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    Toro, finali allucinanti. Juric, fai qualcosa!

    TORINO – Sapete dove nacque la zona Cesarini? Al Filadelfia, 91 anni fa: il contrappasso è dunque servito. Torino-Atalanta, inizio campionato: 1 a 1 al 90’, 1-2 al 93’, gol vittoria di Piccoli. Torino-Lazio 1 a 0 al 90’, ma 1 a 1 appena 60 secondi dopo, Immobile su rigore. Torino-Juventus 0 a 0 all’85’, poi Locatelli-gol all’86’, 0-1. Torino-Sassuolo 1 a 0, ma 1 a 1 finale (Raspadori all’88’). E Udine, infine: l’altro ieri. Molina al 93’, Pussetto al 97’, 2 a 0 e porta a casa. Il totale dice che, dopo l’85’, il Torino ha perso la bellezza, si fa per dire, di 7 punti. Restringiamo ulteriormente lo spettro: dopo il 90’, 4 punti di quei 7. Adesso invece allarghiamolo considerando gli ultimi 15 minuti delle partite, ovviamente sempre più recupero: altri 3 punti gettati alle ortiche, perché dobbiamo aggiungere il pareggio del Venezia al 78’ (Aramu, 1 a 1) e la sconfitta di Napoli (Osimhen all’81’). Complessivamente, il Torino ha subito addirittura 11 reti nell’ultimo quarto d’ora, il 48% del totale (23). E dire che i granata vantano la 4ª miglior difesa del campionato. […]Guarda la galleryIl Torino crolla nel recupero: l’Udinese vince 2-0

    Tra errori e sfortuna

    […] È una Waterloo strategica, che sta gambizzando in modo cronico l’intero campionato dei granata, dalla prima partita all’ultima giocata. Errori individuali da Izzo e poi Djidji (2 volte) fino a Milinkovic (altre 2 volte, fra il Sassuolo e l’Udinese), sfortune assortite (la carambola ai limiti delle leggi della fisica che portarono al gol di Osimhen), sostituzioni incomprensibili (Baselli centravanti contro la Juve, per poi guardare passeggiando Locatelli segnare), pressing disperati degli avversari, stanchezza mentale più che fisica. E soprattutto: limiti, individuali e collettivi (per dire: la ultrarischiosa gestione degli ultimi minuti contro il Sassuolo coinvolge anche Juric). Non è un caso, è sotto gli occhi di tutti. Vogliamo aggiungere anche le vittorie di misura soffrendo assurdamente o comunque troppo nel finale contro Genoa, Bologna e Verona? È invece un caso che alla zona Cesarini, nata proprio al Filadelfia, non si sia trovato un antidoto appunto negli infiniti allenamenti al Fila. Un rimedio tecnico-tattico (una mentalità più concreta nei finali e sostituzioni meglio conservative?), nonché fisico (se spari troppe cartucce nei primi 75 minuti prima o poi cali).

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    Buongiorno ha cercato il giallo per non saltare il derby: non ci è riuscito

    TORINO – Il giallo della strategia o la strategia del giallo: fatto sta che non è passato inosservato il tentativo di Buongiorno, all’uscita dal campo per la sostituzione con Pobega, di ricevere l’ammonizione che gli avrebbe fatto saltare la partita contro il Venezia ed essere disponibile per il derby. Il difensore, diffidato, si è tolto la maglia mentre si trovava ancora dentro al rettangolo di gioco, facendo il gesto del cartellino giallo all’arbitro – che ha scelto di sorvolare – e mostrando la sua rabbia, in panchina, per non essere riuscito nel suo scopo.Sullo stesso argomentoUdinese-Torino, le pagelle: Singo, Sanabria e Brekalo assentiTorino

    Lukic e Mandragora out contro il Venezia

    Sabato saranno sicuramente assenti Lukic e Mandragora, entrambi diffidati e ammoniti: il centrocampista italiano ha addirittura rimediato l’espulsione sul fallo da cui è scaturita la punizione del vantaggio dell’Udinese. Oltre al danno, anche la beffa. In vista del Venezia, oltre a pensare a come sostituirli, Juric dovrà valutare le condizioni di Djidji e Zaza: il centrale ivoriano soffre per un problema al pube e ieri è rimasto in panchina per 90 minuti, mentre l’assenza dell’attaccante è stata motivata con una lombalgia acuta che dovrà essere valutata […]

    Sullo stesso argomentoUdinese-Torino 2-0: Molina e Pussetto affossano Juric nel finaleTorino LEGGI TUTTO

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    Torino, a Udine rivoluzione difesa

