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    Il sindaco di Sesto: “Vi racconto la visita di Cardinale. Vuole costruire qui il nuovo stadio del Milan”

    Di Stefano: “Ha voluto capire il potenziale dell’area e i servizi. Ci riaggiorneremo. Qui siamo a un quarto d’ora dal centro di Milano e da Linate. Io al posto di Milan e Inter avrei già deciso…”La festa in piazza assieme ai tifosi, la firma sul preliminare d’acquisto, il faccia a faccia con Maldini, l’okay alle strategie di mercato. L’agenda di Gerry Cardinale col passare dei giorni si è comprensibilmente gonfiata sempre di più e, fra la varie attività in ambito rossonero che ha gestito il neo proprietario del club, spicca anche la pratica relativa al nuovo stadio. Con sopralluogo in prima persona, all’inizio della scorsa settimana, nell’area di Sesto San Giovanni dove sorge il piano-B delle milanesi. Ovvero la località su cui hanno messo gli occhi – non certo da ieri – Milan e Inter se l’area di San Siro dovesse diventare per qualche motivo non più praticabile. Le tempistiche di certo fin qui non hanno giovato e i club hanno già fatto capire chiaramente al sindaco Sala che la pazienza è (quasi) esaurita. Roberto Di Stefano è un collega di Beppe Sala. E’ il sindaco di Sesto San Giovanni ed è un sindaco orgoglioso di governare il Comune sul quale potrebbe sorgere il nuovo impianto. Ovvero le aree ex Falck. “Qui, nel caso, saremmo pronti fin da subito”. LEGGI TUTTO

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    Tra Ibiza e Pontremoli, l'intensa estate di Zaniolo (in attesa di scoprire il suo futuro)

    Il romanista vuol farsi trovare pronto per l’inizio della stagione. Per il club Nicolò non è in vendita, ma se arrivasse un’offerta quantomeno superiore ai 50 milioni, come minimo, le trattative si aprirebbero Ricaricare le pile per iniziare al meglio la prossima stagione. Lo ha detto Nicolò Zaniolo su Instagram e dalle parole passerà ai fatti: dopo qualche giorno di vacanza a Ibiza, infatti, andrà a Pontremoli, al centro Kinemove Center, dove si era trovato benissimo lo scorso anno nella rieducazione post infortunio. Proprio per questo, facendo base a La Spezia, Zaniolo trascorrerà lì la seconda parte delle sue vacanze con l’obiettivo di essere al top per l’inizio del ritiro. Un anno fa lavorava lì perché veniva praticamente da due stagioni di inattività, quest’anno invece arriva con un fisico e uno spirito diversi: 8 gol in 42 presenze, tra i quali quelli pesantissimo che ha regalato alla Roma la Conference League. Per essere ancora più esplosivo, da luglio in poi, Zaniolo ha scelto un centro e professionisti di sua fiducia, in attesa, però, di capire il suo futuro. LEGGI TUTTO

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    Inter, i prestiti valgono fino a 90 milioni: così le uscite possono dar vita al mercato

    Di Gregorio e Gravillon sono certi della partenza, Pinamonti e Sensi le cessioni potenzialmente più remunerative, Lazaro e Dalbert gli esuberi da monetizzare: le situazioniNon solo la cessione di un big. Per chiudere la sessione estiva di calciomercato con l’attivo richiesto dalla proprietà dell’Inter, la società può attingere dai tanti giocatori di cui detiene il cartellino. Ovviamente il grosso degli introiti da mercato non può che essere raccolto da una cessione “pesante”, ma monetizzare alcuni dei calciatori che hanno trascorso il 2021-2022 in prestito è una strada che sarà battuta e che contribuirà a finanziare un’estate all’insegna della sostenibilità economica. LEGGI TUTTO

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    Servono gol a centrocampo ma può finire sul mercato: il paradosso McKennie

    Per risollevare l’attacco sterile ad Allegri non basta Vlahovic e già da un anno fa cerca produzione anche dagli altri reparti. Eppure il centrocampista più prolifico della scorsa stagione, che prima dell’infortunio si era preso un posto da titolare fisso, potrebbe partire: ecco perché Rimessa a posto la difesa dopo l’inizio difficile, è stata la produzione offensiva a mancare alla stagione della Juventus, che ha chiuso con l’11° attacco del campionato. Aver preso a gennaio l’uomo che in quel momento era il capocannoniere della Serie A è stata una prima risposta. Perfino non sufficiente, a vedere la seconda parte della stagione nonostante la presenza di Vlahovic. La cura Allegri prevede ora quello che prevedeva un anno fa al suo ritorno: i gol dei centrocampisti. Li cerca sul mercato, come dice con chiarezza la voglia di riportare a Torino Paul Pogba (e come raccontava la pista alternativa Milinkovic-Savic). Ma con la possibilità di perdere quei pochi gol dei centrocampisti che già c’erano in organico, quelli di Weston McKennie. LEGGI TUTTO

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    Le triangolazioni del calcio, in amore: da Icardi-Wanda-Lopez a Zaccagni-Nasti-Zaniolo

