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    Pogba con Zulay in dolce attesa: a Miami anche Matuidi e Verratti

    Allenamenti in palestra e serate di Gala, così Pogba sta trascorrendo gli ultimi giorni di vacanza prima di rientrare alla Continassa agli ordini di Max Allegri. Il recupero del numero 10 della Juve prosegue bene e il francese vuole ritrovare quanto prima la condizione per poter finalmente scendere in campo. Dopo una piccola tappa in Messico insieme alla moglie Zulay, Paul è tornato a Miami e ha partecipato a una sfilata di moda organizzata da Dolce e Gabbana. LEGGI TUTTO

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    Calciomercato Juventus, Maehle ora è in fuga. Karsdorp alternativa low cost

    TORINO – È uscito dal Mondiale con la sua Danimarca, ultima con un punto nel Gruppo D, alle spalle delle qualificate Francia e Australia e della Tunisia, però Joakim Maehle non è affatto uscito dai radar della Juventus. Anzi, il venticinquenne terzino dell’Atalanta resta al primo posto nella lista degli obiettivi bianconeri nel mercato di gennaio. Mercato che non è certo stato cancellato dalle dimissioni in blocco del consiglio d’amministrazione: il ds Federico Cherubini, il principale responsabile della campagna acquisti, è saldamente al suo posto, così come tutti i suoi collaboratori, dal suo braccio destro Matteo Tognozzi, responsabile dell’area scouting, a Giovanni Manna, ds della Juventus Under 23.

    Squadra mercato che nella sessione invernale non ha molti obiettivi da centrare subito, semmai molto lavoro da fare per porre le basi della campagna acquisti estiva. Un innesto, però, è allo studio già per il prossimo mese: un esterno destro in grado di giocare terzino in una difesa a quattro oppure a tutta fascia in modulo con difesa a tre, evitando a Juan Cuadrado gli straordinari dell’ultimo mese (titolare in 10 partite su 10 tra l’11 ottobre e il 13 novembre). Alla ripresa tornerà anche De Sciglio, ma potrebbe rivelarsi utile a sinistra dove Alex Sandro e Kostic saranno reduci dal Mondiale, e ha nella cartella clinica una serie di problemi muscolari di cui pur con tutti gli scongiuri è bene tener conto.

    Guarda la galleryDa Chiesa a Pogba e Bonucci, la Juventus è in vacanza

    Maehle non solo sarebbe adatto proprio per la capacità di giocare sia terzino che a tutta fascia, ma anche perché in grado di farlo sia a destra che a sinistra (dove ha giocato al Mondiale). E visto che in estate, con il quasi certo addio a scadenza di Cuadrado e Alex Sandro, la Juventus dovrà intervenire su entrambe le fasce, portarsi avanti con un giocatore in grado di giocare sull’una e sull’altra le lascerebbe poi maggior margine di manovra (a sinistra per l’estate il preferito resta Grimaldo, in scadenza con il Benfica). I contatti con l’Atalanta sono avviati da tempo e non riguardano solo il danese, ma anche il portiere dell’Italia Under 21 Carnesecchi e i giovani difensori centrali Scalvini e Okoli, ma è solo a Maehle che la Juventus è interessata già a gennaio. Interessata, ma con più attenzione che mai al bilancio, dunque propensa a un’operazione in prestito, a cui il club bergamasco potrebbe anche essere disposto, a patto di inserire un obbligo di riscatto a una cifra non inferiore a 10 milioni. Un obbligo condizionato potrebbe essere una soluzione, in caso contrario non va perso di vista l’olandese Karsdorp, separato in casa con la Roma che, in mancanza di soluzioni migliori, potrebbe alla fine accettare quella del prestito. Molto difficile che a gennaio si possa arrivare al talento del Lione Malo Gusto, a quello del Valladolid Fresneda o al granata Singo (tutti nomi però da tenere d’occhio in vista dell’estate), un po’ più abbordabili lo svedese dello Spezia Holm e Odriozola del Real Madrid. Lo spagnolo potrebbe arrivare anche in prestito, ma oltre a essere spagnolo è anche basco, di San Sebastian. E questo potrebbe creare una doppia complicazione alla Juventus: per portare lui a Torino e per uno dei giocatori seguiti per il dopo Di Maria (il primo resta Zaniolo), ossia il talento spagnolo Nico Williams dell’Athletic Bilbao. Ovviamente sul ventenne attaccante esterno ha messo gli occhi anche il Real, che oltre che sui soldi può contare su due contropartite tecniche perfette per l’Athletic, che schiera solo giocatori baschi: uno è il diciottenne trequartista Julen Jon Guerrero, figlio della leggenda biancorossa Julen, l’altro è appunto Odriozola.

