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    Resiste e colpisce: è una Juventus ritrovata

    TORINO – Una partita come metafora di una stagione intera? La Juventus proverà a far sì che la vittoria sull’Inter lo sia, intanto festeggia il successo su una grande (e quella che i tifosi godono di più a battere) che in campionato mancava dal 15 maggio 2021, anche allora sui nerazzurri, e incamera la quarta vittoria consecutiva, frutto della quarta partita di Serie A senza subire reti. Stavolta contro una squadra che segnava da 24 turni. Una vittoria e un poker che valgono il sorpasso sull’Inter e l’aggancio alla Roma, con il quarto posto occupato da Lazio e Atalanta lontano solo due punti.Guarda la galleryJuventus-Inter, il gol di Danilo convalidato e poi annullato da Doveri FOTO

    Resistere…

    Una partita come metafora di una stagione intera perché nel primo tempo, come in questa prima parte di stagione, la squadra di Massimiliano Allegri ha creato pochissimo in avanti e, pur concedendo complessivamente poco, ha rischiato due volte di subire gol: graziata, e questa fortuna è stata invece un inedito o quasi (il quasi è il palo di Hjulmand contro il Lecce), dagli errori di Dzeko e Dumfries. Ha resistito, la Juventus, e le si poteva chiedere poco di più, senza nove indisponibili tra cui uomini chiave come Pogba, Vlahovic e Paredes, e altre due stelle come Di Maria e Chiesa in panchina con una ventina di minuti nelle gambe. A complicare il tutto, la maggior freschezza dell’Inter, con sei giocatori nuovi rispetto alla partita di martedì a Monaco di Baviera, giocata senza l’assillo del risultato, mentre Allegri aveva potuto cambiarne appena due rispetto alla sfida col Paris Saint-Germain, giocata un giorno dopo. 

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    …e colpire

    Al netto della citata fortuna nelle due occasioni nerazzurre, la Juventus ha però resistito con attenzione, determinazione e carattere, confermando di aver ritrovato almeno queste doti. Nella ripresa ha ritrovato anche altro: ha ritrovato il cinismo, ha ritrovato gli acquisti, con Kostic e Bremer che hanno giocato i loro 45 minuti migliori in bianconero, e ha ritrovato Chiesa e Di Maria, preziosi nel tenere palla in avanti nel finale. Ha ritrovato, cioè, tutto quello che Allegri si augura di ritrovare da adesso in avanti. E ha vinto, nonostante un discutibile gol annullato dal var (e anche qui c’è del già visto…) a Danilo perchè il pallone che calcia col sinistro sfiora la sua mano destra, quella del braccio che De Vrij gli stava trattenendo. Ha vinto segnando il primo gol con un gran contropiede di Kostic finalizzato da Rabiot, omaggio a Trapattoni rimasto l’unico allenatore juventino ad aver vinto più partite (319) di Allegri, che con 228 ha superato Lippi. E ha vinto chiudendo il conto con Fagioli, al secondo gol consecutivo in campionato e ancora tra i migliori. Resistere e colpire: ora la Juventus deve riuscire a farlo anche con Verona e Lazio, poi soprattutto da gennaio in poi. Come lo ha fatto nei 90 minuti contro l’Inter.

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    Juventus, Rabiot come Zidane e Platini: il dato contro l’Inter

    Adrien Rabiot continua a sfornare prestazioni convincenti. Il centrocampista della Juventus, praticamente sempre titolare con Allegri, si è sbloccato anche dal punto di vista realizzativo come confermato dal gol contro l’Inter, il suo quinto in stagione dopo le doppiette contro il Maccabi Haifa e l’Empoli. Inoltre, c’è un dato raccolto da Opta che esalta i tifosi rimandando a vecchie glorie che hanno vestito la maglia della Vecchia Signora: Rabiot è infatti il terzo centrocampista di nazionalità francese ad andare a segno in Serie A con i bianconeri contro l’Inter, dopo Michel Platini e Zinedine Zidane. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Inter, i tifosi nerazzurri contro Vlahovic: ecco cosa hanno urlato

    TORINO – «Sei uno zingaro, sei uno zingaro». Nient’altro, perché di nient’altro c’era bisogno, perché tutti hanno sentito e tutti si saranno fatti la loro personalissima opinione. Il coro è partito dal settore riservato ai tifosi dell’Inter, tradizionalmente occupato allo Stadium dai sostenitori ospiti e composto da duemila posti e spiccioli, nei minuti precedenti il fischio d’inizio. Il destinatario del coro razzista, Dusan Vlahovic, avrà fatto spallucce, ché del resto non è mica la prima volta che un episodio del genere lo riguarda da vicino. Nell’ottobre 2021 il serbo, allora bomber della Fiorentina, era stato apostrofato alla stessa maniera dai tifosi dell’Atalanta, appena battuta da una sua doppietta. Tempo di presentarsi all’intervista flash del postpartita di Bergamo a bordo campo e poi ecco quei cori spregevoli, con conseguente espressione inequivocabile dell’attaccante che andò oltre la sgradevole situazione. Ieri l’ex viola ha dovuto saltare il derby d’Italia per colpa della pubalgia. Ma Dusan era comunque presente allo Stadium per sostenere i compagni. E sul volto gli si leggeva chiaro il pensiero di chi, per nessuna ragione al mondo, avrebbe voluto saltare Juventus-Inter. Amen, il fattaccio è un altro: seguiranno conseguenze per i “complimenti” ricevuti ieri sera?Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juventus-Inter, la chiave tattica per i bianconeri: disinnescare Lautaro Martinez

