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    Genoa-Parma, Gilardino: “Salcedo e Dragus possono essere decisivi. Alla squadra ripeto una cosa”

    Sette risultati utili consecutivi di cui cinque vittorie e due pareggi per Alberto Gilardino con il Genoa. Il suo arrivo sulla panchina del grifone ha dato il via a un cambio di passo della sua squadra e il secondo posto conquistato ne è la prova. Domani, domenica 5 febbraio, torna da avversario a Parma, dove è iniziata la sua carriera da calciatore, per cercare di continuare a portare a casa punti e continuare il suo percorso positivo. In vista della gara del Tardini ha parlato in conferenza stampa proprio Alberto Gilardino che ha analizzato gli avversari e il momento dei suoi ragazzi.Guarda la galleryBenevento-Venezia 1-2, Cannavaro dalla speranza allo sconforto
    Genoa, le parole di Gilardino
    L’allenatore ha parlato subito del prossimo avversario, tenendo alta la concentrazione: “Sappiamo che è un momento delicato per il Parma ma dobbiamo pensare a noi e avere grandissima autostima in noi stessi e nel compagno di squadra. Dobbiamo avere grande umiltà e grande spirito di sacrificio. Se abbiamo questo tipo di atteggiamento noi usciamo da ogni gara con un risultato positivo. Sappiamo che incontriamo una squadra ferita che in organico ha giocatori di grande valore, che si possono accendere in ogni momento della gara. Ogni giorno dico alla squadra una cosa ben precisa: dobbiamo avere il DNA di una squadra feroce, che abbia grande ordine ed equilibrio. Sono punti fondamentali per la partita di domani”.
    Poi sulla cessione di Galdames alla Cremonese: “E’ dispiaciuto a me e alla squadra perchè nello spogliatoio era un uomo disponibile e importante. Dall’altra parte sono arrivati giocatori che sono entrati in un meccanismo di squadra già oleato. Sta a loro far godere le loro qualità nelle prossime settimane”. Infine una postilla su Salcedo e Dragus: “Le scelte le faccio in base agli allenamenti, alla squadra che abbiamo di fronte o alla partita che vogliamo fare. Salcedo e Dragus devono mettersi a disposizione della squadra nel modo migliore e farsi trovare pronti quando verranno chiamanti in causa nel modo migliore. Ovvero determinare”. LEGGI TUTTO

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    Parma all'esame Genoa. Pecchia: “Per noi uno stimolo. Mercato? Ho le mie considerazioni”

    Partita fondamentale per il Parma per cercare di uscire da un vortice negativo dopo la sconfitta di Cosenza. La piazza vuole qualcosa di più dai ragazzi di Pecchia, ma non tutte le ire del tifo crociato sono indirizzate alle prestazioni, ma anche alla proprietà. Al di là dei fattori esterni, però, la squadra deve provare a mettere in campo qualcosa di più per trovare quella continuità per riuscire a star dentro al gruppo playoff, obiettivo minimo dichiarato dalla società a inizio stagione. Al Tardini arriva il Genoa e Fabio Pecchia ha presentato la sfida in conferenza stampa.
    Parma all’esame Genoa: le parole di Pecchia
    Fabio Pecchia ha analizzato il momento del gruppo dopo la sconfitta contro il Cosenza: “I ragazzi hanno voglia di rispondere sul campo. Hanno lavorato con grande intensità e vogliamo dare delle risposte ai nostri tifosi. Le prestazioni altalenanti lasciano grande amarezza a tutti noi e di riflesso a tutto l’ambiente”. Non è tempo di fare bilanci: “Quelli si fanno sempre alla fine. Farli dopo un mese, due o tre è un giochino che si può fare ma poi quello che conta è il risultato finale. Abbiamo la nostra identità poi in diverse partite è mancato il risultato. La nostra ambizione è di volere sempre di più dai noi stessi e alzare l’asticella. Siamo una squadra giovane e anche per questo serve puntare sempre in alto. Il mio lavoro è andare a migliorare i dettagli. Ogni settimana noi ci fermiamo e valutiamo le cose positive e negative per apportare dei miglioramenti continui”.
    L’allenatore ha continuato parlando dell’avversario: “Il Genoa è una squadra in salute e che nelle ultime settimane ha fatto um cambio importante. Per noi è un esame molto bello da affrontare e con la giusta motivazione. Zagaritis a sinistra? E’ entrato molto bene a Cosenza, ma può giocare anche Ansaldi lì. Abbiamo due valide opzioni”. Poi due parole sulla contestazione dei tifosi: “Per noi sarà uno stimolo perché poi tocca a noi portarli dalla nostra parte con le prestazioni sul campo”. LEGGI TUTTO

