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    Toro, la resa dei conti: Juric anti Cairo per i tifosi in tilt

    TORINO – Ma guarda un po’: la stragrande maggioranza dei tifosi si è scoperta completamente rapita e in parte appagata dalle denunce (calcisticamente, concettualmente inappuntabili) di Ivan Juric in merito alle sconcertanti politiche societarie di Urbano Cairo e all’imbarazzante mercato di Davide Vagnati. L’avreste mai detto? Eppure, a leggere i giornali di proprietà del presidente/editore, va sempre tutto ben madama la marchesa di Masio. Vero, ci sono anche quelli poco convinti dagli sfoghi del croato – di colpo caduto dal pero granata dopo un avvio all’insegna delle larghe intese e degli ammiccamenti verso la società che lo aveva ingaggiato per due milioni l’anno («non ero abituato a tutto questo lusso»: do you remember?) e che temono si tratti dell’ennesimo teatrino degli orrori – ma dall’altra notte una cosa è certa: il re Urbano adesso è nudo, al di là dei suoi ricorrenti selfie in stile tipo da spiaggia.Guarda la galleryGonzalez e Vlahovic affondano il Torino: vince la Fiorentina

    La resa dei conti

    La verità è che siamo alla resa dei conti. Da un lato viene da dire GIÀ, stante che Juric è arrivato da tre mesi, dall’altro FINALMENTE, considerato che Cairo è Cairo da 16 anni. Ora, pretendere – come molti vorrebbero – che l’allenatore si dimettesse è obiettivamente troppo, in questo calcio e in questo mondo. (…) Pensare invece che sia Cairo a licenziarlo per insubordinazione è poco plausibile: per via dello stipendio che percepisce (e a libro paga c’è ancora Giampaolo, eh) e perché, ricordando gli sbrodolamenti di elogi presidenziali di tre mesi fa, vien da pensare che ci sia un limite anche alla faccia di bronzo. Ma forse no, vai a sapere. Sensazione è che vi sia la speranza/convinzione – in questi ultimi giorni di mercato, quando le situazioni e i prezzi spesso cambiano – di colmare in qualche modo carenze e appianare divergenze. (…)Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryTorino, ecco la terza maglia: torna il logo storicoTuttosport League, iscrizioni aperte: schiera la tua formazione, vinci viaggi in Europa e buoni Amazon. Partecipa, è gratis! LEGGI TUTTO

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    Festa Fiorentina con Gonzalez e Vlahovic, Torino a zero punti: Cairo, che dici?

    TORINO – Al Franchi, il Toro di Juric affonda e la Fiorentina fa festa. Da una parte gli attaccanti segnano (Nico Gonzalez e Vlahovic), dall’altra non la vedono mai se non nel finale con Verdi. La squadra di Italiano sa come stare in campo e si appoggia bene sui due davanti scatenati, i granata non hanno inventiva e quando i padroni di casa alzano i giri soccombono. Al Toro manca qualità, manca solidità. Non basta un sussulto in conclusione per salvare la serata: restano zero punti in classifica e tante lacune da provare a colmare negli ultimi giorni di mercato. Ma sarà difficilissimo riuscire nell’intento. Troppo tempo è passato senza rifare un gruppo che andrebbe arricchito in ogni settore. Il presidente Cairo, in tribuna, avrà preso nota? Così sarà un’annata di sola sofferenza, è chiaro.

    LE SCELTE – Juric, dopo la sfuriata della vigilia, cambia anche la formazione, lasciando in panchina Pjaca. Così, a supporto di Belotti e Sanabria c’è l’adattato Linetty; dietro fiducia in Izzo. Italiano punta sul tridente formato da Vlahovic, iper-chiacchierato sul mercato, Callejon e Nico Gonzalez.

