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    Non c’è Juventus senza Danilo: la società lo premia così

    TORINO – Nella notte del commosso omaggio a Vialli, capitano di un ieri che coincide anche e soprattutto con l’ultima Champions League bianconera sollevata al cielo, la tela a reti bianche di Juventus-Udinese non poteva che essere squarciata da Danilo. Ovvero dal capitano in pectore dell’oggi, e non soltanto per la reiterata assenza di Bonucci. Il brasiliano ha infatti scalzato Cuadrado e Alex Sandro nelle gerarchie di Allegri per l’assegnazione della fascia al braccio e si candida seriamente per un futuro ancor più da protagonista nel ruolo. Certo non per le doti da rapace d’area, con cui ha risolto a sorpresa il rebus friulano sabato sera all’Allianz Stadium. E nemmeno soltanto per le qualità in fase difensiva, ormai evidenti anche all’occhio del tifoso più scettico. Il 31enne di Bicas è infatti uno dei principali leader dello spogliatoio, guida emotiva riconosciuta e apprezzata dai giovani e anche dagli esperti. Per questo, in un momento storico di grande precarietà per i senatori del gruppo, a partire dagli stessi Cuadrado e Alex Sandro ormai prossimi all’addio, la società ha scelto di puntare ancora e soprattutto sull’ex Porto, Real Madrid e Manchester City. Un’investitura che, quanto prima, coinciderà con un prolungamento di contratto, per quanto quello attuale scada soltanto tra un anno e mezzo: già entro la fine di questo mese, se i passaggi formali a partire da Assemblea degli Azionisti del 18 gennaio lo consentiranno, il club vorrebbe ratificare la nuova dead line al 2026.Guarda la galleryIl Milan pareggia, la Juve è seconda: Allegri re del web bianconero LEGGI TUTTO

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    Allegri-Juventus, le cinque mosse che hanno cambiato il vento

    TORINO – Rivoluzionata e anche un po’ rivoluzionaria: testa, gambe e cuore, così Massimiliano Allegri ha ricostruito la sua Juventus. In cinque mosse, navigando con abilità nella tempesta, da ammiraglio di lungo corso: dall’inferno dell’eliminazione della Champions, dalla «vergogna» (parola dell’ormai ex presidente Andrea Agnelli) di Haifa, passando in mezzo alla bufera delle inchieste e alla rivoluzione societaria che ha condotto a un nuovo Cda. Nel marasma, Allegri è la certezza a cui aggrapparsi: incassata la fiducia piena di John Elkann, che lo ha indicato come punto di riferimento dell’area sportiva, il tecnico livornese ha preso per mano la Juventus portandola via dalle sabbie mobili, quantomeno in campionato: indipendentemente dalla corsa di Napoli e Milan, il fatto che la Juventus venerdì al Maradona possa giocarsi una fetta di corsa scudetto è già un’impresa, ripensando a com’era la situazione anche soltanto tre mesi fa. Allegri ci è riuscito in cinque mosse, vediamo come.Guarda la galleryIl Milan pareggia, la Juve è seconda: Allegri re del web bianconero

    Orgoglio e giudizio

    Max ha saputo entrare nel cuore dei giocatori, toccando le corde giuste: ha colpito nel modo corretto, e allo stesso tempo stimolato, i campioni. Di pari passo, ha saputo cavalcare l’entusiasmo e la spensieratezza dei giovani. In questo modo la Juventus ha ritrovato autostima, fiducia e, di conseguenza, risultati. Danilo è stato la colonna portante, ma non l’unico elemento che, all’interno dello spogliatoio, ha saputo dare una mano al tecnico per creare il giusto clima, fondamentale per ottenere le otto vittorie consecutive in campionato, senza incassare gol. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Spalletti guarda già alla Juve: “È la squadra più forte del campionato”

    GENOVA –  Il Napoli è tornato al successo in campionato dopo lo stop contro l’Inter, 2-0 a casa della Sampdoria per i ragazzi di Luciano Spalletti che adesso si preparano al big del 13 gennaio in casa contro la Juventus. Nel post-partita del Ferraris Spalletti ha parlato ai microfoni di Dazn elogiando la partita dei suoi: “Ho visto una squadra molto matura, che ha saputo ragionare in una partita che poteva diventare complicata per tanti motivi.I ragazzi hanno usato la testa, sono rimasti sempre sul pezzo. La gara non è mai stata in discussione”.
    Napoli, Spalletti: “Juve una delle più forti”
    L’ex allenatore dell’Inter è già proiettato alla super sfida del Maradona contro i bianconeri: “Anche senza le otto vittorie di fila è una delle squadre più difficili da affrontare, una delle più forti. Per storia, organizzazione societaria e rosa forse la più forte d’Italia”. LEGGI TUTTO

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    Testa, cuore e gambe: è la Juventus di Allegri

    TORINO – Il filotto di 8 partite vinte senza prendere nemmeno un gol ha un nome e anche un cognome: Massimiliano Allegri. Così Max ha cambiato la Juventus, incidendo su testa, gambe e cuore.