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    Calciomercato Genoa, ufficiale il ritorno di Salcedo

    “A volte ritornano”. E’ proprio il caso di Eddie Salcedo. L’attaccante classe 2001 è tornato a casa, al Genoa. Dopo esservi cresciuto nelle giovanili, l’esterno è poi passato all’Inter prima di fare le sue esperienze in giro per l’Italia tra A e B.  Nei primi sei mesi della stagione ha giocato con la maglia del Bari. Dopo l’ultimo gol segnato nel 4-0 al Parma, Salcedo ha fatto ritorno all’Inter che lo ha poi girato al Genoa. 
    Calciomercato, tutte le trattative della giornata
    Genoa, il comunicato su Salcedo
    Nuova freccia per l’attacco a disposizione di Alberto Gilardino. Dal suo arrivo la squadra ha svoltato in classifica e ora confermatosi al secondo posto in solitaria vuole, anche attraverso i rinforzi sul mercato, continuare a viaggiare a vele spiegate verso il sogno promozione. La società si sta muovendo bene per andare a coprire con tasselli importanti dove mancano alternative e valuta le varie occasioni, così come successo per Salcedo. Di seguito il comunicato del club per il classe 2001: “Eddie Salcedo è un giocatore del Genoa. L’attaccante arriva dall’Inter in prestito con diritto di riscatto. Salcedo ha esordito in Serie A con la maglia del Genoa dopo aver compiuto tutta la trafila nelle giovanili del Club. In seguito ha vestito le maglie di Inter, Hellas Verona, Spezia e Bari”. LEGGI TUTTO

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    Bresh, l’inno del Genoa è primo su Spotify

    Sorpresa, in testa alla classifica delle canzoni scaricate da Spotify, non ci sono le grandi star del pop, ma è balzato il singolo “Guasto d’amore”, pezzo disponibile da giovedì scorso, opera di Bresh, grande tifoso del Genoa che con questo brano ha scritto il suo personale inno per la squadra rossoblù. Bresh, prima della partita di sabato a Marassi contro il Pisa, è stato invitato dal Genoa per un giro di campo, mentre la Gradinata Nord cantava la sua canzone. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Pisa: festa per 30mila

