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    Juventus, questione di Iling parte seconda: firma e salto in alto

    TORINO – (e.e.) Juventus, questione di… Iling seconda parte. Il giovane Sam, che prima della sosta aveva dato il là alla riscossa dei bianconeri, devastante nei suoi strappi quando Max Allegri lo ha chiamato in campo, torna protagonista. Intanto, perché l’infortunio è ormai alle spalle e fra qualche giorno potrà riaggregarsi al gruppo. dei grandi, sia ben inteso, visto che adesso orbita attorno alla prima squadra. Poi, per la situazione contrattuale: il club deve blindarlo per non perderlo e per garantirsi un talento unico che ha scelto la Juve, sposandola in toto.

    Iling Junior e quel ciao ciao al Chelsea

    Scrive Samuel Iling-Junior sul suo profilo di Instagram: «Un ragazzo londinese che vive a Torino» e posta la foto di quando era una baby promessa del Chelsea.  Anche questa una conferma della scelta che fece a suo tempo. Aveva visto nella Juve un’opportunità: per giocare e per lanciarsi nel calcio che conta. Detto e fatto, nell’esordio in Champions al Da Luz un gol strepitoso, a Lecce un assist per Fagioli. Insomma, roba da far spellare le mani negli applausi, per quel suo modo unico di aggredire la fascia sinistra, lasciando avversari sul posto. Fisico e tecnica ad alta velocità. Il tutto a 19 anni compiuti a ottobre. L’accordo per il prolungamento fino al 2027 c’è, adesso si attende soltanto il comunicato ufficiale. Iling è a tutti gli effetti il vice Filip Kostic.

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    Juventus-Iling: c'è l'accordo per il rinnovo del contratto

    Samuel Iling-Junior prolungherà presto il suo contratto con la Juventus. Il club bianconero e l’esterno offensivo classe 2003 hanno infatti trovato l’accordo per il rinnovo fino al 2027. Il giovane talento inglese era stato strappato al Chelsea nel 2020 in seguito al pagamento di un indennizzo e da mesi la Juve aveva gettato le basi per blindare il numero 43, che ha debuttato in prima squadra contro l’Empoli il 21 ottobre scorso e ha impressionato tutti nei finali di gara contro Benfica e Lecce. Con la maglia della Juve Next Gen, Iling è andato in gol 3 volte in 6 gare di campionato dall’inizio di questa stagione. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Brambilla: “Iling così forte ha sorpreso anche me”

    VINOVO – La città di Torino l’aveva già vissuta da calciatore, tanto tempo fa, sulla sponda granata del Po. La Juventus, invece, l’ha incontrata per la prima volta quest’estate, dopo aver vinto tutto da tecnico del vivaio dell’Atalanta. Massimo Brambilla, sulla panchina della Next Gen, si è ora caricato sulle spalle il delicato compito di far sbocciare i nuovi talenti bianconeri. I risultati gli stanno strizzando l’occhio, le promozioni tra i grandi – da Iling in poi – anche. «E infatti il primo bilancio di è largamente positivo: mi sono subito trovato a mio agio con il direttore Manna, con lo staff e con i ragazzi», la premessa dell’ex centrocampista, campione d’Europa con l’Italia Under 21 nel 1996.   Sullo stesso argomentoJuve Next Gen allo Stadium: verso il grande eventoJuventus

    Massimo Brambilla, quanto ha impiegato in estate a dire di sì alla Juventus? 

    «L’intenzione di intraprendere una nuova esperienza l’avevo maturata già da un po’, l’Atalanta ne era al corrente. Avevo ricevuto diverse proposte da prime squadre, ma quando hanno chiamato i bianconeri non ci ho pensato un solo attimo».

    Si parla tanto dell’importanza della Next Gen nel percorso di crescita dei giovani: vale lo stesso anche per la figura del tecnico?

    «Dopo cinque anni in Primavera, questa panchina rappresenta una tappa ideale: un campionato giovanile non è paragonabile alla Serie C, passaggio strategico per iniziare a comprendere le dinamiche degli adulti. Vale per i ragazzi, ma anche per me». 

     Ora che sta vivendo la realtà dall’interno: la seconda squadra rappresenta davvero uno step fondamentale? 

     «In Primavera ci sono tanti giovani bravi, che però devono ancora crescere tanto. Quello che avviene in Next Gen, dove impari a confrontarti con veterani che ogni domenica si giocano la vita. Ci si deve adattare, ovviamente, ma qui ci sono il tempo e il modo per farlo». 

