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    Beffa Napoli, Hickey a un passo dall’Arsenal: la trattativa col Bologna

    Quella di ieri contro il Sassuolo potrebbe essere stata l’ultima recita al Dall’Ara di Aaron Hickey con la maglia del Bologna. Il 19 enne terzino scozzese, grande protagonista in questa stagione con ben 5 reti, è a un passo dal trasferimento all’Arsenal. Proficuo il viaggio della dirigenza del club emiliano a Londra della scorsa settimana per ultimare l’accordo con i Gunners, nei prossimi giorni è attesa la definizione dell’affare. Ascolta “Beffa Napoli, Hickey a un passo dall’Arsenal: la cifra della mega plusvalenza per il Bologna” su Spreaker.LA SITUAZIONE – Hickey seguirà la traiettoria del suo ex compagno Tomiyasu, anche lui arrivato all’Arsenal dopo una grande stagione al Bologna. L’accordo di massima è stato trovato sui 23/24 milioni più bonus, Arteta può sorridere perché ha vinto la concorrenza di diversi club italiani. Il Napoli era quello che aveva mosso i passi più concreti, c’era anche un interesse del Milan. E pensare che il Bologna lo aveva pagato meno di due milioni dagli Hearts. Una ricca plusvalenza che fa felice  il presidente Saputo, Hickey è a un passo dal trasferimento in Premier League. LEGGI TUTTO

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    Quei clamorosi ribaltoni all'ultimo turno: Inzaghi sa bene come si fa

    Dopo la vittoria di Cagliari l’allenatore dell’Inter ha accennato allo scudetto della Lazio del 2000, ma anche due anni dopo lui stesso contribuì al famoso 5 maggioSe si pensa al calcio italiano del Terzo Millennio, esistono soltanto due episodi nei quali l’assegnazione dello scudetto è stata ribaltata dall’ultimo turno di campionato. Si tratta dello scudetto della Lazio del 2000 e di quello della Juventus del 2002, entrambi clamorosamente capovolti nei 90 minuti finali della Serie A. Protagonisti di entrambi i casi furono i biancocelesti e in particolare un attaccante con un ottimo fiuto del gol: Simone Inzaghi. LEGGI TUTTO

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    Pogba sarebbe un gran colpo ma con un regista accanto: alla Juve mancano le idee

    Visione di gioco, progressione palla al piede e dribbling, le qualità del francese sono molte, ma potrebbero non essere sufficienti per i bianconeri l’anno prossimo. Il regista, da Pirlo a Pjanic è sempre stato fondamentale per il gioco di Allegri Si fa presto a dire Pogba. Il francese non è uno che si possa discutere, tra i cinque più forti centrocampisti del mondo quando ne ha voglia. Una combinazione rara di fisico, corsa, potenza e tecnica, con la testa di un 10 puro, anche per la concentrazione “ballerina”. Per di più Allegri è l’allenatore con il quale il francese ha dato il meglio nel suo ruolo ideale: mezzala d’incursione in una mediana a tre, con un grande regista (Pirlo) e una mezzala dal ritmo frenetico (Vidal). LEGGI TUTTO

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    Sfida Salerno-Cagliari, Genoa ai saluti. Alla fine i troppi errori si pagano

    Restano solamente in due a lottare per non scendere in Serie B, con una sola partita da giocare. I rossoblù giocheranno contro l’ormai retrocesso Venezia, mentre i campani sfideranno l’Udinese, salva da tempoCon il capo cosparso di cenere, e un mea culpa societario non proprio scontato, il Genoa saluta mestamente la Serie A dopo quindici anni. Chi accompagnerà in B il Grifone e il Venezia? Sarà decisiva la sfida a distanza fra la Salernitana (che domenica ospiterà l’Udinese e con una vittoria potrebbe festeggiare l’impresa) ed i sardi (di scena a Venezia, ma in vantaggio sui rivali come differenza reti). LEGGI TUTTO

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    L’impresa di Mou: tifosi Roma tutti con lui nonostante il rischio “zero Europa”

    Una stagione tutto sommato modesta in Serie A, la possibilità di finire all’ottavo posto, ma guai a mettersi contro il portoghese che ha incarnato la “pancia del tifoso”, a partire dalle costanti polemiche con gli arbitri… Per questo a Tirana, comunque finisca, lui ha già vinto Modesta proposta per i sociologi che analizzano il calcio. Lo spunto lo offre José Mourinho, ma soprattutto lo stadio Olimpico in festa per la Roma, sabato, al termine di una partita pareggiata in casa contro una squadra già retrocessa (il Venezia) e per giunta in dieci. Ha detto emozionato lo Special One: “Ho vissuto ambienti così dopo aver vinto un campionato, ma non dopo un pari e finendo nella posizione che avremo noi. È un fenomeno sociale incredibile. Da studiare”. In attesa dei saggi da pubblicare, ciò che colpisce è la forbice che si è venuta a creare, al momento, fra la stagione della Roma – se confrontata con quelle passate – e la sua percezione. Potenzialmente, infatti, la squadra rischia di finire all’8° posto e, in caso di sconfitta contro il Feyenoord in finale di Conference, fuori dalle Coppe europee 2022-23. Non basta. Nel confronto con lo scorso campionato, la Roma ha addirittura un punto in meno rispetto alla squadra di Fonseca, che a questo punto della stagione, però, era già virtualmente un ex. LEGGI TUTTO

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    Sarri, l'uomo della grande illusione Juve: veleni, dispetti e malintesi di un amore nato morto

    “Ma come ho fatto a perdere due scudetti contro di voi?” la citazione che riassume la distanza tra l’allenatore toscano e i bianconeri, presente anche quando stavano dalla stessa parte Dicono che l’uomo in tuta si rivolse così ai ragazzi incamiciati: “Ma come ho fatto a perdere due scudetti contro di voi?”. Lo disse scherzando a mo’ di battuta, sigaretta in bocca e mani in tasca, dopo una sconfitta contro il Tottenham giocando male, ma nessuno la prese bene. L’epicentro del terremoto Sarri-Juve. LEGGI TUTTO