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Cagliari-Spal 2-1, sardi temporaneamente al 5° posto), la 22ª giornata di Serie B prosegue oggi con 7 partite, rinviata a domani alle 14 Ascoli-Palermo per problemi sull’aereo dei siciliani: aveva un finestrino rotto, è dovuto tornare indietro. Il clou alle 16.15, quando a Marassi il Genoa ospita il Pisa, possibile arrivare a 30mila spettatori, anche per la folta presenza ospite. Il Genoa di Gilardino viaggia alla stratosferica media di 2.66 punti partita, visto che nelle sue sei uscite ha raccolto 16 punti su 18, ha sempre vinto nelle ultime quattro partite, incassando in tutto appena due gol, cioè uno ogni tre gare. Numeri che lasciano intendere come ora il Genoa possa puntare davvero alla A diretta, l’obiettivo per cui è stato costruito. Oggi sarà disponibile anche l’attaccante rumeno Dragus, appena prelevato dallo Standard Liegi (altro club della galassia 777 Partners, la holding che controlla anche il Genoa). In difesa, rientra Bani dalla squalifica che invece blocca Sabelli. Dall’altra parte un Pisa che non ha iniziato nel migliore dei modi il 2023: un solo punto, raccolto sabato scorso a Como (coi lariani che hanno acciuffato i toscani nel finale), dopo la sconfitta a sorpresa in casa col Cittadella, alla ripresa. Resta il fatto che col ritorno di D’Angelo il Pisa è passato dall’ultimo al 7° posto e oggi a Marassi si gioca le residue speranze di entrare in lizza anche per la promozione diretta, distante 9 punti. Vincere per il Genoa invece, vorrebbe dire portarsi per una notte a -3 dalla capolista Frosinone che scende in campo domani alle 16.15 in casa col Benevento. Discorso analogo per la Reggina, appaiata in classifica al Genoa che alle 14 (l’orario di tutte le altre gare di oggi) fa visita al Sudtirol. Difficile stabilire se sia più sorprendente il 2° posto in classifica dei calabresi o il 5° degli altoatesini, esordienti assoluti nella categoria. Resta il fatto che il Sudtirol ha iniziato alla grande il 2023, mettendo sotto Brescia e Venezia, mentre la Reggina di Inzaghi è ripartita maluccio perdendo in casa dalla Spal (ko sfortunato e immeritato, su autorete), riscattandosi poi col successo in rimonta sulla Ternana, sempre al Granillo. E oggi rientra il fondamentale Menez dopo la squalifica, che invece ferma Majer, lo rileverà Crisetig. Attenzione anche a Bari-Perugia: i pugliesi di Mignani sono reduci dal ko di Palermo, gli umbri da quello di Parma. Bari 4° a -6 dalla A diretta, Perugia in zona retrocessione a -3 dai playout. Oggi nei pugliesi assente Cheddira per squalifica, bisogna approfittarne, ha detto il tecnico Castori caricando gli umbri. Il Parma, all’8° posto, sempre sulle montagne russe a livello di risultati, va in casa del Cosenza ultimo (e scaricato dai suoi tifosi): riuscirà la squadra di Pecchia a trovare un minimo di continuità o anche la trasferta in Calabria sarà l’ennesima occasione persa? Oggi mancherà ancora Buffon, nel giorno che compie 45 anni, dovrebbe essere pronto per la prossima sfida, in casa del Genoa, squadra da sempre amata da Gigi. Appena fuori dalla zona playoff c’è la Ternana di Andreazzoli che al mercato non sarà rinforzata per i guai che hanno colpito patron Bandecchi, sotto inchiesta giudiziaria, a un tifoso su Instagram ha rivelato che venderà il club. Gli umbri ospitano il Modena di Tesser, reduce dalla vittoria sul Cosenza, facessero l’impresa a Terni, ci sarebbero anche loro nella lotta per i playoff. Tutto da gustare il derby lombardo Brescia-Como: le rondinelle sono in caduta libera, il ritorno di Clotet in panchina (dopo due uscite con Aglietti) ha portato un’altra sconfitta (in casa dal Frosinone) ma giovedì la Cassazione ha annullato il maxi sequestro dei beni di patron Cellino che ora potrebbe avere le risorse per ottenere l’attaccante Sibilli dal Pisa (su cui però s’è inserito il Venezia), mentre la squadra è stata rinforzata grazie al patto col Lecce che ha portato 3 elementi di livello per la B (Rodriguez, Bjorkengren e Listkowski). Il Como invece, ha annunciato il portiere ex Toro Alfred Gomis, proveniente dal Rennes, poi sarà il turno dei difensori Canestrelli, in prestito dal Pisa e Romagna dal Sassuolo. Infine, è da brividi salvezza il derby regionale Venezia-Cittadella. I lagunari hanno iniziato il 2023 con 2 ko (a Genova e in casa col Sudtirol) e ora sono a -3 dalla zona playout dove c’è il Cittadella, nel 2023 i granata di Gorini hanno raccolto 4 punti (vittoria a Pisa e pari interno col Cagliari), scontro diretto che potrebbe dire molto sul futuro di entrambe. LEGGI TUTTO

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    Così Gilardino ha trasformato il Genoa

