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    Conte fuori dalla Carabao Cup, passa il Nottingham. Il City elimina il Chelsea

    NOTTINGHAM (Inghilterra) – Eliminazione dalla Carabao Cup per il Tottenham di Antonio Conte che, tolta la qualificazione agli ottavi di Champions, continua a vivere un periodo non facile sulla panchina degli Spurs. Ko esterno per il tecnico italiano che cade sul campo del Nottingham Forest sotto i colpi di Lodi e Lingard. Nel finale non basta nemmeno la superioritò numerica al Tottenham che fallisce la qualificazione agli ottavi. Vola tra le migliori 16 invece il Manchester City che nel big match di serata supera per 2-0 il Chlesea con Mahrez e Alvarez.
    Nottingham Forest-Tottenham, tabellino e statistiche
    Manchester City-Chelsea, tabellino e statistiche
    Liverpool ok ai rigori, fuori l’Arsenal. Ogbonna tradisce il West Ham
    Il Liverpool campione in carica ha bisogno dei rigori per eliminare il Derby, clamorosa eliminazione per l’Arsenal capolista in Premier, ma capace di subire un netto 3-1 in rimonta all’Emirates dal Brighton di De Zerbi. Sorride anche il Wolverhampton che supera di misura il Leeds per 1-0. Nelle altre gare serve la lotteria dagli undici metri anche al Newcastle che ha la meglio sul Crystal Palace e al Southampton con lo Sheffield Wednesday. Stessa storia per il West Ham che viene però tradita al 20° rigore della serata dall’ex Juventus Ogbonna che regala la qualificazione al Blackburn

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    La provincia svedese che teme di sparire per colpa di Haaland: «Saremo la nuova Atlantide!»

    TORINO – Sembra strano. Anzi no, bugia: non sembra solo. Lo è proprio. L’ascesa, continua e inarrestabile, del norvegese Erling Braut Haaland sta creando diversi problemi agli abitanti della vicina Svezia, più precisamente alla provincia che conta circa 300 mila abitanti e si affaccia sul Kattegat, lo stretto di mare che separa il Paese dalla Danimarca. La provincia in questione, infatti, è l’Halland.
    «Faremo la fine di Atlantide!»
    La somiglianza fonetica tra i due nomi è impressionante: non puoi non leggere Halland senza che il tuo interlocutore non pensi immediatamente al biondo attaccante che fa godere Pep Guardiola e tutto l’universo Blue Mooner. Quella L che nel cognome del calciatore diventa A ha mandato letteralmente ai pazzi Jimmy Sandberg, capo del dipartimento di Visit Halland. Sul web, sui motori di ricerca, quando viene cercato il nome della provincia svedese, infatti, si viene automaticamente quasi sempre rimandati a Erling. Sandberg ha dunque deciso di lanciare un accorato appello, ovviamente su internet, chiedendo agli inglesi, ai media e agli appassionati di football del Pianeta di fare un controllo ortografico prima di premere invio. «Noi siamo Halland, lui è Haaland – si legge -. La popolarità di questo grande campione sta spazzando via completamente la nostra presenza online. Siamo disperati perché vediamo che tutti i nostri sforzi per promuovere Halland vengono rapidamente cancellati con un colpo di click. Se non si interviene, temiamo che la nostra cara regione rischi di diventare un’Atlantide dimenticata, un luogo ricordato solo nelle storie e nelle scritture antiche. Quando scrivi Halland, cercando la bellissima regione in cui viviamo qui in Svezia, ottieni solo Haaland. Su ogni motore di ricerca! Da quando il norvegese è arrivato al  City e ha segnato tutti quei gol, siamo stati sopraffatti dalla sua presenza nei nostri hashtag e nei motori di ricerca. Una cosa tristissima, credetemi». La trovata ideale, la genialata che potrebbe porre rimedio a una situazione che sta regalando enorme stress a 300 mila persone sarebbe un invito di Sandberg a Erling: «Haaland visits Halland». Il web impazzirebbe, lo stress sparirebbe. E il bomber potrebbe così contribuire a rinsaldare i rapporti di buon vicinato, implementando ulteriormente la sua popolarità. Anche in Svezia. 

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    Libertadores: finale Flamengo-Athlético Paranaense, duello David Luiz-Fernandinho

    TORINO – Flamengo e Athlético Paranaense stasera alle 22 si contendono la Copa Libertadores nella versione derby do Brasil 3.0. Il duello finale tra i due club rossoneri sarà l’occasione per una reunion tra due ex compagni di Nazionale che sono stati, a livello di club, da sempre fieri avversari. E la partita di stasera non farà eccezione. David Luiz e Fernandinho, attualmente simboli di Mengão e Furacão sono pronti a una nuova battaglia, dopo quelle sostenute ai tempi di Chelsea e Man City.
    Quei trionfi in verdeoro
    Pur avendo condiviso la maglia della Seleção, non hanno in comune gioie e trionfi con la VerdeAmarela, ma solo un’enorme delusione. Anzi, la Delusione con la D maiuscola, quella per antonomasia per tutto il Paese, a pari merito con il disastro del 1950. David Luiz ha sollevato al cielo la Confederations Cup nel 2013, Fernandinho invece è stato campione della Copa América nel 2019. Mai insieme nella felicità, ma fianco a fianco nel dolore della figuraccia epocale nel Mondiale casalingo del 2014, in cui il Brasile è stato eliminato in semifinale con l’indimenticabile 7-1 subito dalla Germania. A livello di coppe vinte in Inghilterra domina Fernandinho: due FA Cup a zero, con David Luiz che si deve accontentare della medaglia d’argento sia nel 2018 sia nel 2019.
    Da Londra a Rio de Janeiro
    Diventato star nel Chelsea, David Luiz ha concluso la sua avventura europea all’Arsenal la scorsa stagione. Quindi s’è imbarcato su un volo per Rio de Janeiro e ha accettato il contratto del Mengão nel settembre 2021, debuttando nelle semifinali di Libertadores contro il Barcelona Guayaquil. Vicecampione in Libertadores e Brasileirão nel 2021, in questa stagione è a un passo dalla gloria continentale, è a un passo da trascinare il Fla a essere un autentico Time das Copas, una squadra implacabile nelle Coppe: l’accoppiata Coppa del Brasile-Libertadores sarebbe da sogno. Sulla sua strada, c’è ancora Fernandinho. E sì, David Luiz sta facendo gli scongiuri, sta pregando che non finisca, anche stavolta, come nelle due finali di FA Cup…
    Estadio Monumental Banco Pichincha, Guayaquil, Ecuador Ore 22, diretta Dazn
    FLAMENGO (4-4-2): Santos; Rodinei, David Luiz, Léo Pereira, Filipe Luís; Thiago Maia, João Gomes, Éverton Ribeiro, De Arrascaeta; Gabriél Barbosa, Pedro. All. Dorival Júnior.
    ATHLÉTICO PARANAENSE (4-3-3): Bento; Khellven, Matheus Felipe, Pedro Henrique, Abner; Hugo Moura, Alex Santana, Erick; David Terans, Pablo, Vitinho. All. Luiz Felipe Scolari.
    ARBITRO: Patricio Loustau (Argentina) LEGGI TUTTO

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    Haaland e Messi, la differenza: spiega Guardiola

    TORINO – Pep Guardiola si coccola il Manchester City e il suo nuovo fenomeno. Spiega l’allenatore catalano: «La differenza tra Messi e Haaland? Per fare gol Erling potrebbe aver bisogno di tutti i suoi compagni. Messi, invece, ha l’abilità di fare tutto per conto suo, senza l’aiuto di nessuno».
    LE CIFRE Il norvegese, però, ha numeri impressionanti: solo con la maglia del City, per dire, ha inanellato 11 partite, 17 gol, 3 assist. Un mostro.
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    Guardiola e il Manchester City di Haaland, ingranaggio perfetto