    NICO-GOL – Grande atmosfera al Franchi, con il ritorno dei tifosi sugli spalti. Il primo rischio è per Vanja Milinkovic Savic, con Gonzalez che si dispera. Pericoloso Pulgar sui calci da fermo, ma resta l’equilibrio sostanziale in avvio di match. Bene Aina in difesa su traversone infido di Vlahovic. Poi il portiere granata dice no a Milenkovic: paratona, di riflesso. Adesso i viola assediano il Toro. Duro Mandragora su Callejon: gara tosta. Commosso il ricordo di Astori al 13’ e nuova azione della Fiorentina subito dopo, è assalto totale. Izzo alza il muro ma il Toro soffre. Milinkovic è sicuro in presa a terra: chiede anche il cambio del pallone, sgonfio. Nel ribaltamento, Aina non la prende di testa: che peccato. Poi crossa bene per Singo che tira alto. La squadra granata risponde colpo su colpo. Al 37’ stoccata di Callejon,ma Vanja c’è. Belotti si invola: giallo a Milenkovic. Cartellino anche per Djidji. Al 40’ la sblocca Gonzalez che fa esplodere il Franchi: assist di Castrovilli, l’argentino arretra un po’ e così manda fuori tempo la difesa: gol con stoccata. Fiorentina avanti 1-0. E in campo è bagarre. I viola chiedono un rigore, l’arbitro (vicino all’azione) lascia correre. Finisce così il primo tempo: viola in vantaggio, Toro a rincorrere.

    DUSAN BIS – Si riparte e Buongiorno prende il posto dell’ammonito Djidji in mezzo alla difesa del Toro. Granata avanti, Linetty non riesce a tirare. La squadra di Juric prova a rimettersi in partita, più con la volontà che con la qualità: mai visti gli attaccanti andare al tiro e in mezzo non si inventa nulla… Al terzo però Bonaventura sfiora il bis. Al 61’ squillo del Toro con Sanabria: non va. Dentro Verdi e Pjaca per provare a pareggiare. Ma è Vlahovic che la butta dentro e raddoppia, finendo in braccio ai compagni. Male Verdi che perde palla su Duncan, non benissimo Vanja sull’incornata del connazionale. Dall’altra parte, Terracciano è sicuro. Poi tran tran con Lukic che inventa per lo stesso Verdi di prima: 2-1 e sussulto Toro per gli ultimi minuti di battaglia e di schermaglie, anche di perdita di tempo. La storia non cambia: viola che sorridono, granata che vanno via a testa bassa. C’è davvero poco da salvare.

    Le formazioni inizialiFiorentina (4-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Bonaventura, Pulgar, Castrovilli; Callejon, Vlahovic, Nico Gonzalez. All. ItalianoTORINO (3-4-2-1): Milinkovic Savic; Izzo, Djidji, Rodriguez; Singo, Mandragora, Lukic, Ola Aina; Linetty, Sanabria; Belotti. All. Juric LEGGI TUTTO

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    Toro, delusione Juric: volano scintille con Vagnati

    TORINO – Sei anni fa, Juric disse: «Nelle società forti i ds devono percepire le stesse cose che percepisce un allenatore. Poi ci sono i presidenti, che considero incompetenti e dovrebbero stare ai margini del sistema. Fanno molti danni, trasmettono cose non vere». Lo scorso 8 luglio, alla presentazione con Cairo e Vagnati: «In questo momento mi fido di loro, poi vediamo». (…) Dopo l’amichevole a Rennes, 31 luglio: «Ora dobbiamo fare le scelte giuste. Non sbagliarle». Non sbagliarle più: ogni riferimento a persone o a fatti realmente accaduti è puramente casuale, cioè l’acquisto di un Ufo danese retrocesso in B, Warming. Che vale il nome che porta: riscaldamento, in inglese. (…)Guarda la galleryTorino, sconfitta con l’Az: Pjaca illude, poi la rimonta
    Le scintille tra “Ivan il Terribile” e il “profeta del cairismo”
    Infine, il dopo Cremonese: «Quando arrivi 16° e 17° significa che ci sono tanti problemi. La squadra ha perso pezzi buoni e non è completa. C’è bisogno di giocatori importanti per alzare il livello. Sono preoccupato. Dobbiamo mettere altri giocatori dentro, così non andiamo da nessuna parte». Ma scusate: secondo voi non sarebbero già dovute volare scintille tra Ivan Grozni, come lo chiamano i croati, Ivan il Terribile, e il profeta del cairismo, Vagnati? Chiamatele, se volete, discussioni. (…) Ivan è deluso, e il primo vero motivo a monte sono le ormai datate promesse non mantenute dalla società, finora. Non il mancato arrivo di un giocatore in particolare, ma innanzi tutto la questione numerica dei rinforzi, ovviamente supportati da una qualità almeno media. (…)
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    Guarda la galleryTorino, Juric tiene tutti sulla corda: Pjaca subito protagonista LEGGI TUTTO