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    Juve, ma quale sosta: Soulé vuole prendersi l'Allianz Stadium

    Un esordio tira l’altro, proprio come le ciliegie. Non è stagione per i frutti rossi, d’accordo, ma è tempo di maturazione per Matias Soulé. Il trequartista della Juventus ha vissuto meno di un mese fa l’emozione della prima volta da titolare, al Via del Mare di Lecce, gara in cui certo non ha sfigurato. E si appresta ora a viverne un’altra. Perché la giornata di domenica sarà indimenticabile per buona parte dei giovani che compongono l’organico della Juventus Next Gen, ma lo stesso varrà anche per l’argentino, che sta sfruttando la sosta della prima squadra per mettere preziosi minuti nelle gambe con il gruppo di Brambilla. Il 2003 di Mar del Plata, cresciuto nel Velez Sarsfield, non ha infatti ancora vissuto la gioia di una maglia dal 1’ nella suggestiva cornice dell’Allianz Stadium. Quanto capiterà, salvo sorprese, proprio questo fine settimana, quando la seconda squadra bianconera – in occasione della sfida di campionato al Mantova – scenderà in campo a Torino anziché ad Alessandria per la prima volta nella sua ancor albeggiante storia.Guarda la galleryQatar 2022, ai Mondiali va in campo la Juventus: date e orari dei bianconeri

    L’ottimo momento della Juve Next Gen

    La Next Gen, dopo un avvio di stagione all’insegna di alti e bassi, sta vivendo uno dei momenti più entusiasmanti dall’estate del 2018 a oggi. I bianconeri hanno appena inanellato la terza vittoria di fila in Serie C, come mai era capitato in precedenza, filotto che si allunga a cinque affermazioni consecutive se si allarga la sfera d’indagine alla Coppa Italia di categoria, dove il 7 dicembre sfideranno il Padova per un posto in semifinale. E anche il fantasista albiceleste, almeno negli ultimi giorni, ci ha messo lo zampino. Stabilmente agli ordini di Allegri fin dalla tournée estiva negli Stati Uniti, in seguito alla quale ha raccolto 8 presenze e 161’ complessivi in campo, Soulé con l’interruzione della Serie A è tornato a disposizione della seconda squadra, che nella passata annata aveva sfruttato come trampolino di lancio per mettersi in evidenza a dispetto della giovanissima età. Il numero 30 bianconero ha disputato 80’ contro il Sangiuliano City martedì e 66’ con la Pro Patria sabato. E, ora, si appresta a un’altra recita da protagonista nel tridente che dovrebbe disegnare domenica Brambilla, la cui creatura dista due punti soltanto dal secondo posto in classifica.

    Guarda la galleryContinassa, dove la Juventus costruisce i successi

    Verso la sfida con il Mantova

    Una piazza al sole cui dar la caccia proprio nel prestigioso teatro dello Stadium, colorato dalla presenza di tanti bambini delle Scuole Calcio del territorio, oltre che dai tifosi che potranno accedere gratuitamente agli spalti previa prenotazione sull’Official Ticket Shop del sito bianconero. «La testa è già a una partita che per noi sarà ancora più stimolante del solito – ha assicurato Brambilla a margine della vittoria di sabato a Busto Arsizio –. Giocheremo in un palcoscenico straordinario, che potrà soltanto darci motivazioni in più per fare bene». E rappresenterà un tassello in più nel puzzle che sta pazientemente disegnando lo stesso Soulé, che nel frattempo ha incassato la fiducia di tutto l’ambiente intorno a lui. Se Allegri gli ha concesso in diverse occasioni la ribalta, con tre spezzoni anche nell’amaro percorso stagionale in Champions League, la società gli ha rinnovato il contratto fino al 2024, con opzione al 2026. A riprova della considerazione di cui gode alla Continassa, anche in virtù del fatto che a gennaio – dopo tre anni esatti di militanza bianconera in età da settore giovanile – diventerà un cosiddetto Club Trained Player. Sarà lui l’uomo in più dello Stadium domenica pomeriggio, alle 14.30, anche perché mancherà ancora Iling-Junior. L’ala inglese, scoppiettante contro Benfica e Lecce, non ha ancora smaltito la contusione alla caviglia causata dallo sconsiderato intervento di Di Francesco al Via del Mare: l’ex Chelsea prosegue la riabilitazione, ma per lui non è ancora tempo di tornare in campo.
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    Tra Iling e la Juventus spuntano… Conte e Paratici

