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    Thuram-Calhanoglu-Frattesi, tris Inter alla Lazio: ora il Napoli in finale

    RIAD (Arabia Saudita) – Sarà l’Inter di Simone Inzaghi – che avrà così la possibilità di diventare l’allenatore più vincente della storia della competizione – a giocarsi la finale di Supercoppa Italiana contro il Napoli, che ha travolto ieri la Fiorentina. I nerazzurri si sono imposti all’Al-Awwal Park di Riad, in Arabia Saudita, con il punteggio di 3-0 contro la Lazio di Maurizio Sarri: di Marcus Thuram al 17′, Hakan Calhanoglu su calcio di rigore al 49′ e Frattesi all’87’ le reti che hanno deciso l’incontro. LEGGI TUTTO

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    Chiara Frattesi porta fortuna a Davide: Psg-Inter al mare e doppio assist

    Grande successo per l’Inter nella tournèe in Giappone: sconfitto in rimonta il Paris Saint-Germain per 2-1 grazie ad uno scatenato Davide Frattesi. L’ex Sassuolo, entrato al 55′, è stato protagonista del successo nei nerazzurri realizzando i 2 assist per i gol di Esposito (81′) e Sensi (83′) che hanno regalato il successo alla squadra di Simone Inzaghi.
    Chiara Frattesi, un portafortuna in riva al mare
    Tra gli spettatori in remoto dell’amichevole a Tokyo c’era anche l’ormai famosa e bellissima sorella di Davide, Chiara Frattesi, che in riva al mare sotto l’ombrellone ha assistito dallo smartphone alla partita del fratello, evidentemente portando fortuna e certificando il tutto con una storia Instagram. LEGGI TUTTO

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    Sassuolo, Carnevali: “Frattesi alla Juventus? È prematuro parlarne”

    Sassuolo-Juve, parla Carnevali
    Nel pre gara ha preso la parola l’amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, che ha parlato anche di possibili intrecci di mercato: “Il fatto che giochi un giovane come Barbieri è un’ottima cosa. Non solo il Sassuolo, ma anche le grandi squadre devono puntare sui ragazzi italiani: credo sia la strada giusta da intraprendere per avviarci verso un nuovo cammino. Frattesi alla Juventus? C’è grande attenzione nei suoi confronti, è ambito da diversi club. Parlarne adesso però è prematuro, con i bianconeri al momento non c’è nulla di concreto”. LEGGI TUTTO

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    Le scommesse sul calciomercato: Frattesi, Cheddira, Nandez…

    Calcio e calciomercato sono destinati ad intrecciarsi per tutto il mese di gennaio. Il periodo ideale per sistemare le rose attuali e anche, con l’occasione, gettare le basi per il futuro. Ecco chi sono, quote alla mano, i possibili partenti.
    Frattesi lascia il Sassuolo? Ecco la quota
    Un colpo come Walid Cheddira, capocannoniere della Serie B in forza al Bari, va bene per tutte le stagioni e per tutte le squadre. Per questa tipologia di scommessa: cambia squadra Si/No non occorre pronosticare la destinazione, “basta” solo indovinare se partirà o meno durante la sessione invernale di calciomercato.
    Il gioiello marocchino del Bari (10 reti finora in campionato) cambierà squadra, magari con destinazione Serie A (non dispiacerebbe al Torino per esempio)? Per i bookie l’addio ai pugliesi già a gennaio vale 1.85 volte la posta.
    Il nome di Frattesi andava di moda sotto l’ombrellone e va di moda anche sotto l’albero di Natale. Il centrocampista del Sassuolo vuole la Roma e non è un mistero ma le parti devono accordarsi e non è certo un dettaglio. Il romano cambierà casacca? Il “Sì” viaggia a 1.75. Tra i possibili partenti c’è anche Pierluigi Gollini, evidentemente non una prima scelta per la porta della Fiorentina e destinato a lasciare la Viola (a 1.70).
    A 1.85 l’addio di Nandez al Cagliari.
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    Juve, piaciuto Raspadori? Convince anche Frattesi

