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    Dal Bologna '79 al Crotone 2017, storie di salvezze impossibili

    I miracoli esistono, finché c’è speranza. È già successo che squadre apparentemente spacciate alla fine riuscissero nell’impresa di non retrocedere. E le loro storie sono tutte da rivivere Salvezze miracolose, istruzioni per l’uso. Tutto è possibile, finché è possibile. L’impresa è riuscita più di una volta: squadre che sembravano spacciate alla fine si sono salvate. Crotone 2017,Cagliari 2008, Reggina 2007, Parma 2007, Cagliari 2008 e Bologna 1979. Ecco le loro storie. LEGGI TUTTO

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    Ricorda Aldo Bet: “Quando segnalai Koulibaly e Salah al Milan, ma non li presero…”

    Gran difensore, ceduto dal Verona al Milan: “Scudetto della Stella con Liedholm, poi la vita da osservatore. Oggi al Bentegodi sarà dura”Seicento milioni di lire. “Sì erano tanti”. Tanti ne pagò il Milan al Verona per assicurarsi Aldo Bet, stopper dal gran fisico, abile in marcatura, nell’estate del 1974. “Sono sicuro che Saverio Garonzi, il presidente dell’Hellas, mi avesse promesso al Milan da tempo. E avesse già concordato tutto. Perché ricordo che su di me c’era pure la Juve”. Bet al Milan ci rimase fino al 1981, contribuendo allo scudetto della stella nel 1979 e ci tornò, poi da osservatore nell’era Berlusconi, fino al 2017. “Arrivarono i cinesi e quegli altri dirigenti, cambiarono pure le serrature”. LEGGI TUTTO

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    La famiglia, Milano, i nuovi gol: Lautaro si vede solo all'Inter

    Vive in centro e si sente dentro il club: ecco cosa c’è dietro il momento magico dell’attaccante argentino. Piace a mezza Europa, ma non chiederà di andare via come ha fatto Lukaku”Le voci ci sono sempre, ma io sono felice qua”. Dai che l’estate si avvicina. E a pensarci bene, Lautaro sembra l’autore di una di quelle canzoni che diventano un tormentone, nella testa di tutti. Ma quante volte l’ha ripetuta, la frase “sono felice qua”? Dategli un microfono e non vi deluderà. Ma volendo, si può sintetizzarla in altro modo. Lautaro non è Lukaku, s’è capito. LEGGI TUTTO

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    Caso Vlahovic: perché è colpa di Dusan

    Il centravanti serbo ha davanti un futuro luminoso, ma deve ancora capire la Juve: la sua generosità è apprezzata ma non sempre redditizia… Più ancora della sconfitta in casa del Genoa – ininfluente per la questione Champions ma comunque indicativa di una stagione-no – in casa Juve tiene banco il “caso Vlahovic”. E, andiamo dritti al cuore del problema, fa discutere soprattutto Allegri. Molti si chiedono – dandosi contemporaneamente la risposta – se il gioco bianconero e l’atteggiamento della squadra non siano alla base della flessione di rendimento del centravanti. Ancora di più sono quelli che imputano senza mezzi termini ad Allegri di non riuscire a valorizzare mister 75 milioni, ricordando anche illustri precedenti – di attaccanti – che senza mezzi termini hanno puntato l’indice sulla scarsa propensione offensiva del tecnico. Il dibattito è insomma fortemente sbilanciato, sicuramente a sfavore dell’allenatore, ritenuto il primo responsabile della delusione del suo centravanti. LEGGI TUTTO

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    Caso Vlahovic: perché è colpa di Allegri

    La Juventus non riesce a coinvolgere Dusan nel gioco, la manovra sempre abbastanza casuale gli impedisce di esaltare le sue qualità e in particolare il tiro. E il primo responsabile è il tecnico La faccia dice molto: Dusan Vlahovic non è l’espressione della felicità. Ma per capire i reali motivi della sua tristezza, dobbiamo saltare quello più banale (è arrabbiato perché non segna: vero, ma marginale) e analizzare cosa succede in campo. A Marassi, nella sfida contro il Genoa, l’attaccante della Juve ha toccato 25 palloni e ha tirato in porta una volta sola. LEGGI TUTTO

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    Milano, lo scudetto vale un tesoro: così la città è più ricca grazie a Milan e Inter

    La locomotiva economica d’Italia ha recuperato i danni della pandemia e cresce anche grazie al derby È già la locomotiva economica d’Italia, ma ora vuole essere anche la motrice del sistema sportivo tricolore. Milano sogna in grande e in attesa di ospitare, nel 2026 con Cortina, i Giochi olimpici invernali si gode lo scontro in ambito calcistico tra Milan e Inter. Rossoneri e nerazzurri hanno riportato in questa stagione la lotta scudetto all’ombra della Madonnina, una battaglia entusiasmante, che comunque andrà a finire ha già una vincitrice: l’area metropolitana di Milano, appunto. LEGGI TUTTO