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    Torino, Vanoli perde Ilic e Sosa: l’esito degli esami strumentali

    Non arrivano buone notizie dall’infermeria per il Torino di Paolo Vanoli. I granata perdono infatti due elementi importanti in vista della gara di domani contro il Cagliari, che si giocherà all’Unipol Domus a partire dalle ore 18. Il Toro dovrà infatti fare a meno sia di Ivan Ilic che di Borna Sosa: entrambi nelle scorse ore hanno sostenuto gli esami strumentali. Due stop che si protrarrano per un lasso di tempo ancora da definire.
    Torino, Ilic e Sosa infortunati: l’esito degli esami
    Lo aveva anticipato Vanoli nella conferenza stampa pre gara: Ilic e Sosa out, oltre al febbricitante Tameze. Ora sono arrivati anche i responsi dagli esami strumentali. Questa la nota diramata dal Torino attraverso i propri canali ufficiali: “Gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Ivan Ilic hanno evidenziato una lesione focale al tendine del bicipite femorale sinistro. Esami anche per Borna Sosa: per l’esterno croato lesione miotendinea di secondo grado al vasto mediale sinistro”. Si allunga la lista degli assenti dunque, in aggiunta al lungodegente Zapata. LEGGI TUTTO

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    Juve-Toro: Juric riparte da Sanabria

    Ivan Juric ha diramato la lista dei convocati in vista del derby di questa sera (ore 20.45, cornice l’Allianz Stadium). Sei gli assenti: i cinque infortunati Lazaro, Pellegri, Vieira, Vlasic e Pellegri cui si aggiunge lo squalificato Aina, contro la Cremonese ammonito poco prima di essere sostituito. In base a quanto dichiarato dal tecnico alla vigilia, Ilic dovrebbe giocare dall’inizio: il ruolo naturale del serbo è quello di mezzala di centrocampo, ma l’allenatore negli scorsi giorni ha anche accarezzato la possibilità di schierarlo trequartista in coppia con Miranchuk e alle spalle della punta che sarà Sanabria. Ricci, sempre in base alle parole di Juric nella conferenza di ieri, potrà invece subentrare a partita in corso. Sulla sinistra è ballottaggio tra Rodriguez e Vojvoda. LEGGI TUTTO

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    Ilic: domani il dentro o fuori

    TORINO – L’allenamento decisivo per capire se Ivan Ilic potrà essere convocato per la gara di venerdì sera contro il Milan, e in caso di riposta positiva quanti minuti nelle gambe possa avere il centrocampista serbo sarà quello di domani. «Contro l’Udinese non ha potuto giocare per una botta ricevuta alla caviglia, ma spero di poterlo recuperare in questi giorni per impiegarlo almeno per uno spezzone di partita a San Siro»: così parlava Juric dopo la sfida vinta contro i friulani grazie alla rete decisiva messa a segno da Karamoh. I segnali arrivati dall’allenamento di ieri sono moderatamente positivi, Ilic ha sostenuto parte dell’allenamento con il resto della squadra, ma per l’eventuale via libera c’è ancora da attendere. Il dentro o fuori sarà annunciato domani dallo stesso allenatore, atteso dopo la seduta di lavoro alla conferenza stampa di presentazione di Milan-Toro. Implicito, considerato l’infortunio di Ricci, che il tecnico croato farà di tutto per avere a disposizione l’acquisto di gennaio. LEGGI TUTTO

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    Toro in festa, riecco il Filadelfia aperto: 500 tifosi all'allenamento

    TORINO – L’ultima volta era successo il 4 maggio 2022. Dopo poco più di nove mesi, dunque, si riaprono le porte del Filadelfia e cinquecento tifosi sono accorsi a seguire l’allenamento del Torino, che venerdì 10 febbraio sarà in campo a San Siro contro il Milan. C’è entusiasmo sugli spalti, sia per l’evento in sé, sia per la vittoria sull’Udinese che ha permesso ai granata di balzare al settimo posto: nell’era dei tre punti, dopo ventuno giornate soltanto in una occasione il Toro si era trovato così in alto. Cori e applausi per tutti, in particolare per Schuurs, uno dei giocatori che i tifosi amano di più, per le qualità e per la determinazione che dimostra in ogni occasione, e per Aina, che si è girato a salutare il pubblico con un sorriso. Frecciatina a Juric, che di recente aveva criticato la poca presenza dei tifosi granata allo stadio: «Hai visto che noi ci siamo, Ivan?», ha urlato uno spettatore scatenando l’ilarità quando il tecnico è entrato sul campo. A parte si sono allenati Ilic, che aveva saltato l’Udinese per una botta rimediata in allenamento, e Radonjic, da un paio di settimane alle prese con un affaticamento muscolare. Insomma, la società ha scelto di riaprire le porte e il popolo granata ha risposto con convinzione: un provvedimento che, si spera, verrà ripetuto a breve e con regolarità. LEGGI TUTTO

