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    Castel Maggiore festeggia la prodezza di Raspadori con l'Italia: “Uno di noi”

    CASTEL MAGGIORE (Bologna) – Anche il Comune di Castel Maggiore ha voluto festeggiare il concittadino Giacomo Raspadori, attaccante del Napoli in prestito dal Sassuolo, il cui gol ha permesso all’Italia di battere l’Inghilterra 1-0 in Nations League. “La risolve Raspadori! #unodinoi #siamocastelmaggiore”, si legge sulla pagina Facebook ufficiale del Comune alle porte di Bologna. E’ la quarta rete con la maglia azzurra per il ventiduenne calciatore emiliano, la cui famiglia risiede tuttora a Castel Maggiore, e il post sul social – accompagnato da un fermo immagine tv ‘catturato’ dopo la rete – ha in breve ricevuto decine di ‘Mi piace’. “Ha qualità straordinarie ma ha pochissime partite a livello internazionale – ha commentato ieri sera il ct Roberto Mancini – e questo conta. Se avesse 50 partite internazionali sarebbe un giocatore ancora migliore, è giovane e gli va dato tempo. Il gol è stato straordinario, ha fatto tutto bene”. LEGGI TUTTO

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    Bremer: «Felicissimo per l'esordio nel Brasile». Stile Juve, ma vincente

    TORINO – (e.e.) Il Brasile batte 3-0 il Ghana a Le Havre (Marquinhos al 9′, Richarlison al 28′ e al 40′ su assist di Neymar) e Bremer fa il suo esordio in maglia verdeoro nella ripresa. Così, svanisce ufficialmente l’opzione Italia (sta prendendo la doppia cittadinanza grazie alla moglie Deborah Claudino). E adesso per il centrale della Juventus l’obiettivo è confermarsi nella lista di Tite e andare al Mondiale in Qatar. L’ex granata ha preso il posto di Thiago Silva giocando il secondo tempo. Difesa a 4 in stile Juve, ma vincente. «Felicissimo per l’esordio, rappresentando la nostra nazione», scrive Bremer su Instagram. E’ il sogno che si realizza dopo la gavetta, l’approdo in Italia, la crescita nel Toro e il passaggio boom in estate alla Juventus (41 milioni più bonus). Dove i problemi non mancano, però lui è una certezza, al di là del modulo. Certo col Brasile si spinge di più, il baricentro si alza e lui può andare in pressione, come preferisce giocare, in una linea formata da Militao, Bremer appunto, Marquinhos e Telles. La novità è il madridista Militao terzino destro. Ma quando Telles si alza, diventa una barriera a tre. Guarda la galleryDa Paredes a Danilo, da Milik a Di Maria fino a Vlahovic: la Juventus-NazionaleIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, primi esami per Pellegri con l'Italia: Napoli in forse

    TORINO – Pietro Pellegri ko con l’Under 21 e tifosi granata in apprensione. Ecco come sta l’attaccante: ce lo spiega dalla redazione Marco Bonetto: «La sua partita con l’Inghilterra è durata una mezzora, poi è uscito per un problema muscolare. Il ragazzo sta rientrando dal ritiro azzurro. In mattinata è stato sottoposto a primi accertamenti strumentali dai medici dell’Italia. Dall’ambiente della Nazionale filtra un cauto ottimismo, non dovrebbe essere nulla di grave, ma la sua presenza a Napoli resta in forse. Se ne saprà di più lunedì, quando il Toro gli farà fare altri esami, a bocce ferme. Allora si capirà meglio l’entità dell’infortunio». L’attaccante è importante per la squadra di Juric perché fa rifiatare Sanabria, ma gli infortuni continuano a non dargli tregua. Ormai da alcuni anni. LEGGI TUTTO

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    Torino in ansia per Pellegri: l'attaccante ko con l'Under 21

