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    Vialli e la foto con i ricci che rievocava la Cremonese: da batticuore!

    TORINO – Gianluca Vialli sbocciò un giorno, in Serie B, con quei ricci imponenti e il sorriso timido, serio. Colto, di buona famiglia, si stava facendo strada nella Cremonese. Dava del tu al pallone, dribblava, aveva fisico, si mangiava gli avversari, segnava. Gli esperti dicevano: «Il ragazzo farà strada». E così fu, tra Under 21 spettacolo, Nazionale maggiore, Sampdoria con lo scudetto storico, Juventus con la coppa dalle grandi orecchie alzata al cielo, Chelsea e ancora da manager con l’amico Mancini e il trionfo all’Europeo post pandemia di Wembley. Vialli che non aveva più i ricci ma con un post li (ri)portò alla ribalta. In occasione della promozione in Serie A della Cremonese, la squadra dove era cresciuto, la squadra della sua città: «E andiamo… Bravissimi! Come on… Well done», il suo messaggio carico di entusiasmo. Lì, dove tutto era iniziato. Con quella testa lì, da fenomeno.Guarda la galleryVialli, la Juve e quella Champions…addio capitano LEGGI TUTTO

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    Juventus, Allegri: “Striscione per Vialli momento bellissimo. Di Maria con l'Udinese”

    CREMONA – Si gode la ripartenza con un successo Max Allegri dopo la vittori all’ultimo respiro della Juventus contro la Cremonese. Il 2023 del tecnico bianconero inizia con la settima vittoria consecutiva che permette di restare in scia del Milan: “Sapevamo delle difficoltà di questa partita. Il primo tempo abbiamo sbagliato molto tecnicamente, poi nel secondo tempo siamo andati meglio. Abbiamo rischiato sul palo ma potevamo fare altri gol, è stata una vittoria importante perché abbiamo allungato sulla quinta. Abbiamo avuto cinque minuti difficili, poi la partita è tornata nelle nostre mani e Milik ha fatto un gran gol”. Parla così Allegri che aggiunge: “Noi nel primo tempo abbiamo sbagliato molto tecnicamente. Rientrando in campo dopo 52 giorni a giocare una partita di campionato, c’erano tante incognite e nel secondo tempo siamo andati meglio”.
    Allegri: “Ho sempre collaborato con la società”
    Sul futuro e su un suo possibile ruolo da manager, Allegri è deciso: “Ma no, quando sono stato nelle società, nella Juventus, ho sempre collaborato con la società. C’è il direttore sportivo Cherubini con i suoi collaboratori, che comunque mi aggiornano su quali sono i giocatori in giro, poi ne parliamo, perchè il mercato è importante, serve se ce n’è bisogno, se non ce n’è bisogno, cambiare per cambiare non serve a niente. La rosa della Juve è completa”. Il tecnico bianconero conclude: “C’è da lavorare, pensare che c’è solamente da migliorare per quello che abbiamo fatto stasera, poi siamo anche numericamente a posto”.
    Allegri: “Ecco come stanno Di Maria, Pogba, Vlahovic e Cuadrado”
    “La Cremonese è una squadra che pressa, corre, è ben organizzata, alzano queste palle, sono bravi sulle seconde palle. Nelle ultime due partite la Cremonese non aveva subito gol, col Napoli fino all’82’ erano 1-1, è una squadra difficile da affrontare perchè molto fisica”. Commenta così Allegri la sfida dello Zini, poi guarda al futuro con la speranza di recuperare ulteriori pedine importanti nel suo scacchiere: “Di Maria oggi si è allenato e sembra vada meglio, ora vediamo, speriamo di averlo a disposizione nella prossima partita. Come sta procedendo bene Pogba, come stanno migliorando Vlahovic e Cuadrado. Abbiamo 5 mesi importanti da giocare e c’è bisogno di tutti”.
    Allegri: “Rabiot e Paredes hanno giocato una finale”
    Interviene anche sui reduci dal Mondiale Allegri che spiega: “Rabiot aveva giocato la finale, ma prima della finale era stato 7-8 giorni fermo, quindi l’ultimo allenamento lo ha fatto il 10 dicembre. Era rientrato, ha fatto qualche allenamento. Avevo troppi giocatori da mettere dentro all’inizio con poco minutaggio. Chiesa è entrato molto bene, Rabiot lo stesso, Paredes ha fatto meglio da mezzala a fine partita. Iling è entrato molto bene, Kean molto bene, quando hai questi cambi in panchina sono molto importanti, soprattutto in questo momento e soprattutto ora che giochiamo una partita ogni 4 giorni”. 
    Guarda la galleryCremonese-Juve, dalle urla di Allegri ai gol sfiorati: le immagini della sfida LEGGI TUTTO

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    Corto Muso Milik e la Juve non molla (ma la Cremonese meritava il pari)

