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    Brescia imbattuto: dove può arrivare?

    TORINO – Dopo l’ultima giornata di B, segnata dal ko della capolista Parma a Venezia, l’unica squadra rimasta imbattuta è il Brescia di Gastaldello che però, per le note vicende estive legate alla riammissione in B del club di Cellino, ha giocato tre partite in meno (come il Lecco ultimo). Gare che le rondinelle disputeranno il 24 ottobre in casa contro il Modena, l’8 novembre a Palermo, il 26 novembre a Bolzano nella tana del Sudtirol (in campo sempre alle 18.30). Resta il fatto che il Brescia di questa stagione sta andando oltre le aspettative, facendo dimenticare la retrocessione in C della scorsa primavera poi “sanata” con l’esclusione della Reggina e una riammissione in B che ha fatto discutere ma che a termini di regolamento era ineccepibile. La domanda è: dove può arrivare questo Brescia? Può insomma avere qualche ambizione e magari tornare a disputare i playoff, come era accaduto nel 2022? L’obiettivo resta la salvezza, come è normale che sia quando si viene da una retrocessione sul campo e la squadra di questa annata non è molto dissimile da quella della scorsa stagione, anche se dovrebbe essere un po’ più competitiva. Non va dimenticato che anche un anno fa il Brescia aveva approcciato al meglio il campionato e alla sesta giornata era addirittura in testa. Poi la squadra si era piantata e la situazione degenerava. A inizio 2023 si arrivava alla fase più acuta della crisi con un tourbillon di allenatori in cui Cellino faceva il Cellino all’ennesima potenza: per tre volte ne cambiava uno ogni due partite, finché si è arrivati a Gastaldello, da tempo uomo di fiducia del patron, al punto che da lui s’è ripartiti in questa annata, nonostante nella scorsa l’ex difensore abbia perso il playout contro il Cosenza. Ma in questo campionato, una situazione più serena, potrebbe portare pure migliori risultati. Anche perché un anno fa Cellino aveva seri problemi giudiziari, nel frattempo risolti. All’orizzonte poi, ci sarebbe la possibile cessione del club ma il club a livello economico è sano e il patron non chiede poco, al momento non sembra sia dietro l’angolo un cambio societario. Intanto però, la squadra nelle ultime uscite sta rallentando. Dopo le vittorie iniziali su Cosenza e Lecco, sono arrivati quattro pareggi di fila. L’ultimo, nell’inedito derby con la Feralpisalò, squadra della provincia di Brescia. Sugli spalti, è stata una gran serata, conclusa con le due tifoserie che inneggiavano all’altra squadra, grande sportività insomma, che ha fatto dimenticare il pomeriggio della gara di ritorno dei playout col Cosenza, partita non conclusa per i disordini innescati dalla tifoseria lombarda, puniti col ko a tavolino e la disputa a porte chiuse delle prime due gare interne di questa stagione del Brescia. Sul campo però, la squadra ha fatto una grossa fatica. La Feralpisalò nel primo tempo è passata in vantaggio, ha dominato fino all’intervallo senza però chiudere la gara. Così il Brescia, nel recupero, ha acciuffato il pari con la rete di Moncini che già nel turno precedente, contro l’Ascoli sempre in casa, aveva salvato le rondinelle nei minuti finali. Così, alla ripresa, per capire quanto vale questo Brescia ancora imbattuto, diventa quasi una gara-verità la trasferta di Terni, sabato prossimo. Gli umbri oggi disputerebbero i playout con lo Spezia ma nelle ultime due uscite, in cui hanno raccolto 4 punti, stanno ingranando dopo un avvio-no di stagione, in cui comunque avevano raccolto meno di quanto meritassero. Ecco, se Gastaldello tornerà dal Liberati con qualcosa in tasca, magari si potrebbe prospettare una stagione più tranquilla dell’ultima, in attesa di giocarsi i tre jolly dei recuperi (che comunque, non saranno gare agevoli). Altrimenti, dovesse arrivare il primo ko stagionale (la Ternana nell’ultima uscita interna ha schiantato 3-0 la Reggiana di Nesta), il Brescia potrebbe iniziare a sentire odore di zona calda della classifica e scatterebbe l’allarme. Ma magari ci penserà ancora Moncini, attaccante che in B, nonostante venga dalla retrocessione con la Spal, sa Il fatto suo. Oppure Borrelli, il centravanti giunto in prestito dal Frosinone, autore di un gran gol nella vittoria sul Lecco. C’è chi lo paragona a Caracciolo. Ma l’Airone, rimasto legatissimo al Brescia, rifiuta il parallelo. Tuttavia, le basi su cui edificare la stagione potrebbero venire dalla difesa: finora il Brescia ha incassato solo due reti, prendendo la prima solo alla quinta uscita. E spesso, con una difesa che tiene bene, si fa molta strada. LEGGI TUTTO

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    Venezia-Palermo: chi è da A?

