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    Cremonese-Torino, la probabile formazione di Juric: Vojvoda pronto al debutto

    TORINO – La Cremonese, oggi, come primo e unico pensiero, pur in una settimana da tre impegni in rapida successione. Niente calcoli in vista del turno infrasettimanale, insomma. E, però, le sfide ravvicinate soprattutto ai grigiorossi e all’Atalanta segneranno un ostacolo piuttosto irto per il Torino sotto il punto di vista dei ritmi in campo e dello sforzo atletico richiesto. Anche per questo, ma non solo per questo, Juric medita novità sulle fasce. A sinistra allo Zini è probabile l’esordio stagionale di Vojvoda, pienamente ristabilito dopo l’infortunio che ne ha condizionato l’ultimo mese, mentre a destra il volto nuovo Lazaro insidia da vicino un Singo ancora non del tutto convincente. Accorgimenti che, appunto, non sono però unicamente figli di un calendario fin da subito intasato.  Nei primi due turni alla creatura di Juric è mancato qualcosa sulle corsie esterne e lo stesso tecnico l’ha evidenziato a margine del pareggio a reti bianche con la Lazio: «Saremmo potuti essere più efficaci negli uno contro uno e nei cross dalle fasce», l’analisi della partita a caldo. Un’analisi che chiama in causa, in primo luogo, proprio il kosovaro, esterno destro convertito a sinistro nel corso della passata stagione, probabilmente l’elemento del reparto che meglio interpreta il calcio dell’allenatore di Spalato. Una lesione di primo grado al retto femorale, accusata durante la seconda parte del ritiro a Waidring, lo ha costretto a saltare parte della preparazione, ma già sabato scorso Vojvoda si è seduto in panchina e quest’oggi scalpita per scendere in campo dal primo minuto al posto di Aina. Un’ambizione che cova anche Lazaro, che finora ha totalizzato tre presenze su tre partite, ma per miseri 37′ totali: l’austriaco sta lavorando sodo al Filadelfia per entrare nei meccanismi di Juric e Cremona potrebbe rappresentare il teatro della sua prima volta da titolare. Guarda la galleryCremonese-Torino: la probabile formazione di Juric 
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    Juric: “Lukic? Sta benissimo. Il mercato? Le mie idee sono chiare”

    TORINO – Una vittoria contro la neopromossa Cremonese per restare nei piani altissimi della classifica (con un successo i granata salirebbero a quota 7 punti): questo l’obiettivo di un Toro che allo Zini – domani l’inaugurazione dopo i lavori di ristrutturazione – punta alla posta piena.

    «La Cremonese è molto simile a noi, la società ha fatto un grande mercato mettendo a disposizione di Alvini gli elementi adatti alla sua proposta di gioco. Hanno ritmo, accelerazioni, tanta gamba, se non saremo concentrati prenderemo cinque gol. Alvini lavorava in verticale già a Perugia: è molto simile a me, per fare il suo gioco deve essere un po’ pazzo. Non l’ho seguito nella sua crescita, ma a Perugia mi è davvero piaciuto tanto: rischia, si vuole prendere la partita. Hanno perso due gare, ma disputando ottime prestazioni. Ripeto, se saremo rilassati prenderemo cinque gol. Per quanto ci riguarda non farò grandi cambi di formazione, anche se ci devo un po’ pensare: in settimana abbiamo lavorato abbastanza bene, senza particolari problemi. Andremo avanti con le nostre idee: speriamo di reggere, ma io credo di sì. Vlasic? Aveva ottimi dati atletici, dopo la Lazio. E’ un atleta di alta potenza e deve alzare il livello. Contro la Cremonese sarà una prova più intensa che contro la Lazio: si tratta di due partite completamente diverse».

