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    Juve, Allegri: “Vlahovic non è paragonabile a Ronaldo”

    EMPOLI – “Vlahovic è un giocatore che non avevamo come caratteristiche nella squadra. Abbiamo fatto bene, sapevamo delle difficoltà contro l’Empoli e infatti il 3-1 non è bastato. Ci siamo sacrificati, avevamo tanti indisponibili, sono contento per Kean e per l’entusiasmo che c’è in questo momento. Facciamo un passo alla volta, dobbiamo migliorare nella gestione della palla, ma lo spirito mi è piaciuto”. Allegri si gode i tre punti conquistati al Castellani e un Vlahovic super, autore della sua prima doppietta in bianconero.
    Tabellino Empoli-Juve
    Allegri e il paragone Vlahovic-Ronaldo
    “Mi aspettavo Vlahovic così, lotta e ha voglia di vincere e imparare. Ha ampi margini di miglioramento, oggi si è mosso di più. Il confronto con Ronaldo? Il 7 di prima ha fatto una carriera straordinaria, non è paragonabile a Ronaldo. Per rimanere a grandi livelli bisogna avere una forza pazzesca, non basta una partita per diventare bravo, è un percorso che Dusan ha iniziato ora. Kean fa fatica spalle alla porta ma è bravo da esterno, Morata ha dato una bella palla a Vlahovic. È semplice, bisogna solo mettere i giocatori nelle posizioni giuste e prima non li avevamo”, ha aggiunto Allegri a Dazn.
    La lotta Champions e scudetto
    “Quota scudetto? Minimo 84-85, il nostro obiettivo è entrare nelle prime quattro, ci sono Atalanta, Lazio e Fiorentina. I tre davanti, le tre dell’Ave Maria, se lo giocheranno loro lo scudetto. Ora abbiamo la semifinale a Firenze, sarà divertente giocarla. Veniamo da tante partite e a livello fisico abbiamo pagato, per questo vincere stasera era importante. Stato d’animo di Szczesny? Ci sono poche parole, solo tristezza queste famiglie che scappano. La guerra non ci deve essere, pagano sempre i più deboli”, ha concluso.
    Guarda la galleryVlahovic trascina la Juve. Prima doppietta in bianconero, Empoli koMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Empoli-Juve 2-3: Vlahovic, che doppietta! Allegri a -7 dal Milan

    EMPOLI – Vlahovic trascina la Juventus: assist, gol, cattiveria e determinazione. Strepitosa prestazione con cui firma i tre spossanti punti di Empoli. Massimiliano Allegri non si aspettava certo un percorso pianeggiante, conoscendo l’Empoli, ma la sua Juventus la trasforma in un tappone dolomitico di sofferenza e fatica. È una vittoria importante e pesante, perché giocare contro la squadra di Andreazzoli è piacevole come masticare una pietra, è una vittoria che rilancia la classifica della Juventus, ma è anche una vittoria che non cancella certe lacune bianconere.

    La Juventus deve godersi il successo, perché l’Empoli in questa stagione non solo l’aveva battuta allo Stadium (seconda giornata), ma ha vinto anche al San Paolo ed è uscito dalla Coppa Italia contro l’Inter a San Siro solo ai supplementari, tuttavia i bianconeri incassano due gol (non succedeva dalla vittoria per 4-3 all’Olimpico contro la Roma il 9 gennaio), il primo dei quali per un’altra dormita dopo quella di Villarreal (questa volta collettiva). E, nel finale, la Juventus soffre in modo eccessivo la foga dell’Empoli, chiudendosi nella trequarti e non riuscendo più a uscirne. Peccato, perché fino al 3-1, il piano gara di Allegri non aveva forse dato spettacolo, ma aveva funzionato in modo efficace: la Juventus, gol dell’1-1 a parte, non aveva sofferto e in contropiede aveva sempre colpito. Merito anche di un Vlahovic stratosferico, di un Kean concentrato, di un Morata (subentrato a Kean nella ripresa) lucido e di un Arthur sempre in partita. Poi però sono emerse stanchezza e deconcentrazione, la squadra ha sbandato e ha dato l’impressione di non essere solida come nella prima ora di gioco (anche ad Allegri, a giudicare dalla furia con cui si agitava in panchina).

    Il costo dei punti

    Purtroppo i tre punti costano un altro infortunio per la Juventus e Zakaria, uscito nel primo tempo toccandosi l’adduttore, rischia di stare fuori almeno un paio di settimane. Da verificare anche le condizioni di Bonucci (in sofferenza nel finale) e di De Ligt, a cui si è girata la caviglia nella ripresa. La fortuna non aiuta Allegri in questo momento delicatissimo della stagione.

