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    Torino, Sanabria in bilico. Zaza già ai margini

    TORINO – Per fortuna di Juric nelle ultime due gare Andrea Belotti si è riproposto quale prolifico centravanti, capace prima di pareggiare il gol di De Ligt nel derby quindi di segnare una rete pur inutile contro il Cagliari. Questo dopo aver ritrovato il campo in seguito all’infortunio nella prova contro il Venezia. Quando era entrato al posto di un deludente Sanabria, nell’ultimo periodo poco incisivo sotto porta, e non è questa una novità, ma anche in difficoltà nel partecipare alla manovra. Senza il capitano è facile immaginare che anche il punto raccolto nel derby non sarebbe arrivato, azzerando la raccolta delle ultime quattro sfide. Quando, appunto, il Toro ha pareggiato il derby e perso contro Udinese, Venezia e Cagliari, tre squadre che hanno una classifica peggiore rispetto a quella dei granata […]Sullo stesso argomentoTorino, sollievo per Juric: Belotti e Sanabria disponibili per BolognaTorino LEGGI TUTTO

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    Toro, Milinkovic-Savic e la serenità da ritrovare: esercizi tra i pali

    TORINO – Oggi si torna in campo. Il Toro inizia la marcia di avvicinamento alla sfida contro il Bologna. E al Filadelfia, inevitabilmente, c’è un osservato speciale: Vanja Milinkovic-Savic. Il suo 2022 è partito in maniera disastrosa, dopo un ottimo girone d’andata. Anche contro il Cagliari ha trasmesso insicurezza sin dal primo tempo e ora Juric è chiamato a valutare un possibile avvicendamento fra i pali, con tutto ciò che comporta anche per la manovra, visto che Milinkovic-Savic con la sua abilità coi piedi esercita una forte influenza sul gioco del Toro. Etrit Berisha, che in campionato con la maglia granata non ha ancora messo piede in campo, scalpita: contro il Bologna esistono delle possibilità che si prenda lui la titolarità. E occhio al terzo “incomodo”: Luca Gemello, il “preferito” dai tifosi.Guarda la galleryTorino-Cagliari, le pagelle dei granata: Milinkovic Savic stecca ancora LEGGI TUTTO

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    Toro, tre ko in quattro gare: ora si cambia, tutti in bilico

    TORINO – Tre sconfitte in quattro partite sono davvero troppe: oltretutto contro squadre dai valori inferiori, Udinese, Venezia e Cagliari. Brutte frenate che hanno bruscamente interrotto i sogni europei del Torino, che prima di questi ko aveva la speranza di inserirsi in un discorso più ambizioso. L’incantesimo si è rotto e Juric, attento osservatore, dovrà cambiare qualcosa per far sì che il finale di stagione non diventi più insipido di una minestra riscaldata tante volte. Evidentemente ci sono giocatori che si sono bloccati e non riescono a emergere di nuovo da protagonisti. Alcuni stanchi, altri scarichi psicologicamente e altri ancora che hanno dato tutto quello che avevano. Di sicuro, alla luce di tutto ciò, bisogna correre ai ripari.Sullo stesso argomentoTorino, sollievo per Juric: Belotti e Sanabria disponibili per BolognaTorino

    I cambiamenti

    Si cambia, dunque, già dalla prossima trasferta di Bologna in programma domenica. Per prima cosa rientrerà Mandragora in mezzo al campo, dopo aver scontato la squalifica. Elemento che dà più equilibrio e, tra l’altro, è uno dei pochi che cerca la conclusione dalla lunga distanza. Al suo fianco – sempre in tema di cambiamenti – potrebbe giocare Pobega al posto di Lukic. Il serbo in quest’annata è stato uno dei migliori, ma nelle ultime partite, soprattutto quella contro il Cagliari, si è trovato in difficoltà. Un turno di riposo, anche se è già stato fuori per squalifica (aveva saltato la sfida col Venezia), potrebbe servirgli per riprendere forza. E il “prestito” milanista nell’ultima gara è stato uno dei migliori. Ma anche negli altri settori ci si attende dei cambiamenti. Cominciamo dalla difesa: Buongiorno, per esempio, merita di essere schierato anche in prospettiva futura e insidia il posto a Rodriguez nella difesa a 3. A destra ballottaggio tra Djidji e Zima, con Izzo oramai fuori da qualsiasi considerazione tecnica. Bremer intoccabile al centro. E grandi novità potrebbero registrarsi sulle corsie esterne. Probabile il ritorno dall’inizio di Singo sulla destra (anche se non è al top della condizione e va gestito) e quello di Aina a sinistra.