    Guarda la galleryL’uomo mascherato della Croazia, obiettivo Juve FOTO

    Tornando a Maehle e agli altri obiettivi, invernali o estivi, in un mercato che come detto sarà più che mai attento al bilancio, per raggiungerli saranno fondamentali anche le uscite. La pista più calda in questo senso è quella che riguarda Weston McKennie, per due ragioni: il texano ha molti estimatori, a cominciare dal Tottenham di Paratici, che lo portò alla Juve, e da altri club di Premier fino a un Borussia Dortmund sempre più interessato; l’esplosione di Miretti e Fagioli e il recupero di Pogba dovrebbero rendere la sua cessione abbastanza indolore sul piano tecnico. Quanto a quello economico, l’ottimo mondiale del texano, a bilancio per poco più di 11 milioni (poco meno di 10 in estate), può far salire il prezzo oltre i 25. Specialmente se gli Stati Uniti oggi dovessero battere l’Olanda e raggiungere i quarti.

    Guarda la galleryLa Juventus 2023-24 con il 4-3-3: tutti gli obiettiviIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juventus-Iling: c'è l'accordo per il rinnovo del contratto

    Samuel Iling-Junior prolungherà presto il suo contratto con la Juventus. Il club bianconero e l’esterno offensivo classe 2003 hanno infatti trovato l’accordo per il rinnovo fino al 2027. Il giovane talento inglese era stato strappato al Chelsea nel 2020 in seguito al pagamento di un indennizzo e da mesi la Juve aveva gettato le basi per blindare il numero 43, che ha debuttato in prima squadra contro l’Empoli il 21 ottobre scorso e ha impressionato tutti nei finali di gara contro Benfica e Lecce. Con la maglia della Juve Next Gen, Iling è andato in gol 3 volte in 6 gare di campionato dall’inizio di questa stagione. LEGGI TUTTO

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    Inter-Juventus Women 0-2: Bonansea e Caruso lanciano Montemurro

    Inter-Juventus Women: la cronaca live
    90’+3 – Dopo tre minuti di recupero termina Inter-Juventus Women: le bianconere si impongono 2-0.
    87′ – GOL ANNULLATO ALL’INTER: Ajara, in fuorigioco, devia il tiro di Chawinga. Si resta sul 2-0 per la Juve.
    83′ – Cantore e Bonfantini prendono il posto di Bonansea e Beerensteyn.
    76′ – Pericolosa la Juve con Beerensteyn, l’Inter si salva e riparte, ma Polli sbatte contro la traversa.
    73′ – Ajara, in campo da un quarto d’ora, calcia verso la porta della Juve: palla fuori di un soffio.
    69′ – Fuori Grosso, dentro Cernoia.
    63′ – Caruso da fuori, Durante blocca. Capovolgimento di fronte e Peyraud-Magnin respinge il diagonale di Chawinga.
    60′ – Girelli svetta in area, ma non inquadra lo specchio. Ci prova subito dopo Beerensteyn con un destro giro: palla alta.
    55′ – Insidioso tiro dalla distanza di Karchouni, Peyraud-Magnin blocca in presa alta.
    52′ – RADDOPPIO DELLA JUVENTUS WOMEN: spunto di Beerensteyn sul vertice sinistro dell’area nerazzurra, un rimpallo favorisce Arianna Caruso che, tutta sola, sigla il 2-0 a porta vuota.
    50′ – JUVENTUS WOMEN IN VANTAGGIO: splendido dribbling di Barbara Bonansea e diagonale mancino che bacia il palo prima di entrare in rete. Per la fuoriclasse azzurra si tratta del 70° gol in bianconero.
    48′ – Occasionissima per la Juve: da Pedersen – alla 100ª in bianconero – a Bonansea che calcia a botta sicura, ma Durante le nega il gol con un intervento strepitoso. Rapida ripartenza dell’Inter con Chawinga, palla dentro per Bonetti e il palo salva Peyraud-Magnin.
    46′ – Inizia il secondo tempo: nell’Inter in campo Chawinga, autore di una doppietta nel match d’andata terminato 3-3, al posto di Pandini.
    45’+2 – Grande risposta di Durante al potente mancino di Julia Grosso. È l’ultima occasione del primo tempo: Inter e Juventus Women rientrano negli spogliatoi, risultato fermo sullo 0-0.
    44′ – Mancino a giro di Bonansea: la sfera termina sul fondo.
    38′ – Primo cambio per la Juve: Martina Rosucci non ce la fa, al suo posto entra Linda Sembrant.
    37′ – Grande rischio per la Juve, miracolo di Peyraud-Magnin su Pandini.
    36′ – Karchouni dalla distanza: Peyraud-Magnin mette in angolo con un grande intervento.
    30′ – Punge ancora Grosso col mancino da fuori: Durante non si lascia sorprendere. L’azione prosegue ed è Caruso a calciare verso la porta nerazzurra, con analogo esito.
    28′ – Juve ancora pericolosa, stavolta con Grosso: Durante mette in angolo.
    27′ – Il mancino a giro su punizione di Boattin non crea problemi all’Inter.
    23′ – Prima occasione per l’Inter: decisivo l’anticipo di Salvai su Polli.
    22′ – Mancino velenoso di Bonansea, Durante smanaccia, poi nega a Girelli il tap-in.
    19′ – Ci prova Grosso dalla distanza: Durante sembra deviare il pallone, l’arbitro, però, non assegna il corner.
    15′ – Mancino di Beerensteyn, Durante blocca.
    11′ – Slalom strepitoso di Lenzini che, dall’out destro, entra in area a tutta velocità: l’Inter si salva in extremis.
    5′ – Bellissimo spunto di Grosso, si salva la difesa dell’Inter. La Juve Women è partita forte.
    1′ – Dopo il minuto di silenzio per la strage di Ischia, allo stadio “Ernesto Breda” di Sesto San Giovanni è iniziata Inter-Juventus Women. LEGGI TUTTO

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    Lotito sul caso Juventus: “Non esprimo giudizi”

    MILANO – “Caso Juventus? Non esprimo giudizi perché non sono a conoscenza dei fatti”. Così, a margine dell’Assemblea di Lega, il presidente della Lazio Claudio Lotito si espresso a proposito delle indagini che hanno portato il CdA bianconero a dare le dimissioni. 
    Lotito sulle novità in Lega
    Il numero dei biancocelesti ha parlato anche della nomina di Rebecca Corsi come consigliere non-indipendente: “Penso che sia un evento storico, importante, per far capire che la Lega ha preso un percorso di cambiamento e di massima trasparenza. Sarà un Natale di cambiamenti, dove c’è la volontà da parte di tutti di riportare la Lega ai vertici del calcio internazionale”. LEGGI TUTTO

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    Trezeguet, ora più di prima: juventino vero

    TORINO – Nel momento più duro, il sostegno incondizionato. I grandi che hanno vestito la gloriosa maglietta della Juventus, adesso ricambiano con la fiducia, con un gesto, con una parola, con un post, con una foto. David Trezeguet è tra questi. A Torino ha conosciuto la gloria, a Torino torna sempre. Per la sua amata squadra è pronto a dare un apporto, in qualunque modo possa essere utile. Dal Qatar alla Mole, ecco quindi Trezegol di nuovo a segno: «In questo momento, ancora di più.. #finoAllaFine #bianconero juventino». LEGGI TUTTO

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    Juventus, il gip di Torino: “Possibile buona fede sul caso plusvalenze”