    Juve cinica

    L’Empoli è molto aggressivo, la Juventus, che oltretutto gioca contro vento (abbastanza forte e condizionante le traiettorie) deve azzeccare sempre tutto per uscire dal pressing toscano. Ci riesce con difficoltà, ma ci prova costantemente e quando ci riesce è pericolosissima: al 7′ Vlahovic smista con elegante precisione per Zakaria, spedendolo davanti alla porta, diagonale sul quale Vicario compie un miracolo; al 18′ Kean appoggia a Vlahovic sul lato sinistro dell’area, altro diagonale micidiale, che esce di un soffio. Poi esce l’Empoli, che ha un quarto d’ora di prevalenza nel gioco, senza tuttavia essere mai pericoloso. E al 32′ arriva il gol di Kean: contropiede molto ben impostato da Vlahovic che libera Rabiot sulla sinistra, il francese va sul fondo, cross perfetto per Kean che si coordina in modo impeccabile per incornare in rete. Azione e gol di squisita fattura. L’Empoli trova il pareggio solo 7 minuti dopo, grazie a un colpo di sonno della difesa juventina: corner di Bajrami, palla che si ferma nell’area piccola senza che nessuno dei bianconeri ci arrivi per un lungo secondo, fino a che allunga la gamba di Zurkowski e la caccia dentro da un metro. Situazione abbastanza paradossale che fa, giustamente, infuriare Allegri. Ma la Juventus reagisce e al 47′ trova il secondo gol: break di Arthur a centrocampo, palla a Cuadrado, fuga sulla destra, palla in mezzo per Vlahovic che controlla in modo tecnicamente sublime il pallone in mezzo all’area, sbilancia tutta la difesa dell’Empoli e la caccia dentro per il 2-1.

    Juve a soffrire

    La ripresa è più controllata dalla Juventus: l’Empoli si butta in avanti, ma i bianconeri resistono senza soffrire e scattano in avanti appena possono. Come al 66′, quando Morata avanza veloce e, sulla trequarti, verticalizza su Vlahovic in area: il controllo del serbo è magico, perché l’assist sarebbe leggermente indietro e lui con movimento del piede sinistro riesce a portarsi la palla davanti a lui per un pallonetto dolcissimo a superare Vicario per il 3-1. L’Empoli è sempre più infuocato agonisticamente e trova il gol al 76′ con un tiro di La Mantia, libero di tirare dopo un intervento non perfetto di Bonucci: il tiro si infila sul primo palo, con un intervento non perfetto di Szczesny. La Juventus chiude il tempo con qualche affanno di troppo: con Bonucci che stringe i denti, De Ligt anche (leggera distorsione alla caviglia), Cuadrado che perde lucidità e il centrocampo piuttosto sfilacciato.

    Empoli-Juventus 2-3: statistiche e tabellino LEGGI TUTTO

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    Serie A, Sassuolo-Fiorentina: statistiche e consigli

    Tra gli incontri del sabato di Serie A si fa notare un bel Sassuolo-Fiorentina. Sulla carta la sfida dovrebbe regalare reti e divertimento, visto che per entrambe il momento è positivo e le due compagini, a immagine e somiglianza dei rispettivi allenatori, sono ambiziose e non si pongono limiti.
    Sassuolo-Fiorentina show, fai il tuo pronostico
    Sassuolo, spicca un “ritardo”… anzi due!
    Numeri di “zemaniana” memoria per i neroverdi, che hanno centrato gli esiti Goal e Over 2,5 in 21 gare su 26. Difficile rimproverare qualcosa a queste due squadre, andando a scavare si nota però una “mancanza”. Nelle ultime 6 gare interne, Berardi e compagni non hanno mai segnato un gol prima del riposo. In generale, negli ultimi loro 11 incontri in Serie A non si è poi visto l’X primo tempo. Per la cronaca, la X al riposo vale circa 2.30 mentre il Sassuolo che segna nel primo tempo è a 1.90. LEGGI TUTTO

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    Serie A, Empoli-Juventus: analisi e pronostico

    Sabato alle 18 la Juventus di Allegri è di scena al Castellani di Empoli. I bianconeri sono imbattuti in Serie A da ben 12 giornate consecutive, i toscani dal canto loro non festeggiano i tre punti da 9 turni. Ecco una breve analisi e a seguire il pronostico di Empoli-Juventus.
    Empoli-Juventus, indovina il risultato e vinci!
    La Juve è abbonata all’Under 2,5
    Doveva ancora arrivare Natale quando l’Empoli vinceva la sua ultima gara in campionato, 1-0 a Napoli. Da lì in poi sono arrivate 4 sconfitte e 5 pareggi. Il tesoretto salvezza si sta pian piano esaurendo, nel bottino dei toscani tuttavia ci sono anche i tre punti ottenuti all’andata allo Stadium (0-1).
    La Juve corre per un obiettivo ben diverso come il quarto posto. La Signora non perde dalla 14ª giornata contro l’Atalanta, la curiosità riguarda l’assenza del segno 2 sia al 45′ che al 90′ nelle sue ultime cinque partite. Un ritardo che sulla carta dovrebbe essere azzerato già al Castellani dove la Juve parte favorita, può segnare almeno due reti (Over 1,5 Ospite) e magari tornare a regalare l’Over 2,5 dopo cinque turni di “astinenza”. LEGGI TUTTO