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    Toro, Juric insiste: chiesti di nuovo 4 rinforzi

    TORINO – Noi stiamo con Juric: e, per dirlo, basterebbe già solo pensare a chi siano i suoi interlocutori. Ma se stiamo con Juric è perché davvero stiamo con il suo lavoro. Siamo stati sia a Rennes sia ad Alkmaar: per la cronaca, l’Europa del Toro è già finita. Mirino puntato sulla Cremonese, Serie B. Coppa Italia, domenica: risultato da centrare per forza, però senza chiare sicurezze preventive, ed è tutto dire. (…) Il mercato, finora, non è stato serio cioè all’altezza, dopo 2 anni da incubo. Scaricati Sirigu e Nkoulou, presi Pjaca e il portiere albanese. Fine. E non chiamate Warming un rinforzo, perché un Ufo leggerino non è un rinforzo: tant’è vero che Juric manco lo fa più giocare. Realisticamente, a Ivan servono almeno 3 o 4 giocatori: un marcatore, un mediano tuttofare alla Amrabat, un trequartista e, potendo, una punta o un’ala, ammesso che il Gallo resti. (…)Guarda la galleryTorino, la carica di Juric non basta: 0-0 con l’Al Fateh

    Ivan non molla

    Perennemente in uscita Lyanco, Falque, Baselli, Linetty, Zaza, eventualmente Djidji e una pletora di giovani. È quel che continua a dire Vagnati: allarga le braccia, prima bisogna vendere, Cairo attacca il disco e lui ripete. Juric però non molla. Pure a cavallo del blitz olandese, col ds al fianco, il tecnico non ha fatto sconti. Semplicemente, ha ribadito tra nuove prove provate che ne mancano 3 o 4, di titolari o para-titolari. (…) Quanto di buono sta facendo Juric è, essenzialmente, in potenza: sta lastricando un Toro di belle aspirazioni. Ma siccome Ivan, con Cairo e Vagnati, viaggia su una strada di montagna piena di tornanti e strapiombi, le vertigini di un gioco troppo pretenzioso e quindi anche troppo rischioso compaiono a destra e a manca. Perché manca sostanziosa qualità. (…)

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    La seconda vita di Pjaca in cerca di svolte: subito a Rennes col Toro

    SANTA CRISTINA – Ultimo giorno con doppio allenamento per il Torino, e prime sedute agli ordini di Juric per Marko Pjaca. Dopo essere salito in Val Gardena nella serata di mercoledì, ieri l’attaccante croato prelevato in prestito con diritto di riscatto dalla Juve ha iniziato a muoversi con indosso la maglia granata. (…) Un arrivo importante per molteplici ragioni, quello dell’attaccante esterno. Innanzitutto il tecnico croato si trova con una valida alternativa, magari da testare per uno spezzone di partita già domani a Rennes. Serve come il pane, a Juric, un giocatore dalla cifra tecnica importante, in grado di puntare e saltare l’uomo e capace di portare in dote quel tasso di pericolosità offensiva che, nel test contro i modesti sauditi dell’Al-Fateh, è completamente mancato. (…)Guarda la galleryTorino, colpo Pjaca: l’ex Juve in maglia granata
    Gli appuntamenti di Pjaca
    Ora per il 26enne croato si apre un nuovo capitolo, con la quarta maglia indossata in Italia, dopo quelle di Juve, Fiorentina e appunto Genoa. Un’alba confortante, per quanto fatto vedere nelle prime ore di lavoro a disposizione di Juric. (…) Sensazioni che andranno confermate nei prossimi giorni: a Rennes dove presumibilmente sarà già impiegato pur con un minutaggio ridotto, al Fila dove potrà approfondire la proposta tattica di Juric, quindi ad Alkmaar, dove l’8 di agosto il Toro sosterrà la seconda amichevole di prestigio estiva. (…) Proprio alla luce della pochezza espressa dal Toro sul fronte offensivo contro i sauditi, ecco che il suo arrivo diventa quindi potenzialmente decisivo. Non può bastare soltanto il croato, però il suo innesto potrà dare quella vivacità e quella freschezza che ai granata è fin qui mancata. (…)
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    Guarda la gallerySubito il Torino di Pjaca: ci pensa Juric all’ex Juve LEGGI TUTTO