    TORINO – La delicata situazione in casa Juventus sulla questione delle plusvalenze è stata commentata da Ludovico Morello, il gip del Tribunale di Torino che lo scorso 12 ottobre ha respinto le richieste di misure interdittive per Andrea Agnelli e gli altri indagati nell’inchiesta sui conti della società bianconera. Alla luce degli atti disponibili in quel momento, il giudice ha scritto che se la Juventus si è davvero attenuta alla prassi standard “risulterebbe difficile ipotizzare un discostamento consapevole, e quindi in definitiva doloso, dai corretti criteri di contabilizzazione delle poste”. Per Morello è comunque opportuno “un accurato approfondimento”, perchè la società potrebbe essere in buona fede. LEGGI TUTTO

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    La lezione di Gravina a Tebas e la follia del giustizialismo anti-juventino

    Il fatto più triste è doversi rallegrare perché qualcuno, finalmente, si ricorda della presunzione di innocenza, un pilastro del diritto che l’informazione italiota ha ridotto a zeppa. Applaudire, cioè, Gabriele Gravina per la più ovvia e scontata delle prese di posizione che, tuttavia, diventa ossigeno nel tossico scenario ghigliottinaro, creatosi intorno alla Juventus. Due giorni fa, il rissoso e irascibile Javier Tebas, presidente della Liga, aveva esultato per le dimissioni di Andrea Agnelli e il CdA della Juventus, chiedendo immediate sanzioni dell’Uefa per irregolarità di bilancio. Irregolarità che non sono ancora state dimostrate. «Su questo caso siamo in stretto contatto con l’Uefa, ma anche qui vediamo alcune riflessioni e attacchi gratuiti da parte di chi dovrebbe guardare in casa sua. Aspettiamo cosa emerge dal processo e poi facciamo una riflessione sul sistema. Non colpevolizziamo e sanzioniamo i soggetti prima delle indagini», ha detto Gravina che sa bene due cose, ma signorilmente non le dice: nel 2016 sette club della Liga erano stati sanzionati dall’Unione Europea per un clamoroso caso di aiuti di stato e tuttora nel sistema spagnolo ci sono situazioni finanziarie ballerine.Sullo stesso argomentoLa Liga contro la Juventus: “Vogliamo sanzioni immediate”Juventus

    La lezione di Gravina

    In un calcio europeo che soffre di una crisi acuta sotto il profilo economico, se ognuno iniziasse effettivamente a guardare in casa propria avanzerebbe pochissimo tempo libero. Tant’è che Gravina, che si è dimostrato ancora una volta uomo delle istituzioni, invita a «riflettere sul sistema». Detto così è molto generico, ma comunque la si applichi è un’indicazione da non sottovalutare. Quanti club, in Italia, sottoposti alla medesima cavillosa radiografia imposta alla Juventus dalla Procura di Torino, ne uscirebbero indenni e quanti con le ossa rotte? Perché, per esempio, sulle plusvalenze – che tutti sanno essere una pratica universale del calcio italiano – solo la Procura di Torino ha approfondito (a Milano hanno aperto un fascicolo e archiviato, altrove non si sono presi la briga manco di aprirlo)?

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    Quella frase decontestualizzata…

    Ieri circolava un frammento di intercettazione, ovvero la più odiosa delle indiscrezioni perché le intercettazioni non dovrebbero circolare, ma soprattutto perché una frase smozzicata e decontestualizzata è il peggior modo di spiegare le cose. Un dirigente juventino avrebbe detto qualcosa come: «Una cosa così si è vista solo a Calciopoli». Frase ottima per un titolo acchiappa-clic, irrilevante sotto il profilo penale. E così si alimenta l’ansia, l’indignazione, la sensazione che qualcosa di terrificante sia stato commesso, prima ancora che le richieste di rinvio a giudizio (uscite ieri) vengano accettate o meno. Quella frase, per la cronaca, è stata captata dagli inquirenti durante un pranzo in un ristorante. Ribadiamo: quale società potrebbe farsi registrare i pranzi fra i dirigenti e uscire indenne? Riflettiamo sul sistema, come suggerisce Gravina, tanto c’è tempo prima che i processi (quello sportivo e quello penale) inizio e, soprattutto, finiscano. Riflettiamo e alziamo il piede dal giustizialismo sfrenato, prima di andare a sbattere.

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