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    Vojvoda e Ansaldi, infatti, con il Cagliari non sono pervenuti o quasi. Peggio l’argentino del kosovaro, comunque. E poi Aina, che dopo il ritorno dalla Coppa d’Africa non ha più trovato posto, merita di avere un’altra possibilità. Del resto Juric aveva cominciato la stagione con lui titolare e sembrava che il nigeriano si fosse tolto di dosso tutte le perplessità del passato. Poi, invece, si è perso per strada tornando a commettere i soliti errori, soprattutto a livello di concentrazione. Ma per la sfida contro il Bologna la sua candidatura a un posto da titolare è concreta. Sulla trequarti, poi, non è certo scontata la conferma di Pjaca. Brekalo rimane sempre in vantaggio nei confronti di tutti gli altri, ma al suo fianco c’è la possibilità di vedere Linetty. Il polacco, quando inizialmente è stato proposto in questo delicato ruolo, aveva fatto discretamente.

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    É giocatore di completa proprietà granata ed è facile immaginare che da qui alla fine della stagione ci sarà più spazio per lui. Brekalo-Linetty sulla trequarti a Bologna è quindi più che una considerazione campata in aria. Con Belotti in attacco, anche se il Gallo in questo giorni sta smaltendo una botta al piede sinistro. E’ recuperabile, comunque. Da rivedere Sanabria, post cure: brutta botta al ginocchio, dovrebbe comunque farcela a sedersi in panca. In mezzo a questi discorsi ne va fatto un altro altrettanto importante. Da qui alla fine del campionato, considerando che la classifica della squadra non permette sogni europei ma neppure timori di lotta retrocessione, bisognerà valutare i giovani che sono arrivati dal mercato di gennaio. Demba Seck sulla trequarti, per esempio, contro il Cagliari ha fatto il suo esordio in granata. Il primo passo verso un inserimento più continuativo. E gli stessi ragionamenti vanno fatti per Ricci a centrocampo e Pellegri in avanti. I tre non partiranno titolari a Bologna, ma probabilmente troveranno spazio a partita in corso. Perché Juric e il Toro devono iniziare a capire fino a che punto potranno diventare i rinforzi giusti per il futuro.

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    Torino, Sanabria e Belotti (quasi) ok

    TORINO – Toro convocato al Fila dopo la brutta figura contro il Cagliari, con, come si legge in apertura di pagina, colloqui fiume tra Juric e i giocatori e annessa una partitella, per chi non ha preso parte alla sfida contro i sardi, contro la Primavera granata. In porta ha così giocato Berisha, per Bologna in aperto ballottaggio con Milinkovic-Savic, dopo le ulteriori titubanze viste contro i rossoblù (sul tiro non irresistibile di Deiola scende in ritardo e non si dà la sufficiente spinta). In un contesto ben poco roseo – il Toro è reduce da un punto in quattro partite – ecco però arrivare una notizia discretamente confortante. Gli esami al ginocchio di Sanabria, vittima di una leggera distorsione, non hanno evidenziato alcuna lesione, ergo il paraguaiano si candida ad alternativa a Belotti – pure sottoposto ad esami, dopo una forte contusione al piede – anche per la sfida del Dall’Ara.Guarda la galleryBelotti a -1 da Graziani, ma a Torino passa il Cagliari dell’ex Mazzarri