    Il “gamberetto gate” riaccende i riflettori sugli intrecci tra le vite dei calciatori e le questioni sentimentali. Quando Altafini fece scandalo negli anni Settanta…Il “Gamberetto-Gate” – con tutto quello che ne consegue: gossip e pissi-pissi, body shaming e diffusa desolazione – sposta la prospettiva e riporta l’attenzione sullo spogliatoio quale sacrario più volte violato, una tonnara dove convivono competizione e invidie, una Sodoma e Gomorra in cui i tanti galli del pollaio considerano il triangolo non solo una variabile tattica, ma un rischio da mettere in conto quando c’è di mezzo una donna contesa. Parliamo vivamente di Nicolò Zaniolo e Mattia Zaccagni – divisi dal derby e uniti dalla Nazionale – e di Chiara Nasti, che è stata prima fidanzata con uno e poi con l’altro e che oggi – a fronte di svariati sfottò-social dopo la pacchianata dell’annuncio – scusate: “Gender-reveal” – del figlio in arrivo all’Olimpico – ha risposto ad un follower come mai avrebbe fatto una nobildonna inglese in “Downton Abbey”: ovvero tirando in ballo le dimensioni delle parti intime del suo ex fidanzato Zaniolo, da qui l’immagine del gamberetto, noblesse oblige. LEGGI TUTTO

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    Sondaggio tra i tifosi: sorpresa Milan, colpa dell'Inter. Le delusioni? Atalanta e Juventus

    Pioli e Leao si aggiudicano rispettivamente i premi di migliore allenatore e giocatore. Italiano la più grande sorpresa dopo i rossoneriSmaltite le emozioni, è il tempo dei bilanci. È stato un campionato appassionante, magari non particolarmente bello da un punto di vista tecnico, ma l’incertezza in testa e in coda ha vestito alla perfezione una Serie A che cerca di riguadagnare il fascino del passato. Ci sono stati tanti motivi di interesse: il ritorno al successo del Milan, la conferma della competitività dell’Inter nonostante l’addio di Conte, Lukaku e Hakimi, le difficoltà della Juve, la crescita del ceto medio (Fiorentina, Torino), la clamorosa rimonta della Salernitana, le retrocessioni di due nobili decadute come Genoa e Cagliari. La riapertura degli stadi, finalmente al 100% della capienza nell’ultima fase della stagione, ha dato al quadro la cornice più bella e la gente è sembrata ancor più vicina al pallone che in passato. L’onda lunga dell’Europeo vinto nel 2021 ha lasciato benefici effetti che, per fortuna, non sono stati cancellati dalla delusione dell’eliminazione dal Mondiale. E questo sondaggio, eseguito per la Gazzetta da SWG (società leader nel settore delle indagini demoscopiche), traccia un bilancio della stagione visto attraverso gli occhi dei tifosi. LEGGI TUTTO

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    Inter, non vendere Bastoni: rappresenta il futuro ed è merce rara

    Le esigenze di bilancio sono sacrosante, però sul mercato i difensori di livello sono pochi e costano tanto. I nerazzurri hanno in casa una pepita da custodireÈ’ un mercato particolare, quasi anomalo, quello che si sta affacciando. I tanti giocatori svincolati, potenziali rinforzi a parametro zero, hanno reso lo scenario molto più elettrizzante e in qualche modo indecifrabile. Con molte attenzioni sugli attaccanti o comunque su giocatori che possono fare la differenza dalla metà campo in avanti: negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare di Mkhitaryan e Perisic, Dybala e Bernardeschi. LEGGI TUTTO

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    Maggio, il mese del Milan: quando esplode il Dna rossonero vincente

    Dallo scudetto alla Champions di Ancelotti e alla promozione del Monza di Berlusconi, cronistoria di tutti i trionfi in salsa rossonera Lo spirito del Diavolo si è impadronito del pallone, in questo magico mese di maggio, lo ha corteggiato con la grazia e l’astuzia di un amante, lo ha sedotto e, infine, lo ha conquistato imprimendo per sempre la sua firma sulla storia. Riguardando le immagini di ciò che è successo dal 6 al 29 maggio, come in un rapido flashback che racconta ventiquattro giorni epici, tornano in mente le parole pronunciate in una notte di metà dicembre del 1899 da Herbert Kilpin, il fondatore del Milan: ”Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!”. E proprio come diavoli hanno trionfato Ariedo Braida, che ha riportato in Serie A la Cremonese (6 maggio), i rossoneri di Stefano Pioli con Paolo Maldini che ha messo in bacheca il suo primo scudetto da dirigente (il 22 maggio), Carlo Ancelotti che, il 28 maggio, ha alzato al cielo la Champions League con il Real Madrid e si è seduto sul trono degli allenatori (4 Champions vinte, nessuno come lui) e, infine, Silvio Berlusconi e Adriano Galliani che hanno festeggiato la storica promozione in A del Monza (29 maggio). Chi poteva immaginare un finale del genere? LEGGI TUTTO