    TORINO – Una brutta notizia da Pescara per il Torino, che deve incassare l’infortunio di Pietro Pellegri. Schierato titolare nel 3-5-2 azzurro dal ct Paolo Nicolato, il centravanti granata è stato infatti costretto ad uscire nel primo tempo dell’amichevole persa 2-0 dall’Italia Under 21 contro l’Inghilterra.
    Italia U21-Inghilterra U21 0-2: statistiche e tabellino
    Problema all’adduttore
    Con il risultato già indirizzato dalla doppietta segnata in avvio da Brewster, Pellegri ha provato a guidare la reazione degli azzurrini e ha cercato anche il gol al 21′, con un sinistro parato dal portiere inglese Bursik al 21′. Sette minuti dopo però il 21enne del Toro ha dovuto alzare bandiera bianca per un problema all’adduttore e lasciare il posto a Colombo. Uno stop che tiene ora in ansia i granata, con le condizioni del giocatore che saranno valutate nelle prossime ore. LEGGI TUTTO

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    Italia col mal di gol? Colpa di… Balotelli. E delle big come Juve, Inter e Milan

    TORINO – Roberto Mancini e la crisi dell’attacco. Il ct si ritrova a richiamare dopo anni Manolo Gabbiadini, promessa di un tempo frenato da infortuni ma non solo. L’Italia che guarderà le partite del Qatar dalla tv, mentre Svizzera e Galles (per citarne due tra le tante) ci saranno, si ritrova punto e capo, con il problema del gol. Perché? Parte tutto da lontano. Si potrebbe dire che da Mario Balotelli in poi, in maglia azzurra è stata una lunga e lenta agonia. E anche così si spiegano i flop mondiali, non solo le ultime due mancate qualificazioni. Perché già nel 2014, eliminazione in Brasile al primo turno (come peraltro nel 2010 in Sud Africa), il fallimento di SuperMario coincise con quello degli azzurri. A unire quella spedizione a oggi, Ciro Immobile, l’unico che in Serie A compete con i big stranieri, ma che con la maglia della Nazionale non è così decisivo come col club. E il Gallo Belotti ha cantato una sola stagione, alla grande, in Serie A.

    MANCINI, ARCHIVIA GLI ESPERIMENTI: ALL’ITALIA SERVONO PUNTI E FIDUCIA

    BOMBER STRANIERI Per di più, le big storiche del nostro calcio, non si affidano più agli italiani in attacco: non lo fa la Juventus, non lo fanno Milan e Inter. E manco Atalanta e Udinese, se vogliamo restare alle cosiddette sorprese di questo campionato. E allora le speranze, residue, sono riposte negli ex Sassuolo post diaspora: Gianluca Scamacca finito al West Ham e Giacomo Raspadori che impreziosisce il reparto avanzato del Napoli (peraltro ben nutrito). In attesa che spunti davvero qualche giovane uomo gol e che un Gnonto della situazione la butti dentro con costanza.
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    Nazionali, club, infortuni che scompaiono e riappaiono. Chi paga?

    TORINO – (e.e.) E’ sempre più difficile capirci qualcosa. Arriva la chiamata della Nazionale, ed ecco il fuggi fuggi. Sì, anche degli infortunati. Insomma, già la sirena del Mondiale mette il freno, magari emotivo, ora anche la sosta per le prove generali ha il potere di far sbraitare i dirigenti e gli allenatori dei club. Ci sono malesseri che scompaiono, altri che riappaiono. E certo, anche guai reali con gente che non parte o ritorna subito dopo la visita fiscale. Ma insomma, il caos è caos. E vedere Dybala sorridente che pedala a fianco di Messi, Di Maria e soci a Miami fa sbraitare i romanisti, ad esempio. Loro non hanno potuto applaudire la Joya nel match perso contro l’Atalanta: stava in tribuna. Che dire di Roberto Mancini? Marco Verratti, che dovrebbe essere il perno e il leader dell’Italia, continua il suo rapporto ondivago: è l’ennesimo forfait del cemntrocampista del Psg. Sfortuna… Poi c’è chi in Nazionale ritrova il sorriso (Bremer, ma non solo: quasi tutti quelli della Juventus) e chi ne approfitta per rigenerarsi. Insomma, il campionato quasi finisce per essere una parentesi. Ma chi passa lo stipendio?Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Politano e Pellegrini lasciano il ritiro della Nazionale

    NAPOLI – Dopo Marco Verratti anche l’attaccante del Napoli Matteo Politano ha lasciato il ritiro della Nazionale di Roberto Mancini. Il Napoli ha comunicato ufficialmente che: “Matteo Politano lascia la Nazionale e rientra a Napoli. L’attaccante azzurro, che domenica a San Siro contro il Milan aveva subìto un trauma distorsivo alla caviglia destra, dopo la valutazione dello Staff medico della Nazionale tornerà all’SSCN Konami Training Center dove inizierà la riabilitazione”.
    Anche Pellegrini out. I sostituti chiamati da Mancini
    Problema muscolare invece per Lorenzo Pellegrini anche lui costretto a lasciare il raduno azzurro. Il giocatore giallorosso ha effettuato esami in Nazionale che hanno confermato un affaticamento al flessore sinistro. Non sono quindi previsti ulteriori accertamenti e sono escluse lesioni. Pellegrini, dunque, sarà a disposizione di Mourinho per la gara con l’Inter al rientro dalla sosta. Il Ct Roberto Mancini ha convocato Salvatore Esposito (Spal, era già in raduno con l’under 21), Davide Frattesi (Sassuolo) e Manolo Gabbiadini (Sampdoria), che arriveranno a Coverciano nelle prossime ore.
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    Milan-Napoli è anche Calabria-Di Lorenzo: incrocio scudetto con vista sulla Nazionale

    MILANO – Terzini destri, e capitani, contro. È il confronto tra Davide Calabria e Giovanni Di Lorenzo. Avversari in Milan-Napoli e in concorrenza per una maglia azzurra. Un confronto, quello in chiave Italia, ancora una volta vinto dal giocatore di Luciano Spalletti. Di Lorenzo è ormai divenuto un elemento fisso nell’undici di partenza di Roberto Mancini. Altrettanto non avviene per il rossonero, ignorato nelle convocazioni per il duplice impegno che vedrà gli azzurri di scena in Nations League contro l’Inghilterra (proprio al Meazza) venerdì sera e poi a Budapest contro l’Ungheria il lunedì successivo. Due partite in cui l’Italia si gioca ancora una possibilità di Final Four, ma con un occhio attento all’ultimo posto – oggi occupato dall’Inghilterra – che significa retrocessione. Un’assenza che ha fatto inarcare più di un sopracciglio.
    Calabria totalePerché Calabria, da oltre un paio di stagioni a questa parte, ha evidenziato una continuità di rendimento che prima gli mancava. Questo grazie a una crescita nella sicurezza personale, che ne fa uno dei migliori interpreti del ruolo, per l’attenzione alla fase difensiva e il contributo in quella offensiva. Figlio del vivaio del Milan, per Stefano Pioli è stato naturale consegnargli la fascia dopo l’eclissarsi di Alessio Romagnoli e dopo l’infortunio di Simon Kjaer. Calabria impersona quello spirito rossonero che ha contribuito alla costruzione dell’ultimo scudetto.
    Di Lorenzo onnipresenteLa fascia di capitano a Di Lorenzo è invece il frutto della fiducia ottenuta dalla squadra una volta incassato l’addio di Lorenzo Insigne. In estate, quando è stato il momento di decidere, lo spogliatoio non ha avuto dubbi nell’individuare nel terzino destro l’elemento cui consegnare tale responsabilità sul campo. Questo perché Di Lorenzo, fin dal suo arrivo da Empoli nel 2019, ha risposto con il lavoro a quanti non lo ritenevano all’altezza della nuova realtà. Mai appariscente, sempre concreto. E sempre presente, con un rendimento in cui gli sbandamenti sono stati ridotti al minimo. È la traiettoria vissuta anche nell’Italia, con una crescita progressiva che lo ha portato alla titolarità nella squadra che ha vinto l’Europeo nel 2021. E ora la sfida a Calabria, in un confronto verso il titolo che avrà anche inevitabili ricadute con vista sulla maglia azzurra.
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