    Mandragora torna disponibile per Bologna

    Entrambi i centravanti sono usciti acciaccati dal Grande Torino, ma se le condizioni del Gallo non hanno da subito destato particolare preoccupazione, per quanto riguarda il sudamericano gli esami di ieri hanno invece fatto tirare un bel sospiro di sollievo, a Juric. Che in vista della seconda sfida contro un ex allenatore granata – Mihajlovic, dopo l’incrocio con Mazzarri – recupererà intanto un elemento importante, per il centrocampo. E per ampliare le scelte tra mediana e trequarti. Dopo aver scontato la giornata di squalifica torna infatti disponibile Mandragora. Che entra in ballottaggio con Pobega per un posto dall’inizio al fianco di Lukic. Sempre che il tecnico croato non decida di concedere un turno di riposo al serbo, domenica apparso comprensibilmente stanco dopo un campionato fin qui disputato ad altissimi liveli. Possibile anche l’impiego di Lukic e Mandragora in modo tale da riproporre Pobega sulla trequarti. Una soluzione da tenere in considerazione, vista la prova non particolarmente brillante di Pjaca, col Cagliari.

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    Oggi pomeriggio niente allenamento 

    Questo mentre oggi il Torino osserverà un turno di riposo, dopo l’allenamento-confronto andato in scena ieri. Domani la ripresa, in vista di una prova che i granata non possono permettersi di perdere, visto il pochissimo raccolto di recente. Per Bologna, intanto, è da attendersi la probabile uscita dal pacchetto dei titolari di Ansaldi, dopo l’opaca prestazione di domenica. In tal caso toccherebbe a uno tra Singo – deludente al momento dell’ingresso in campo al posto di Vojvoda – e Ola Aina che però è decisamente scivolato in basso nelle gerarchie di Juric […]

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    Rincorsa Sanabria: dribblare Belotti per il vincere il Toro

    TORINO – Riavvicinare Belotti nelle gerarchie di Juric e restare nel Toro da protagonista: queste le tappe dell’attuale percorso granata di Sanabria. Che non sarà un bomber da 15 reti a stagione, ma che indubbiamente è un centravanti che sa difendere palla e toccarla con tecnica superiore alla media. “Fa giocare bene la squadra”, il coro degli allenatori che hanno lavorato con il paraguaiano. Di ciò è ad esempio convinto Davide Nicola, fresco di chiamata sulla panchina della Salernitana al posto di un altro ex tecnico granata qual è Colantuono. E’ stato proprio il tecnico di Luserna San Giovanni, protagonista di una soffertissima salvezza nella passata stagione, a caldeggiare nel gennaio 2021 l’acquisto dal Betis della punta.Sullo stesso argomentoToro, il valore della rosa è decollato: merito di JuricTorino

    É arrivato insieme a Mandragora

    Arrivato assieme a Mandragora, altro colpo rivelatosi decisivo per mantenere la categoria e ora risorsa fondamentale del Toro affidato a Juric. Quello che dopo un paio di stagioni di maturazione sarà chiamato a giocarsela per le coppe europee. Un palcoscenico sul quale Sanabria punta a salire da attaccante del Torino. Possibilmente con indosso la maglia da titolare, o comunque da alternativa di lusso al centravanti di riferimento […]

    Sullo stesso argomentoToro, tre colpi per dare a Juric una squadra da coppeCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, Ansaldi potrà rimanere: è una colonna dello spogliatoio

    TORINO – I numeri, nel calcio, non sono tutto. Limitandosi a quelli, per esempio, sembrerebbe ineluttabilmente al capolinea l’avventura di Cristian Ansaldi al Torino. L’argentino, che a settembre compirà 36 anni, non ha infatti sommato che 12 misere presenze in questa stagione. Di più: in campionato è sceso in campo da titolare per l’ultima volta in casa contro il Genoa lo scorso 22 ottobre, ovvero quattro mesi fa esatti. Quattro mesi in cui ha aggiunto al ruolino personale soltanto 46′ in campo, frutto di quattro brevi spezzoni.Guarda la galleryJuve-Toro, le pagelle dei granata: Bremer gigante e un super Brekalo