    Il pallone proveniente dalla bandierina del calcio d’angolo, soffiato al sesto minuto a Paulo Dybala che stava già caricando il sinistro sul limite dell’area del Sassuolo, è sembrato una metafora del futuro, con Giacomo Raspadori pronto a prendersi anche il posto nella Juventus che la Joya lascerà a fine stagione. È ancora presto per dire con certezza se il futuro bianconero di Raspadori si trasformerà in realtà, ma di essere pronto il ventiduenne attaccante neroverde lo ha confermato eccome nei successivi 84 minuti. Mettendo in mostra tutte le qualità che lo hanno portato nel radar della società bianconera, a cominciare da un’intelligenza di prim’ordine. Perché è prima di tutto grazie a quella che il numero 18 del Sassuolo è riuscito a mettersi nelle condizioni di sfruttare tutte le proprie altre doti, rapidità, tecnica e tiro in primis.Sullo stesso argomentoCarnevali sul futuro di Raspadori: “Juve? Il rapporto è ottimo”Calciomercato Juventus

    Schierato alle spalle di Scamacca nel 4-2-3-1 di Dionisi, ha ballato tra le linee del 4-4-2 bianconero spostandosi di preferenza verso sinistra, alle spalle di Zakaria e dove Danilo tendeva a lasciarlo a Bonucci, trovando spazi e tempi per ricevere. Come al 10’, quando ha potuto girarsi e, dopo aver saltato De Sciglio, ha sfiorato l’incrocio sul secondo palo. Spina nel cuore, vista la posizione, più che nel fianco della Juventus, ha dato un’altra lezione da scuola calcio con il gol, quando ha visto lo spazio giusto tra Bonucci e un Bernardeschi troppo largo e si è fiondato a ricevere lì la sponda di Berardi per poi battere Szczesny. Gol vanificato pochi minuti dopo dall’unico sussulto di Dybala, che almeno nel tabellino dei marcatori ha pareggiato i conti con il suo possibile erede. Erede che, al microfono all’intervallo, ha mostrato di possedere anche aplomb da Juventus: «Pensavamo fosse fallo – ha detto riguardo al contrasto Morata-Kyriakopoulos da cui era nata l’azione del pareggio -, ma dobbiamo andare avanti, è stato un errore nostro. Stiamo facendo una grande partita, dobbiamo tirare di più».

    Guarda la gallerySassuolo-Juve 1-2, le pagelle bianconere: Dybala, il gol e basta

    Grande è stata di certo la sua e di sicuro l’interesse juventino nei suoi confronti non è diminuito: «Inutile nascondere che un po’ di richieste per i giocatori ne abbiamo – aveva ammesso al riguardo l’ad neroverde Giovanni Carnevali ai microfoni di Sky prima della partita -. La volontà nostra però è anche di crescere e non vendere tanti ragazzi. Valuteremo da qui a fine stagione le possibilità migliori, sia per noi che per i ragazzi stessi. Con la Juve abbiamo un ottimo rapporto e avremo sicuramente modo di parlare di giocatori, se ce ne fosse qualcuno a cui sono interessati». C’è eccome, e non solo Raspadori. Fin dalla scorsa stagione, quando andava a vedere il Monza dei suoi amici Berlusconi e Galliani, Massimiliano Allegri aveva notato Davide Frattesi, allora in prestito ai brianzoli. Figurarsi se in questa stagione poteva sfuggirgli (e non è sfuggito neppure ai dirigenti bianconeri) il fatto che il centrocampista classe 1999 si sia confermato ad alto livello anche in Serie A.

