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    Venezia-Inter, assenti due “parziali/finali” opposti

    Il Venezia ha il morale alle stelle. La compagine veneta grazie ai 7 punti conquistati nelle ultime 3 giornate si è allontanata notevolmente dalla zona retrocessione. L’Inter con la vittoria ottenuta in casa contro il Napoli è volata in classifica a quattro lunghezze di distanza dalla coppia di testa. La sfida con i lagunari rappresenta un’occasione quanto mai propizia per non vanificare il recupero di punti effettuato sette giorni fa e le premesse per un match aperto e, magari, con qualche rete in più sembrano esserci tutte.
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    Neroverdi in casa due volte sotto al riposo ma poi niente “X”
    Il ruolino di marcia casalingo del Venezia presenta due vittorie, altrettante sconfitte e un pareggio. Questo dato serve solo come spunto per evidenziare un dato abbastanza interessante relativo al rendimento interno dell’undici guidato da Paolo Zanetti. Nelle cinque partite disputate allo stadio Penzo i neroverdi sono andati due volte sotto al riposo: nel primo caso, era la quarta giornata, contro lo Spezia (0-1 al 45’), nel secondo, due turni fa, contro la Roma (1-2 al termine della prima frazione di gioco). Quello che vale la pena evidenziare è che al “2” di metà gara ha fatto seguito un altro “2” al 90’ contro lo Spezia (1-2 il risultato finale) e un segno “1” al 90’ contro la Roma (3-2 il risultato finale). L’accoppiata “Parziale/Finale” che manca al Venezia (mai fatta registrare neanche in occasione di tutti gli altri incontri fin qui disputati) è la “2/X” e, come vedremo, fa da contraltare a quella che invece manca all’Inter.
    Nerazzurri ancora in attesa dell’X al 45’ e il “2” a fine gara
    Se il Venezia, come si diceva, non ha ancora mai collezionato un’accoppiata “Parziale/Finale 2/X” anche l’Inter è alle prese con una situazione analoga e… opposta. La formazione allenata da Simone Inzaghi, infatti, dopo tredici giornate, ha chiuso il primo tempo in parità soltanto due volte, una in casa (contro l’Udinese e poi ha vinto) e l’altra, diciamo in trasferta, contro il Milan ma qui il risultato di 1-1 registrato prima dell’intervallo è rimasto uguale anche quando le squadre sono tornate negli spogliatoi. E così se al Venezia manca l’accoppiata “Parziale/Finale 2/X” all’Inter c’è attesa invece per una ”X/2”. E chissà che non possa essere proprio questa l’occasione perché una delle due decida di farsi vedere. LEGGI TUTTO

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    Empoli-Inter, il segno X al riposo è “ritardatario”

    In Serie A Empoli e Fiorentina sono le uniche due squadre a non aver ancora mai pareggiato. I ragazzi allenati da Andreazzoli mercoledì alle 20.45 ospitano al Castellani l’Inter di Simone Inzaghi, che in campionato non vince da due gare consecutive.
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    Almeno un gol per tempo
    L’Empoli non conosce mezze misure neanche a metà gara visto che l’X primo tempo (oltre come detto all’X finale) è un perfetto sconosciuto. Un dato che si sposa perfettamente con la tendenza nerazzurra a girare al largo (almeno finora) dal pareggio a metà partita. Guardando in casa Inter le curiosità raddoppiano. Nelle 9 gare in cui sono scesi in campo Dzeko e compagni è sempre stata messa a segno almeno una rete sia nel primo che nel secondo tempo. Ed è proprio questa la spiegazione dell’esito denominato “Over 0,5 primo tempo+Over 0,5 secondo tempo” che si può rintracciare nel palinsesto delle scommesse tra le varie “Combo”. LEGGI TUTTO

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    Dzeko scherza con Inzaghi: “Sostituzione? Forse aveva bevuto”

    FIRENZE – Dopo la doppietta con il Bologna, Edin Dzeko continua a suon di gol la sua avventura all’Inter. Per l’attaccante bosniaco incornata decisiva nel match contro la Fiorentina: un colpo di testa che è valso il sorpasso sulla formazione di Italiano in una serata, fino a quel momento, molto complessa per i nerazzurri. Al termine della gara il Cigno di Sarajevo ha scherzato sulla sua rete, arrivata mentre Inazghi si preparava per sostituirlo con Sanchez: “Sì, lo so, infatti dopo chiedo al mister se magari ha bevuto qualcosa prima”. Segna e scherza il bomber nerazzurro che si gode la notte magica a Firenze:  “La vittoria di oggi è una vittoria da grande squadra. Il primo tempo abbiamo sofferto tantissimo e meno male che siamo rimasti solo sullo 0-1, ma onore anche alla Fiorentina che ha fatto un gran primo tempo. Poi nel secondo tempo loro sono calati, noi siamo stati più concreti e abbiamo fatto quei due gol”. Un ottimo inizio in tandem con Lautaro, e Dzeko assicura: “E’ fortissimo, io sono felice di essere qui con tutti questi grandi calciatori. Non c’è uno che gioca davanti o dietro, i giocatori forti possono sempre giocare insieme.”Guarda la galleryL’Inter vola in vetta: rimonta show con la Fiorentina!Tuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora LEGGI TUTTO

