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    Inter, Euro Lautaro a San Siro 1.218 giorni di digiuno!

    MILANO – Innanzitutto le notizie. Nel penultimo allenamento prima del Porto, Lautaro Martinez è stato provato in tandem con Romelu Lukaku, con Edin Dzeko affiancato da Carboni. Un piccolo indizio circa l’idea che da qualche giorno popola la mente di Simone Inzaghi, ovvero riproporre la LuLa proprio nella notte più importante di stagione contro il Porto a San Siro, gara che tra premi Uefa e ingaggio del quarto di finale casalingo, vale circa 17 milioni per l’Inter. Al netto dei dubbi dell’allenatore sugli altri due, la certezza in attacco risponde al nome di Lautaro Martinez. LEGGI TUTTO

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    Inter, alle radici di Mkhitaryan: il parametro d’oro

    In Armenia è un eroe nazionale, ammirato da tutti. Ci si può trovare alla Cascata, la scalinata monumentale simbolo di Erevan situata al centro della Capitale e dalla cui vetta si può ammirare tutta la città, ma anche in qualsiasi storico monastero sparso per il Paese, e ogni abitante, sentendo pronunciare Henrikh Mkhitaryan, sorride con fierezza ed è pronto a svelarti un aneddoto che lo riguarda. In una nazione dove il judo o comunque le arti marziali, attirano maggiore interesse del pallone, il centrocampista nerazzurro è il calcio. «Io ho iniziato a tifare Inter da quando è arrivato Henrikh, non avevo dubbi che si sarebbe fatto valere a Milano», svela Armen, la guida che ci ha accompagnato in giro per il Paese. «Oltre ad essere un campione, è un grande uomo, che si interessa dei suoi connazionali, conflitti e piaghe del Paese inclusi», confida con voce emozionata una signora incrociata in prossimità della cattedrale di Echmiadzin (l’Armenia è stata la prima nazione a scegliere il cristianesimo come religione di Stato) e in riferimento alla guerra del Nagorno Karabakh (con Mkhitaryan che in passato ha ricevuto la medaglia NKR, un altissimo riconoscimento locale, per la sua vicinanza alle famiglie dei caduti). Un figlio d’arte resiliente, un acquisto a parametro zero che ha convinto tutti (le prestazioni del classe ’89 sono supportate dalla statistiche, col calciatore che corre una media di circa 10 km a partita e ha segnato il gol decisivo del momentaneo 2-1 contro l’Udinese, dopo quello della vittoria contro la Fiorentina o la rete che ha sbloccato il risultato contro il Viktoria Plzen). Dai primi calci al Pyunik, sino alla titolarità con l’Inter c’è una vita costellata da talento e sacrifi cio. Sin dall’infanzia Henrikh decise di voler provare a seguire le orme del padre Hamlet, ex calciatore dalla discreta carriera, morto prematuramente quando il figlio aveva appena sette anni. Il ragazzo ha nel dna sicuramente capacità rilevanti, ma grazie anche all’educazione familiare che lo fece concentrare pure sugli studi – Mkhitaryan si è laureato e parla sette differenti lingue – è riuscito a beneficiare dell’istruzione ricevuta. Tanto che si dice che la sua bravura con gli scacchi gli sia sempre servita persino sul terreno di gioco, con mosse e movimenti preparati a tavolino per affrontare i rivali. LEGGI TUTTO

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    Primavera: l'Inter ferma il Torino, il Lecce esulta al 93' e vola in testa

    La 20^ giornata di Primavera ha preso il via con la netta vittoria del Bologna contro l’Hellas Verona. Un 3-0 che porta i felsinei nelle zone alte di classifica. Continua il momento positivo del Lecce, che ha superato la Sampdoria al 93′ grazie al gol di Berisha. Blucerchiati che erano passati in vantaggio con il solito Montevago. Ritorna alla vittoria il Milan, contro il fanalino di coda Cesena. LEGGI TUTTO

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    Inter, questo sì che è un Lukaku da applausi

    MILANO – Per Romelu Lukaku è stata una notte speciale: la maglia da titolare a San Siro e il ritorno al gol in campionato. Una rete celebrata indicando il cielo dove riposa Christian Atsu, compagno ai tempi del Chelsea, vittima del terremoto in Turchia. Big Rom gli ha dedicato la rete pure sui suoi profili social, evidentemente scosso per la sua tragica fine. LEGGI TUTTO

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    Inter-Udinese, Sottil: “Il rigore per loro è molto dubbio. Ho un rammarico”