    Sullo stesso argomentoFrattesi: “Le voci di mercato fanno piacere, in estate si vedrà”Calciomercato Sassuolo

    A colpire Allegri era stata soprattutto la capacità di Frattesi di inserirsi e andare al tiro: 8 i suoi gol nel Monza. Capacità che al centrocampo juventino manca enormemente e che Frattesi (4 gol finora) ha confermato anche ieri: pur impiegato, come sempre in questa stagione, da mediano nel 4-2-3-1, è stato il giocatore che ha tirato di più. Cinque conclusioni una delle quali, di testa su corner, ha spaventato Szczesny. «Avremmo dovuto concretizzare di più», si è rammaricato dopo la partita, senza perdere il sorriso: «I fanta-allenatori saranno arrabbiatissimi». Unito a quelle conclusioni, il tiro a botta sicura di Dybala respinto di petto al 27’ del primo tempo descrive perfettamente le sue qualità da tuttocampista. Qualità che però ha notato anche l’Inter. Un’altra grande sfida, a cui per ora Frattesi dice di non pensare: «Adesso penso a finire bene con il Sassuolo, poi in estate se sarà sarà».

    Sullo stesso argomentoJuve, Di Maria sfida ZanioloCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Frattesi: “Le voci di mercato fanno piacere, in estate si vedrà”

    Il centrocampista del Sassuolo Davide Frattesi, dopo la sconfitta contro la Juventus, ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Il rammarico è tanto, abbiamo preparato bene la partita ma dovevamo essere più bravi a fruttare le occasioni che abbiamo avuto. Se poi non la chiudi rischi di pagare ma ripartiamo dalla prestazione”. Alla domanda su quanto incida la stanchezza sul suo rendimento, il giovane azzurro ha risposto: “Un po’ sì, ogni tanto esagero ma giocare con questo tipo di squadre di aiuta molto. Spero di tornare al gol il più presto ma quello che conta è la vittoria della squadra, anche se oggi non è arrivata”. Infine, in merito al suo futuro, ha dichiarato: “Le voci fanno piacere ma nella testa c’è solo il Sassuolo, la squadra che mi ha permesso di farmi vedere. Poi vedremo comunque in estate, quel che sarà sarà”.Sullo stesso argomento LEGGI TUTTO

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    Frattesi esclusivo: “Io, la Juve, i nonni e Marchisio”

    Buongiorno Frattesi, lunedì sera c’è Sassuolo-Juve: la prima cosa che le viene in mente?

    «Sicuramente la partita dell’andata. Il mio gol, la vittoria allo Stadium… e il pensiero di mio nonno Carmine, che era un tifoso juventino sfegatato. Sono queste le prime cose che mi vengono in mente. Assieme al pensiero di fare un’altra grande partita e provare a vincere ancora, anche per cancellare la brutta sconfitta che abbiamo incassato domenica a Cagliari».

    Quel gol all’Allianz Stadium e quella vittoria sono stati l’emozione più grande che ha vissuto sul campo?

    «Sì, in campo è stata la mia emozione più grande. Però assieme al gol del 3-2 al 95’ segnato con l’Empoli nel derby in casa del Pisa, nel 2019, dopo che avevamo subìto il 2-2 al 93’».

    Guarda la galleryJuve, non solo Frattesi: gli altri obiettivi per il centrocampo

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    Torniamo alle emozioni e alla Juventus. Lei ha vissuto un’altra partita speciale contro i bianconeri, pur senza giocare: ricordata sul suo profilo Instagram con la foto di uno scambio di maglia con Claudio Marchisio e il suo commento “Senza fiato”. Ce lo racconta?

    «Era una delle prime volte che venivo convocato in prima squadra nella Roma, ci andavamo a riscaldare a turno a gruppi di tre e i giocatori bianconeri facevano lo stesso: quando arrivò il mio turno tra loro c’era Marchisio. Mia nonna Stefania da anni mi faceva i collage con le foto mie e sue dicendomi “Sei uguale!”, al che io le rispondevo che lo diceva perché mi vedeva con gli occhi dell’amore. Una volta lì, con l’idolo di una vita, forse più ancora di mia nonna che mio (ride, ndr), sono andato a chiedergli la maglia. E’ stata una grande emozione, io avevo giocato solo in Primavera, ma lui mi ha detto subito che a fine partita me l’avrebbe data, e al fischio finale pur avendo perso è venuto subito da me. Io presi la maglia e non sapevo cosa fare. Pensavo “La mia non la vorrà, che se ne fa?”, invece me la chiese. Siamo rimasti in contatto e lo sento tuttora, persone di quello spessore umano nel calcio si incontrano raramente. Il giocatore poi lo conosciamo tutti…».