    TORINO – Turno infrasettimanale in Serie B, 7ª giornata: sette gare oggi, tre domani. Il clou è Venezia-Palermo, fischio d’inizio alle 20.30, cioé il confronto fra due serie candidate alla A, anche diretta. Sabato, i lagunari di Vanoli, nello 0-0 di Brescia, hanno dato l’impressione di essersi risparmiati, magari pensando al fatto che per la gara di stasera il Palermo ha avuto un giorno in più per recuperare. Il Venezia però, vi arriva da imbattuto e con due punti in più dei siciliani e ricordandosi che nella scorsa stagione iniziarono a risalire la classifica dopo un avvio di stagione difficile quando sbancarono il Barbera con una rete del totem Pohjanpalo, Vanoli era appena subentrato e stava mettendo le basi per il gran lavoro del mesi successivi che ha portato al Venezia attuale, seconda forza della B dietro al Parma. Il Palermo di Corini, invece, venerdì sera, ha fallito l’esame di maturità quando è stato battuto in casa dal Cosenza. Il tecnico dei rosanero non l’ha presa con particolare sportività, parlando di leggera superiorità dei suoi, ma il campo ha detto che la vittoria dei calabresi è stata ineccepibile e bisognerebbe riconoscerlo, non solo per rispettare l’impresa fatta dagli avversari ma anche per capire meglio i propri limiti. A iniziare dal modulo, un 4-3-3 che lascia dubbi: già non aveva funzionato nella scorsa stagione, anche se in questa dovrebbero esserci uomini più adatti per metterlo in pratica. Ma intanto quest’anno finora non mette bomber Brunori nelle condizioni di pungere (ancora zero gol per lui). Alle 20.30 iniziano altre 4 gare. Occhio a Reggiana-Pisa, cioé Nesta contro Aquilani, chi riesce a decollare? Entrambi hanno vinto nel turno precedente (gli emiliani sullo Spezia a Cesena, i toscani sulla Feralpisalò a Piacenza), non hanno avuto un avvio di campionato dei più semplici ma chi vince stasera dovrebbe ritrovarsi con ben altra classifica, vista sui playoff, probabilmente. Intrigante anche Sudtirol-Modena, entrambe ancora imbattute. Gli altoatesini di Bisoli, sabato a Terni, hanno evitato il ko al 94’ grazie al rigore segnato da Casiraghi con cui a sorpresa è sempre più capocannoniere della B (6 reti, grazie a 4 penalty trasformati), forse la prova meno convincente finora del Sudtirol. Il Modena di Bianco invece, prometteva bene, ma nelle ultime due uscite ha raccolto solo pari contro due neopromosse come Feralpisalò e Lecco, perdendo l’occasione di sbarcare in zona A diretta, anche se i canarini sono a un solo punto dal Venezia secondo. Nella scorsa stagione però, il Modena (guidato da Tesser), fu una delle poche squadre che vinse al Druso di Bolzano (0-2) e le formazioni sono ancora parecchio simili a quelle della scorsa annata. Da brividi Spezia-Brescia che si giocherà a Cesena. Nei liguri, un punto in 5 uscite, Alvini si gioca la panchina. Ufficiosamente al tecnico verrebbe dato tempo fino alla sosta per le nazionali di ottobre. In realtà, se la squadra dovesse fallire anche stasera, è pronto il ritorno di Gotti, ancora sotto contratto, che avrebbe dato la disponibilità ad allenare la squadra anche in B, dopo l’esonero (fatale per lo Spezia) della scorsa stagione in A. E attenzione al Brescia: ha giocato solo tre partite, ma ha fatto 7 punti e non ha ancora incassato reti, complimenti a Gastaldello che sta cancellando la retrocessione ai playout della scorsa stagione, cogliendo al meglio l’occasione della riammissione in B ottenuta al posto della defunta Reggina. Alle 20.30 si gioca uno “spareggio salvezza” da brividi: l’Ascoli di Viali, rinfrancato dal 2-2 ottenuto sabato a Cremona ma con appena 4 punti in classifica, riceve la Ternana che finora ha raccolto 4 ko e 2 pari e l’ultimo, col Sudtirol, odora di beffa, vittoria sfumata nel recupero come era successo nel turno precedente a Como quando il successo era sfumato fra l’83’ e il 94′. Alle 18.15 le altre due gare: Cosenza-Cremonese (i calabresi dopo il blitz di Palermo potrebbero alzare l’asticella, i lombardi alla seconda uscita con Stroppa in panchina dopo il 2-2 interno dell’esordio con l’Ascoli) e Lecco-Feralpisalò, due neopromosse che cercano la prima vittoria, sul fondo assieme allo Spezia con un solo punto. Domani, fischio d’inizio alle 20.30, completano il turno Catanzaro-Cittadella, Como-Sampdoria e Parma-Bari. LEGGI TUTTO

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    Venezia, assalto alla vetta

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Palermo-Cosenza 0-1) la 6ª giornata di Serie B prosegue oggi con sei gare. Alle 14, il Venezia sbarca a Brescia, in caso di vittoria i lagunari di Vanoli vanno soli in testa, un punto sopra il Parma che domani ospita la Sampdoria. Entrambe le squadre sono ancora imbattute ma attenzione al Brescia: per le note vicende giudiziarie che hanno segnato l’estate, i lombardi hanno giocato solo due partite (e oggi hanno l’ultima partita a porte chiuse per i disordini dei playout). Ma le hanno vinte entrambe (successo sul Cosenza, 1-0 all’esordio, vittoria a Lecco, 0-2 nell’ultimo turno). Se il Brescia dovesse confermarsi anche con una big della B come il Venezia, chissà, le rondinelle potrebbero anche alzare l’asticella, anche se al confermato Gastaldello, fedelissimo di Cellino, è stata chiesta la salvezza, l’organico appare appena più competitivo di quello che retrocesse in primavera. Le altre gare delle 14. Nella Cremonese che allo Zini ospita l’Ascoli, fa il suo debutto in panchina Giovanni Stroppa che in settimana ha rilevato Davide Ballardini. I grigiorossi finora hanno raccolto 6 punti (una vittoria, tre pari e un ko) e hanno tutti i mezzi per risalire la classifica. L’Ascoli invece, inizia a vivere una situazione pesante: ha perso 4 partite su 5, battendo solo la Feralpisalò, in effetti la squadra che è stata data a Viali sembra meno competitiva di quella della scorsa annata che sfiorò i playoff. La Feralpisalò, che nello scorso turno ha conquistato il primo storico punto in B (1-1 col Modena), affronta il Pisa sul solito campo di Piacenza. Riusciranno a decollare i nerazzurri di Aquilani che dopo aver vinto all’esordio in casa Samp, hanno perso dal Parma e a Modena e pareggiato nello scorso turno in casa col Bari? Il Modena dell’esordiente in B Paolo Bianco, ospita il Lecco. I canarini emiliani sono la mina vagante della B: ancora imbattuti, se non avessero pareggiato con la Feralpisalò sarebbero in zona A diretta. Se coltivano ambizioni, oggi sono obbligati a mettere sotto il Lecco di Luciano Foschi che finora ha giocato solo due gare, perdendo da Catanzaro e Brescia. Intrigante anche Ternana-Sudtirol. Gli umbri, o svoltano o rischiano di avvitarsi. Finora hanno incassato 4 ko e un solo punto, in casa col Bari. Però la squadra di Lucarelli finora ha raccolto meno di quanto meritasse ma la situazione inizia a farsi brutta, avvio di stagione comunque ampiamente prevedibile visto che la squadra è stata rifondata con la partenza di quasi tutto il nucleo storico. Il Sudtirol invece, ancora imbattuto, sta replicando la formidabile scorsa annata (è sesto con 8 punti e una partita in meno, dovendo recuperare la gara col Brescia). Peccato solo che nelle ultime ore un problema muscolare abbia bloccato la punta Merkaj (già 2 gol, ed è un debuttante in B) che aveva reso l’undici altoatesino più pungente, non lasciando il peso dell’attacco solo sulle larghe spalle di Odogwu. Alle 16.15, va in scena Spezia-Reggiana, si gioca a Cesena per l’indisponibilità del Picco che dovrebbe essere pronto per l’8 ottobre, gara col Pisa. I liguri di Alvini sono finora la delusione più grande. Dopo il 3-3 all’esordio di Bolzano col Sudtirol, hanno raccolto solo sconfitte, tre, ad opera di Catanzaro, Como e Venezia. Del resto, in questa stagione tutte le retrocesse dalla A – vedi Cremonese e Samp – stanno avendo grossi problemi. Lo Spezia di più, però. La piazza continua ad avere fiducia in Alvini. Ma se dovesse steccare anche contro la Reggiana di Nesta, s’inizierebbero a fare altre valutazioni, anche se si torna subito in campo per il turno infrasettimanale e le somme su Alvini la società le tirerà quando si arriverà alla sosta di ottobre per le nazionali. E la Reggiana di Nesta? Oggi è al 14° posto, con tre punti frutto di altrettanti pareggi, zero vittorie e due sconfitte (a Cittadella e in casa col Palermo). Tuttavia la squadra potrebbe sviluppare buoni valori. Non a caso, la Regia è l’unica squadra che finora ha imposto il pari al super Parma, sempre vincente nelle altre uscite. La capolista emiliana domani alle 16.15 riceve la Sampdoria e il turno si completerà con Bari-Catanzaro e Cittadella-Como che si giocano alla stessa ora. LEGGI TUTTO