    TORINO – Mercoledì ha rinnovato il proprio contratto col Toro fino al 2024. Eppure Gleison Bremer non potrà godersi il proprio straordinario momento personale sul campo. Già, perché per la trasferta di Udine non ci sarà: paga a carissimo prezzo il giallo rimediato contro il Sassuolo. Era diffidato, dunque usufruisce di un turno di riposo assolutamente non richiesto. Avrebbe voluto giocare ancora. E ancora, e ancora. Sta vivendo una fase personale dirompente: è diventato un leader assoluto dei granata. Dentro il rettangolo verde, ma anche nello spogliatoio. E’ un riferimento imprescindibile per tutti, soprattutto per i giovani che vogliono ripercorrere le sue stesse orme.Guarda la galleryTorino, la concentrazione di Demba Seck e Pellegri in allenamento

    Le condizioni di Djijdji

    Fra questi, per affinità di ruolo, è inevitabile che ci sia Alessandro Buongiorno. Il prodotto del vivaio granata, infatti, è in pole position per rimpiazzare il brasiliano. A maggior ragione perché le notizie provenienti dall’infermeria su Koffi Djidji non sono pienamente confortanti. Sta smaltendo i problemi muscolari che lo hanno afflitto nelle ultime settimane, ma non è ancora tornato a svolgere un’intera sgambata con i compagni. Il Toro sta provando a recuperarlo per Udine: non è escluso che possa prendere parte alla spedizione verso la Dacia Arena, ma è ancora presto per sbilanciarsi in questo senso. In ogni caso, sarebbe in grado di recuperare soltanto per la panchina, viste le condizioni fisiche non ancora ottimali [..]

    Sullo stesso argomentoTorino, Ricci si presenta: “Il progetto mi convince”Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, Pellegri convinto: “Sto meglio, Juric mi può aiutare molto”

    TORINO – Il nuovo attaccante del Torino, Pietro Pellegri, è stato presentato quest’oggi in conferenza stampa e ha parlato del suo solido legame con il tecnico Ivan Juric: “Sto meglio e mi sto allenando bene, so che i metodi di Juric mi possono aiutare molto. Abbiamo un bel rapporto, lui fu il primo a darmi fiducia”, ha spiegato. “In una squadra con tanti giovani è più facile integrarsi, il progetto è valido e c’è tanta gente di prospettiva, ha poi aggiunto il giovane centravanti, arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Monaco dopo la parentesi al Milan di Stefano Pioli. In chiusura, non è mancata una considerazione sugli obiettivi personali da raggiungere in questi prossimi mesi: “Sono convinto che sia stata la scelta giusta. Ho realizzato il sogno di giocare in serie A, ora voglio affermarmi, conquistare la Nazionale e raggiungere gli obiettivi con il Toro”, ha raccontato LEGGI TUTTO

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    Torino, Ricci si presenta: “Il progetto mi convince”

    TORINO – Samuele Ricci, il colpo del mercato di riparazione più caro della gestione di Urbano Cairo, è stato presentato quest’oggi nella sala stampa dello stadio Olimpico Grande Torino: “La trattativa è andata avanti spedita, il Toro mi ha voluto fortemente: sono contento di essere qui e il progetto mi convince”, ha raccontato il giovane centrocampista. Per quanto riguarda invece le possibili ambizioni europee della squadra di Juric, Ricci ha voluto sottolineare quanto sia importante concentrarsi su ogni singola gara da qui alla fine del campionato: “Non pensiamo all’Europa ma a una partita per volta. Domenica andiamo ad Udine, non sarà facile ma possiamo fare bene”. Il classe 2001 è inoltre reduce dallo stage con la Nazionale di Roberto Mancini: “Non sono stati allenamenti molto intensi, ma è stata una cosa bellissima – ha spiegato – e ho avuto l’occasione di giocare con campioni, con giocatori top”. LEGGI TUTTO

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    Torino, svolta di mentalità: imitare l'Atalanta!

    TORINO – I nuovi arrivi andranno tarati sul campo, e in uscita Vagnati non è riuscito a piazzare Izzo e Zaza. Non tutto è andato per il meglio, ai granata nel mercato di gennaio, ma indubbiamente la nuova rotta inaugurata da Cairo assieme al responsabile dell’area tecnica, seguita alle sfuriate di Juric sul tema, fa ben sperare. Ricci, Pellegri e Demba Seck hanno 60 anni in tre, quindi per età e conseguentemente malleabilità – tecnica, tattica e non ultimo caratteriale – sono acquisti corretti, per il tecnico croato. Che magari non realizzerà il filotto pieno rendendoli tutti e tre colonne del Toro anche futuro, ma che ha comunque per le mani un materiale interessante, da modellare.Sullo stesso argomentoTorino, Ricci si presenta: “Piazza ideale per me”Calciomercato Torino