    TORINO – Il sospetto è concreto, cioè che la ricerca ossessiva della perfezione calcistica che da sempre ha assillato Pep Guardiola, sia giunta alla sua conclusione. Oggi il Manchester City viaggia spedito verso la gloria trascinato da una identità tattica ormai metabolizzata da un gruppo cresciuto negli anni e dalla prolifica e inesauribile vena realizzativa di Erling Haaland. L’ingaggio questa estate del bomber norvegese ha completato il mosaico dei Citizens aggiungendo una variabile letale al possesso maniacale dell’iniziativa che finora non sempre aveva garantito uno sfogo offensivo decisivo. La roboante vittoria nel derby numero 188 con lo United è servita per ribadire il concetto visto che dallo scorso 30 luglio, sconfitta con il Liverpool nella Community Shield che ha inaugurato la stagione, il City ha raccolto 8 vittorie e due pari, in Premier con Newcastle e Aston Villa, con un bottino complessivo di 31 reti messe a segno, una media di poco inferiore alle tre a partita.Guarda la galleryHaaland pazzesco, schianta lo United con Ronaldo in panchina
    IN EUROPA Un dominio quasi assoluto in Inghilterra, dove tiene botta solo l’Arsenal dell’ex allievo Mikel Arteta e di quel Gabriel Jesus “sfrattato” per far posto a Haaland, e incontrastato in Champions League dove Siviglia e Borussia Dortmund hanno già chinato la testa mentre il Copenaghen, prossimo rivale domani all’Etihad Stadium, non sembra in grado di rappresentare un’insidia. Guardiola esulta a ogni graffio di Haaland, già 17 totali in due mesi di attività, perché vede compiuta quella sublimazione tattica che aveva teorizzato sin dai tempi di Barcellona: controllo del gioco, rapide verticalizzazioni affidate alla regia di un ispirato Kevin De Bruyne o di Bernardo Silva, con a suppporto i geometrici Rodri e Ilkay Gündogan mentre sulle fasce Walker e Cancelo da dietro oppure Grealish e Foden offrono alternative sempre pericolose. Un Manchester City perfetto? Manca poco, quasi nulla anche se in difesa difetta ancora quell’autorevolezza di Ruben Dias, frenato da fastidiosi infortuni, che la scorsa stagione aveva mascherato le amnesie di Stones e Aké. Dettagli anche perché nel calcio si vince segnando più degli avversari e i Citizens hanno scoperto la formula Haaland per andare a lasciare il segno anche in Champions League.
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    Haaland: “Julián Álvarez mi ricorda Agüero. Adoro giocare con lui”

    TORINO – Il Ragno ha conquistato la Luna Blu. No, non è il titolo dell’ultimo action movie della Marvel: è la copertina dell’amore sbocciato tra l’argentino Julián Álvarez, El Araña, e il Manchester City, la gente che canta Blue Moon prima di ogni gara a Etihad. Ha sparato due tele, El Araña, nella goleada contro il Nottingham Forest, le prime due griffe nella nuova avventura che si chiama Premier League.
    ELOGI SU ELOGI Dopo il pubblico elogio che gli ha riservato Pep Guardiola, suo attuale allenatore al Man City («E’ un giocatore semplicemente eccezionale»), poche ore fa sono arrivate altre parole dolcissime da parte di uno che lo conosce bene, Fernando Bocha Batista. Batista, che ha diretto l’attaccante cordobése nelle giovanili della nazionale argentina e che attualmente fa parte dello staff tecnico di José Pékerman, ct della Venezuela. «E’ il calciatore che ogni allenatore vorrebbe avere. E’ il miglior prodotto del nostro calcio degli ultimi due lustri, il top in Argentina degli ultimi 10 anni». Il Bocha ha poi aggiunto: «Sappiate che non ha ancora raggiunto il massimo della sua potenzialità».
    E AL SUO SOCIO RICORDA IL KUN Ma l’altra grande impresa del Araña Julián Álvarez è stata riuscire a conquistare il suo socio in attacco al City: Erling Haaland, il tornado che sta squassando le difese anche in Premier League. In una intervista esclusiva realizzata con Veronica Brunati, la miglior giornalista d’Argentina, il crack norvegese s’è lanciato in un paragone lusinghiero: «Álvarez mi ricorda il Kun Agüero. Adoro giocare con lui». Le difese degli altri top team inglesi e europei sono avvisati: la banda Guardiola vive in armonia e amore fraterno. E spesso mischiando amore fraterno e armonia esce un cocktail dal gusto sopraffino. Il gusto del trionfo.
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    Premier, comanda l'Arsenal. Il Liverpool ne fa 9! Il City ringrazia Haaland

    Premier League, i risultati
    Premier League, la classifica
    Odegaard e Gabriel fanno impazzire l’Emirates
    Emozionante successo per l’Arsenal di Arteta nel derby londinese con il Fulham, che si porta in vantaggio con Mitrovic in avvio di ripresa. Grande reazione dei Gunners, trascinati da un Emirates che ruggisce al pari di Odegaard, esplode sul gol del sorpasso di Gabriel e sospira di sollievo allo scadere sul miracoloso salvataggio di Ramsdale, che vale altri tre punti e il primato solitario a punteggio pieno.
    Arsenal-Fulham 2-1, tabellino e statistiche