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    Brescia, Gastaldello: “Venezia tra le favorite per la Serie A”

    Daniele Gastaldello non si culla sugli allori e invita i suoi a restare sul pezzo in vista della gara valida per la sesta giornata di campionato in programma domani 23 settembre alle 14 allo stadio “Rigamonti”.
    Brescia-Venezia, il monito di Gastaldello
    Gastaldello ha spiegato: “Quello contro il Venezia è un bel test perché giochiamo contro una squadra costruita per andare in Serie A. Hanno tutto per competere per la vittoria in campionato. Sono curioso di vedere la mia squadra perché ci siamo preparati bene e vogliamo continuare con la mentalità che abbiamo messo ultimamente. Tutti facciamo esperienza e tesoro del passato e di quello che abbiamo vissuto. Io per primo. Bisogna ricordarsi gli errori per migliorare e non cadere di nuovo in quanto accaduto un anno fa”.
    Gastaldello ha poi aggunto: “Arriveranno sicuramente i momenti difficili. Già sabato dopo la partita ho detto che voglio vedere unità e mentalità giusta anche quando le cose non andranno al meglio. Non possiamo pensare che tutto andrà bene. Gli uomini veri reagiscono quando le cose non funzionano”. LEGGI TUTTO

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    Brescia, Gastaldello: “Al ritorno servirà la spinta del Rigamonti”

    Cosenza-Brescia, commento Gastaldello
    Daniele Gastaldello ha analizzato la sfida contro il Cosenza: “Abbiamo fatto molto bene nel primo tempo con loro che si sono chiusi dietro. Nella ripresa abbiamo fatto male, anche se l’occasione migliore per passare in vantaggio l’abbiamo avuta noi con Bisoli e poi loro ci hanno colpito nella loro unica palla gol. E’ una gara ancora aperta e proveremo a giocarcela in casa nostra. Giovedì prossimo cercheremo di fare quello che abbiamo sempre fatto e provare a vincere. Sarà una partita difficile, ma con la spinta del nostro stadio riusciremo a mettere in campo la determinazione giusta per portarla a casa”. Poi sull’infortunio e l’uscita dal campo di Huard: “Vediamo domani come sta, ma da qui al ritorno avremo modo di capire le sue condizioni”. LEGGI TUTTO

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    Brescia, la salvezza non è più un miraggio