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    Torino, ecco Ilic: dovrebbe tornare con il Milan

    Dopo aver esordito nel Toro in Coppa Italia a Firenze, evidenziando un comprensibile ritardo di condizione figlio di un lungo infortunio muscolare patito all’inizio di ottobre e dal quale è guarito i primi di novembre, Ivan Ilic alla vigilia della prova contro l’Udinese ha dovuto fermarsi a causa di una botta ricevuta alla caviglia. E così contro i friulani è toccato a Linetty completare la coppia di centrocampisti centrali assieme a Ricci. Se l’azzurro ha svolto un preziosissimo lavoro a tutto campo, confermandosi un profilo meritevole di entrare in pianta stabile nel gruppo allenato da Roberto Mancini, il polacco ha incontrato qualche difficoltà – soprattutto nel secondo tempo quando è affiorata la stanchezza – pur non mollando mai. Chiaro, però, che la prospettiva di Juric sia quella di dare vita il prima possibile a una coppia di fini palleggiatori quale sarà quella composta da Ricci e Ilic. «Recuperemo meno palle rispetto alla passata stagione, ma avremo più estro e saremo più in controllo del pallone», ha spiegato il tecnico alla vigilia. Quindi, dopo la vittoria sull’Udinese che proietta il Toro al 7° posto – che a fine stagione potrebbe portare in dote la qualificazione ai preliminari di Conference League – Juric è tornato a parlare del serbo (arrivato a Torino dal Verona per una cifra in definitiva superiore ai “famosi” 16 milioni: «È costato un po’ più di 17 per commissioni varie», ha specificato ieri Cairo).

    Ilic e Lukic

    «Ripeto quanto ho detto già sabato: in questo momento Lukic è più forte, più pronto rispetto a Ilic, ma dopo un certo percorso Ivan potrà diventare un giocatore più importante di Sasa. Garantisco io, metto la mano sul fuoco, sulle potenzialità di Ilic. Purtroppo prima della partita contro l’Udinese ha preso una botta che gli ha impedito di giocare. Spero possa recuperareper venerdì, per la gara contro il Milan. Dovrebbe farcela, e così fosse vorrei almeno impiegarlo per uno spezzone, nella ripresa». Non vede l’ora, Juric, di poter varare il nuovo Toro affidato al serbo e a Ricci, a centrocampo («Faremo calcio champagne», allargava il sorriso sempre sabato, immaginando ciò che i due potranno dare ai granata in termini di qualità). Intanto oggi la squadra, dopo le fatiche tra campionato e Coppa Italia e nonostante il prossimo appuntamento cada già venerdì, avrà un giorno di riposo. Le condizioni di Ilic saranno comunque monitorate, ma la marcia di avvicinamento dell’ex gialloblù verso San Siro inizierà con l’allenamento di domani. Da verificare, però non sembrano preoccupare, le condizioni di Karamoh, uscito per una gomitata ricevuta al naso. LEGGI TUTTO

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    Gol, tre punti, settimo posto, goduria: che gran Toro!

    TORINO – Il Toro si rialza subito, dopo l’eliminazione in Coppa Italia. Batte l’Udinese grazie al gol di Karamoh, al secondo centro consecutivo, la sorpassa in classifica al 7° posto e comincia a sentire il profumo dei preliminari di Conference (ma, stando così le cose, l’Inter dovrebbe vincere la Coppa Italia per promuovere il Toro in Europa). Partita gagliarda, equilibrata, cresciuta nelle emozioni e nell’intensità strada facendo. Toro di roccia, per spirito e ricerca del gioco, attenzione e impegno. Una bella vittoria che rinfranca grandemente il morale e significa tanto, tantissimo in classifica. Un applauso lo meritano i granata, senza dubbio. L’Udinese si è svegliata troppo tardi. Solo dopo il gol, dando più l’impressione, in precedenza, che badasse in primo luogo a non prenderle.

    Possesso e affondi

    Udinese con alcune assenze pesanti, da Deulofeu a Nestorovski a Masina. Granata senza Ilic (contusione 2 giorni fa per l’ultimo arrivato), Lazaro, Zima e Radonjic, con Vlasic in panchina («E’ stanco», aveva ammesso alla vigilia Juric) e Karamoh, alla prima da titolare, sulla linea di Miranchuk. Tanto equilibrio in campo per tutto il primo tempo, con marcature attente e formazioni che si muovono a fisarmonica. Granata più decisi a cercare il possesso palla e l’affondo, ma a lungo senza riuscire a sfondare nella maginot bianconera. Friulani più portati alle ripartenze, con Success abile a svariare su tutta la trequarti. E Toro apprezzabile in particolar modo nella parte finale del tempo, con il baricentro più alto e un pressing maggiore, quando Miranchuk inizia a dettare lanci in infilata, creando brividi. Bravo Silvestri nei 45’ a parare una botta da lontano di Vojvoda e una mezza sforbiciata ravvicinata di Karamoh su cross di Aina.