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    Kaio Jorge ko al ginocchio con la Juve U23: lascia il campo in lacrime

    ALESSANDRIA – L’assenza di Kaio Jorge dalla lista Champions stilata da Max Allegri aveva permesso al tecnico della Juventus Under 23 Lamberto Zauli di aggregare il giovane attaccante brasiliano della prima squadra per la sfida in programma quest’oggi contro la Pro Patria, valida per il girone A di Serie C e vinta dai bianconeri 1-0 con gol di Brighenti al 72′. Il classe 2002, arrivato a Torino la scorsa estate dal Santos, era partito titolare, ma la sua partita è durata appena 24′: un contrasto di gioco, la torsione del ginocchio, la caduta, le urla di dolore e le lacrime, mentre la barella lo porta fuori dal campo tra gli applausi d’incoraggiamento di tutto lo stadio. 
    Kaio Jorge, la Juve teme un infortunio al legamento crociato
    Senza Chiesa, che ha chiuso anzitempo la stagione, con Dybala, Chiellini e Rugani ai box, Bonucci rientrato ieri a Vila-Real dopo un lungo stop, in un match che ha tolto ad Allegri anche Alex Sandro a causa di un trauma contusivo che verrà rivalutato tra dieci giorni, e Weston McKennie, ko al secondo e terzo osso metatarsale del piede sinistro che lo terranno fuori per almeno due mesi, in casa Juve continua a piovere sul bagnato. Le immagini provenienti dal Moccagatta sono tutt’altro che incoraggianti: per Kaio Jorge si teme infatti – in attesa degli esami clinici – un serio infortunio al legamento crociato del ginocchio destro.
    Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Furino ricoverato, la figlia: “Capitano sotto 2-0, ma è in partita”

    TORINO – “Il capitano è sotto due a zero, ma è in partita. Il margine per ribaltare il risultato c’è, e con un po’ di fortuna passiamo il turno”. Ha utilizzato questa metafora calcistica, Federica Furino, giornalista e figlia dell’ex capitano della Juventus, Giuseppe Furino, per parlare delle condizioni di salute del padre, ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Moncalieri a causa di una emorragia cerebrale. Le sue condizioni – secondo quanto riportato da diverse fonti sanitarie – restano gravi ma stabili, con il proseguimento della terapia farmacologica per il riassorbimento del versamento di sangue. “Ringrazio tutti per la ola di affetto – ha aggiunto Federica sui social – E mi raccomando, continuate a tifare”. Sono migliaia i messaggi di incoraggiamento e di vicinanza ricevuti nelle ultime ore per l’ex calciatore bianconero, tra cui anche quello del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che della Juve è anche tifoso: “In queste ore, in ospedale, un grande campione sta giocando la partita più importante… – Beppe non c’è solo una Regione, ma un intero Paese a fare il tifo per te…”, ha scritto sui social il governatore, che sul proprio profilo personale ha postato la figurina di Beppe Furino con la maglia dell’Italia.Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Lampo Vlahovic, alla Juve non basta

    VILA-REAL – Stavolta la Juventus approccia l’andata degli ottavi di finale di Champions League senza una sconfitta. Nel 2020 aveva perso 1-0 a Lione e nel 2021 2-1 in casa del Porto, pagando i ko con l’eliminazione nella gara di ritorno. A Vila-real finisce 1-1 in una serata all’insegna di Dusan Vlahovic: il serbo debutta nel torneo e segna dopo appena 33 secondi, record per un esordiente. Un vantaggio che mette in discesa la partita e che la Juventus dà l’impressione di gestire, fino alla dormita nel secondo tempo che consente a Parejo di pareggiare. L’ingresso nei quarti si decide a Torino il 16 marzo, in una partita in cui sarà obbligatorio vincere, poiché da questa edizione le reti segnate in trasferta non valgono più doppio. Contro il Villarreal sarà dura, visto il modo in cui si è qualificato agli ottavi, con un successo per 3-2 in casa dell’Atalanta all’ultimo turno. Ma per la Juventus rabberciata di questi tempi uscire con un 1-1 dal temibile Estadio de la Ceramica è una impresa di non poco conto.Guarda la galleryJuve, la Uefa celebra Vlahovic: “DV7, che debutto!”