    Guarda la gallery Inter-Udinese 3-1: Lukaku, Mkhitaryan e Lautaro show Inter-Udinese, l’analisi di Sottil Queste le parole del tecnico dell’Udinese dopo il triplice fischio: “Giocare a San Siro non è facile, ma abbiamo fatto una grande partita. La squadra ha reagito con personalità dopo un rigore molto dubbio. Ho visto l’episodio, Walace prende prima il […] LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Udinese ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Concentrazione sul campionato e alla partita di questa sera con l’Udinese, poi l’Inter potrà permettersi di pensare al Porto, parola di Simone Inzaghi: “Contro l’Udinese sarà una partita tosta, contro una squadra di valore. Nonostante una Champions che incombe, il nostro focus deve essere rivolto ai friulani. Più della rivincita (all’andata i bianconeri si imposero 3-1, ndr), vogliamo disputare una grande partita e vincere davanti al nostro pubblico”. Il tecnico torna sullo 0-0 con la Samp: “Noi cerchiamo sempre la vittoria. A Genova probabilmente dovevamo essere più cattivi e precisi in zona gol, ma la squadra ha avuto il giusto atteggiamento, provandoci sino al 95’”. Per quanto riguarda l’Udinese, Sottil non è interessato a eventuali cambi di formazione dell’avversario: “Quando giochi per l’Inter devi sempre giocare al massimo in tutte le competizioni e la rosa è all’altezza per affrontare tutti. Ogni giocatore ha un vissuto importante e gioca per una società che ha una grandissima forza ed importanza. Quando indossi quella maglia sai già che devi giocarti ogni competizione per vincere. Detto questo, se Inzaghi effettuerà dei cambi è perché avrà fatto le sue valutazioni. A noi non serve pensare a questo e anzi, ci siamo concentrati come sempre lavorando al massimo per essere pronti”.
    Dove vedere Inter-Udinese: streaming e diretta tv
    La partita tra Inter e Udinese si gioca alle 20.45 a San Siro e sarà trasmessa in tv e streaming da Sky Sport, DAZN, SkyGo e Now.
    Inter-Udinese: probabili formazioni
    INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Dimarco; Dzeko, Lukaku. A disposizione: Handanovic, Cordaz, Acerbi, D’Ambrosio, Gosens, Darmian, Bellanova, Gagliardini, Asllani, Mkhitaryan, Carboni, Martinez. Indisponibili: Correa, Dalbert. Squalificati: nessuno. Diffidati: Inzaghi.
    UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric, Udogie; Pereyra, Beto. Allenatore: sottil. A disposizione: Padelli, Piana, Ebosele, Masina, Abankwah, Buta, Ebosse, Guessand, Arslan, Pafundi, Semedo, Success, Thauvin, Nestorovski. Indisponibili: Deulofeu. Squalificati: nessuno. Diffidati: Bijol, Ehizibue, Pereyra, Perez, Udogie, Walace.
    ARBITRO: Dionisi di L’Aquila. Assistenti: Carbone e Giallatini. Quarto uomo: Ayroldi. Var: Abbattista. Avar: Fourneau.
    Tutta la Serie A TIM è su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Udinese-Inter, Sottil: “Vogliamo giocarcela. Turnover di Inzaghi? La vedo così”

    Tre partite senza vittoria: l’Udinese, una delle piacevoli sorprese di questo campionato di Serie A, non sta vivendo il suo periodo migliore. La volontà è quella di reagire dopo il pari col Verona, il ko con il Torino e il pareggio nell’ultima giornata contro il Sassuolo. Voglia di rialzarsi dunque, anche se di fronte ci si troverà una squadra tutt’altro che banale: la seconda forza del campionato, ovvero l’Inter. Nonostante l’avversario sia ostico, il tecnico bianconero Andrea Sottil ha tutta l’intenzione di giocare la partita al massimo delle proprie possibilità, senza guardare la differenza in classifica. LEGGI TUTTO

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    Mkhitaryan, promessa all’Inter: “Se vinco lo scudetto canto un pezzo di Al Bano”

    Dopo il passaggio a Roma, Henry Mkhitaryan ha scelto Milano, sponda Inter, per proseguire la sua carriera nel campionato di Serie A. Intervistato nel programma 1 vs 1, in onda su Dazn, il talento armeno si è raccontato in questa nuova avventura nerazzurra: “Vincere due derby in 18 giorni è una cosa pazzesca, volevamo vincerli entrambi: il primo voleva dire conquistare la Supercoppa italiana. Con la fiducia acquisita in quella partita, ci siamo buttati sul derby di campionato: eravamo prontissimi, giocavamo in ‘casa’ con i nostri tifosi e abbiamo di nuovo dimostrato che meritavamo di vincere. Le sensazioni sono veramente incredibili e siamo contenti che Milano sia nerazzurra”. “I primi critici siamo noi stessi, sapevamo dove avremmo potuto migliorare a inizio stagione, ci siamo parlati e capiti – aggiunge -. Alla fine non importa cosa sia successo all’inizio, l’importante è cosa possiamo fare. Non vi rivelerò tutti i segreti, però ci sono stati momenti di confronto nello spogliatoio, ma quello che è successo rimane lì, perché siamo una famiglia e in famiglia può succedere di tutto. L’importante è che ci siamo parlati e accordati su come andare avanti, lottando per questa maglia. In campionato ci sono ancora 17 partite, tutto è possibile. Lotteremo sempre”. LEGGI TUTTO