    TORINO – Agli esordi da allenatore, ai tempi in cui si faceva le ossa alla Pro Vercelli, Alberto Gilardino venne a Tuttosport per una chiacchierata che in redazione ci incuriosiva molto, volevamo vedere se il Gila aveva la stoffa giusta per sfondare anche in panchina. Intanto, ci piacque subito la sua grande umiltà. L’anno prima, per imparare il mestiere, era partito dalla Serie D. Eh sì, un Campione del Mondo di Germania 2006 aveva scelto di cominciare da Rezzato, 13mila abitanti in provincia di Brescia, dove si era alternato fra panchina e direzione tecnica con Luca Prina, l’allenatore che l’aveva svezzato, da ragazzino, nei Giovanissimi della Biellese. Alla Pro Vercelli, in C, avrebbe chiuso al 14° posto, una salvezza senza patemi in linea con gli obiettivi societari. Ma quel giorno il Gila ci fece una buona impressione perché  aveva la luce giusta negli occhi, quella di chi “sente” di percorrere la sua strada, di seguire una vocazione con determinazione. I suoi numeri al Genoa, dicono tutto: 6 partite, 16 punti su 18, media 2.66 a gara, sempre vincente nelle ultime 4 uscite, appena due gol subiti, cioè uno ogni tre partite e finalmente in campo quella consistenza su tutti i 90 minuti che ci si aspettava fin dall’estate dalla prima favorita per la Serie A. L’ultima vittoria, sabato scorso in casa dell’inguaiato Benevento di Cannavaro, è stata esemplare. Primo tempo sulla carta mostruoso, Genoa che poteva andare all’intervallo come minimo sullo 0-3, invece aveva segnato solo Coda ma resta la miglior frazione stagionale del Genoa. Calo nela ripresa, pari di Tello nell’unica occasione costruita dalla Strega, vittoria finale all’ultimo respiro con una magica capocciata del subentrato Puscas su perfetto assist di Sabelli, un gol fortemente cercato e voluto andando a riconquistare palla negli ultimi attimi del recupero e che ai tifosi genoani con qualche annetto ha ricordato certi stacchi aerei di Skuhravy ma non è neanche sbagliato paragonarlo al celeberrimo gol di testa che Cristiano Ronaldo segnò alla Sampdoria, per quanto il rumeno è rimasto sospeso in aria. Vittoria pesantissima col Gila che ancora una volta non ha sbagliato una mossa e ora inizia a essere un allenatore quantomeno da tenere d’occhio. Lo stesso Coda, altro grande rivitalizzato da Gilardino, ha raccontato che il nuovo allenatore gli dà più stimoli di quanti gliene offrisse Blessin, mettendo una volta per tutte una pietra tombale sulla gestione del tedesco. Ora al Grifone si respira l’entusiasmo giusto per affrontare al meglio il girone di ritorno e pazienza se sarà meglio preventivare un -2 in classifica che molto probabilmente arriverà  se sarà dimostrato un errore societario. Quel che conta è che finalmente il Genoa si stia esprimendo secondo pronostico e che torni a infiammare il suo popolo unico. Sabato alle 16.15 arriva il Pisa e il Tempio di Marassi ribollirà d’entusiasmo, anche per la storica amicizia fra le due tifoserie. La prevendita è più che buona, già ora si è a oltre 26mila spettatori, anche perché col Gila in casa sono arrivate solo vittorie. Mentre con Blessin si era fermi all’unico striminzito successo sul Modena, lui al Ferraris ha già messo sotto il Sudtirol (che arrivò imbattuto da 12 gare, ad oggi quinta forza della B), la capolista Frosinone e il Venezia, con la più debole che ha portato qualche grattacapo ma è stata piegata nel finale da Coda. Col Pisa è un partitone, confronto che si annuncia molto diverso da quello dell’andata, quando il Genoa vinse all’Arena con un gol di Ekuban. Perché quello era il Pisa di Maran, che balbettava, dal ritorno in panchina di D’Angelo è tutta un’altra squadra, ora al 6° posto (e l’aveva presa ultima) anche se ha iniziato il 2023 in maniera poco brillante (un punto in due gare). E’ un test verità per il Gila, perché il Pisa di D’Angelo, da anni, è una delle squadre più consistenti della B, agonisticamente mai seconde a nessuno. Però anche questo Genoa, finalmente pugnace e con la determinazione giusta del suo allenatore, non scherza per niente. LEGGI TUTTO

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    Duello a distanza fra Genoa e Reggina

