consigliato per te

  • in

    Zhang invita all'Olimpico 300 dipendenti. E va in ritiro con l'Inter

    La società organizza un treno charter per chi lavora dietro le quinte. Il presidente viaggia con la squadra e punta il terzo trofeoÈ il treno dei desideri, l’ha organizzato Steven Zhang. Tutta l’Inter si sposta a Roma: basta questo per far capire quanto il club nerazzurro tenga a questa Coppa Italia, alla possibilità di vincere un trofeo che manca da 11 anni. E allora è andata così: dopo aver eliminato il Milan in semifinale, su invito del presidente a tutti i dipendenti della società è arrivata una mail. Di più: un invito, a chiunque volesse aderire, a seguire la squadra all’Olimpico. LEGGI TUTTO

  • in

    Botman, Origi e un big alla Mahrez: il Milan a caccia di colpi da Champions

    Concentrazione massima sull’obiettivo scudetto, ma intanto la dirigenza lavora sotto traccia. Tra le priorità anche un rinforzo pesante a centrocampo: l’assenza di Kessie peseràA quattro punti dallo scudetto, è naturale che nel mondo Milan i pensieri di tutti siano rivolti al traguardo che si avvicina, dopo un’attesa lunga un decennio. Vale per i giocatori, per l’allenatore, per i tifosi. E vale anche per i dirigenti, che però hanno l’obbligo di vivere il presente con un occhio già rivolto al futuro. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Milan è leggibile? Pioli non cambia mai? Non è vero, ecco perché

    Nei due anni e mezzo di gestione il tecnico rossonero ha spiazzato spesso gli avversari con giocatori impiegati in posizioni inconsuete e con una tattica in evoluzione costante: il 4-2-3-1 è solo la base di lavoroAl massimo può sbagliare panchina, com’è successo al Bentegodi, dove nel prepartita si è seduto su quella gialloblù. Ma difficilmente Stefano Pioli sbaglia scelte. Succede, certo. Ma evidentemente succede meno di ciò che sostengono i suoi detrattori (ebbene sì, resiste uno zoccolo duro di tifosi che, diciamo così, prosegue a essere perplesso), se il Milan si gode la vetta del campionato per la ventunesima volta in questo campionato. LEGGI TUTTO

  • in

    Dai guanti di Ali alla pallina di Ruth: tutti pazzi per i memorabilia

    La maglia di Maradona con cui segnò il gol di mano all’Inghilterra è solo l’ultimo (e il più costoso) cimelio sportivo venduto all’asta. Pezzi unici per cui si arrivano a sborsare milioni di euro Il martelletto batte il terzo e ultimo colpo, decretando la fine della sfrenata corsa al rialzo, per la gioia, intima e privata, dell’anonimo compratore che ha appena scelto di investire nove milioni e trecentomila euro circa dei propri averi per mettersi in casa un pezzo di stoffa consumata, vecchia quasi di quarant’anni. Il fatto, ormai, non è più una notizia: la divisa dell’Argentina con cui Diego Armando Maradona segnò all’Inghilterra il gol di mano (“la mano de dios”) e il gol del secolo durante i Mondiali del 1986,. LEGGI TUTTO

  • in

    Tardelli: “Dybala e Juve, perché non ci ripensate?”

    L’ex bianconero si augura che Paulo possa restare. E sulle critiche al tecnico sa da che parte stare: “Sono allegriano, la rosa non è mediocre ma ci sono cose che non funzionano. Si è rotto qualcosa”Il mondo cambia in 7 secondi, e Marco Tardelli lo sa. Quella sera del 1982 ha urlato per 7 secondi, dritto verso la telecamera durante Italia-Germania, senza sospettare che la sua immagine non sarebbe stata più la stessa. E allora, Tardelli a metà di un’intervista su Dybala, sulla Juve e sulla finale di Coppa Italia, ha la forza di immaginare che la storia più discussa di questi mesi possa svoltare ancora, in pochi secondi: “E se Dybala e la Juve ci ripensassero?”. Insomma: e se dopo aver tanto litigato, si parlassero e decidessero di continuare insieme? Beh, improbabile… ma affascinante. LEGGI TUTTO