    Il tecnico croato parla quindi di quanto ritiene abbia ormai acquisito il suo Toro, e di quanto invece debba essere migliorato: «Nell’interpretazione delle gare si vede che sappiamo cosa dobbiamo fare. Fisicamente, inteso come forza, siamo invece a livelli molto bassi. Lukic? Sta benissimo: per me è un grande ragazzo che ha avuto un cortocircuito: dico sempre, ma perché l’ha avuto? In quel frangente abbiamo perso tutti (Juric si riferisce alla scelta di Lukic di non prendere parte alla trasferta di Monza, ndr). Resta il fatto che Linetty e Ricci contro la Lazio mi sono piaciuti: vedremo chi sceglierò. Schuurs? Su alcune cose deve migliorare tanto, per esprimersi ad alti livelli. Ricci? Sta lavorando per diventare un centrocampista completo: ha messo su muscoli, sta crescendo tanto ma non sarà mai un incontrata puro. Però per visione di gioco e rapidità di passaggio è molto forte. Radonjic? In quattro anni non ha mai fatto tre partite di fila. Noi vogliamo portarlo al massimo, come vogliamo riproporre Vlasic ai livelli del Cska Mosca e portare Sanabria a impazzire e segnare una marea di gol. Noi non abbiamo Immobile che siamo certi che segna 25 gol, noi dobbiamo lavorare per farli esplodere tutti».

    Il ritorno di Pobega al Milan ha creato un buco davanti alla difesa, in particolare nel gioco aereo: «Sì, adesso siamo più bassi sui piazzati, in certe situazioni rischiamo qualcosa: Pobega di testa puliva tante situazioni, in generale abbiamo perso sotto questo aspetto dovendo rinunciare anche Bremer e a Belotti: certo, in alcune partite pesa. Il mercato? Le mie idee sono chiare: io so cosa voglio, e le caratteristiche che mi servono vanno rispettate».
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    Praet il chiodo fisso del Torino. Come Pobega

    TORINO – Ivan Juric chiede un ultimo sforzo alla società. E il Toro prova lo sprint sul mercato. Ecco il punto con Giovanni Tosco dalla redazione: «E’ risaputo che il tecnico apprezzi Dennis Praet e spinga per il suo rientro. Tra l’altro, sul profilo Instagram del belga sono riapparse in serie le foto dei tempi granata. Che sia un hacker, un errore o quant’altro, sta di fatto che il giocatore non le ha rimosse. Il Leicester lo tiene in panchina e lui vorrebbe rivestire la maglia granata. Fino all’ultimo Vagnati ci proverà». E lo sprint sarà anche su un altro obiettivo: «Tommaso Pobega che al Milan è chiuso, ha giocato pochi minuti e rischia di immalinconirsi. Il Milan stesso rischia di vedersi deprezzare il giocatore che con Juric aveva dato il meglio di sé: sarebbe il centrocampista di peso capace anche di offendere che l’allenatore croato vuole». Nel frattempo, i tifosi lo spingono a forza di post. LEGGI TUTTO

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    Toro, è un pari che vale