    TORINO – Una annata vissuta pericolosamente, in una parola pazzesca, che potrebbe chiudersi con un finale ancora più incredibile. Dopo le prime sei giornate il Brescia era in testa, guidato di nuovo da quel Pep Clotet che due stagioni prima, al suo sbarco in Italia, aveva mostrato buone cose, portando le rondinelle ai playoff da subentrato, ereditando una squadra che rischiava di retrocedere. In questa stagione gli era stata affidata una squadra competitiva, non molto dissimile ma sulla carta solo leggermente più debole di quella che nella scorsa stagione, con Pippo Inzaghi prima ed Eugenio Corini poi, aveva fatto le semifinali playoff. Questo perché al mercato estivo le disavventure giudiziarie di patron Cellino s’erano fatte sentire e a un certo punto avevano bloccato le operazioni in entrata, vista l’incertezza che c’era sulla situazione patrimoniale del patron, a cui erano stati bloccati i beni, in seguito riottenuti. Poi, nel cuore della stagione, il Brescia è precipitato finendo anche sul fondo della classifica. Una caduta libera che pareva irreversibile, mentre Cellino cambiava allenatori come calzini. Clotet veniva esonerato alla 18ª giornata, rilevato da Alfredo Aglietti che durava due turni. Stessa sorte per il ritorno di Clotet, altre due giornate ed era il turno di Davide Possanzini, promosso dalla Primavera. Identico destino anche per l’ex attaccante, altre due uscite ed era il turno di Daniele Gastaldello, da tempo collaboratore e uomo di fiducia di Cellino, al suo esordio da primo allenatore. Per l’ex difensore all’inizio non è stato semplice ma visto che dopo 4 cambi in panchina la situazione restava pessima, tanto valeva dargli fiducia. Così, piano piano, il Brescia ha iniziato a ritrovarsi, anche grazie al “soccorso” del Lecce che alla fine potrebbe rivelarsi decisivo: al mercato di gennaio, visti i buoni rapporti di Cellino con il dg Corvino, sono arrivati Rodriguez, Bjorkengren e Listkowski, elementi che in A coi salentini non trovavano spazio ma che in B possono dare una grande mano a una squadra quasi alla deriva. E dopo tanti schiaffoni, quando ormai si stanno per tirare le somme, il Brescia di Gastadello trova quel cambio di passo che mancava dall’autunno: 7 punti nelle ultime 3 partite (vittorie in casa della Reggina e al Rigamonti con la Ternana, inframezzate dal pari di Ferrara con la Spal), hanno riacceso la concreta speranza che i Gastaldello’s boys possano ancora salvarsi. Certo, il Brescia resta terzultimo, cioé oggi sarebbe retrocesso. Ma ha gli stessi punti del Perugia che al momento farebbe i playout col Cittadella. E soprattutto i lombardi hanno ora un’occasione d’oro: lunedì 1° Maggio alle 15 ospitano il Cosenza e sarà la madre di tutte le partite perché battere i calabresi vorrebbe dire acciuffarli in classifica e al momento il Cosenza è un punto sopra la zona playout. Quindi, il 7 maggio, il Brescia andrà a Parma (impegnato a scalzare il Sudtirol dal 3° posto, piazzamento chiave per i playoff), il 13 riceverà il Pisa (ancora in zona playoff ma col passo degli ultimi tempi rischia di non farli) e chiuderà la sera del 19 in casa del Palermo (per quella data i siciliani saranno ancora in lizza per gli spareggi promozione?). Prima però, non si deve fallire l’appuntamento col Cosenza. La città si sta mobilitando, il Rigamonti dovrebbe tornare a riempirsi come a inizio stagione, quando la squadra volava. La società ha varato un’offerta speciale: chi compra il biglietto per la gara di lunedì, aggiungendo un solo euro potrà esserci anche per la partita col Pisa. L’impresa si preannuncia complicatissima, certo. Ma almeno ora si spera, perché adesso la squadra c’è. E anche agganciare un posto ai playout e poi magari salvarsi dalla C attraverso di essi, per come a un certo punto s’era messa la stagione, sarebbe un risultato straordinario. LEGGI TUTTO

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    Reggina-Cagliari: Inzaghi sfida Ranieri