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    Inter, Dzeko: “Juve inviolabile? Le cose sono un po’ cambiate…”

    “In nerazzurro tutti sanno cosa possono aspettarsi da me e io in campo farò quello che so fare meglio”. Idee piuttosto chiare per Edin Dzeko. Il nuovo attaccante dell’Inter ha parlato del nuovo campionato dal ritiro della nazionale bosniaca. “Ho molto rispetto per Inzaghi. Mi piace la sua filosofia calcistica che è estremamente offensiva e credo che avrò molte più occasioni davanti alla porta avversaria. L’Inter sa perché mi ha scelto, così come so cosa devo fare per migliorare il mio gioco, ma anche quello di tutta la squadra. Siamo compatti e credo che con il passare del tempo il gioco migliorerà perché abbiamo bisogno di un po’ più di tempo per giocare insieme”.Guarda la galleryCalhanoglu e Dzeko, è subito show: Inter-Genoa 4-0
    Dzeko: “La squadra prima del singolo”
    “Il compito dell’attaccante è quello di segnare, non esiste un attaccante che possa prevedere il numero di gol a fine stagione. Vorrei poter segnare un gol in ogni partita, ma è impossibile. So che farò del mio meglio per far vincere la squadra, al titolo di capocannoniere non penso neanche. Vorrei solo che la squadra vincesse. Il successo di una squadra è sempre più importante del successo di un singolo”.
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    Dzeko sulla Juve: “Le cose sono cambiate”
    “Difficile fare i pronostici adesso, l’Inter sta difendendo lo scudetto e sa quanto sia difficile farlo. Il campionato italiano è molto equilibrato e al vertice trovi sempre delle squadre molto vicine tra di loro. La Juventus è inviolabile da anni, ma ora le cose sono un po’ cambiate. L’Inter ha dimostrato di essere sulla buona strada per ereditare il trono in Serie A, ma sarà molto difficile soprattutto perché ci sono diverse squadre che hanno grandi ambizioni, e la scorsa stagione ha dimostrato che anche una partita può essere una svolta. Penso che sarà un campionato combattuto fino all’ultima giornata e spero che alla fine sarà l’Inter a vincere lo scudetto”.
    Dzeko: “Io vecchio? Parla il campo”
    “La mia età? Le risposte le ho sempre date sul campo. Non importa se sei vecchio, importa cosa riesci a fare sul campo. Mi sento bene e non faccio caso a quelli che dicono di queste cose. Sono concentrato sulle mie partite e sul gioco di squadra. Auguro tanta fortuna alla Roma. La sosterrò in tutte le 36 partite di Serie A”.
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    Inter, Dzeko: “Grazie Lukaku, ma io guardo avanti”

    “Lukaku ha fatto grandi cose, bisogna dirgli grazie perché ha fatto veramente bene. Però, non mi piace guardare indietro, io guardo avanti. Per me conta solo fare bene qui. So cosa posso dare e sono sicuro di poter dare tanto”. Lo ha detto l’attaccante dell’Inter, Edin Dzeko, intervistato da Dazn. “L’esordio a San Siro? Ero nervoso, anche se non è da me. Cercavo il primo gol, anche perché quando fai subito gol fa un effetto ancora maggiore. Alla fine ho segnato e mi sono rilassato – ha proseguiuto l’attaccante bosniaco -. Lautaro? È un grande giocatore, sono contento sia rimasto anche sapendo che ha avuto offerte importanti. Significa molto per questo club che i giocatori vogliono rimanere”. Testa poi alla partita di venerdì contro l’Hellas Verona. “Venerdì vogliamo fare bene e continuare il percorso iniziato con la vittoria con il Genoa”, le sue parole.
    Dzeko: “Inter piena di campioni, alla Roma non segnavo da un po’…”
    Edin Dzeko è poi intervenuto ai microfoni del canale tematico nerazzurro Inter Tv: “L’esordio in campionato con la maglia dell’Inter? È stato un giorno emozionante per me anche perché dopo aver giocato tutta la scorsa stagione senza tifosi vederli tornare sugli spalti è stato bello. È stata la mia prima partita con questa maglia, poi c’era anche mia mamma allo stadio, è stato un giorno importante che è finito molto bene con la nostra vittoria e il mio gol che ho cercato tanto. Non segnavo da tanto tempo in Serie A, gli ultimi gol con la Roma li ho segnati in Europa League e anche da quel punto di vista era importante sbloccarsi per me. Fare subito gol nella prima partita, nel mio nuovo stadio, davanti ai tifosi è stato bellissimo e mi ha dato ancora più fiducia per il futuro. Il feeling coi compagni? Sì, già contro la Dinamo Kiev ho visto questa cosa, l’ho sentito anche in campo, sembrava che stessi giocando con questi ragazzi da tanto tempo ma devo dire che non è difficile, qui ci sono tanti campioni ed è uno dei motivi per cui sono venuto qui. Mi sono divertito molto non solo nella partita contro il Genoa ma anche nella partita contro la Dinamo Kiev. Siamo una squadra forte e vogliamo continuare questo percorso che è iniziato veramente bene contro il Genoa. Il Verona? Ogni partita e ogni punto sono importanti, l’Inter è campione d’Italia e la prossima partita contro l’Hellas Verona non sarà facile. Conosco bene il loro allenatore e carica molto, però noi siamo l’Inter, siamo pronti e vogliamo fare bene prima della sosta per le nazionali”.
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    Dzeko si presenta: “Inter piena di campioni, ci divertiremo”