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Palermo-Bari 1-0), la 21ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 partite, si chiude domani alle 16.15 col posticipo, in cui la capolista Frosinone farà visita al Brescia. Oggi, fra le 7 gare delle 14, terrà banco il duello a distanza fra Reggina e Genoa, appaiate al 2° posto, a -6 dal primo. Il Genoa pare davvero aver svoltato con l’arrivo di Alberto Gilardino in panchina che nelle sue 5 uscite ha raccolto 13 punti (media 2.6 a gara). Ma oggi, al Vigorito, ha un test da prendere con le pinze, il Benevento di Cannavaro, una delle più grandi delusioni stagionali, appena un punto sopra la zona playout. La Strega punta molto sulla partita per rilanciarsi, dopo il deludente 1-1 di Cosenza della ripresa, coi campani agguantati all’89’. Il Benevento ha preparato la partita andando in ritiro anticipato e con Cannavaro rimasto in silenzio, senza la consueta conferenza stampa della vigilia, sarebbe stato bello chiedergli del suo confronto col Gila, insieme furono Campioni del Mondo nel 2006. Genoa che però in classifica rischia una penalizzazione di 2 punti, anche se la società si mostra serena. La Reggina di Inzaghi invece, è di scena in casa della Ternana. Gli umbri vivono un momento delicato da giovedì, quando il patron Bandecchi ha scoperto di essere sotto inchiesta, gli si contesta un’evasione fiscale da 20 milioni che coinvolge la sua università telematica, la Niccolò Cusano. La Ternana non è coinvolta, però il maxi sequestro operato dalla magistratura potrebbe avere ripercussioni su tutto il gruppo Bandecchi. Chissà con che stato d’animo la Ternana affronterà una Reggina che ha iniziato l’anno con il ko interno ad opera della Spal e che oggi sarà priva di Menez (squalificato, lo rileva Gori). Nella gara delle 16.15, il Cagliari di Ranieri gioca a Cittadella. Sir Claudio, dopo il buon esordio di una settimana fa, 2-0 al Como, chiede alla squadra, priva di Pavoletti, di cambiare marcia in trasferta. Ma attenzione al Citta: a dicembre si era avvitato chiudendo l’anno con 4 ko di fila, alla ripresa è andato a vincere in casa del Pisa che era ancora imbattuto con D’Angelo. E a proposito dei toscani, quinti, un punto sopra i sardi, oggi sono ospiti del Como. Gara delicata: i lariani, che oggi disputerebbero i playout col Cittadella, con Longo sono impegnati in una difficile risalita della classifica, i nerazzurri devono dimostrare che la caduta col Cittadella è stata un episodio e riprendere un cammino che prima di quel ko aveva un passo da A diretta. Il Sudtirol una settimana fa si è confermato in zona playoff superando in casa il Brescia, oggi è di scena in casa del Venezia: lunedì sera i lagunari di Vanoli hanno fatto una buona partita a Marassi mettendo in difficoltà il Genoa ma oggi sarebbero retrocessi e nonostante le potenzialità dell’organico, per Vanoli possono solo puntare a una salvezza peraltro tutta da conquistare. Il Parma, che una settimana fa franava a Bari, un 4-0 che ha fatto perdere la zona playoff, riceve il Perugia, ancora arrabbiato per il 3-3 subito nel finale dal Palermo, i 2 punti sfumati avrebbero permesso agli umbri, impegnati in una difficile risalita, di uscire dalla zona retrocessione. Vanno in casa di un Parma a pezzi (out anche Buffon e Mihaila), contestato dai tifosi che nelle ultime tre uscite interne hanno assistito solo a ko. Ore calde anche per l’Ascoli: dopo il ko di Terni, la tifoseria è in subbuglio e chiede alla società la testa del tecnico Bucchi che però ha da poco prolungato il contratto fino al 2025. I marchigiani vanno in casa della Spal, reduce dal colpo in casa della Reggina che ha permesso ai ragazzi di De Rossi di portarsi un punto sopra la zona playout. Il Modena di Tesser, a -3 dai playoff e a +3 dai playout, riceve il Cosenza di Viali ultimo in classifica: gli emiliani, che hanno iniziato il 2023 cadendo a Frosinone, non vincono in casa dal 15 ottobre (5-1 al Como). LEGGI TUTTO

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    Il Genoa di Gilardino dà l'assalto alla A