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Palermo-Modena 5-2) la 30ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 partite, 7 si giocano alle 14, il clou nella gara delle 16.15, quando andrà in scena Reggina-Cagliari. I calabresi stanno vivendo un 2023 complicato. Gli amaranto di Pippo Inzaghi hanno perso 7 delle 9 partite disputate da gennaio (devono recuperare la gare di Perugia dello scorso turno, si giocherà mercoledì 5 aprile alle 20.15), risultati che hanno fatto perdere la lotta per la A diretta e ora c’è da difendere la partecipazione ai playoff. Ma al momento, a tenere banco è la vicenda dei mancati pagamenti Inps e Irpef da parte della Reggina che ha saltato le scadenze di febbraio e marzo. Questo perché il club calabrese, aderendo al concordato per la ristrutturazione del debito ereditato dalla precedente proprietà, vede bloccata dal Tribunale di Reggio Calabria la possibilità di pagare i contributi richiesti. E’ un conflitto fra giustizia sportiva e ordinaria ma di fatto, teoricamente, la Reggina rischia pure l’esclusione dal campionato, anche se nel club amaranto si respira una certa tranquillità e ci si chiede perché non sia ancora giunto il deferimento relativo alla scadenza di febbraio che porterebbe con sé anche una prima penalizzazione. E in un Granillo traboccante d’entusiasmo, con almeno 13 mila spettatori, arriva il Cagliari di Ranieri, reduce dalla bella vittoria in rimonta sull’Ascoli (4-1). Ora i sardi hanno gli stessi punti dei calabresi (42), ma per conquistare il miglior piazzamento playoff devono fare l’ultimo scatto, migliorare il rendimento esterno, con Ranieri non hanno ancora vinto fuori casa ma la scarsa incisività in trasferta è un problema che si portano dietro da inizio stagione. Fra le gare delle 14, la capolista Frosinone, a +12 sul Bari terzo, ha la possibilità di fare un altro decisivo passo per la conquista della Serie A ospitando il Cosenza che però, pur terzultimo in classifica, ha fatto 6 punti nelle ultime 3 uscite. Il Genoa, secondo a -9 dal Frosinone, ha una gara da prendere con le pinze a Brescia: con Gastaldello (un passato importante nella Samp, oggi per lui è derby), i lombardi, pur essendo sul fondo, hanno frenato la caduta libera degli ultimi mesi pareggiando nelle ultime tre uscite, i liguri di Gilardino vengono da due vittorie di fila, tre nelle ultime quattro giornate. La rivelazione Sudtirol, 4° a -5 dal Genoa, riceve al Druso di Bolzano la Spal di Oddo, che oggi sarebbe retrocessa. Gli altoatesini di Bisoli, messa in tasca la salvezza, adesso parlano apertamente di miglior piazzamento possibile nella griglia playoff, sarebbe un risultato formidabile per una società al debutto assoluto in B. Il Pisa, quinto in classifica, per tenere botta nella corsa playoff, deve riscattare il ko di sabato scorso a Modena nella sfida interna con l’inguaiato Benevento (oggi disputerebbe i playout col Venezia) che dall’avvento di Stellone in panchina viaggia, fra mille problemi, alla media di un punto a partita. Il Parma, scalzato dalla zona playoff dopo il successo di ieri sera del Palermo, è di scena a Como e attenzione ai lariani: anche se Longo continua a parlare solo di salvezza, oggi in caso di vittoria potrebbero fare un pensierino ai playoff, visto che hanno un buon passo, sono imbattuti da 6 partite nelle quali hanno conquistato 10 punti.  Discorso analogo per l’Ascoli che ha gli stessi punti dei lariani (36) e che  riceve un Venezia chiamato a cambiare  registro (un punto nelle ultime tre uscite). Il Perugia, in attesa di recuperare la gara con la Reggina, va a Cittadella per provare a risucchiare i veneti (ora a +5 sugli umbri e sulla zona playout) nella bagarre salvezza. Il turno si chiude domani, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Ternana-Bari. LEGGI TUTTO

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    Grosso, prove tecniche di Serie A