    TORINO – Il percorso di Samuel Iling Jr nella Juventus ha avuto una accelerazione improvvisa nel mese di ottobre, uno scatto da Ferrari: da zero a cento in una manciata di secondi, anche se non sarebbe corretto dire che l’esterno bianconero partisse proprio da zero. Perché Iling Jr aveva già l’anno scorso cominciato a seminare, mettendosi in luce nella formazione Primavera ai tempi allenata da Bonatti, assieme in alcune uscite (specialmente in Youth) ad altri ragazzi ora stabilmente con Allegri come Miretti e Soulé. Ma se gli ultimi due hanno cominciato in estate già in prima squadra dal ritiro precampionato, l’inglese è partito dal gradino inferiore, cioè da un posto stabile nella Next Gen, nel Girone A della Serie C. Una palestra di primo livello per il classe 2003 che in C ha raccolto in stagione 6 presenze con 3 gol e un assist, a dimostrazione dell’impatto in un campionato competitivo e difficile. Ma c’è di più, perché Iling ha colpito Allegri, che lo ha più volte aggregato alla prima squadra per gli allenamenti: Iling poi ci ha messo del suo, sfruttando i tanti infortuni che hanno colpito la Juventus per dimostrare di avere l’X Factor.Guarda la galleryLecce-Juventus, Iling infortunato: il brutto fallo di Di Francesco

    Iling e la notte di Lisbona

    I tifosi bianconeri, almeno quelli meno attenti, si sono accorti di lui prima in uno scampolo di gara con l’Empoli e poi, soprattutto, nella notte di Lisbona: infausta, perché costata l’eliminazione dalla Champions, ma brillante per l’inglese che ha dimostrato di avere lo spessore per reggere l’impatto al piano di sopra. Sensazione che si è ripetuta a Lecce, anche se solo per uno spezzone: passaggio a innescare la magia di Fagioli, prima dell’intervento duro di Di Francesco che l’ha messo ko e lo renderà indisponibile sia domani con l’Inter sia, presumibilmente, nelle prossime due partite di campionato, a meno di un recupero lampo. La Juventus se lo godrà con la Next Gen durante il Mondiale, considerando che poi Allegri lo chiamerà per gli allenamenti della prima squadra nella sosta per inserirlo ancora di più nel sistema. Ma nel frattempo la società ha fretta di portare avanti e possibilmente chiudere il prima possibile la trattativa per il rinnovo di contratto.

    Quante big su Iling!

    Perché tanti si sono accorti di Iling e sanno che l’accordo tra la Juventus e il calciatore è in scadenza a giugno: così il rinnovo diventa una priorità anche per evitare pericolosi inserimenti di altri club interessati all’esplosivo e talentuoso esterno, capace di incidere sulla sinistra, ma anche di disimpegnarsi egregiamente sulla corsia opposta. Il Chelsea lo ha cresciuto, poi è arrivata la Juve (che ha pagato i 130 mila euro di indennizzo di formazione), ma adesso qualcuno vorrebbe riportarlo in Premier League dalla prossima stagione: sulle sue tracce ci sarebbero il Brighton di De Zerbi (che ha già preso il trequartista argentino Buonanotte per gennaio) e il solito Tottenham di Conte (del resto Paratici era il ds che avvallò l’operazione per portarlo a Torino nel 2020). E poi Iling Jr ha estimatori in Bundesliga, in particolare nel Red Bull Lipsia. Insomma, la fila si allunga e di questo è andato a parlare uno dei suoi manager nei giorni scorsi alla Continassa, membro della stessa agenzia che cura gli interessi di Bremer e Cudrig (che ha rinnovato fino al 2026). Di sicuro il potenziale c’è e alla Juventus lo sanno, infatti il lavoro sul rinnovo è già cominciato da tempo e si respira un certo ottimismo sulla buona riuscita dell’affare. Anche perché il club bianconero resta la priorità del ragazzo, che a Torino si trova bene e si sente valorizzato: di sicuro l’exploit lo ha proiettato in una nuova dimensione e anche il suo entourage si aspetta garanzie sull’impiego e sulla considerazione nei riguardi dell’inglese nell’ottica di un consolidamento della sua posizione all’interno della prima squadra bianconera.
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    Emergenza Juve-Psg: Allegri pensa al 3-5-1-1. Con Rugani e Fagioli

    TORINO –  Sempre più difficile o paradossalmente sempre più facile per Massimiliano Allegri scegliere la formazione della Juventus che mercoledì sera scenderà in campo all’Allianz Stadium contro il Paris Saint Germain di Leo Messi e Kylian Mbappé per l’ultima partita della fase a gironi di Champions League con l’obiettivo di chiudere al terzo posto e quindi garantirsi l’accesso all’Europa League. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Iling per Cuadrado: Allegri e l'idea di Brambilla

