Lotta alla pirateria audiovisiva nel calcio: “AGCOM dotata di poteri straordinari per interventi tempestivi”
All’incontro hanno preso parte il Senatore Claudio Lotito, relatore della norma antipirateria, il Tenente Colonnello Roberto Missione (III Reparto, Comando Generale – Guardia di finanza), il Generale di Brigata Gaetano Cutarelli (Comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi – Guardia di finanza) e l’Amministratore Delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo.
“La pirateria audiovisiva è un fenomeno criminale che colpisce il calcio, sottraendo risorse vitali e alimentando l’illegalità. Come relatore della nuova norma antipirateria, ribadisco l’importanza delle misure adottate dal Parlamento: abbiamo dotato AGCOM di poteri straordinari, consentendo interventi tempestivi, entro 30 minuti, per oscurare siti e contenuti pirata – ha commentato il Senatore Claudio Lotito -. Ora possiamo identificare e sanzionare duramente sia chi trasmette illegalmente, sia chi usufruisce della pirateria. Ringrazio Lega Serie A, Guardia di Finanza, AGCOM e Parlamento per l’impegno comune. Combattere la pirateria significa restituire risorse allo sport, investire sui giovani e affermare con forza che in Italia vince la legalità”.
“Grazie alla collaborazione tra la Componente Speciale e il Comando Provinciale di Lecce, 183 Reparti territoriali della Guardia di finanza hanno sanzionato 2.266 utenti abusivi in 80 province italiane. Sono in corso le procedure di identificazione di altri clienti, individuati in indagini attivate con altre 3 Procure. Inoltre, sono in fase di sviluppo due distinti procedimenti penali presso la Procura di Roma, in virtù del protocollo operativo siglato con Gdf e AGCOM”, ha dichiarato la Guardia di Finanza.
L’Amministratore Delegato di Lega Serie A Luigi De Siervo, ha dichiarato: “Oggi è un giorno storico, stiamo raccontando un passo ulteriore per recuperare delle risorse fondamentali e portare gli utenti a capire l’importanza degli abbonamenti. La Guardia di Finanza ha fatto un lavoro eccellente, chiunque usa il pezzotto in Italia lascia una traccia indelebile che le forze dell’ordine ora sono in grado di ricostruire arrivando a individuare gli utenti finali. Una volta individuati i soggetti, se dovessero proseguire in attività non lecite, verrebbero sanzionati con multe fino a 5000 euro. L’obiettivo è cercare di aiutare il sistema a recuperare le ‘pecorelle smarrite’ che hanno passato la linea di demarcazione. È un fenomeno diffuso di mancanza di legalità, che grazie alla legge approvata dal Parlamento, che è la più avanzata contro la pirateria, riuscirà a portare beneficio non solo al calcio, ma a tutta l’industria culturale italiana che oggi soffre questa violazione che porta danni per centinaia di milioni e che obbliga le pay tv ad alzare il valore degli abbonamenti. Se riuscissimo a pagare tutti, riusciremmo a pagare meno. Ringrazio Claudio Lotito, sia come imprenditore del calcio che come Senatore per aver saputo farsi parte nel progetto di individuare una legge che anche dal punto di vista giuridico fosse evoluta”.
Chi vende e chi acquista contenuti pirata lascia sempre tracce in rete e i pagamenti verso piattaforme digitali illegali sono rintracciabili anche a posteriori. Le sanzioni, dunque, possono essere applicate retroattivamente e il loro importo terrà conto di eventuali casi di recidiva. Oltre all’identificazione dei responsabili e all’irrogazione di sanzioni agli utenti fruitori di contenuti pirata, la Guardia di finanza ha in corso indagini approfondite per individuare le infrastrutture utilizzate per la diffusione abusiva, nonché i canali finanziari e le modalità di possibile riciclaggio dei proventi illeciti.
Azzi: “Va rotto l’abitudine all’illegalità, è dovuto a chi gioca pulito”
A margine della conferenza stampa della Lega Serie A, tenutasi oggi a Roma e dedicata alla lotta contro la pirateria audiovisiva nel calcio, il CEO di DAZN Italia, Stefano Azzi, ha dichiarato: “Innanzitutto, bisogna riconoscere lo sforzo posto in essere da tutte le istituzioni che, con diverso ruolo, stanno combattendo questa piaga sociale: Parlamento, che ha adottato il nuovo quadro normativo, AGCOM, che lo applica giornalmente, e Guardia di Finanza che, come abbiamo saputo oggi, ha avviato un severo sistema di monitoraggio delle violazioni di “chi compra pirateria”.
Cominciano ad essere acciuffati coloro che scavalcano i cancelli per entrare su spalti digitali senza avere pagato il biglietto; va rotta l’abitudine all’illegalità. È dovuto a chi gioca pulito. Ai tifosi che scelgono l’abbonamento legale, pagando per sostenere la propria squadra ed i propri campioni e, quindi, meritando uno spettacolo all’altezza. Alle squadre che, direttamente o indirettamente, non incassano il biglietto di questi hooligans digitali.
La pirateria ruba risorse a tutti e tradisce la vera passione, oltre ad essere un reato. Dietro a un link illegale non c’è mai solo la trasmissione di una partita: c’è il furto di dati personali e di identità, c’è sottrazione di strumenti di pagamento. Chi compra illegalmente da rivenditori illegali si espone al rischio – spesso la certezza – di offrire a queste pericolose organizzazioni criminali molte opportunità di compiere altri reati.
Chi clicca senza pensarci spalanca la porta agli hacker e offre champagne ai criminali. Lo dobbiamo allo sport stesso perché senza un pubblico sano tutto perde valore: il suo futuro, la competizione e la passione”. LEGGI TUTTO