato: il paradosso McKennie

    Per risollevare l’attacco sterile ad Allegri non basta Vlahovic e già da un anno fa cerca produzione anche dagli altri reparti. Eppure il centrocampista più prolifico della scorsa stagione, che prima dell’infortunio si era preso un posto da titolare fisso, potrebbe partire: ecco perché Rimessa a posto la difesa dopo l’inizio difficile, è stata la produzione offensiva a mancare alla stagione della Juventus, che ha chiuso con l’11° attacco del campionato. Aver preso a gennaio l’uomo che in quel momento era il capocannoniere della Serie A è stata una prima risposta. Perfino non sufficiente, a vedere la seconda parte della stagione nonostante la presenza di Vlahovic. La cura Allegri prevede ora quello che prevedeva un anno fa al suo ritorno: i gol dei centrocampisti. Li cerca sul mercato, come dice con chiarezza la voglia di riportare a Torino Paul Pogba (e come raccontava la pista alternativa Milinkovic-Savic). Ma con la possibilità di perdere quei pochi gol dei centrocampisti che già c’erano in organico, quelli di Weston McKennie. LEGGI TUTTO

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    Le triangolazioni del calcio, in amore: da Icardi-Wanda-Lopez a Zaccagni-Nasti-Zaniolo

    Il “gamberetto gate” riaccende i riflettori sugli intrecci tra le vite dei calciatori e le questioni sentimentali. Quando Altafini fece scandalo negli anni Settanta…Il “Gamberetto-Gate” – con tutto quello che ne consegue: gossip e pissi-pissi, body shaming e diffusa desolazione – sposta la prospettiva e riporta l’attenzione sullo spogliatoio quale sacrario più volte violato, una tonnara dove convivono competizione e invidie, una Sodoma e Gomorra in cui i tanti galli del pollaio considerano il triangolo non solo una variabile tattica, ma un rischio da mettere in conto quando c’è di mezzo una donna contesa. Parliamo vivamente di Nicolò Zaniolo e Mattia Zaccagni – divisi dal derby e uniti dalla Nazionale – e di Chiara Nasti, che è stata prima fidanzata con uno e poi con l’altro e che oggi – a fronte di svariati sfottò-social dopo la pacchianata dell’annuncio – scusate: “Gender-reveal” – del figlio in arrivo all’Olimpico – ha risposto ad un follower come mai avrebbe fatto una nobildonna inglese in “Downton Abbey”: ovvero tirando in ballo le dimensioni delle parti intime del suo ex fidanzato Zaniolo, da qui l’immagine del gamberetto, noblesse oblige. LEGGI TUTTO