    Villlarreal-Juve 1-1: la partita

    Allegri sceglie il 4-4-2 con De Ligt e Alex Sandro al centro della difesa, mentre Danilo e De Sciglio agiscono larghi. A centrocampo i centrali sono Locatelli e McKennie, con Cuadrado a destra e Rabiot a sinistra. Davanti agisce la coppia Vlahovic-Morata e il serbo si regala un debutto da sogno nell’Europa che conta: controlla un lancio di Danilo e conclude di destro tra Albiol e Pau Torres. È 1-0 per la Juventus dopo appena 33 secondi, Vlahovic imita Del Piero, che esordì in Europa con una rete al Borussia Dortmund. Lo svantaggio scuote il Villarreal, che viene fuori poco prima del quarto d’ora, quando Pedraza imbecca Lo Celso in area al 13′. Decisivo l’intervento da dietro di Rabiot, che toglie equilibrio al numero 17 in giallo: la palla finisce sul palo esterno. Tre minuti un altro brivido, originato sulla fascia destra da Chukwueze. Al centro Danjuma tenta il colpo di tacco, Szczesny para nonostante una deviazione di Danilo. Juventus che riprende campo dopo il doppio pericolo, chiudendo le fasce e tenendo gli spagnoli lontano dall’area. Locatelli ci prova dal limite (alto), mentre Albiol contra McKennie in area.

    Guarda la galleryVillarreal-Juve, esultanza polemica di Vlahovic dopo la rete

    Juve, disattenzione e gol del Villarreal

    Dopo l’intervallo entra Bonucci per i problemi muscolari di Alex Sandro. Il capitano va al centro della difesa, l’assetto bianconero non cambia. La frazione si apre con un destro al volo fuori di Morata su invito di McKennie, poi la Juventus pensa a gestire il match. Il suo errore è quello di distrarsi su una palla gestita sui 20 metri da Capoue (21′): nessuno lo contrasta e il suo invito imbecca il movimento in area di Parejo, dimenticato da Rabiot. Per il centrocampista è facile la deviazione per l’1-1. È uno dei pochi lampi del secondo tempo, in cui la Juventus – pur arretrando – non corre altri pericoli sostanziosi. Entra Arthur per Locatelli, mentre Rabiot rischia il rosso per una entrata dura su Chukwueze: se la cava con il giallo. L’arbitro non punisce invece un contrasto Estupinan-McKennie, che costringe lo statunitense a uscire zoppicando (dentro Zakaria). C’è il tempo per rivedere Vlahovic al tiro, il suo sinistro dal limite è annullato in tuffo da Rulli alla sua sinistra. Tutto si decide a metà marzo.

    Villarreal-Juve, tabellino e statistiche

    Guarda la galleryJuve, non basta Vlahovic: il Villarreal trova l’1-1 con ParejoMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Villarreal: perché lo chiamano il sottomarino giallo?

    TORINO – Al pranzo ufficiale c’era l’amministratore delegato juventino Maurizio Arrivabene con il suo corrispettivo del Villarreal Fernando Roig Negueroles, il figlio di Fernando Roig Alonso, presidente e proprietario del club. Un uomo, il proprietario, dal patrimonio di 1,7 miliardo di euro, costruito con la ceramica, le energie alternative e i supermercati. Il figlio dirige le operazioni della squadra da tempo e oggi ha donato ad Arrivabene il simbolo del club, il sottomarino giallo. Ma perché è stato scelto come simbolo?

    I BEATLES – Il riferimento, ovvio, è alla canzone dei Beatles, pubblicata nell’album Revolver e come singolo assieme a Eleanor Rigby, il 5 agosto 1966. La canzone, accreditata Lennon/McCartney era in realtà opera del solo Paul, che pensava di scrivere un pezzo per bambini e raccontò di essere partiti con il colore giallo e l’idea del sottomarino, giocattolo che lui sognava di avere da piccolo. E il Villarreal cosa c’entra? Con ordine: nel 1947, ci fu un cambio di maglie accidentale. Il colore bianco, originario del club, era stato cambiato in giallo per la mancanza di magliette bianche dal locale fornitore (eravamo nel dopoguerra e non c’era abbondanza di materiale sportivo). Così il presidente di allora decise o, più che altro, accettò il cambiamento. I tifosi, tutto sommato, la presero bene e il giallo continuò a caratterizzare il club. 

    GIRADISCHI – E arriviamo alla stagione 1967-68, con il Villarreal era in lizza per la promozione nella terza divisione spagnola. Durante una partita, un gruppo di tifosi dietro una delle porte iniziò a suonare la canzone dei Beatles su un giradischi e guardando le maglie gialle della loro squadra cominciò a cantare al ritmo della canzone «Amarillo es el Villarreal/amarillo es/amarillo es» (il Villarreal è giallo, è giallo, è giallo). E Sottomarino Giallo fu.
    Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO