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    Inter, Acerbi e quello sfogo che richiama Vieri a Euro 2004

    Dopo aver saltato l’ultima di Champions contro il Barça al Camp Nou, Acerbi ha ‘scalzato’ Bastoni e si è ripreso la titolarità nel 2-0 di campionato alla Salernitana. Una vittoria – targata Lautaro e Barella – che ha ridato fiducia a tutto il gruppo di Inzaghi e che è servita allo stesso difensore per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Dalle difficoltà della Lazio sono passato all’ultimo giorno all’Inter sapendo chi sono e sapendo che potevo aiutare i miei compagni – ha raccontato il difensore dell’Inter in zona mista – Dalla Lazio non sono andato via per i tifosi, ma perché, dopo l’episodio contro il Milan, mi hanno toccato la persona allora ho deciso di venire a Milano. Dico che sono molto più uomo io di tutti quelli che, a Roma, mi hanno puntato il dito contro”.

    A cosa si riferisce Acerbi? Il precedente di Vieri

    L’episodio citato da Acerbi è quello dello scorso 24 aprile, quando un fermo immagine in occasione di Lazio-Milan fece il giro dei social. Il sorriso nervoso al gol di Tonali non venne per nulla digerito dalla tifoseria biancoceleste, che gli mosse delle critiche piuttosto ingenerose. Oggi le parole di risposta di Acerbi, che ricordano molto quelle pronunciate da Vieri a Euro 2004 sulla presenta lite con Gigi Buffon dopo Italia-Svezia: “Ma quale alterco, guardatevi allo specchio. Sono più uomo io di tutti voi insieme”.
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    Tare: “Juve e altre big tecnicamente fallite e in vita grazie al sistema”

    ROMA – Il direttore sportivo della Lazio Igli Tare è stato ospite di una lezione di diritto sportivo tenuta all’Università Luiss di Roma, ospite dell’ex compagno di squadra Guglielmo Stendardo. Il dirigente non ha usato mezzi termini quando ha dovuto esprimersi sulle proprietà delle società di Serie A. Sulla gestione familiare: “Sono rimaste quattro proprietà familiari, Udinese, Atalanta, Lazio e Napoli. Io sono più per questa gestione, le multinazionali hanno solo interesse commerciale e si perde il bello del calcio: la passione, l’amore. Quei fondi lavorano con gli algoritmi e non vogliono più sapere della storia della squadra e della città. Io sono un fan della vecchia scuola”.
    Approvato il bilancio della Juve
    Juve, pubblicati i dati di Exor
    Le bordate a Milan, Juve, Inter e Roma
    “Cosa manca nel calcio? Dei dirigenti aziendalisti, per il fatto che la durata dei contratti varia troppo. Prendete me, sono uno dei dirigenti più anziani in attività in serie A, questo è il mio quindicesimo anno alla Lazio. Ho la fortuna di lavorare con una società con una gestione virtuosa. Oggi ci sono società, anche di prima fascia, come Juve, Roma, Milan, Inter, che tecnicamente sono fallite ma vengono tenute in vita dal fatto che il sistema ne ha bisogno. È molto importante avere nella società una gestione di lungo termine con progetti importanti per vedere il bene della società”.
    Il caso della Juventus
    È bene ricordare come più che il sistema siano gli azionisti della Juventus a fare da garanti dei conti del club bianconero. Per fare un esempio l’ultimo aumento di capitale sottoscritto nel mese di dicembre 2021 ha visto versare nelle casse della Juventus 400 milioni di euro.
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    Furia Laporta: “Contro l’Inter arbitraggio scandaloso. Ho reagito con l’Uefa”

    BARCELLONA (Spagna) – Nonostante il Clasico contro il Real Madrid ormai alle porte, il presidente del Barcellona Joan Laporta non sembra aver digerito l’esito del doppio confronto contro l’Inter in Champions League. Il numero 1 del club blaugrana ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali della società, esprimendo il suo pensiero sulla sfida con i nerazzurri: “L’allenatore e il suo staff hanno fatto di tutto per essere competitivi, hanno lavorato duramente. Il nostro girone è complicato, contro il Bayern ad esempio abbiamo fatto un buon risultato, ma il rigore non assegnato dal Var a Milano su Dembele è stato davvero scandaloso. L’arbitraggio non ci è piaciuto, ovviamente. Ho reagito come dovevo e parlato con l’Uefa. Ormai però non si può tornare indietro”.
    Laporta: “L’Inter ha giocato bene in contropiede”
    Sull’ipotesi di perdere degli introiti preziosi per le casse del club, in caso di eliminazione prematura nella fase a gironi della Champions League, Laporta si è espresso così: “Non è una questione che cambia con 30 o 35 milioni. Dobbiamo continuare a cercare sponsorizzazioni e competere in Europa, l’impatto netto sarà più basso del previsto”. Il presidente blaugrana ha poi aggiunto un’ulteriore considerazione personale sulla partita del Camp Nou contro l’Inter: “Il Camp Nou l’altra sera era impressionante, con un pubblico da grandi serate. Non avevamo purtroppo programmato quel secondo tempo, in cui l’Inter ha giocato bene in contropiede. Dico ai tifosi di continuare a crederci, abbiamo un’ottima squadra che ha tutto per farci gioire. Devono supportare Xavi”.
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    Barcellona-Inter, il finale al cardiopalmo vissuto dai social

    Finale rocambolesco tra Barcellona e Inter: i blaugrana dopo essere andati in vantaggio con Démbelé hanno primo subito il controsorpasso nerazzurro firmato da Barella e Lautaro e poi hanno accorciato le distanze con la rete di Lewandoski. Un finale all’insegna dei gol: la squadra di Inzaghi ha ritrovato il momentaneo vantaggio con un gran tiro di Gosens, servito da un’ottima palla di Lautaro. Gli uomini di Xavi non hanno mollato la presa e nei minuti di recupero hanno pareggiato nuovamente. Ancora a segno Lewandowski che insacca di testa e batte Onana. Sul finire del recupero, l’Inter ha avuto nuovamente l’occasione di chiudere la partita e portare a casa tre punti preziosissimi, ma Asllani si è fatto ipnotizzare da Ter Stegen. Dopo la vittoria di San Siro, i nerazzurri escono dal Camp Nou con un punto d’oro in chiave qualificazione. La partita, oltre che sul campo, è stata vissuta intensamente anche sui social. Ecco le reazioni dei tifosi.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Inter, Bensebaini a zero: Ausilio punta all’erede di Gosens

    MILANO – Avanti tutta su Bensebaini, laterale sinistro del Borussia Mönchengladbach con il contratto in scadenza nel giugno del 2023. Da un anno il giocatore è nel mirino di Piero Ausilio e, il fatto che continua a non firmare il prolungamento col Borussia, ha convinto l’Inter ad accelerare per bruciare la concorrenza, pure italiana considerato che sull’algerino c’è pure la Juventus, come rivelato qualche settimana fa dalla Bild. Obiettivo dell’Inter è trovare il sostituto di Robin Gosens che vive sempre più male il suo status da precario: il tedesco non ha mai convinto Simone Inzaghi che prima gli ha preferito Perisic, poi – quando ormai il croato si era accasato al Tottenham – non gli ha consegnato quella maglia da titolare che sembrava automatica anche alla luce dell’investimento fatto per strapparlo all’Atalanta da gennaio. Un rapporto mai decollato, come dimostra la scelta da parte di Gosens di dire sì al Bayer Leverkusen nell’ultima settimana di mercato: trattativa sfumata soltanto perché l’offerta portata dai tedeschi all’Inter non corrispondeva a quanto paventato dai mediatori che seguivano l’affare. Visto l’andazzo della stagione, già a gennaio il Bayer potrebbe riprovarci.Guarda la galleryInter, Inzaghi sorride: Lukaku sta per tornare!

    L’Inter potrebbe decidere di fare un’offerta al Borussia Mönchengladbach

    E l’Inter – che già ora punta a porsi in pole position con Bensebaini – potrebbe decidere di fare un’offerta al Mönchengladbach tenendo conto che il laterale andrà in scadenza a giugno oppure decidere di monetizzare con Gosens e prendere un giocatore in prestito. Tra l’altro, in linea teorica, tra Darmian e Dimarco almeno numericamente Inzaghi non rimarrebbe scoperto. Un laterale, comunque dovrebbe essere dato a Inzaghi visto che – a meno di cataclismi – l’Inter dovrà comunque affrontare gli impegni in Europa League se non riuscisse a restare in Champions, competizione dove con Conte il club ha già sfiorato il trofeo e dove i nerazzurri avrebbero tutto per arrivare in fondo.

    Guarda la gallerySassuolo-Inter, gioia Dzeko: 100° e 101° gol in Serie AIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Inter, il ritorno di Lukaku: abbraccio a Inzaghi e primi test FOTO

    MILANO – Mercoledì (ore 21) al Camp Nou l’Inter di Simone Inzaghi affronterà il Barcellona nel primo match di ritorno della fase a gironi di Champions League. I nerazzurri, forti dell’1-0 nel match giocato a San Siro, si stanno preparando per la grande sfida intanto si avvicina il rientro di Romelu Lukaku. L’attaccante belga stra proseguendo il suo recupero facendo notevoli progressi: nella sessione mattutina dell’ultimo allenamento Lukaku si è esercitato con il pallone e potrebbe tornare a disposizione di Inzaghi per il match di campionato di domenica (ore 12:30 a San Siro) contro la Salernitana. Invece Joaquin Correa ha continuato il lavoro personalizzato basato solo sulla corsa. LEGGI TUTTO

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    Sassuolo-Inter 1-2: Dzeko fa 101 in A e regala la vittoria a Inzaghi

    SASSUOLO – Dopo il successo casalingo sul Barcellona in Champions League l’Inter di Simone Inzaghi riesce a riscattarsi anche in campionato battendo 2-1 il Sassuolo in trasferta nella 9ª giornata di Serie A. I nerazzurri, reduci dal doppio ko contro Udinese (3-1) e Roma (2-1), vincono grazie alla doppietta di Dzeko (44′ e 75′), che taglia così il traguardo dei 100 gol nel campionato italiano salendo a quota 101. Alla formazione neroverde, vittima preferita del centravanti bosniaco con 8 reti incassate negli scontri diretti, non basta il momentaneo pareggio di Frattesi al 60′.
    Sassuolo-Inter 1-2, tabellino e statistiche
    Sassuolo-Inter, le scelte di Dionisi e Inzaghi
    L’Inter si presenta al Mapei Stadium per la sfida contro il Sassuolo con il suo classico 3-5-2: tra i pali c’è Onana, al suo debutto ufficiale in Serie A, mentre al centro della difesa gioca Acerbi. Completano il pacchetto arretrato D’Ambrosio sul centrodestra e Bastoni sul centrosinistra. Nel cuore del centrocampo Inzaghi sceglie il trio composto da Asllani, Barella e Calhanoglu, mentre sulle fasce giocano Dumfries a destra e Dimarco sulla sinistra. In attacco, spazio alla coppia formata da Lautaro Martinez e Dzeko. I padroni di casa, invece, scendono in campo con un 4-3-3 con la coppia Erlic-Ferrari a protezione di Consigli. A destra c’è Toljan, mentre a sinistra gioca il brasiliano Rogério. A centrocampo Dionisi si affida alla regia di Maxime Lopez, affiancato da Frattesi e Thorstvedt. Nel tridente offensivo spazio a Laurienté e Ceide alle spalle di Pinamonti, l’ex della sfida.
    Inter avanti 1-0, Dzeko trova il 100° gol in Serie A!
    Partita subito frizzante al Mapei Stadium. Già al 4′ arriva la prima grande occasione da gol per il Sassuolo, con Frattesi, che si inserisce in area di rigore tra le numerose maglie nerazzurre e calcia a incrociare, trovando però la grande risposta di Onana con il piede destro. Sugli sviluppi dell’azione, arrivano anche le accese proteste dei giocatori neroverdi per il fischio del direttore di gara Sozza, che ferma il gioco per un colpo al volto preso da Barella sul tiro in seconda battuta di Laurienté. Al 10′ arriva la risposta dell’Inter: Bastoni innesca un contropiede fulmineo galoppando verso l’area di rigore neroverde e serve Lautaro Martinez, che però si fa murare il tiro da un grande intervento in scivolata di Ferrari. Proprio l’argentino, al 14′, si divora un’altra grande chance per portare i nerazzurri in vantaggio: Dumfries affonda sulla destra e serve un rasoterra tagliente nel cuore dell’area, ma la sua conclusione in spaccata si spegne di un soffio a lato. Il vantaggio nerazzurro arriva al 44′, con la firma di Dzeko, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo capitalizza una spizzata aerea di Dumfries e riesce a insaccare il pallone alle spalle di Consigli da posizione ravvicinata. Per il bosniaco è il 100° gol in Serie A.
    Serie A, la classifica
    Guarda la gallerySassuolo-Inter, gioia Dzeko: 100° e 101° gol in Serie A
    L’Inter batte il Sassuolo 2-1: doppietta di Dzeko!
    Nella ripresa il Sassuolo parte fortissimo e al 56′ sfiora il gol del pareggio con Ferrari, che sul cross di uno scatenato Laurienté impatta bene di testa senza però riuscire a centrare lo specchio della porta di Onana. Questione di minuti, perché al 60′ arriva l’atteso gol dell’1-1 dei neroverdi. La firma è di Frattesi, che si inserisce nell’area di rigore nerazzurra sul cross di Rogério e insacca con il piattone riportando il risultato in parità. L’Inter sembra risentire del colpo subito, ma nel giro di un quarto d’ora i nerazzurri riescono a rimettere la testa avanti: al 74′ Consigli compie un autentico miracolo sullo stacco aereo di Lautaro Martinez, ma nemmeno un minuto più tardi l’esperto portiere neroverde deve arrendersi alla schiacciata di testa ravvicinata di Dzeko, che sigla così anche il suo 101° gol nel campionato italiano su assist di Mkhitaryan. Vince l’Inter, che sale a quota 15 punti in campionato riscattando le prestazioni non proprio brillanti offerte in campionato nelle ultime settimane. Il Sassuolo resta fermo a quota 12 in classifica.
    Inzaghi non perde il vizio: ammoniti e sostituiti col Sassuolo
    Serie A, il calendario
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    Inter-Barça, ancora polemiche contro il Var: “Scandalo, per lo stesso fallo in Roma-Betis è intervenuto”

    BARCELLONA (Spagna) – Il termine “scandalo” è tra i più ricorrenti negli ultimi giorni sulle pagine dei quotidiani e siti internet spagnoli. È così che è stata definita la decisione di non assegnare un calcio di rigore al Barcellona per l’episodio che ha visto coinvolto Dumfries (e la sua mano) in area di rigore dell’Inter. Ed è sempre così che viene considerato ciò che è successo a distanza di 24 ore, in un altro confronto incrociato tra Italia e Spagna, ossia la sfida di Europa League tra Roma e Betis.Guarda la galleryInter-Barcellona: le reazioni dei media spagnoli agli errori arbitrali
    Due pesi e due misure
    Il rigore assegnato ai giallorossi su segnalazione del Var è infatti per dinamica molto simile a quello non concesso al Barcellona contro l’Inter. E a rendere il tutto ancora più controverso è il fatto che al Var ci fosse lo stesso arbitro, ossia l’olandese Pol van Boekel. Per lui è stata una settimana piena d’impegni, insomma, tra partite di Champions ed Europa League. Solo che, come sottolineano furiosamente in Spagna, analizzando due casi molto simili ha preso due decisioni opposte. Ecco perché quel che prima era considerato uno scandalo, adesso per i media spagnoli lo è ancora di più.
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