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri (Pisa-Palermo 1-1, Reggina-Parma 0-1), la 28ª giornata di Serie B prosegue oggi con 7 gare tutte in contemporanea alle 15, chiusura del turno domani sera, fischio d’inizio alle 20.30, quando il Genoa ospiterà il Cosenza. La capolista Frosinone, a +11 sul Genoa e a +12 sul Bari terzo, riceve il Venezia. In Ciociaria è iniziato il conto alla rovescia per la promozione, la squadra di Grosso, raccogliendo 4 vittorie nelle restanti 11 uscite avrebbe in tasca il ritorno nella massima serie, lasciata nel 2019, festeggiando così al meglio il ventennio della proprietà Stirpe. Nell’ultima uscita interna il Frosinone ha perso l’imbattibilità casalinga ad opera del miglior Parma stagionale (un pazzesco 3-4) ma nel turno infrasettimanale i ciociari sono ripartiti alla grande vincendo in casa della Spal (0-2). Dall’altra parte, un Venezia che oggi disputerebbe i playout col Benevento e che poco ha digerito il ko di mercoledì a Bari, con un gol dei lagunari annullato sullo 0-0 che ha fatto infuriare patron Niederauer il quale, con una sorta di lettera aperta, ha chiesto più chiarezza da parte del sistema calcio italiano, con gli arbitri che dovrebbero prendersi le responsabilità degli eventuali errori commessi. Il Bari terzo ha una trasferta tutt’altro che agevole ad Ascoli. I marchigiani sono stati trasformati dall’avvento in panchina di Breda che nelle sue 4 uscite sulla panchina del Picchio ha messo insieme 10 punti. Così l’Ascoli, che prima di lui rischiava di essere risucchiato nella zona calda della classifica, ora può fare un pensierino a quei playoff che conquistò anche un anno fa. Attenzione però al Bari che spesso si esprime meglio in trasferta che al San Nicola. La rivelazione Sudtirol, 4° a -3 dal Genoa, ha una gara chiave al Druso di Bolzano contro il Perugia. Bisoli con gli altoatesini sta facendo l’impresa più bella della carriera, ci fosse stato lui da inizio stagione, col passo che ha saputo imprimere alla squadra, il Sudtirol sarebbe in zona A diretta. I risultati arrivano grazie a un collettivo operaio a cui non è semplice segnare e dove nelle ultime due giornate è andato a segno l’attaccante guineano Cissé, prelevato in prestito dall’Atalanta dopo una prima parte di stagione ai margini nel Pisa (oggi però dovrebbe partire dalla panchina per una botta rimediata nella vittoria di Benevento). Dall’altra parte il Perugia di Castori, che predica un calcio filosoficamente non dissimile da quello di Bisoli ma con gli umbri a caccia di una salvezza non semplice, reduci dallo 0-0 infrasettimanale in casa col Como. Il Cagliari invece, cerca di rafforzarsi in zona playoff con la trasferta di Brescia. Mercoledì i lombardi, alla seconda uscita con Gastaldello in panchina, con lo 0-0 di Cittadella hanno conquistato il loro primo punto del 2023. Ora sono terzultimi, a -1 dai playout e a -4 dalla salvezza che, per essere ottenuta necessita di punti da raccogliere contro chiunque, anche contro il quotato Cagliari, cioè l’illustre passato di patron Cellino. Sardi che comunque, con Ranieri in panchina da gennaio non hanno ancora vinto in trasferta. Gara chiave anche per il Modena, di scena a Como. Gli emiliani vengono da due ko di fila e in caso di ulteriore caduta verrebbero raggiunti in classifica dai lariani, al momento a +3 sulla zona playout. E attenzione alla Ternana: martedì, col ritorno di Lucarelli in panchina, gli umbri hanno fatto una gran partita a Palermo, meritavano più dello 0-0 finale, dimostrando di avere i mezzi per provare a inserirsi in zona playoff, obiettivo dichiarato di patron Bandecchi che ha deciso di non cedere il club, al massimo cerca un socio di minoranza che lo supporti mentre deve fare i conti con un’inchiesta giudiziaria che riguarda la sua università telematica, Unicusano. Gli umbri ospitano l’inguaiato Benevento che con Stellone ha raccolto 4 punti nelle sue 4 uscite. Ma occhio anche al Cittadella, 7 punti nelle ultime 3 gare, di scena in casa della Spal ultima. I ferraresi nelle ultime tre partite, quelle a guida Oddo, hanno raccolto un solo punto. Non possono più fallire, i playout distano 2 punti e la salvezza 5. Oggi poi, saranno privi della stella Nainggolan che ne avrà per almeno un paio di gare. E pensare che solo un mese fa, patron Tacopina, quando arrivò il belga, aveva parlato di una Spal che con l’ex Roma avrebbe non solo conquistato i playoff, ma li avrebbe pure vinti: vuote chiacchiere spazzate via dalla realtà dei fatti. LEGGI TUTTO