    Liverpool show: 9-0 al Bournemouth
    Tutto facile per il Liverpool che centra la prima vittoria in Premier in questa nuova stagione con un risultato clamoroso. Senza lo squalificato Nunez, i Reds di Klopp chiudono la pratica Bournemouth già nel primo tempo grazie al pokerissimo firmato Diaz, Elliott, Alexander-Arnold, Firmino e Van Dijk. Il lavoro non è però finito e nella ripresa arrivano altri tre gol: prima un’autorete, poi ancora Firmino, Carvalho e di nuovo Diaz chiudono il tabellino con un impressionante 9-0.
    Liverpool-Bournemouth, tabellino e statistiche
    Il City ringrazia Haaland, il Chelsea Sterling
    Pomeriggio complicato, ma pieno di gioia per il City di Guardiola che in casa contro il Crystal Palace è costretto ad una super rimonta nella ripresa. Partenza in salita infatti con la sfortunata autorete di Stones, al 4′, resa ancora più ripida dall’ex Sampdoria Andersen che raddoppia intorno al 20′. Gli uomini di Vieira sembrano poter portare a casa il match, ma nel secondo tempo cambia la musica. Silva accorcia immediatamente, poi Haaland inizia lo show e infila la doppietta, ribaltando il risultato sul 3-2. Il norvegese non ha però terminato il suo lavoro e trova anche la terza rete personale e il poker che vale la vetta della Premier in attesa dell’Arsenal. Un quarto turno complesso anche per il Chelsea che dopo la batosta di Leeds rialza la testa con il Leicester. Blues in dieci dalla mezz’ora per i due gialli in 8′ rimediati di Gallagher, ma capaci di andare avanti di due reti con un super Sterling per poi resistere al ritorno avversario con il 2-1 finale di Barnes.
    Manchester City-Crystal Palace, tabellino e statistiche
    Chelsea-Leicester, tabellino e statistiche
    Brighton in vetta col City
    Sorpresa di questo avvio di stagione è il Brighton che sale a quota 10 punti battendo di misura il Leeds. I gabbiani ringraziano Gross che al 66′ regala il gol che vale la momentanea testa della Premier con il City. Chiude il quadro pomeridiano l’Everton che fa 1-1 sul campo del Brentford: vantaggio ospite con Gordon al 24′, poi la beffa all’85’ con il pari di Janelt.
    Brentford-Everton, tabellino e statistiche
    Brighton-Leeds, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    City e Haaland, chi ci guadagna di più? 150 milioni di motivi per andare d'accordo

    TORINO – Erling Haaland al Manchester City: difficile pensare che in queste settimane di infuocate trattative possa spuntare un affare più suggestivo e, probabilmente, anche più caro, visto che tra costo del cartellino, ingaggio e commissioni si vola molto vicini ai 150 milioni di euro. Un trasferimento che accende la curiosità e suggerisce analisi più approfondite su quello che sarà l’impatto del giocatore più aderente al nuovo prototipo dell’attaccante moderno sul castello tattico della squadra più “cerebrale” del pianeta. In termini di gol o di titoli, chi ci guadagnerà di più tra Haaland e il City?
    MONDI A CONFRONTO Pep Guardiola è un innovatore vincente (32 trofei da quando allena) che spesso e volentieri ha voluto lasciare un segno sul percorso evolutivo delle sue squadre, tra Barcellona, Bayern e ora con i Citizens. La presenza di un attaccante accentratore di gioco non è mai rientrata tra i cardini della sua filosofia calcistica e diventa quindi una parabola da seguire con attenzione, compreso il processo di ambientamento di Haaland nel tessuto tattico del City attuale, quello che è reduce dalla conquista della quarta Premier League nell’ultimo lustro ma che continua a incartarsi quando risuonano le magiche note della Champions League. Il baby bomber norvegese unisce tecnica a una strabordante potenza atletica che viene sublimata quando ha a disposizione metri di campo da percorrere, un copione che il City finora non ha mai interpretato preferendo il fraseggio insistito rispetto allo spazio. Sicuramente Guardiola non vive di capricciosi eccessi di mercato e se Haaland ha firmato un contratto di 5 anni, significa che i Citizens entreranno probabilmente in una nuova era dove le coordinate del reparto offensivo saranno molto più aperte e rapide. Del resto quando hai a disposizione giocatori come Kevin De Bruyne, Ilkay Gündogan, Bernardo Silva, Phil Foden, Jack Grealish e Riyad Mahrez, il pallone viaggia sempre dove vuole… Guardiola. LEGGI TUTTO