    Si rivede un po’ in lui? Le capacità di inserirsi in area avversaria e di ricoprire più ruoli le avete in comune.

    «Sì, in questi aspetti sì, qualcosa di simile c’è. Parlandoci ho anche scoperto che siamo stati tutti e due un anno a Empoli, ma sicuramente io devo continuare a lavorare e tanto. Lui ha fatto una carriera importantissima, è stato uno dei centrocampisti italiani più forti. Devo lavorare per cercare di riuscire magari un giorno a emularlo».

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    Sullo stesso argomentoMarchisio, la foto con Frattesi accende il mercato della Juve e i sogni dei tifosiJuventus

    Parlando del gol alla Juve all’andata ha raccontato di aver detto a sua madre “Chissà quante me ne avrebbe dette nonno”. Ha pensato a cosa penserebbe leggendo e sentendo che la Juve la segue?

    «Si sarebbe sentito male, come quando ho segnato quel gol. Avrei dovuto togliergli la televisione, il telefono, i giornali… anche se con quelli sarebbe stata dura perché si svegliava prestissimo. Sicuramente sarebbe stato bellissimo per lui. E’ stato la prima persona che ha creduto in me, da bambino mi appendeva la sua pagella sulla porta dopo ogni partita. Una volta al ritorno da una trasferta con la Nazionale Under 17, in cui avevo segnato alla Georgia il gol decisivo per la qualificazione all’Europeo, all’aeroporto c’era lui con una bandiera dell’Italia gigantesca, quasi in lacrime per la contentezza. Sarebbe stato bello riuscire a fargli vivere qualche emozione. E’ un rimpianto che ho, però purtroppo la vita è anche questa».

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    Frattesi, che derby d'Italia! L'Inter c'è, la Juve rilancia

    TORINO – C’è un derby d’Italia che è già iniziato e non si concluderà domani sera. È quello per Davide Frattesi, 22enne centrocampista rivelazione del Sassuolo. Se l’Inter si è mossa per prima – e in tempi non sospetti – con il club della famiglia Squinzi, la Juventus è segnalata in risalita. Tanto che, al netto della Roma (che vanta ancora un 30% sulla futura rivendita), si preannuncia una bella sfida in estate. L’arbitro della gara sarà Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo e abile mercante. Quella neroverde è una bottega di qualità, ma tutt’altro che da saldi. Beppe Marotta, che di Carnevali è il maestro, lo sa perfettamente. Mentre il ds juventino Federico Cherubini lo ha scoperto sulla propria pelle la scorsa estate con la maratona per portare a Torino Manuel Locatelli. […]Sullo stesso argomentoJuve, 25 nomi in vista dell’estate. Zaniolo, Frattesi, Rudiger, Emerson: ecco il listoneCalciomercato Juventus

    Juve-Inter, duello per Frattesi

    […] Il cambio di marcia della Juventus su Frattesi non è casuale. I bianconeri vogliono rinfrescare la mediana aumentandone al tempo stesso qualità e apporto in zona gol. Frattesi non è un giocatore “fatto e finito”, però è già un ottimo esemplare di centrocampista “box to box” che copre molto campo, strappa, s’inserisce e soprattutto segna. In questa stagione l’ex romanista ha già realizzato 4 reti, che si aggiungono alle 8 dello scorso campionato di Serie B con il Monza. Fiuto del gol e prestazioni con i brianzoli non erano sfuggite a Massimiliano Allegri, estimatore di Frattesi fin dai tempi in cui faceva la differenza nel club dell’amico Adriano Galliani. Tutti motivi che stanno spingendo la Juventus a tentare il Sassuolo e l’entourage del ragazzo per provare a vincere il derby d’Italia di mercato. Il finale è ancora aperto. Lo dimostra il fatto che tanto la Juventus quanto l’Inter continuino a lavorare su più tavoli e su centrocampisti diversi in questo periodo.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

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