    Archiviata la delusione per come è andato il girone di Champions League, la Juventus si rituffa nel campionato affrontando l’ultimo trittico di partite prima della sosta per i Mondiali. La prima sfida in programma è il sentitissimo derby d’Italia contro l’Inter a cui seguirà la trasferta di Verona di giovedì tardo pomeriggio e infine, per concludere, la partita interna all’Allianz Stadium contro la Lazio di domenica sera. LEGGI TUTTO

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    Supercoppa: la Juve, la Roma e lo zampino di Mou

    INVIATO A PARMA – Servono i calci di rigore per incoronare la Roma, che si aggiudica la prima, storica Supercoppa femminile Fs della sua storia (5-4 dopo i rigori). La Juventus deve inchinarsi dopo aver rimontato: giallorosse in vantaggio nel primo tempo con Valentina Giacinti, la risposta bianconera arriva nella ripresa con Lisa Boattin direttamente su calcio di punizione. La sfida va ai supplementari e poi ai rigori: Ceasar ne para due, uno di Girelli (che non riesce a conquistare la Supercoppa numero 11 della sua straordinaria carriera) e l’ultimo, quello decisivo sbagliato da Cantore. Festeggia la Roma che si “vendica” della sconfitta in Coppa Italia di maggio, per la Juventus è la seconda Supercoppa persa dopo quella con la Fiorentina nel 2018.LA CRONACA DEL MATCH

    Lacrime e felicità, con Mourinho regista

    A fine partita le bianconere si stringono in cerchio, poi vanno a salutare i tifosi: lacrime per Girelli e Cernoia, palpabile la delusione di Sara Gama che, indisponibile, va a consolare le compagne. Dall’altra parte è festa grande per la Roma dell’ex bianconero Spugna. Il tecnico juventino Montemurro: «Posso solo fare i complimenti alle ragazze, hanno tenuto duro. Le finali a volte vanno così, è stata brava la Roma che ha tirato meglio i rigori, per noi è comunque una lezione che ci servirà». E la profezia di Mourinho ha avuto successo: «Quando c’è una coppa va portata a casa». Detto, fatto con ringraziamento immediato delle ragazze a José, il loro primo tifoso.

    Juventus, segnale forte: il gap è diminuito

    Per la Juventus quello di Parma è un segnale forte anche in chiave scudetto: già nelle passate stagioni la Roma si era avvicinata alle bianconere, grazie a un lavoro di rafforzamento dell’organico e del settore giovanile. Ora il gap sembra essersi ulteriormente ridotto e il duello tra le due squadre sembra destinato a diventare una classica del calcio femminile italiano.

    Guarda la galleryJuventus-Roma, le immagini della finale di Supercoppa femminileIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, il ricordo del derby vinto contro la Juventus e Pulici gol in pallonetto

    TORINO – Un clic e la memoria va all’indietro, un ricordo indelebile. Basta un tweet del Torino che posta una foto in bianconero e scrive: «Il 5 novembre 1972 il Torino vinse il derby con la Juventus per 2-1. In quella partita, cinquant’anni fa, Paolo Pulici ci deliziò con un pallonetto da fuori area che ancora oggi rimane tra i gol più iconici della nostra storia». Altri tempi che Ivan Juric e i tifosi granata vorrebbero davvero rivivere. Intanto, si va a Bologna per povare il tris di vittorie di seguito in sìSerie A. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Inter, Allegri e il dubbio Vlahovic: il modulo (senza Dusan) e con un ballottaggio

    TORINO – Il Derby D’Italia tra Juventus e Inter chiuderà la 13 giornata del campionato di Serie A. Max Allegri sta decidendo la migliore formazione da schierare: ancora in forse la presenza di Dusan Vlahovic, dato che l’attaccante serbo continua a sentire fastidio (pubalgia) e l’infiammazione non è del tutto passata. Allegri spera fino all’ultimo di averlo a disposizione, ma nel caso l’ex Fiorentina non dovesse farcela, la Juventus potrebbe scendere in campo con il 4-3-3. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Inter, Inzaghi con i titolarissimi. Brozovic però scalpita

    MILANO – Simone Inzaghi schiererà contro la Juventus quella che oggi può essere considerata la miglior formazione possibile, ovviamente al netto dello stato di forma dei suoi ragazzi, oltre che di infortuni e recuperi dell’ultimo momento. A Torino, come ampiamente previsto, non ci sarà Romelu Lukaku. L’attaccante nerazzurro si trova ora in Belgio per seguire le terapie e l’iter di recupero dopo la ricaduta subita e il risentimento della cicatrice miotendinea del bicipite femorale della coscia sinistra. All’inizio della prossima settimana Big Rom sosterrà i nuovi esami del caso, ma nonostante il calciatore speri ancora di prender parte alla trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, la realtà più plausibile è che torni in campo, almeno con la maglia dell’Inter, solo nel 2023. Buone notizie invece da Marcelo Brozovic. Ieri il croato ha sostenuto la prima totale seduta con i compagni di squadra. Ergo, qualora oggi non ci fossero complicazioni o imprevisti, lavorerà ancora in gruppo e verrà consequenzialmente convocato per il Derby d’Italia di domani sera, dove ovviamente, siederà inizialmente in panchina.Guarda la galleryDa Calhanoglu a Dumfries: l’Inter si prepara alla Juve ‘giocando’ a basketIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO