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    Juve, che errore Di Maria: da uomo in più a uomo in meno

    MONZA – No, non sta andando esattamente come aveva auspicato. Doveva essere l’uomo in più di questa stagione, Angel Di Maria, invece finisce per essere l’uomo in meno. A Monza. Gli si chiedeva di aiutare la squadra a svoltare, invece – come fosse una zavorra – la sta trascinando a fondo proprio nel momento del bisogno in una partita che rischia di essere spartiacque. L’argentino si è fatto cacciare ingenuamente al 43’ del primo tempo, reagendo con una gomitata alla marcatura pressante di Izzo. Infortuni, ricadute, esplosioni, espulsioni e squalifiche. Il campionario, finora, di chi sta passando più tempo fuori, piuttosto che dentro i meccanismi della Juventus. Minuti giocati: 222, in 5 presenze. Un gol segnato. Ci si aspettava di più in termini di giocate e apporto tecnico, ma anche di personalità. Invece…
    Non benissimoDopo la sconfitta contro il Benfica, il Fideo aveva fatto discutere per i suoi commenti increduli a certe scelte di Allegri, pizzicati durante una chiacchierata con Milik («Perché ti ha tolto?»). E si era pure beccato qualche punzecchiatura dal tecnico, a posteriori: «Ho dovuto togliere Milik perché con Di Maria fuori forma a centrocampo stavamo faticando».Ieri un altro fattaccio per l’argentino, che a quanto pare dimostra nervosismo, forse insofferenza per la situazione ed il contesto. Ora partirà per la convocazione con l’Argentina, salterà la ripresa (2 ottobre: Juventus-Bologna) e sarà di nuovo a disposizione per la Champions League: Juventus-Maccabi del 5 ottobre. Occhio all’ipotesi di una squalifica da due giornate: c’è rischio che salti anche il Milan.
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    Monza-Juve, le scelte di Allegri: Di Maria-Vlahovic-Kostic in attacco

    TORINO – Sotto con il Monza. Domenica alle 15 la Juventus riparte dai brianzoli del nuovo tecnico Raffaele Palladino, ultimi in classifica. La squadra di Massimiliano Allegri si presenterà senza otto giocatori, che diventano nove contando anche il giovane Aké. Squalifiche (Milik e Cuadrado) e infortuni (Rabiot, Locatelli, Alex Sandro, Pogba, Chiesa, Kaio Jorge) dimezzano le scelte del “Conte Max”, orientato a riproporre il 4-3-3/4-4-2 trasformabile in 3-5-2 delle ultime esibizioni. Ma con un’arma in più: quel Di Maria annunciato in campo dal primo minuto dallo stesso allenatore.
    Le scelte di MaxSzczesny è di nuovo convocato (è la prima volta dopo l’infortunio alla caviglia del 31 agosto contro lo Spezia), ma in porta toccherà nuovamente a Perin. Davanti all’ex genoano ecco De Sciglio, con Bremer, Bonucci e Danilo. In mediana la coperta è cortissima. Ai lati di Paredes, spazio a McKennie e Miretti. In attacco, Kostic è segnalato in vantaggio su Kean a sinistra, mentre sulla fascia opposta giocherà Di Maria. Il serbo e l’argentino dovranno armare Vlahovic, ancora a secco a settembre, con cross e assist.
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    Lo strano weekend di Milik: senza la Juve, si consola con Agata nella nuova casa

    TORINO – Monza-Juventus la guarderà in tv, lontano per una volta dallo stress del campo dove in realtà avrebbe fatto tutto tranne che la figura dell’estraneo. Ma Arkadiusz Milik non può cambiare la storia, ingiusta, di una doppia ammonizione rimediata una settimana fa contro la Salernitana, la seconda per via di un’esultanza con strip non consentito a seguito di un gol poi ingiustamente annullato. La topica della combo Marcenaro (arbitro)-Banti (Var) ha partorito un 3-2 poi convertito in 2-2, però con la conferma dell’espulsione dell’attaccante polacco, con conseguente squalifica. L’ex Napoli mancherà a Massimiliano Allegri in Brianza, non alla sua dolce metà. Si chiama Agata Sieramska, nota per essere la nuova fidanzata del bomber e per il suo fisico da urlo, lei che spesso e volentieri con Arek condivide intense sedute in palestra.
    Una rete ogni due partite«Finalmente a casa nuova con il mio amore», è l’ultimo post pubblicato sul suo profilo social da Milik, che da poco si è felicemente sistemato nella nuova residenza torinese a due passi dal centro di Torino. La punta bianconera trascorrerà la sosta del campionato aggregandosi alla nazionale polacca per gli impegni in Nations League contro Olanda e Galles. Poi tornerà a fare le fortune della Juve, dopo aver già realizzato tre gol in sei partite stagionali con la maglia bianconera. Anche mercoledì aveva avviato bene il match con il Benfica grazie a una capocciata delle sue e se la squadra s’è poi arenata sul ricordo di mezzo tempo giocato come si conviene, facendosi rimontare dai portoghesi, poche colpe o nessuna possono ricadere su Arek. Allegri lo aspetta a braccia aperte. Milik ha caratteristiche a loro modo insostituibili: altro che un centravanti di scorta, si sta dimostrando assai utile.
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    Monza-Juventus: scopriamo Barbieri, Iling-Junior e Barrenechea

    TORINO – Oggi davanti a un tablet, tifando (invano) per i loro compagni della Juventus Next Gen impegnati in casa del Renate, domani in panchina a Monza, tifando per i compagni per un giorno della prima squadra e covando la speranza che Massimiliano Allegri decida che c’è bisogno di uno di loro. E’ un weekend speciale per Tommaso Barbieri, Samuel Iling-Junior e Enzo Barrenechea, terzetto di giovani convocato dal tecnico bianconero per la trasferta in Brianza, che si aggiunge all’altro terzetto, quello stabilmente in prima squadra composto da Fagioli, Miretti e Soulé. Ecco chi sono.
    BARBIERI Vent’anni compiuti il 26 agosto, Barbieri è un terzino capace di giocare su entrambe le fasce, che ha nella progressione e nella capacità di spingere in avanti le sue dote principali. La Juventus lo acquistò nell’estate del 2020 dal Novara, con la cui maglia aveva giocato 15 partite in serie B nella stagione precedente. Già protagonista nello scorso campionato di C con la seconda squadra bianconera, non ha ancora esordito in partite ufficiali ma Allegri lo ha impiegato nelle amichevoli precampionato e lo aveva già convocato mercoledì contro il Benfica.
    ILING-JUNIOR Diciannove anni il 4 ottobre, inglese, Iling-Junior è un esterno d’attacco, capace però all’occorrenza di coprire tutta la fascia come quinto in un 3-5-2, pur dando del ruolo un’interpretazione offensiva. Dotato di tecnica, resistenza e velocità, la Juventus lo acquistò nell’estate 2020 dal Chelsea e in bianconero è diventato subito punto fermo della Primavera, fino a passare in questa stagione alla Next Gen. Dotato di ottimo dribbling, in questi anni ha affinato le sue capacità in fase di finalizzazione.
    BARRENECHEA Ventuno anni compiuti il 22 maggio, argentino, Barrenechea è un centrocampista centrale che abbina fisico e tecnica, dote quest’ultima che sfrutta anche come rigorista. Cresciuto nel Newell’s Old Boys, nel 2019 passò al Sion da dove la Juventus lo prelevò a gennaio 2020. Subito protagonista in Under 19, nella stagione successiva debuttò anche in Serie C con la seconda squadra, ma a maggio 2021 la rottura di un crociato aveva interrotto la sua ascesa fermandolo per nove mesi. Tornato in campo a primavera, quella per la partita contro il Monza è la sua prima convocazione in prima squadra.
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    Juve, se lo staff di Allegri (18 membri) deve fare un superlavoro: 13 infortuni in 2 mesi

     Nei giorni delle grande crisi, uomini, risultati e peso degli infortunati Juve vengono analizzati per capire quali siano le cause della falsa partenza stagionale (solo 2 vittorie nelle prime 6 giornate di campionato; 2 sconfitte consecutive nella fase a gironi della Champions League, evento senza precedenti nella storia delle partecipazioni bianconere al più importante torneo continentale). Di certo, non si può dire che la società degli Agnelli abbia lesinato uomini e mezzi, mettendo a disposizione di Allegri il meglio che ci sia. Stamane, Tuttosport ha pubblicato la composizione dello staff del tecnico: compreso l’allenatore, i membri sono addirittura 18. Ricapitolando: Massimiliano Allegri allenatore in prima; Marco Landucci, Paolo Bianco, Aldo Dolcetti e Simone Padoin, collaboratori tecnici; Maurizio Trombetta, responsabile della preparazione atletica, suoi collaboratori Simone Folletti, Francesco Lucia ed Enrico Maffei; Andrea Pertusio, responsabile Forza & Sport Service; Duccio Ferrari Bravo, suo collaboratore; Claudio Filippi e Antonio Gualtieri, preparatori dei portieri; Tommaso Orsini, responsabile Match Analysis, Riccardo Scirea e Paolo Pettinato, suoi collaboratori; Domenico Vernamonte, responsabile delle prestazioni; Giovanni Andreini, coordinatore delle prestazioni. Si aggiungano l’eccellenza dell’équipe medica e dei fisioterapisti. Decisamente, una task force sotto pressione, chiamata a un superlavoro sia per rimettere in sesto una condizione atletica inopinatamente insufficiente sia per capire quali siano le cause dell’impressionante serie di infortuni che nel periodo 16 luglio – 16 settembre ha martellato la Juve.Guarda la galleryJuve, lo staff tecnico: da Folletti a Andreini, da Landucci a Allegri

    Tredici gli stop, il più grave dei quali ha messo fuori causa Paul Pogba di cui la squadra, in questo periodo, avrebbe proprio un grande bisogno. Ai lungodegenti Kaio Jorge e Chiesa, in fase di recupero, ma indisponibili sino a fine anno, infortunio dopo infortunio si sono aggiunti Arthur, (ora al Liverpool) De Sciglio, Pogba, McKennie, Aké, Szczesny, Cuadrado, Pellegrini (ora all’Eintracht Francoforte), Di Maria, Bonucci, Locatelli, Rabiot, Alex Sandro. Per uscire dalla crisi, Allegri ha più che bisogno che il suo staff lo aiuti.

    Sullo stesso argomentoJuve, Andreini coinvolto maggiormente a sostegno di AllegriJuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Ufficiale, Giorgio Ricci lascia la Juve: “Era il momento giusto”

    “La Juventus è stata per una parte significativa della mia vita la mia seconda casa, la mia seconda famiglia dove sono cresciuto, partito e tornato, ma soprattutto da cui ho imparato la vera cultura del lavoro e la ricerca dell’eccellenza. Tempo fa ho informato tutti internamente della mia decisione di lasciare il club a fine settembre. Ho sentito che era il momento giusto per farlo perché ho sempre guardato avanti e ho cercato di essere parte attiva del mio futuro”. Con questo messaggio pubblicato sul proprio account Linkedin, Giorgio Ricci, Chief Revenue Officer della Juventus, annuncia il proprio addio al club bianconero.
    Ricci: “Cambia prima di doverlo fare”
    “Prendo una frase cara alla persona a cui devo gran parte della mia esperienza professionale: ‘Cambia prima di doverlo fare’. Ho sempre creduto in queste parole e in quanto sia stimolante seguire i propri sogni. Ecco perché il primo ottobre il mio studio di consulenza sarà finalmente attivo e sono pronto a dare il massimo, come sempre, per costruire qualcosa di grande…stay tuned!”, conclude nel suo post. Con l’addio di Ricci finisce l’era dei manager voluti da Agnelli nel 2018 a capo delle rispettive aree: quella sport affidata a Fabio Paratici, quella Servizi a Marco Re e infine quella ricavi proprio in mano a Giorgio Ricci.
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    Juve, il post Benfica e il post social: “Insieme”. Tifosi infuriati

    TORINO – All’indomani della sconfitta contro il Benfica nella seconda sfida di Champions League, la Juventus ha pubblicato un post sui profili social che rappresenta la squadra bianconera sotto la curva mentre – al termine della partita – si prende i fischi dei tifosi delusi. Il commento su Twitter è laconico: “Insieme”. Il post è stato ovviamente commentato dai tanti tifosi ancora infuriati con la squadra e con Allegri, del quale chiedono a gran voce la testa.
    #AllegriOut
    In queste ore i tifosi della Juventus si stanno scatenando contro il proprio allenatore, reo di non aver dato un gioco alla squadra. L’hashtag #AllegriOut è diventato di tendenza e sta invadendo tutti i social. Numerose le proteste dei sostenitori bianconeri, non soddisfatti del gioco della squadra e delle prospettive della stagione. In tanti chiedono l’esonero dell’allenatore, ritwittando il post e aggiungendo: “Esoneriamo Allegri, Insieme”.  LEGGI TUTTO

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    Capello duro con la Juve: “Squadra spenta, Allegri senza direzione”

    TORINO – “È stata una partita difficile, la Juventus non è mai riuscita a riprenderla, non aveva il ritmo degli avversari dopo venuti minuti bellissimi. Si è vista una differenza enorme nella qualità e nell’intensità, è un momento difficile per i bianconeri”. Così Fabio Capello negli studi di Sky commenta il ko interno della Juventus contro il Benfica.
    Capello: “Allegri è senza direzione”
    Poi aggiunge: “La squadra ha giocato il miglior calcio di questa stagione, poi si è spenta dopo le prime difficoltà. Ha preso dei contropiede spaventosi, non c’era equilibrio in campo. Quelli del Benfica avevano la voglia, la forza e la velocità, alla Juve questo è mancato, andava a sprazzi. Allegri? Prima aveva un’altra squadra, ora non riesce a trovare il bandolo della matassa e una direzione”. LEGGI TUTTO