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    Sondaggio tra i tifosi: sorpresa Milan, colpa dell'Inter. Le delusioni? Atalanta e Juventus

    Pioli e Leao si aggiudicano rispettivamente i premi di migliore allenatore e giocatore. Italiano la più grande sorpresa dopo i rossoneriSmaltite le emozioni, è il tempo dei bilanci. È stato un campionato appassionante, magari non particolarmente bello da un punto di vista tecnico, ma l’incertezza in testa e in coda ha vestito alla perfezione una Serie A che cerca di riguadagnare il fascino del passato. Ci sono stati tanti motivi di interesse: il ritorno al successo del Milan, la conferma della competitività dell’Inter nonostante l’addio di Conte, Lukaku e Hakimi, le difficoltà della Juve, la crescita del ceto medio (Fiorentina, Torino), la clamorosa rimonta della Salernitana, le retrocessioni di due nobili decadute come Genoa e Cagliari. La riapertura degli stadi, finalmente al 100% della capienza nell’ultima fase della stagione, ha dato al quadro la cornice più bella e la gente è sembrata ancor più vicina al pallone che in passato. L’onda lunga dell’Europeo vinto nel 2021 ha lasciato benefici effetti che, per fortuna, non sono stati cancellati dalla delusione dell’eliminazione dal Mondiale. E questo sondaggio, eseguito per la Gazzetta da SWG (società leader nel settore delle indagini demoscopiche), traccia un bilancio della stagione visto attraverso gli occhi dei tifosi. LEGGI TUTTO

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    Inter, non vendere Bastoni: rappresenta il futuro ed è merce rara

    Le esigenze di bilancio sono sacrosante, però sul mercato i difensori di livello sono pochi e costano tanto. I nerazzurri hanno in casa una pepita da custodireÈ’ un mercato particolare, quasi anomalo, quello che si sta affacciando. I tanti giocatori svincolati, potenziali rinforzi a parametro zero, hanno reso lo scenario molto più elettrizzante e in qualche modo indecifrabile. Con molte attenzioni sugli attaccanti o comunque su giocatori che possono fare la differenza dalla metà campo in avanti: negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare di Mkhitaryan e Perisic, Dybala e Bernardeschi. LEGGI TUTTO

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    Maggio, il mese del Milan: quando esplode il Dna rossonero vincente

    Dallo scudetto alla Champions di Ancelotti e alla promozione del Monza di Berlusconi, cronistoria di tutti i trionfi in salsa rossonera Lo spirito del Diavolo si è impadronito del pallone, in questo magico mese di maggio, lo ha corteggiato con la grazia e l’astuzia di un amante, lo ha sedotto e, infine, lo ha conquistato imprimendo per sempre la sua firma sulla storia. Riguardando le immagini di ciò che è successo dal 6 al 29 maggio, come in un rapido flashback che racconta ventiquattro giorni epici, tornano in mente le parole pronunciate in una notte di metà dicembre del 1899 da Herbert Kilpin, il fondatore del Milan: ”Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!”. E proprio come diavoli hanno trionfato Ariedo Braida, che ha riportato in Serie A la Cremonese (6 maggio), i rossoneri di Stefano Pioli con Paolo Maldini che ha messo in bacheca il suo primo scudetto da dirigente (il 22 maggio), Carlo Ancelotti che, il 28 maggio, ha alzato al cielo la Champions League con il Real Madrid e si è seduto sul trono degli allenatori (4 Champions vinte, nessuno come lui) e, infine, Silvio Berlusconi e Adriano Galliani che hanno festeggiato la storica promozione in A del Monza (29 maggio). Chi poteva immaginare un finale del genere? LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis prepara la rivoluzione. Koulibaly e Mertens verso l'addio

    Il presidente fa il punto sulla squadra che verrà: “Dobbiamo ridurre gli ingaggi. Il rinnovo di ‘quei due’ dipenderà solo da loro”Risoluto e pronto allo strappo. Aurelio De Laurentiis parla di ragione e sentimento che non sempre possono andare d’accordo e appare pronto a voltare pagina col suo Napoli. Nonostante i desiderata di Luciano Spalletti – che aveva chiesto di confermare Koulibaly, Mertens e Ospina in quanto giocatori leader dello spogliatoio -, il presidente non guarda in faccia nessuno e questo non faciliterà di certo le trattative per i rispettivi rinnovi. LEGGI TUTTO

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    Milan: spunta il Wolfsburg per Rebic

    Ante Rebic e un futuro tutto da scrivere. L’attaccante croato ha appena concluso la sua terza stagione al Milan tra alti e bassi. L’esplosione definitiva di Rafael Leao e qualche infortunio di troppo non gli hanno permesso di ripetere le prestazioni scintillanti della prime due annate. Stefano Pioli crede molto in lui e lo considera ancora centrale nel suo progetto tecnico, la scelta di rimanere o meno in rossonero sarà proprio dell’ex Eintracht Francoforte. SONDAGGIO WOLFSBURG – Paolo Maldini ha già in programma un confronto con l’entourage di Ante Rebic nel mese di giugno. Il direttore dell’area tecnica vuole capire le intenzioni del ragazzo e le varie opzioni che offrirà il mercato. Sul numero 12 rossonero si registra un sondaggio del Wolfsburg: il suo ex allenatore Nico Kovac vorrebbe riportarlo in Bundesliga e farne la stella polare del suo nuovo progetto. Il Milan non ha fretta e prenderebbe in considerazione solo offerte davvero importanti dal punto di vista economico. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, l’avversario più duro si chiama pubalgia: cura Juve per ripartire al top

    Il serbo salterà la Nations League per colpa del problema fisico che lo ha condizionato nel finale di stagione: lo aspettano tre-quattro settimane di stop per togliere il dolore con l’obiettivo di essere pronto per il ritiro di inizio luglioLe prime vacanze da bianconero non saranno esattamente come le aveva immaginate. Dusan Vlahovic ha chiuso la stagione 2021-22 con 21 presenze e 9 reti con la Juventus in poco più di tre mesi e mezzo ma nel suo futuro più prossimo non ci sono mete esotiche né un ritorno a casa nella sua Belgrado. L’attaccante frequenta ancora con assiduità la Continassa, svuotatasi quasi completamente dopo il rompete le righe del 22 maggio, e questa volta la sua smania di migliorarsi infliggendosi allenamenti aggiuntivi non c’entra. LEGGI TUTTO

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    Maignan: “È un Milan da pazzi, lo riporto al vertice in Europa col mio idolo Ibra”

    Il portiere francese si racconta: “Dida fondamentale, con Pioli parlo molto. Nessuna pressione nel prendere il posto di Donnarumma. Così diventerò il migliore”Alessandro Grandesso
    @agrandesso
    31 maggio
    – Clairefontaine (Fra)Si è rivelato come uno dei leader del Milan campione d’Italia, dopo aver trascinato pure il Lilla al titolo in Ligue 1, negato al Psg. Mike Maignan racconta l’annata da protagonista rossonero dal ritiro della Francia. “Entrambi i club – spiega il 26enne portiere – non vincevano da tempo, ma l’hanno fatto con un gruppo di giocatori giovani, affiancati da giocatori d’esperienza. Prima di arrivare a Milano ho parlato a lungo con Maldini, Massara, Pioli, Dida e pure con Leao, quindi sapevo che qui c’erano grandi ambizioni”. LEGGI TUTTO