    Di Corto muso o col muso corto, la vittoria di Cremona porta a sette la serie juventina di vittorie consecutive senza subire gol (666′ di imbattibilità; quarto uno a zero di fila in trasferta), inanellata prima della sosta e proseguita nella prima uscita del 2023. Pesantissimo è il gol di MIlik: ha punito oltre misura una splendida Cremonese che avrebbe meritato quantomeno il pareggio, ricordando anche i due pali colpiti dai lombardi. Il risultato dello Zini premia la determinazione degli uomini di Allegri che hanno inseguito il successo fino alla fine, onorando il motto della Casa. Carnesecchi, protagonista di una prova superba, ha ceduto solo nel finale alla magistrale punizione del polacco. A 22 anni, il portiere ha confermato di essere votato a una grande carriera, premiando l’intuizione dell’Atalanta che lo prelevò cinque anni fa dal Cesena ed è tuttora la proprietaria del cartellino dell’estremo difensore dell’Under 21 di Paolo Nicolato. Apprezzando il gioco, la personalità e la grinta della Cremonese si ricava la prova provata dell’ottimo lavoro di Alvini, inversamente proporzionale all’attuale posizione di classifica. Tuttavia, continuando a giocare così, la neopromossa potrà battersi sino in fondo per guadagnare la salvezza.Guarda la galleryCremonese-Juve, dalla disperazione alla goduria: le reazioni social LEGGI TUTTO

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    Quiz Juve, tutte le risposte: su Pogba, Chiesa, Di Maria…

    TORINO – Conto alla rovescia incalzante per il ritorno del campionato. La Juventus è attesa dalla trasferta con la Cremonese. Tra infortuni e rientri dell’ultima ora, per Max Allegri non è così scontato mettere su un undici da battaglia. Ne parliamo con Marco Bo dalla redazione.

    Paredes e Di Maria, buona la prossima?

    Allora, son tornati gli iridati Leandro Paredes e Angel Di Maria, ma li rivedremo subito in azione in Serie A? «No, a meno di sorprese – ma il calcio si sa è un po’ bizzarro – Max Allegri rinuncerà ai campioni del mondo per questa prima gara, poi li vorrà in forma e disponibili sabato in casa con l’Udinese. Sarebbe più logico».

    Guarda la galleryJuve, Di Maria e Paredes faticano alla Continassa dopo il trionfo mondiale LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Juve, Braida esclusivo: “Allegri il migliore nelle difficoltà”

    TORINO- Ai perduranti infortuni ha dimostrato di saper sopperire nella coda della prima parte di stagione, quando ha inanellato sei vittorie di fila in campionato senza incassare una sola rete. Mentre, tra i venti alimentati dai processi mediatici, è abituata a navigare dalla notte dei tempi. Per questo, mercoledì pomeriggio a Cremona, la Juventus tornerà in campo con l’asticella delle ambizioni collocata alle misure più impervie. Nonostante tutto. «La Juventus è sempre la Juventus, non scherziamo: per mentalità della società e per qualità della rosa – mette subito in chiaro Ariedo Braida, ieri tra gli artefici dei successi di Milan e Barcellona e oggi consulente strategico della Cremonese, l’avversaria che darà ai bianconeri il benvenuto nel 2023 –. È un club che colloco alla stregua del Real Madrid: ha il dovere di vincere sempre, non conosce altra strada». Ariedo Braida, si riparte da Cremonese-Juventus: una cattiva notizia per i grigiorossi, dunque? «Mi rifugio nelle parole di Nereo Rocco, che ricordava sempre come le partite inizino tutte dallo 0-0. E che la sera, al pub, a chi lo stuzzicava con un “Vinca il migliore” alla vigilia di una gara in cui partiva sfavorito, amava rispondere “Speremo de no!”. Battute a parte, i bianconeri stanno risalendo la classifica a grandi falcate: speriamo riprendano la loro marcia dalla partita successiva e non da mercoledì!». Anche lei, come molti, è rimasto sorpreso dalla crescita autunnale della Juventus a margine di uno dei momenti più delicati della storia recente dei bianconeri? «Conosco praticamente tutti i giocatori in organico, conosco la forza della società, conosco le qualità di Allegri: non dubitavo, sinceramente, che sarebbe tornata a dire la sua nelle zone nobili della classifica». A proposito di Allegri: è l’uomo giusto al posto giusto, a maggior ragione dopo la tempesta delle vicende extra-campo che si è abbattuta sul gruppo? «Il suo pragmatismo in questo momento è prezioso, si tratta di un tecnico che vive per il risultato. Sono affascinato da chi parla del calcio come poesia e pone l’accento sull’importanza della strada da percorrere, ma la realtà è che questo è un mondo in cui ci si ricorda soltanto di chi vince, in cui il risultato determina ogni giudizio».Sullo stesso argomentoCremonese-Juve, ora tocca ad Allegri: cos’è successo nel primo allenamento 2023Juventus LEGGI TUTTO