    Il nome nuovo, in questa incerottata e claudicante Juventus, è quello di Samuel Iling Junior. Un profilo inedito per i più, sbucato fuori negli ultimi giorni dalla sempre più prolifica palestra che risponde al nome di Next Gen. Un giocatore, però, che negli ultimi mesi è stato inquadrato ed esaltato da chi, della seconda squadra bianconera, è al timone. Il tecnico Brambilla, dopo sette stagioni e tre scudetti nel vivaio dell’Atalanta, in estate ha accettato la scommessa della Juventus, scoprendo quasi subito le doti dell’esterno offensivo. Quasi perché l’ex Chelsea, in realtà, ha saltato la prima parte di ritiro e si è unito ai compagni soltanto a fine luglio, così da smaltire le tossine accumulate nelle gambe durante la cavalcata che lo ha visto diventare campione d’Europa Under 19 con l’Inghilterra. Tra doppi allenamenti a Vinovo e numerosi test amichevoli, complice lo slittamento del via della stagione in Serie C, l’allenatore si è ben presto invaghito delle qualità tecniche ed atletiche del 19enne, provando in settimana tutte le soluzioni possibili per sfruttarne appieno il potenziale in partita. E, proprio in partita, Iling è stato il principale protagonista dell’avvio stagionale della Next Gen, con quattro gol e un assist in sette partite, bottino che ne fa tuttora il capocannoniere del gruppo.Guarda la galleryJuventus, Iling e gli altri: i 25 esordi bianconeri in Prima Squadra
    Iling, la doppia soluzione a disposizione della Juventus di Allegri
    E quel ruolino di marcia, il ragazzo cresciuto nell’Academy dei Blues fin dall’età di 8 anni, l’ha scritto percorrendo su e giù l’amata fascia sinistra, ma non soltanto. Perché Brambilla, esperimento dopo esperimento, si è convinto a imboccare anche una via alternativa. Ovvero quella che ha previsto il dirottamento di Iling, mancino naturale, sulla fascia destra. Così da permettergli non soltanto di puntare l’uomo e raggiungere il fondo, marchio di fabbrica dell’ala inglese, come scoperto sulla propria pelle anche dalla retroguardia del Benfica martedì sera al Da Luz, ma anche di ampliare il bagaglio di soluzioni a disposizione convergendo verso il centro per imbucare in verticale il pallone oppure calciare. Anche perché la conclusione in porta certo non fa difetto al giovane cresciuto insieme all’amico fraterno Musiala: Iling ha realizzato 15 reti in 66 presenze in Under 19, prima di meritare la promozione in Next Gen e quindi la chiamata di Allegri, che lo ha fatto esordire in prima squadra venerdì scorso contro l’Empoli e quindi gli ha dato continuità in Champions League.
    Sì, caro Allegri devi proprio cambiare aria. Largo ai ragazzi del 2003
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    Monza-Juventus: scopriamo Barbieri, Iling-Junior e Barrenechea

    TORINO – Oggi davanti a un tablet, tifando (invano) per i loro compagni della Juventus Next Gen impegnati in casa del Renate, domani in panchina a Monza, tifando per i compagni per un giorno della prima squadra e covando la speranza che Massimiliano Allegri decida che c’è bisogno di uno di loro. E’ un weekend speciale per Tommaso Barbieri, Samuel Iling-Junior e Enzo Barrenechea, terzetto di giovani convocato dal tecnico bianconero per la trasferta in Brianza, che si aggiunge all’altro terzetto, quello stabilmente in prima squadra composto da Fagioli, Miretti e Soulé. Ecco chi sono.
    BARBIERI Vent’anni compiuti il 26 agosto, Barbieri è un terzino capace di giocare su entrambe le fasce, che ha nella progressione e nella capacità di spingere in avanti le sue dote principali. La Juventus lo acquistò nell’estate del 2020 dal Novara, con la cui maglia aveva giocato 15 partite in serie B nella stagione precedente. Già protagonista nello scorso campionato di C con la seconda squadra bianconera, non ha ancora esordito in partite ufficiali ma Allegri lo ha impiegato nelle amichevoli precampionato e lo aveva già convocato mercoledì contro il Benfica.
    ILING-JUNIOR Diciannove anni il 4 ottobre, inglese, Iling-Junior è un esterno d’attacco, capace però all’occorrenza di coprire tutta la fascia come quinto in un 3-5-2, pur dando del ruolo un’interpretazione offensiva. Dotato di tecnica, resistenza e velocità, la Juventus lo acquistò nell’estate 2020 dal Chelsea e in bianconero è diventato subito punto fermo della Primavera, fino a passare in questa stagione alla Next Gen. Dotato di ottimo dribbling, in questi anni ha affinato le sue capacità in fase di finalizzazione.
    BARRENECHEA Ventuno anni compiuti il 22 maggio, argentino, Barrenechea è un centrocampista centrale che abbina fisico e tecnica, dote quest’ultima che sfrutta anche come rigorista. Cresciuto nel Newell’s Old Boys, nel 2019 passò al Sion da dove la Juventus lo prelevò a gennaio 2020. Subito protagonista in Under 19, nella stagione successiva debuttò anche in Serie C con la seconda squadra, ma a maggio 2021 la rottura di un crociato aveva interrotto la sua ascesa fermandolo per nove mesi. Tornato in campo a primavera, quella per la partita contro il Monza è la sua prima convocazione in prima squadra.
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