    “Le sensazioni sono belle, sono molto felice. Questa è una grande opportunità, voglio ringraziare la dirigenza e il mister per la loro fiducia, perché pensano che io possa ancora fare la differenza”. Queste le prime parole da giocatore dell’Inter di Edin Dzeko. L’attaccante bosniaco, che ha firmato un contratto biennale, è andato in gol ancora prima dell’annuncio ufficiale del suo ingaggio che è arrivato dopo l’amichevole vinta per 3-0 contro la Dinamo Kiev (sua la seconda rete). “Arrivo all’Inter, un grande club, la squadra Campione d’Italia. In questi sei anni in Serie A ho potuto constatare da vicino cosa è l’Inter e cosa rappresenta: ora ci posso giocare e sono molto contento. Non vedo l’ora di scendere in campo con i miei compagni”, ha dichiarato alla tv ufficiale della società. In nerazzurro trova Simone Inzaghi, affrontato più volte nei derby della Capitale: “Ho parlato con il mister, abbiamo scherzato insieme. Mi ha detto: ‘Finalmente non giochiamo più contro!’. Ci siamo sfidati tante volte, sono contento di lavorare con lui perché ha dimostrato con la Lazio di saper fare cose importanti. Non vedo l’ora di iniziare gli allenamenti”.Guarda la galleryDzeko, primo gol con la nuova maglia dell’Inter. Dinamo Kiev ko 3-0
    Dzeko riabbraccia Kolarov
    L’attaccante ritrova anche Kolarov, suo ex compagno: “Ci siamo sentiti, sembra davvero che non possiamo fare a meno l’uno dell’altro dopo Manchester City e Roma. Aleksandar è un bravissimo ragazzo oltre che un grande giocatore, sono contento di giocare ancora con lui”. Infine un messaggio a tutto l’ambiente nerazzurro: “Sono appena arrivato ma so che l’Inter ha una squadra con tanti campioni, sono sicuro che ci divertiremo e che i tifosi saranno contenti. A tutti loro mando un grande abbraccio, darò tutto per questa maglia”.
    Dzeko, lettera ai tifosi della Roma
    “Ciao Roma, dopo 6 anni è arrivato il momento dei saluti – la lettera pubblicata da Edin su Instagram – Questi sono giorni in cui provo sentimenti contrastanti, da una parte sono carico per la nuova avventura che mi attende, dall’altra provo un grande nodo alla gola per quello che sto lasciando. So benissimo che un semplice grazie non può bastare a spiegare la mia gratitudine verso i tifosi giallorossi, l’AS Roma e la città eterna. Ho vissuto nella capitale anni straordinari che non dimenticherò mai. In campo e fuori. Le sfide in campionato, i Derby, le notti di Champions, i gol. Sono onorato di aver indossato la fascia di capitano e di aver fatto gioire per 119 volte i tifosi, ma allo stesso tempo mi spiace non aver regalato loro la gioia di un trofeo alzato al cielo. Per sei anni ho indossato questa maglia con orgoglio, lottando nelle vittorie e nelle sconfitte insieme ai miei compagni, ai miei allenatori, a tutti che hanno fatto e fanno parte del Club, insieme ai tifosi che sono parte fondamentale di quella che per me è stata una famiglia. Ringrazio tutte le persone che hanno aiutato me e mia moglie Amra in questa splendida avventura e ringrazio questa città che ha visto nascere e crescere i nostri tre figli. Avrete tutti per sempre un posto speciale nel mio cuore. Grazie Roma”. LEGGI TUTTO