    Ha anche avuto il Covid quest’anno

    Tra i quali, negli ultimi due turni, quelli con Venezia e Juventus. Nel mezzo i soliti problemi muscolari, con l’infortunio al bicipite femorale, ma anche lo stop di inizio 2022 dettato dalla positività al Covid. Tutti fattori che hanno contribuito a relegarlo ai margini del progetto tecnico di Juric, che sta sfruttando le sue indubbie qualità tecniche con il contagocce […]

    Sullo stesso argomentoToro, contro il Cagliari la squadra merita uno stadio bollenteTorino LEGGI TUTTO

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    Toro, il piano di Juric per recuperare Milinkovic-Savic

    TORINO – Quanto durerà ancora la fiducia di Ivan Juric nei confronti di Vanja Milinkovic-Savic? É questa la domanda più ricorrente nell’ambiente granata, dopo l’esito di un derby che ha indubbiamente saldato la fiducia della tifoseria nei confronti della squadra, contestualmente aumentando le perplessità sulla tenuta del portiere. Questa volta, cioè venerdì sera, superato da un colpo di testa di De Ligt che ha sorpreso il serbo, nella circostanza mal posizionato e peggio coordinato. […] Le prime indicazioni dal Fila, riaperto ieri per un allenamento mattutino dopo i due giorni di stop seguiti al derby, dicono di un tecnico deciso ad aiutare ancora il serbo: pure penalizzato dal Covid, nel suo difficile 2022. Ora come ora è insomma in atto l’operazione recupero, nei confronti del portiere che anche contro il Cagliari di Mazzarri dovrebbe avere garantito il posto dal primo minuto. Juric in questi giorni cercherà di infondergli tranquillità, ma anche di stimolarlo a una concentrazione che nelle ultime uscite è mancata. Agirà quindi sulla testa, oltreché sui fondamentali: parate basse, uscite e rilanci, per Vanja saranno giorni particolarmente duri.Sullo stesso argomentoToro, la situazione Bremer: intrighi Milan-JuveCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, il valore della rosa è decollato: merito di Juric

    TORINO – Mister 50 milioni: o giù di lì. La rivoluzione Juric paga, la svolta funziona. Sul medio-lungo periodo si stanno già vedendo i benefici: concreti e concettuali, a tavolino e ambientali, nei punti e nelle prospettive. Proviamo ad assegnare una valutazione di mercato realistica ai 29 granata attualmente in rosa relativa sia alla scorsa estate sia al presente, tenendo conto del rendimento in questi primi 6 mesi di campionato (da fine agosto a oggi), delle situazioni contrattuali, delle età e, per chi è in prestito con diritto, delle probabilità di acquisto a fine stagione (tendenti al 100% solo per Brekalo), in aggiunta a quei casi in cui è previsto anche un obbligo di riscatto (da Mandragora a Berisha a Ricci) eventualmente condizionato al raggiungimento di determinati obiettivi.Guarda la galleryBelotti risponde a De Ligt: Juve e Torino si ‘dividono’ il derby

    Pobega è esploso con lui

    Si parte, dunque, considerando l’eredità della scorsa stagione (dal flop di Giampaolo alla salvezza in extremis con Nicola) e lo sviluppo progressivo con Juric. Il decollo dei granata in questi mesi sul prato sta naturalmente riproducendo un miglioramento sostanziale del valore della rosa, a tavolino. Ovvero un Toro più solido e ricco dal punto di vista patrimoniale (nonché delle potenzialità e delle ambizioni). Anche l’esplosione di Pobega al tecnico croato è ascrivibile, pur se a vantaggio finale del Milan, proprietario del cartellino (Cairo, si sa, non vanta un diritto di riscatto). Facciamo due conti: possiamo pure modificare leggermente le cifre (statuite anche con l’aiuto di operatori di mercato), ma alla fine i totali cambiano di poco […]

    Sullo stesso argomentoToro, Juric ha conquistato la fiducia di tutti sul mercatoTorino LEGGI TUTTO