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    Toro, Sanabria: “Juric ok, con lui si migliora”. Ma servono rinforzi

    SANTA CRISTINA- Ha chiuso la scorsa stagione con 5 reti in 14 partite, quelle disputate da gennaio in avanti. Tonny Sanabria è arrivato a Torino grazie a Nicola, tecnico subentrato a Giampaolo e in grado di ottenere una complessa salvezza, nonché ponte per l’approdo in granata del paraguaiano e pure di Mandragora: due elementi decisivi, per la risalita in classifica del Toro. Contro l’Al-Fateh non lo si è visto in campo – nel ruolo di centravanti si sono alternati Zaza e Warming – per i postumi di una leggera contusione alla schiena, ma è già rientrato in gruppo e a Rennes la sua presenza in campo non dovrebbe essere in dubbio. Per quanto magari Juric possa decidere di non impiegarlo per tutti i novanta minuti. La speranza del tecnico croato è che Sanabria, all’inizio della stagione ufficiale, possa riproporsi sui livelli altissimi delle sue prime prove in granata. (…)Guarda la galleryTorino, la carica di Juric non basta: 0-0 con l’Al Fateh

    Il ritiro agli ordini di Juric: “Con lui si migliora”

    «Vogliamo imparare e vogliamo migliorare», è uno dei concetti espressi dall’attaccante, il quale poi analizza il ritiro agli ordini di Juric: «Stiamo lavorando sodo come è giusto sia, gli sforzi di oggi ce li ritroveremo più avanti – le parole del paraguaiano -. (…) «Il fatto che si sia cambiato allenatore ci stimola, tutti abbiamo da imparare e vogliamo seguirlo per migliore il rendimento dello scorso anno. Lo sappiamo bene, abbiamo faticato tanto, per ottenere la salvezza. Ora si riparte, e io voglio lottare per un percorso importante, con Juric». Queste le novità, dal punto di vista tattico: «Il mister chiede il pressing alto, e questo può aiutare noi attaccanti, visto che quando recuperi palla nella trequarti avversaria è più facile arrivare davanti alla porta avversaria – ha aggiunto Sanabria a Torino Channel -. La concorrenza? Sarà una competizione sana, ben venga». (…)

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    Toro, fine ritiro: Bremer recuperato

    SANTA CRISTINA – Ieri i granata hanno sostenuto un doppio allenamento qui a Santa Cristina, dove questa mattina sosteranno una seduta leggera prima di imbarcarsi da Verona sul volo che li condurrà a Rennes, sede del test contro la locale squadra bretone. Una gara dalla quale Juric, sotto il profilo della manovra, si aspetta progressi rispetto alla prova del tutto incolore disputata a Bressanone contro l’Al-Fateh. Si chiude così il ritiro in Alto Adige, dove i granata erano saliti il 13 per poi iniziare il lavoro nella giornata successiva. (…) Ora il livello degli incontri sale, visto che dopo aver incrociato l’Al-Fateh, equiparabile a una squadra di Serie C italiana, domani è la volta del Rennes, sesto nella passata Ligue1 e qualificatosi agli spareggi della prossima Conference League. (…)
    Bremer torna in gruppo
    In queste due settimane a Santa Cristina l’allenatore ha già avuto modo di farsi un’idea abbastanza precisa, ma è soprattutto in campo, contro avversarie di buon livello, che la determinazione o la svagatezza emergerà lampante. Intanto, tra i voli per Rennes e per Alkmaar, i granata torneranno ad allenarsi da lunedì al Filadelfia (dove, a proposito di giocatori dei quali vanno capite le motivazioni, si avrà il faccia a faccia tra Juric e Belotti). Oltre al lungodegente Kone, ieri si sono fermati anche Lyanco (lavoro personalizzato in odor di Betis) e Baselli, che ha terminato anzitempo l’allenamento pomeridiano in via precauzionale per un lieve affaticamento al quadricipite femorale sinistro. È invece guarito Bremer: si è messo alle spalle il trauma distorsivo alla caviglia destra ed è tornato a lavorare in gruppo.
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