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    Juventus, l’Europa League vale due Champions: quanti soldi possono arrivare

    TORINO – Con una battuta si potrebbe dire che per la Juventus l’Europa League, dunque la sfida di domani a Nantes da cui passa il cammino verso la finale di Budapest, vale due Champions. Battuta che nasconde un fondo di verità. Intanto perché vincere l’Europa League vale l’accesso alla prossima Champions (e da testa di serie). Un accesso che resterebbe sottoposto a eventuali provvedimenti della Uefa legati alle inchieste italiane, ma intanto non sarebbe condizionato, al contrario della classifica del campionato, dai 15 punti di penalizzazione che zavorrano la squadra di Allegri. Tornando al presente, sul piano economico vincere l’Europa League varrebbe invece per la Juventus più o meno quanto le ultime tre edizioni della Champions, sempre concluse agli ottavi. Già incassati 500 mila euro di premi Uefa per la qualificazione agli spareggi, la Juve riceverebbe 1,2 milioni per gli ottavi; 1,8 per i quarti; 2,8 per le semifinali, 4,6 per la finale e 4 per la vittoria. In tutto 14,9 milioni, più altri tre incassi da aggiungere al milione e 663.993 euro registrato contro il Nantes. LEGGI TUTTO

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    Tifosi Juve, rabbia sulla Uefa e ironia su Pinheiro: “Centonze mano di Dio”

    Il giorno dopo la rabbia, la delusione e l’amarezza sono ancora più forti. Sui social non si fa altro che parlare del rigore non concesso dall’arbitro Pinheiro nei minuti finali di Juventus-Nantes, andata dello spareggio Europa League poi finito 1-1. La parata di Centonze sul colpo di testa a porta sguarnita di Bremer e il giudizio adottato dal direttore di gara dopo aver rivisto l’episodio al Var hanno alimentato le proteste del tifo bianconero, più compatto che mai dopo gli ultimi avvenimenti extra campo. “La Uefa ha inventato un nuovo fallo in attacco” si legge in uno dei tanti tweet. Un rigore non dato che “ha del clamoroso, con l’aggravante che l’arbitro è andato anche a rivederlo al Var”. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Nantes: i tifosi bianconeri meritano di più. Da tutti…

    La Juventus è lenta, macchinosa e imprecisa. Manca dell’indispensabile rapidità per mettere i suoi giocatori di qualità nelle condizioni di essere più ficcanti, perché ricevono palla – se la ricevono – quasi sempre un paio di secondi troppo tardi trovando davanti a loro la difesa avversaria schierata. In più, il signor João Pinheiro da Braga è un arbitro scarso, che ieri sera ha compiuto un grave errore, condizionando in modo pesante il risultato della partita. Perché la parata di mano di Centonze, che devìa un pallone diretto verso la porta sguarnita, è rigore e basta. Non averlo concesso, dopo aver rivisto l’azione al Var e valutato falloso il contatto di Bremer con lo stesso Centonze, aggrava e non poco l’abbaglio, perché sono anni che ci vengono a raccontare che le spinte vanno valutate sul campo e non al Var e sul campo l’arbitro non aveva fischiato il fallo di Bremer in attacco, ma aveva fatto riprendere l’azione con la rimessa dal fondo. LEGGI TUTTO

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    La Juve vera dura poco: col Nantes manca la fortuna. Anche con l'arbitro

    TORINO – Una Juventus europeista, che ritorna a sfoggiare il 4-3-3, perde l’occasione di ipotecare gli ottavi di Europa League pareggiando 1-1 contro il Nantes. Non basta il sinistro di Vlahovic, che torna al gol in Europa dopo più di quattro mesi, per centrare il risultato dopo la clamorosa eliminazione dalla Champions: i bianconeri si fanno raggiungere nella ripresa da Blas che capitalizza su contropiede. In più l’arbitro non dà un rigore chiaro (fallo di mano, il pallone sarebbe entrato) nel finale e la beffa si fa ancora più grande (viene fischiato fallo in attacco a Bremer). Si deciderà giovedì a Nantes il destino della Juventus che, tra un inizio stagione difficile e la penalizzazione in campionato, confida proprio nella vittoria della competizione per un posto nella prossima Champions. Ma per continuare il cammino serve maggiore determinazione: la vittoria a Nantes non è proibitiva, Danilo e compagni dovranno però essere sempre aggressivi e compatti come nella prima mezz’ora. Detto in sintesi: la Juve dura troppo poco e in Europa ci vuole intensità fino alla fine. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen, Crespi dal rigore decisivo parato all'Europa League

    La Juventus Next Gen si è qualificata alla finale di Coppa Italia di Serie C, al contempo la prima squadra bianconera si appresta a disputare la gara di andata dei sedicesimi di Europa League contro il Nantes. Il comune denominatore tra le due compagini? Il giovane portiere Gian Marco Crespi, in campo e decisivo con l’Under 23 ma aggregato poche ore dopo alla Juventus di Massimiliano Allegri. LEGGI TUTTO