    TORINO – Stasera, fischio d’inizio alle 18.45, la 20ª giornata di Serie B si chiude con un interessante posticipo, Genoa-Venezia. Dopo la sorprendente sconfitta della Reggina, sabato in casa dalla Spal, i rossoblù di Gilardino hanno l’occasione di agganciare i calabresi al 2° posto, cioè in zona A diretta. Il Venezia di Vanoli invece, ripiombato in zona retrocessione dopo i risultati della giornata, non può lasciare altri punti per strada. Nel complesso, è la sfida fra due allenatori che da subentrati stanno incidendo non poco sulle sorti della squadra che è stata loro affidata. Gilardino ha ereditato dal tedesco Blessin un Genoa con tanti problemi, che rischiava di abdicare nella lotta per la promozione diretta, nonostante sia considerata la squadra più forte del campionato. Nelle ultime 4 uscite del 2022, il suo Grifone ha messo insieme un bottino di 10 punti in 4 partite (media 2.50), un ottimo biglietto da visita che fa quasi rimpiangere la sosta per le feste, è sempre un’incognita, basta guardare certi risultati a sorpresa del week end (non solo il ko della stessa Reggina ma anche del Pisa in casa dal Cittadella). Con Gilardino, il Genoa s’è finalmente calato nella categoria, si sono risolti alcuni problemi d’assetto, la squadra dà la sensazione di seguire il nuovo tecnico, sensazione che non si avvertiva nelle ultime uscite di Blessin. Anche perché i punti raccolti sono stati fatti contro squadre in salute: esordio battendo il Sudtirol (che arrivava a Marassi imbattuto da 12 gare) e, dopo lo 0-0 di Ascoli, successi sulla capolista Frosinone e in casa del Bari (che sabato, col 4-0 sul Parma, ha riacciuffato, almeno temporaneamente, i rossoblù al terzo posto). Giovedì scorso il Genoa è stato eliminato in Coppa Italia dalla Roma (1-0) ma è stato un test che ha dato comunque indicazioni positive: il Genoa è capitolato solo per una prodezza del subentrato Dybala, ha tenuto bene il campo contro una big della A e comunque, la priorità resta la partita di stasera e la A da riconquistare. Il Venezia invece, dal 7 novembre scorso è guidato da Paolo Vanoli, tornato in Italia dopo aver vinto la Coppa di Russia con lo Spartak Mosca, in precedenza era stato assistente di Conte ai tempi di Inter e Chelsea e ancora prima collaboratore di Ventura nella Nazionale, dopo aver iniziato con le giovanili azzurre. Vanoli ha ereditato, da Ivan Javorcic e dall’interim di Andrea Soncin, una squadra che aveva raccolto 9 punti in 12 partite, ma le potenzialità dell’organico dicono che il Venezia vale molto di più, solo che la squadra è una babele di stranieri non facile da assemblare. Con Vanoli sono arrivati 11 punti in 7 uscite (media 1.57), la squadra ha trovato una certa compattezza, anche perché molto dotata fisicamente, di fatto con lui il Venezia ha sbagliato solo la trasferta di Perugia del 19 dicembre (ko per 2-1), mentre nell’ultima uscita prima della sosta faceva 2-2 in casa col Parma rimontando 2 reti agli emiliani. Anche se non mancherebbero le potenzialità per un campionato di vertice o quantomeno da playoff, nell’ambiente si parla solo di salvezza, giacché Vanoli ha ereditato una situazione piuttosto pesante, con una piazza tutta da riconquistare dopo la delusione per la retrocessione dalla A. Resta il fatto che stasera, Venezia permettendo, il Genoa ha un occasione d’oro per mettersi in linea con le attese d’inizio stagione. Gilardino alla vigilia ha parlato della necessità di trascinare dalla propria parte lo straordinario (e spesso decisivo) pubblico del Ferraris che, prima del suo avvento, in stagione aveva vissuto poche gioie nel Tempio di Marassi (con Blessin, solo una vittoria sul Modena, il Gila ha vinto entrambe le gare interne disputate sotto la sua gestione). Vanoli, conscio della difficoltà dell’impegno, invita i suoi a giocare con coraggio e umiltà. Nei veneti, serata particolare per l’esterno destro Francesco Zampano, nato a Genova 29 anni fa, cresciuto nelle giovanili di Sampdoria ed Entella, prima di girare per mezza Italia: ci terrà a fare un figurone, anche se in stagione ha sempre fatto buone partite, pure quando il Venezia faticava di più, lui non demeritava mai. LEGGI TUTTO