    Juric ha scelto di escludere dalla formazione iniziale Lukic, punito per l’ammutinamento di una settimana fa: al suo posto, come a Monza, Linetty. Nella Lazio Vecino viene preferito a Basic, mentre Provedel sostituisce lo squalificato Maximiano. Il pressing del Torino mette subito in difficoltà la Lazio, che per un quarto d’ora si limita a chiudere gli spazi e a cercare qualche infruttuoso contropiede. Dopo 8’ brivido per i biancocelesti: Linetty ruba il pallone a Milinikovic-Savic e serve Sanabria, il cui tiro termina fuori non di molto. La prima occasione per la Lazio arriva al 24’, quando Zaccagni libera Marusic, sfuggito a Singo: Milinkovic-Savic dice no. La partita è molto tattica: ci sono diversi spunti interessanti ma nessun vero pericolo per i portieri. Migliore l’atteggiamento dei granata, però nel complesso è giusto lo 0-0 con cui le squadre vanno all’intervallo.
    Nella ripresa, iniziata senza cambi, il primo squillo è della Lazio, all’8’: Linetty perde palla a centrocampo, Felipe Anderson lancia Immobile, che conclude con un bel diagonale sul quale Milinkovic-Savic respinge di piede. Attento, due minuti dopo, Provedel a bloccare un tentativo dal limite di Ricci. Al quarto d’ora Sarri cambia il centrocampo: dentro Marcos Antonio, all’esordio, e Basic, fuori Cataldi e Vecino. Gioca meglio la Lazio adesso, e si vede. Prima Immobile sfrutta un tocco di testa di Milinkovic-Savic, si libera di Buongiorno e conclude con decisione: Djidji devia in angolo. Poi un’incertezza di Ricci e Buongiorno permette a Milinkovic-Savic di concludere da distanza ravvicinata: salva lo stesso Ricci in scivolata. Al 26’ Juric prova a dare una scossa a un Toro chiaramente in difficoltà: Lazaro, Lukic e Pellegri vanno a sostituire il deludente Singo, Linetty e Sanabria, mentre nella Lazio entra Pedro per Felipe Anderson. L’ultimo brivido arriva nel recupero, quando Milinkovic-Savic respinge un angolo molto insidioso di Luis Alberto. Un po’ di tensione finale tra i laziali e l’arbitro. Ma il risultato nel complesso è giusto.
    Torino-Lazio 0-0
    Torino (3-4-2-1): V. Milinkovic Savic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez; Singo (26’ st Lazaro), Linetty (26’ st Lukic), Ricci, Aina; Vlasic, Radonjic (36’ st Seck); Sanabria (26’ st Pellegri). A disp. Berisha, Gemello, Bayeye, Schuurs, Segre, Ilkhan, Adopo, Vojvoda, Garbett. All. Juric
    Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic; S. Milinkovic Savic (38’ st Luis Alberto), Cataldi (16’ st Marcos Antonio), Vecino (16’ st Basic); Felipe Anderson (26’ st Pedro), Immobile, Zaccagni (38’ st Cancellieri). A disp. Adamonis, Magro, Casale, Romero, Hysaj, Radu, Gila. All. Sarri
    Arbitro: Piccinini di Forlì
    Note: ammoniti Cataldi, Marcos Antonio e Lazzari per gioco scorretto, Immobile per proteste. Recupero tempo: pt 0’; st 3’ LEGGI TUTTO

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    Grande Torino a Monza: Miranchuk e Sanabria gol. Lukic, li hai visti?

    MONZA – Per nulla condizionato dal clamoroso ammutinamento di Lukic, che ieri ha comunicato a Juric l’intenzione di andare via, il Torino vince con pieno merito in casa del Monza, allo storico debutto in Serie A sotto gli occhi di Berlusconi. Le reti del nuovo acquisto Miranchuk nel primo tempo e di Sanabria nella ripresa, il pressing intenso, l’attenzione quasi sempre esemplare nella fase difensiva: sono questi gli ingredienti che hanno consentito ai granata di bissare il successo di una settimana fa in Coppa Italia (3-0 al Palermo) e di iniziare nel migliore dei modi anche la corsa in campionato, battendo 2-1 i biancorossi, a segno proprio allo scadere con Mota Carvalho.

    IN AVVIO Juric, come previsto, lancia subito Miranchuk, schierato con l’altro nuovo acquisto Radonjic a supporto di Sanabria. Al posto dell’ammutinato Lukic tocca a Linetty: la fascia di capitano va a Rodriguez. In difesa scelte obbligate per l’assenza dell’infortunato Zima e dello squalificato Buongiorno. Stroppa cambia ma non troppo – considerata la rivoluzione sul mercato della società biancorossa: tredici acquisti -: mezza squadra è quella che ha conquistato la promozione. C’è però l’esordio dall’inizio dell’ultimo arrivato, Petagna. Dopo neanche 5 minuti Radonjic serve una palla perfetta per Sanabria che, solo davanti a Di Gregorio, da due passi non riesce a calciare. Il Monza fa possesso malgrado il pressing intenso del Toro, però si rende pericoloso solo dalla distanza al 20’ con Filippo Ranocchia: Milinkovic-Savic respinge con i pugni. Poco prima della mezz’ora Di Gregorio si supera per respingere un diagonale insidioso di Radonjic, brillante come contro il Palermo. Ma i brividi ci sono anche dall’altra parte, quando ancora Ranocchia conclude da fuori, sfiorando il palo alla sinistra del portiere serbo. Al 43’ il vantaggio del Toro: palla rubata sulla trequarti del Monza, Radonjic appoggia a destra a Sanabria che fa da sponda per Miranchuk: il russo arrivato dall’Atalanta scavalca Di Gregorio con un tocco preciso di sinistro.