    Bremer dovrebbe rinnovare

    Una rondine non fa primavera, quindi il lavoro del club granata avrà bisogno di conferme fin dalla prossima sessione di mercato: se in estate e poi nel gennaio prossimo e ancora oltre la società manterrà questa linea, allora davvero nelle ultime settimane si è piantato il seme di un Toro virtuoso. Una società che per qualche anno non avrà la forza – contrattuale e legata agli obiettivi sportivi – per rinnovare con un Belotti o confermare un Bremer. Esempio non casuale: nelle prossime settimane dovrebbe rinnovare con il Toro per poi essere ceduto […]

    Sullo stesso argomentoTorino, Ricci si presenta: “Piazza ideale per me”Calciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, la famiglia di Ricci svela: “Decisiva la telefonata di Juric”

    TORINO – Non è una domenica come le altre. Non può essere tutto come sempre. Perché tutto è cambiato nel giro di una settimana. La famiglia di Samuele Ricci ha ancora qualche lacrima da asciugare. Le emozioni sono state travolgenti. Prima la convocazione in nazionale maggiore, poi la chiamata del Toro. Quella che, all’improvviso, cambia la vita del centrocampista classe 2001 e dei suoi affetti più cari. Dopo 12 anni di Empoli, è il momento per una nuova sfida. Mamma Laura, ormai, è rassegnata: “Sto piangendo da tre giorni, non abbiamo ancora avuto modo di metabolizzare questi cambiamenti improvvisi”. E svela il motivo di tanta malinconia: “Finora Samuele ha sempre avuto un percorso lineare: il calcio abbinato prima al Liceo Scientifico e poi alla facoltà di Economia. Da un anno è andato a vivere fuori di casa, ma è comunque sempre stato vicino a noi”.Sullo stesso argomentoTorino, preso Samuele Ricci: c’è l’annuncio ufficialeCalciomercato Torino

    La descrizione della nonna 

    A 55 km di distanza, per l’esattezza: quelli che dividono Empoli da Pisa, la patria dei Ricci. Alla domanda su chi sia realmente Samuele, la madre risponde così: “Prendo in prestito le parole di nonna Nelly: “Samuele non è mai stato piccolo”. Più grande, maturo e responsabile dei suoi coetanei. E sempre riservatissimo: abbiamo imparato negli anni a capire i suoi silenzi, a leggere dentro i suoi stati d’animo; lui è imperturbabile”. Almeno prima che arrivasse il Toro a bussare a casa Ricci.

    Sullo stesso argomentoTorino, Ricci si presenta: “Piazza ideale per me”Calciomercato Torino

    Samuele ha dedicato il suo numero di maglia al padre

    Un vero e proprio terremoto, descritto così da papà Alessandro, a cui Samuele ha dedicato il numero di maglia (il 28, giorno del compleanno del babbo): “All’inizio della settimana scorsa ci chiamano, dicendoci che i granata erano interessati a Samuele. Pensammo fosse un discorso per giugno, invece era una decisione da prendere subito. E non è stato semplice: finora non era mai capitato che una società arrivasse fino a quel punto con mio figlio”. Non chiacchiere, come quelle della passata stagione con Arsenal e Leicester. Ma subito sul serio […]

    Sullo stesso argomentoEmpoli, Corsi: “Ricci importante, ma dobbiamo pensare ai conti”Calciomercato Empoli LEGGI TUTTO

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    Torino, Linetty può tornare alla Sampdoria

    TORINO – Mentre il mercato in entrata è ancora nel vivo, sul fronte cessioni il Torino ha preso sempre più in considerazione l’idea di privarsi di Karol Linetty. Il centrocampista polacco, arrivato nel 2020 dalla Sampdoria su richiesta di Marco Giampaolo che lo aveva allenato a Genova, con Ivan Juric ha raccolto finora 13 presenze (762 minuti) in campionato, adattandosi sulla trequarti ma con risultati tutt’altro che entusiasmanti (dopo che già con Giampaolo e Nicola il suo rendimento era stato mediamente negativo).Sullo stesso argomentoSampdoria, oltre a Defrel si pensa al ritorno di LinettyCalciomercato Sampdoria

    Thorsby in prestito all’Augsburg

    E proprio la Samp insiste con il Torino per un prestito con diritto di riscatto. La trattativa tra i club non è facile, e sta vivendo una fase di stallo sulle cifre: il Torino lo scorso anno ha pagato Linetty 9 milioni e non intende svalutarlo eccessivamente. L’affare, tra l’altro, è legato a doppio filo con la cessione da parte della Samp della mezzala norvegese Thorsby in prestito (con obbligo) all’Augsburg […]

    Sullo stesso argomentoSeck al Torino, è fatta: accordo con la SpalCalciomercato Torino LEGGI TUTTO