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    Torino, manca il gol. Zero squilli con la Cremonese

    TORINO – Un Toro svuotato di titolari e con anche parecchie riserve out (10 assenti) disputa un’amichevole senza storia con la Cremonese. Nel senso che davvero non passerà neanche alla microstoria. Uno 0 a 0 con pochissimi squilli, decisamente noioso e infarcito da errori continui. Preparazione invernale in corso e poca concentrazione per tanti. Adesso però risuona un vero allarme a centrocampo, già pensando al 4 gennaio, ripresa del campionato contro il Verona. Linetty ancora lungodegente per una lesione muscolare, Ricci out per un affaticamente allo stesso polpaccio che a settembre lo tenne fuori per oltre un mese, Lukic improvvisamente colpito da febbre in mattinata come da comunicazione ufficiale del club (influenza da… mercato?) e ora anche Ilkhan infortunato, e presumibilmente per parecchio. Caviglia destra ko, brutto trauma distorsivo con rischio fratture e interessamento dei legamenti: il ragazzo, in stampelle, è stato accompagnato subito in ospedale per esami. Si teme uno stop molto lungo. Circa mille gli spettatori. Rappresentanza degli Ultras in Maratona: han cantato dall’inizio alla fine pure per scaldarsi, si sono uditi anche cori di contestazione a Cairo.
    Torino, l’urlo di Ilkhan
    Partita noiosa, senza squilli, se non un paio di discese in velocità di Radonjic, in dribbling ripetuto, un’occasione non finalizzata da Sanabria, splendidamente lanciato da Miranchuk, e un diagonale in mischia di Schuurs parato in tuffo da Carnesecchi. Turnover su entrambi i fronti, ordinaria amministrazione per Vanja, ritmo blando, molti errori di misura e leggera supremazia territoriale del Torino, ma senza sfondare. L’unico fatto veramente da sottolineare è il brutto infortunio occorso al 28’ a Ilkhan: portato subito in ospedale per esami, si temono lesioni se non fratture alla caviglia destra (Dessers gli è franato malamente addosso commettendo un fallo davvero evitabile, dopo un contrasto aereo: urlo del turco e uscita immediata, molto claudicante, a fatica, sostenuto dai preparatori, appoggiando il piede a malapena, tra continue smorfie di dolore).
    Torino, bene Gineitis
    Elogiabile, nel contempo, la prova da titolare di Gineitis, centrocampista di 18 anni, prodotto della Primavera: buona presenza e personalità.
    Vojvoda, che svista
    Ripresa ancor più povera di contenuti, ma non solo per i tanti cambi sia nel Toro sia nella Cremonese. Sono continuati gli errori marchiani nel fraseggio (uno clamoroso di Vojvoda, che con un retropassaggio ha lanciato Demmers solo davanti a Vanja: conclusione parata, come più avanti su una bordata ravvicinata di Afena-Gyan). Il kosovaro di Juric ha anche sprecato una buona opportunità con un tiro a giro centrale dal limite. Vicino al gol invece Adopo con un diagonale radente in una buona percussione. Ma soprattutto Gineitis nel finale con un missile deviato in angolo da Sarr. E ora il Monza: prossima amichevole per il Toro il 28, in Brianza.

    TORINO-CREMONESE 0-0
    TORINO (3-4-2-1)Milinkovic Savic (30’ st Berisha); Djidji (14’ st Rodriguez), Schuurs (29’ st Buongiorno), Zima (29’ st Bayeye); Lazaro (30’ st Weidmann), Ilkhan (30’ pt Adopo), Gineitis, Vojvoda (30’ st Dembele); Miranchuk (30’ st Edera), Radonjic (14’ st Ciammaglichella); Sanabria (29’ st Caccavo). A disposizione: Fiorenza, Adopo, Ruszel, Wade, Antolini. Allenatore: Juric
    CREMONESE (4-3-1-2) Carnesecchi (1’ st Sarr); Ghiglione (1’ st Lochoshvili), Hendry (32’ st Vasquez), Bianchetti (22’ st Aiwu), Sernicola (32’ st Baez); Pickel (22’ st Tsadjout), Ascacibar (14’ st Castagnetti), Milanese (14’ st Meite); Okereke (22’ st Zanimacchia), Dessers (14’ st Ciofani); Bonaiuto (14’ st Afena-Gyan). A disposizione: Saro, Valeri, Acella, Escalante, Quagliata, Lochoshvili. Allenatore: Alvini
    ARBITROGualtieri di Asti
    NOTE spettatori circa mille. Ammoniti: nessuno. Angoli: 7-0. Rec. tempo: pt 1, st 0 LEGGI TUTTO