    La testa

    Uno dei grandi meriti di Max è aver isolato la squadra dagli spifferi esterni: le inchieste e la rivoluzione societaria non hanno influito sulle prestazioni, anzi sono diventati benzina per spingere ancora di più. E la gestione della sosta, dal punto di vista mentale, è stata magistrale. LEGGI TUTTO

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    Juve, Nicolussi Caviglia subito titolare con la Salernitana

    Guarda la galleryJuve, Allegri anche per i giovani: linea verde al Max
    Nicolussi Caviglia, il traguardo dopo le difficoltà
    Che fosse un ragazzo dal talento fuori dal comune era indiscutibile, ma Nicolussi Caviglia ha dimostrato anche grande carattere superando ogni difficoltà. Tutta la trafila nella Juventus, arrivando ad approdare nella Next Gen e a debuttare in Serie A con la prima squadra, intervallando la sua esperienza bianconera con alcuni prestiti. Nel suo percorso, però, anche un grave infortunio, con indosso la maglia del Perugia: rottura del legamento crociato, poi scorie post intervento che ne hanno complicato il rientro in campo. Ma la forza di volontà e le sue qualità si sono imposte sulle avversità, tornando in campo e continuando nel suo percorso di crescita. Quest’anno prima parte di stagione in prestito al Sudtirol, dove ha collezionato 18 presenze segnando 2 reti. Poi il passaggio alla Salernitana, appena qualche giorno fa. E ora subito il debutto dal 1′ nel match contro il Torino: un avversario evidentemente non come gli altri, in una gara che sa di derby. LEGGI TUTTO

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    Juve-Udinese, Rugani ricorda Vialli: “Ho tanti screenshot delle sue frasi…”

    La Juventus continua a vincere e convincere. Il successo per 1-0 contro l’Udinese ha rappresentato l’ottava vittoria consecutiva in campionato senza subire gol, a testimonianza di una solidità difensiva ritrovata dopo un inizio complicato. Daniele Rugani è stato titolare nel match contro la squadra di Sottil e dopo la partita ha dichiarato: “Sapevamo che sarebbe stato difficile. Sappiamo quanto è importante soffrire ed essere solidi, perchè poi le occasioni le creiamo e sappiamo far male”.Guarda la galleryAllegri scatenato, lo show in Juve-Udinese finisce con un cartellino…
    Rugani ricorda Vialli: “Pessotto, tributo bellissimo”
    Sulle difficoltà di inizio anno il difensore ha detto: “Anche in altre stagioni ci è capitato di avere difficoltà ma poi tutti uniti abbiamo trovato soluzioni. Il mister ora ci ha dato una buona lettura tattica, siamo tutti uniti e stiamo facendo belle cose. Anche nella mia prima stagione alla Juve abbiamo iniziato male e poi abbiamo fatto 26 partite senza perdere. Penso che sia un discorso mentale, prima non avevamo la sensazione di solidità che la Juve deve avere”. Infine, il ricordo di Vialli: “Il discorso di Pessotto è stato un tributo troppo bello e troppo giusto per una persona che ha lasciato tantissimo a tutti a livello umano. Ho tantissimi screenshot sul cellulare delle sue frasi. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo avrà qualcosa in più da portarsi dietro per tutta la vita”.
    Guarda la galleryPessotto, la commovente lettera per Vialli: applausi e cori all’Allianz Stadium LEGGI TUTTO

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    Juve-Udinese, Chiesa: “È per Vialli questa vittoria. Nell'Europeo era in campo con noi”

    Federico Chiesa è tornato ad essere un giocatore decisivo per la Juventus. Il numero 7 bianconero ha servito l’assist per il gol di Danilo che ha regalato l’ottava vittoria consecutiva senza subire gol alla squadra di Allegri. Intervistato a fine partita, l’esterno per prima cosa ha dedicato il successo a Vialli: “Il primo pensiero va a lui, una grandissima persona che ho avuto la fortuna di incrociare. Per quello che ci ha dato, una grandissima persona che ho avuto la fortuna di incrociare. Questa vittoria è per lui. All’Europeo è stato un giocatore in più, ci ha dato emozioni fortissime”.Guarda la galleryPessotto, la commovente lettera per Vialli: applausi e cori all’Allianz Stadium
    Chiesa: “Dobbiamo continuare ad alzare l’asticella”
    Chiesa ha poi continuato parlando del suo rientro dopo il lungo infortunio: “Sono stato fermo per 15 giorni durante il ritiro, il mister mi ha rischiato nelle amichevoli e questo mi ha aiutato. Io cerco sempre di dare il massimo. Devo lavorare di più per tornare ai livelli di prima e dare una mano per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”. Infine, un resoconto della stagione fino a questo momento con un occhio ai prossimi impegni: “Non abbiamo iniziato bene ma nelle ultime gare abbiamo raddrizzato il tiro. Otto vittorie senza subire gol sono tante, ma come dice il mister dobbiamo continuare ad alzare l’asticella”.
    Guarda la galleryParedes, Chiesa e Danilo: Juventus-Udinese, l’1-0 capolavoro LEGGI TUTTO