    I CAMBI La ripresa inizia con l’ingresso di Vlasic – nome eccellente del mercato granata – al posto di Miranchuk, non al meglio a dispetto della rete. Il Monza non punge e Stroppa dopo un quarto d’ora ne cambia tre (dentro Carboni, Mota Cavalho e Ciurria, fuori Carlos Augusto, Ranocchia e Caprari), ma poco dopo è il Torino a raddoppiare: su un rilancio sbagliato di Carboni nella propria area, Ricci pesca Sanabria che, solo a un passo dalla linea di porta, con una spettacolare mezza rovesciata si fa perdonare l’errore in avvio. Juric inserisce Segre al posto di Adopo, ammonito nel primo tempo. È ancora il Toro a spaventare Di Gregorio: spunto di forza di Radonjic, però la conclusione è imprecisa. Alla mezz’ora una ripartenza perfetta – iniziata da Ciurria e proseguita da Mota Carvalho – mette Birindelli nella condizione di calciare appena dentro l’area: Milinkovic-Savic alza in angolo. Poco dopo Juric toglie anche l’altro ammonito, Singo: al suo posto un altro volto nuovo, Lazaro. Il Monza prova a spingere con più convinzione, ma anche nel finale il Torino non rischia nulla e anzi a 5 minuti dalla fine ci sono le vibranti proteste per un contatto in area su Radonjic che l’arbitro non giudica falloso. E subito dopo è ancora il serbo a sfiorare due volte il 3-0 con un tiro che sfiora la traversa e una conclusione terminata addosso a Di Gregorio. Resta il tempo per l’esordio di Ilkhan, il talentino turco strappato al Besiktas, e per l’inutile rete del Monza, propiziata da una galoppata a sinistra di D’Alessandro sul cui cross toccano Gyktjaer e Milinkovic-Savic favorendo il tocco ravvicinato di Mota Carvalho. Ma la festa è granata!

    Monza-Torino 1-2Marcatori: pt 43’ Miranchuk; st 21’ Sanabria, 49’ Mota CarvalhoMonza (3-5-2): Di Gregorio; Marlon, Pablo Marì, Carlos Augusto (18’ st Carboni); Birindelli, F. Ranocchia (18’ st Mota Carvalho), Barberis, Valoti (30’ st Sensi), D’Alessandro; Caprari (18’ st Ciurria), Petagna (30’ st Gyktjaer) A disp. Cragno, Sorrentino, Caldirola, A. Ranocchia, Antov, Colpani, Marrone, Bondo, Molina, Vignato. All. StroppaTorino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Adopo (25’ st Segre), Rodriguez; Singo (32’ st Lazaro), Linetty, Ricci (44’ st Ilkhan), Aina; Miranchuk (1’ st Vlasic), Radonjic; Sanabria. A disp. Berisha, Gemello, Bayeye, Pellegri, Wade, Garbett. All. JuricArbitro: Mariani di ApriliaNote: ammoniti Singo, Adopo e Pablo Marì per gioco falloso. Angoli: 7-2 per ilTorino. Recupero tempo: pt 1’; st 4’ LEGGI TUTTO

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    Torino, Juric torna a parlare: “Ritiro difficile senza giocatori”. E su Vagnati…