    Bravo Vanja

    I meriti e il predominio del Torino danno comunque risultato al 4’ della ripresa, quando Aina serve in profondità in area: si avventa in anticipo Karamoh e devia in gol (2° timbro di fila, dopo la rete in Coppa Italia a Firenze). Gol subito annullato per fuorigioco, ma poi convalidato post Var. L’Udinese però dimostra immediatamente grande personalità e capacità di cambiare atteggiamento e partita. Aumenta subito il forcing, opprime il Torino, obbliga Vanja a sbrogliare più di una situazione pericolosa (non solo un’uscita sui piedi di Beto). Sottil prova ad aumentare la fase offensiva mettendo dentro il neoarrivato Thauvin (3-4-1-2), dopo minuti in cui i granata erano riusciti a riprendere in mano il pallino. Sull’altro fronte, esordio anche per Vieira, per rinforzare il filtro, con Linetty cotto. Ultima fase della partita concitata, Udinese in avanti con la forza dei nervi, granata coriacei dietro e più volte pericolosi negli spazi in contropiede. Poi la fine. Sorpasso: Toro settimo. Ossigeno per la classifica e più ancora il morale. LEGGI TUTTO

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    Il mercato del Torino: tutte le cifre di Gravillon e Vieira

    FIRENZE – Proviamo a fare chiarezza sul volume economico degli ultimi due rinforzi presi dal Torino per Juric nell’ultimo giorno di mercato. Gravillon, difensore francese, è stato prelevato dal Reims in prestito con diritto di riscatto. Cifra prefissata: 3,5 milioni di euro. Il diritto si trasformerà però in obbligo se il centrale metterà assieme almeno 10 presenze di qui a giugno. Se resterà nel Toro, automaticamente entrerà in vigore un contratto sino al 2027. E adesso passiamo a Ronaldo Vieira. Con Ilkhan prestato senza diritti né obblighi alla Sampdoria sino a giugno, lo scambio ha portato il centrocampista inglese dai doriani al Toro. A differenza del turco, l’inglese però è stato preso dai granata in prestito con diritto di riscatto: cifra pattuita, un milione. In caso di acquisto a fine stagione, anche lui avrà un nuovo contratto sino al 2027.

    Torino, il botto con Ilic

    Prima di Gravillon e Ronaldo Vieira, nei giorni precedenti il Torino aveva ingaggiato dal Verona Ivan Ilic: operazione complessiva da 16 milioni di euro. Formalmente il serbo è arrivato in prestito oneroso con obbligo di riscatto al maturare di condizioni facilissime (una presenza e salvezza aritmetica dei granata). Tutti e 3 i nuovi rinforzi sono stati convocati per la partita di oggi alle 18 con la Fiorentina (quarti di Coppa Italia): solo Ilic può sperare di partire titolare (ballottaggio con Linetty per il neoarrivato serbo, pupillo di Juric che lo aveva lanciato nel Verona). LEGGI TUTTO

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    Torino, Lukic al Fulham: firme e visite mediche

    TORIMO – Carte firmate e quindi visite mediche alla presenza di un membro dello staff medico del Fulham prima della partenza per Londra: Sasa Lukic si trasferisce in Premier League dopo cinque stagioni e mezza non consecutive nel Toro (è arrivato nel 2016, e nel 2017-18 ha giocato in prestito al Levante). In granata, dove era arrivato appena ventenne dal Partizan Belgrado per 1,7 milioni, il serbo è maturato, operando il passaggio da giovane promessa a punto fermo della squadra nonché della Nazionale serba con cui ha partecipato – assieme a Vanja Milinkovic-Savic e Nemanja Radonjic – al Mondiale qatariota.
    L’offerta di Cairo non basta
    Lukic passa al Fulham per 10 milioni di euro più bonus con annesso un contratto da 2 milioni netti l’anno. Il Toro gli aveva offerto 1,5 milioni con, in aggiunta, un incentivo da 500 mila euro al momento della firma. Niente da fare: il serbo ha accettato la corte inglese, il Toro incassato il massimo o giù di lì, per un giocatore in scadenza nel 2024. «Se parte Lukic e arriva Ilic facciamo come in estate con Schuurs e Bremer», diceva Juric prima di Empoli, contestualmente dispiacendosi per la partenza del centrocampista e riconoscendo la prossimità del dentro o fuori tra i due connazionali. In definitiva, e nonostante il disperato tentativo di mantenere Lukic fino a giugno andato in scena a Empoli, il tecnico croato perde così un serbo e ne riceve un altro (il contratto di Ilic è stato depositato in Lega). Più giovane, una mezzala di 21 anni come 21 anni ha Ricci, con il quale è destinato a comporre la coppia titolare del Torino. LEGGI TUTTO