    TORINO – Alla vigilia del delicato esordio in casa del Monza, torna a parlare il tecnico del Torino Ivan Juric nella consueta conferenza stampa pre match. “Perché non ho parlato finora? Abbiamo fatto un ritiro davvero brutto, con pochi giocatori, dove non era facile lavorare. Eravamo concentrati su questo, lavorando con i giocatori che c’erano, sperando che la squadra fosse completata per prepararsi al meglio per il campionato”, mette subito le cose in chiaro il tecnico serbo che poi aggiunge: “Penso che la squadra sia ancora incompleta a livello numerica, l’andazzo è uguale all’anno scorso, stiamo prendendo giocatori buoni che negli ultimi anni hanno fatto male, speriamo che i vari Radonjic, Miranchuk, Lazaro, qua possano dare un grande contributo. Però i giocatori non sono figurine che arrivano e li metti, serve lavoro. Noi abbiamo buttato 40 giorni allenandoci senza giocatori”.Guarda la galleryTorino, ufficiale Vlasic: le prime foto in maglia granata
    Juric: “Vagnati? Contento della sua reazione”
    Un esordio non facile, viste anche le tante difficoltà elencate da Juric, contro un Monza neopromosso che vuole puntare a stupire: “Hanno preso giocatori importanti e hanno mantenuto una buona base dall’anno scorso, ci aspetta una partita difficilissima. Loro palleggiano bene, hanno il loro gioco. Vedremo come noi riusciremo a rispondere a questo tipo di partite. Queste settimane abbiamo provato la soluzione Adopo in difesa, so che lui è un centrocampista e si trova meglio in mezzo ma la situazione è questa. So che non è il massimo ma so che può fare bene”. Intanto reclama ancora un pò di mercato Juric, tema caldo dell’estate tanto da portare allenatore e ds a doversi confrontare duramente: “Ci mancano ancora dei giocatori, è andato via Bremer, il miglior difensore della serie A, e finora non è arrivato nessuno. Non è semplice mettere giocatori dentro per come giochiamo, i giocatori hanno bisogno di tempo per assimilare le nostre richieste. Se non siamo allenati bene si fa fatica a fare il nostro calcio. Ci mancano giocatori in difesa e a centrocampo. Sulle fasce siamo a posto e in attacco sono contento che sono arrivati Vlasic e Miranchuk. Vagnati? Sono contento che ha avuto quella reazione quel giorno della lite. A volte avevo la sensazione che fosse un muro di gomma, così reagendo ho capito che ha voglia di reagire e fare bene per la squadra. Che rapporto abbiamo adesso? Normale”.
    Guarda la galleryMiranchuk al Torino: subito in posa con la nuova maglia
    Juric: “In Coppa Italia non ho visto una bella partita”
    Qualche dubbio di formazione di Juric che prosegue: “Lukic è un ragazzo che è da sei anni qua, l’anno scorso ha fatto un salto di qualità anche nella personalità. Mi sembrava una scelta naturale quella di farla capitano. La gerarchia in porta? Abbiamo valutato sia Berisha che Milinkovic-Savic, in questo momento andiamo su Vanja che ha fatto bene in ritiro e anche con il Palermo, sarà lui il titolare. Sulle fasce siamo a posto, è vero che sono tutti terzini destri ma possono tutti adattarsi a giocare anche a sinistra, tranne Singo che può giocare solo a destra”. Ripartire dalla vittoria in Coppa Italia l’obiettivo del Toro: “Contro il Palermo non ho visto una bella partita. Anzi. Ho visto tante cose che non mi sono piaciute e abbiamo lavorato tanto questa settimana per migliorare certe situazioni, come idee, come stato di forma, perché ho avuto l’impressione che non ci siamo ancora. La squadra per poter competere in serie A deve essere altra roba”.
    Juric: “Non sono deluso, ogni tanto serve fare casino”
    “Il mio lavoro è questo, sono pagato, anche tanto, per questo. Anche il presidente ha detto chiaramente che negli ultimi anni si sono persi tanti soldi. Noi abbiamo abbassato di tanto il monte ingaggi, con giocatori come Sirigu, Belotti, Baselli, Rincon che guadagnavano tanto e stiamo prendendo giocatori che prendono di meno. Vendendo Bremer abbiamo preso tanti soldi. Sotto questo aspetto penso che il presidente sia molto contento perché ha abbassato il monte ingaggi e ha alzato il livello, arrivando al decimo posto e prendendo anche 7 milioni di più dai diritti TV. Anche quest’anno l’idea del presidente mi sembra la stessa. Poi, con tutta sincerità, non voglio più litigare. A volte per fare il bene della società bisogna litigare, fare casino, ma adesso mi concentro solo sul campo, ho capito che non riesco a far passare le mie idee, mi concentro sul campo, faccio il mio. Cercheremo di migliorare i ragazzi, di farli crescere, di fare il massimo. Il presidente è molto chiaro, mi dice che sono come i 5 stellenon solo deluso, ma ci sono dinamiche su cui non posso influire con alcune difficoltà, non abbiamo un difensore, non abbiamo uno come Pobega o uno come Mandragora. Però è inutile fare bordello, su certe cose devo mettere una pietra sopra e provare a fare il massimo con il gruppo che ho”.
    Juric: “Obiettivo? Abbiamo perso giocatori importanti”
    Stagione pronta a partire dunque con Juric che alla domanda sull’obeittivo finale ricponde: “Non lo so, abbiamo perso 8 giocatori molto importanti. Perdendo Bremer abbiamo perso un fuoriclasse. E’ difficile dare un obiettivo adesso come possono fare altre squadre, vediamo partita dopo partita. Noi abbiamo modificato troppo la preparazione in vista della pausa per il Mondiale. Ora abbiamo un gruppo di giocatori che sta bene e vuole partire subito forte”.
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    Ecco come giocheranno Miranchuk e Vlasic

    TORINO – Con l’arrivo di Vlasic e Miranchuk il Toro ha dato una decisa sterzata al mercato e adesso per Juric le variabili là davanti cominciano a essere interessanti, anche se magari non a partire dalla partita di sabato in casa del Monza, debutto di campionato. Perché i due nuovi arrivi sono gli uomini che il tecnico croato ha fortemente voluto per schierarli alle spalle di Sanabria o Pellegri nel 3-4-2-1 e non c’è dubbio che permetteranno ai granata di compiere un significativo salto di qualità sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista dell’esperienza anche internazionale. Nella sua mente Miranchuk giocherà a destra e Vlasic a sinistra e a questo punto Radonjic – che pure contro il Palermo in Coppa Italia ha lasciato una più che buona impressione – sarebbe destinato alla panchina, così come Demba Seck. D’altra parte, è questo un ruolo chiave per Juric, che non a caso aveva chiesto a Cairo e Vagnati addirittura tre trequartisti. È probabile che a questo punto i giochi siano fatti, anche perché nell’organico del Toro c’è ancora Linetty, che può rappresentare un’ulteriore alternativa a destra, oltre che in mezzo, in attesa per lo meno di capire quale sarà il suo destino. LEGGI TUTTO

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    Toro, depositato il contratto di Ilkhan. Ora tutto su Vlasic e sul difensore

    TORINO – (e.e.) Ivan Juric è stato chiaro: gli 8 giocatori andati via vanno sostituiti. Il contratto del turco Emirhan Ilkhan è stato depositato in Lega. Il giovane turco, risolti alcuni problemi burocratici, si metterà a disposizione del tecnico croato. Ma ha solo 18 anni, anche se con il Besiktas ha già fatto grandi esperienze, e dovrà crescere poco per volta, ambientandosi e imparando la lingua. Ora la priorità è trovare il sostituto di Bremer: resta in ballo il belga Denayer. Per quanto riguarda gli esterni-trequartisti, caldissimo Nikola Vlasic che nel West Ham non trova spazio. Si può trovare un accordo sul prestito con diritto di riscatto. Tocca agli inglesi aprire la strada. LEGGI TUTTO