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    Juve-Napoli, si ferma Bonucci. Rugani con De Ligt la difesa di Allegri

    TORINO – Neanche il tempo di godersi i recuperi, peraltro previsti, di Chiesa e Dybala in attacco, che Massimiliano Allegri si ritrova a rischio emergenza in difesa, perlomeno per giovedì sera contro il Napoli. Emergenza che ha preso corpo negli ultimi giorni, quando Leonardo Bonucci ha lamentato un affaticamento alla coscia sinistra che ha continuato a tormentarlo finché ieri è stato sottoposto agli esami strumentali: che hanno permesso a lui e alla Juventus tutta di tirare un sospiro di sollievo, escludendo lesioni, ma senza cancellare l’ansia in vista dello scontro diretto contro la squadra di Spalletti. Il fatto stesso di aver effettuato gli esami per accertare se il muscolo presentasse o meno lesioni certifica che l’affaticamento non è irrilevante e potrebbe dunque costringere il difensore a saltare la prima partita del 2022. Potrebbe, al condizionale, perché l’azzurro ha ottime capacità di recupero a livello muscolare e i tre giorni, quasi quattro visto che si giocherà giovedì sera, che passeranno tra ieri e il fischio d’inizio potrebbero anche bastargli per recuperare. […]Sullo stesso argomentoJuve, per Bonucci escluse lesioni. Allegri punta il NapoliJuventus

    Rugani e De Ligt contro il Napoli

    […] L’assenza del trentaquattrenne di Viterbo si aggiungerebbe infatti a quella di Chiellini, positivo al Covid come Arthur e Pinsoglio, e a quella di Danilo, non ancora recuperato dalla lesione all’adduttore riportata contro la Lazio il 20 novembre. Recupero che però procede bene, come conferma l’ex Manchester City su Instagram, con una foto sorridente e gli emoticon di una clessidra e dei colori bianconeri. Senza la coppia centrale della Nazionale, e senza il brasiliano che può adattarsi bene al centro, toccherà a Rugani affiancare De Ligt al centro della difesa: se il ventisettenne toscano ha giocato più di 100 partite in bianconero è perché è affidabile, ma è chiaro che non sarebbe lui il prescelto per affrontare uno scontro diretto. Peraltro Allegri in difesa dovrà fare a meno anche di Pellegrini, alle prese, come Kaio Jorge, con una sindrome influenzale, e in questo momento era proprio il ventunenne ex romanista il titolare della fascia sinistra, davanti a uno spento Alex Sandro che avrà così l’occasione di rilanciarsi.

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    Guarda la galleryAllegri ritrova la Juve: Dybala spinge, Chiesa c’è LEGGI TUTTO

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    Bernardeschi: “Alla Juve momenti difficili, ma mi hanno fatto crescere”

    Condotto da Diletta Leotta, Day Off racconta una giornata fuori dal campo in compagnia di un calciatore della Serie A TIM. Un nuovo format, che porta lo spettatore a conoscere i giocatori sotto una luce più personale, tra confidenze e racconti, hobby e passioni, ma senza mai parlare di calcio, anzi con l’obbligo di non farlo; se si trasgredisce, arrivano le simpatiche ma spinose penitenze del barattolo di “Day Off”. Il protagonista a dare inizio alla prima puntata, disponibile da oggi su DAZN, è Federico Bernardeschi, centrocampista di Juventus e Nazionale Italiana, che racconta la sua passione per l’arte, la musica e la cucina e i momenti che hanno marcato la sua vita: tutti gli ingredienti per imparare a staccare dal calcio e ricaricarsi. Di seguito alcuni estrapolati della prima puntata di Day Off con Federico Bernardeschi:

    Day off

    “Le due regole di Day Off – non si parla di calcio e niente cellulari – mi piacciono molto. È essenziale staccare per ricaricarsi. Ho impiegato anni per trovare il giusto equilibrio, ma adesso riesco a gestirmi bene”.

    Family

    “Nella vita ho scoperto col tempo che ho sempre dato meno peso alle cose materiali e più peso agli affetti umani. Stare con tutte donne in casa è la cosa più bella del mondo. Le donne sono molto più avanti di noi uomini. Si sta bene: sono sempre coccolato e amato. Quando sono off, adesso che sono orgogliosamente padre, cerco di dedicare più tempo alle mie due figlie, Deva e Lena. Con il nostro lavoro siamo poco a casa. Cerco di dar loro tutto l’amore del mondo, ovviamente facendo anche qualche sbaglio. Ma è naturale e in realtà è anche una parte bella dell’essere genitori. Non siamo esseri perfetti: loro devono imparare ad amare anche le imperfezioni degli altri, come noi ameremo le loro”.

    Guarda la galleryJuve, Bernardeschi torna al gol e fa esultare i tifosi bianconeri

    Il segreto: la liquirizia

    “Mi avete portato una cosa per cui impazzisco: la liquirizia! Non potete immaginare quanta ne ho mangiata da bambino! È una passione trasmessami da mamma Paola. Purtroppo, crescendo e diventando un calciatore professionista, ho potuto permettermela sempre di meno… ma dai una, nel giorno di Day Off, me la posso concedere. Se devo concedermi un altro sfizio…punto sulla pasta, in particolare la mia preferita è la cacio e pepe. Sono anche bravo a cucinarla. Nel periodo del lockdown sono diventato abile in cucina”.

    Una visione bianconera e le belle sofferenze

    “Avevo 8 anni e facevo un sogno ricorrente. Andavo quattro volte a settimana avanti e indietro da Carrara agli allenamenti (a Empoli, per un totale di 230 km andata e ritorno, ndr), la sera arrivavo stanco a casa. Sognavo spesso questo tunnel e in fondo c’era una luce bianca pazzesca, ho sempre immaginato che quello fosse il punto in cui dovevo arrivare per ripagare sia me sia la mia famiglia di tutti i sacrifici fatti. Arrivando alla Juve, in bianconero, il sogno si è realizzato. Il mio percorso è stato pieno di tante avversità. Ognuno ha il suo, a me il mio piace tantissimo. Anche le sofferenze, bellissime. Non rinnego niente. Dalle sofferenze ho sempre imparato qualcosa di bellissimo. Ad esempio a 16 anni mi hanno fermato per il cuore, mi dissero che non potevo più giocare a calcio. È stato pazzesco, son dovuto stare in casa senza fare attività fisica di nessun tipo per 6 mesi. In quel periodo mi sono avvicinato moltissimo alla fede, pregavo tanto. Però non stavo bene, anche i miei amici me lo facevano notare. Ma quella sofferenza mi ha fatto capire quanto io amassi davvero il calcio, quanto io amavo davvero questa passione. Certe cose si capiscono quando ce le tolgono. Allora lì mi sono promesso di fare tutto quello che era in mio potere per arrivare a essere un calciatore professionista. Ci credevo tanto che sarei riuscito ad arrivare in alto. Noi carraresi siamo tosti di carattere, sarà il marmo? Ahh e ne andiamo molto fieri”.

    I momenti difficili

    “Ho passato molti momenti difficili anche qui alla Juve, ma non rimpiango assolutamente niente. Anzi, questi momenti mi sono serviti tantissimo perché mi hanno fatto veramente crescere. La mia carriera è sempre stata un salire, ma per forza di cose nella vita c’è un momento che vai giù. È normale che ci siano anche momenti di flessione, in quei momenti lì bisogna farsi delle domande, riflettere su dove si è sbagliato e dove hanno sbagliato anche gli altri, che cosa si può migliorare in noi stessi e fare ancora di più per poi risalire. Poi, quando risali, è 100 volte più bello”.

    Qatar 2022

    “A marzo dobbiamo fare il nostro lavoro, abbiamo bisogno di tutti gli italiani come è stato quest’estate. Al Mondiale dobbiamo assolutamente andarci”.

    2021, l’anno dell’equilibrio

    “Ora credo di essere risalito, con l’Europeo ho chiuso un cerchio del mio viaggio. Il 2021 è stato un anno meraviglioso: ho vinto due trofei con la Juve, ho vinto l’Europeo, è nata mia figlia, abbiamo comprato casa e ci siamo sposati. Non ho nulla di cui lamentarmi. Elencando queste cinque cose può sembrare un anno pazzesco, ma in realtà anche in questo anno ci sono stati tanti momenti difficili. Per questo io amo i momenti difficili. Penso che il 2021 sia stato l’anno dell’equilibrio per me”.

    I viaggi

    “Il viaggio della mia vita spero che sarà quello di domani. Secondo me i viaggi ti lasciano sempre qualcosa da portarti dentro. Ho avuto la fortuna di fare tantissimi viaggi nella mia vita, quello preferito è il safari perché lì riesci a capire quanto tu sia piccolo rispetto alla natura. Ti accorgi come funzioni il mondo, poi l’Africa è veramente meravigliosa. A me e Veronica piacciono molto i viaggi wild”.

    Il rinnovo con la Juve

    “Ci sono tutte le intenzioni del mondo, siamo aperti al dialogo. Il mio agente si vedrà con la Juve, l’intenzione c’è, poi ovviamente le cose si fanno in due: è come un matrimonio. C’è una tradizione in squadra per cui chi rinnova paga la cena a tutta la squadra. Se così sarà, sarò ben felice di farlo”.

    Sullo stesso argomentoJuve, Bernardeschi sul rinnovo: “Siamo aperti al dialogo”Juventus LEGGI TUTTO

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    Icardi, il nodo riscatto e la pista Vlahovic: il piano della Juve

    TORINO – Dopo Mauricio Pochettino con Mauro Icardi prima di Natale – «E’ un bomber che dà equilibrio alla rosa», ieri Ralf Rangnick è stato ancora più lapidario su Edinson Cavani: «Gli ho detto che voglio disperatamente che rimanga fino al termine della stagione». Più cauto Alessio Dionisi, che parlando di Gianluca Scamacca e Domenico Berardi ha confessato al mensile AM: «Spero di godermeli almeno fino a giugno». Pare che gli allenatori degli attaccanti seguiti dalla Juventus facciano a gara a blindare i propri giocatori o quantomeno a cercare di trattenerli (nel caso di Dionisi l’interesse bianconero è relativo solo a Scamacca). Strade sbarrate, dunque, sia per Federico Cherubini nella ricerca di un rinforzo per l’attacco, sia per Alvaro Morata verso Barcellona, dove Xavi lo vorrebbe subito e lui andrebbe volentieri? No. E non solo perché oltre a Icardi, Cavani e Scamacca la Juventus di attaccanti che monitora anche altri.Guarda la galleryBrindisi e super look: così la Juve fa festa a Capodanno

    Icardi, nodo riscatto

    Sottolineare l’importanza di un giocatore o esprimere la volontà di trattenerlo, non necessariamente significa non essere disponibili a trattarne la cessione. E’ semmai buona prassi, che consente sia di mettersi nella posizione giusta in sede di trattativa, sia di far sentire il giocatore importante e motivato qualora rimanga. Prassi a cui sembrano appartenere soprattutto le parole di Pochettino, che nel sottolineare l’importanza di Icardi per il Paris Saint-Germain ha comunque ribadito come non si tratti di un titolare. E infatti il Psg è pronto ad aprire una trattativa, ma per ora i presupposti non coincidono con quelli bianconeri: il dg parigino Leonardo lo cederebbe solo a titolo definitivo, o in prestito con obbligo di riscatto; la Juventus lo vorrebbe in prestito fino a giugno con diritto di riscatto, in modo da avere le mani libere in estate per puntare tutto su Dusan Vlahovic.

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    Sullo stesso argomentoJuve, doppia seduta: intero allenamento in gruppo per DybalaJuventus LEGGI TUTTO

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    Juve, focolaio nell'Under 23: ci sono altri due giocatori positivi

    La Juventus Under 23 è alle prese con un focolaio Covid: ai 9 positivi se ne aggiungono altri due. Nei giorni scorsi il club bianconero aveva comunicato la positività di cinque giocatori: Barrenechea, Boloca, Da Graca, Raina e De Winter. Ieri, dopo un altro giro di tamponi, sono emerse le positività di altri quattro: Anzolin, Miretti, Sekulov e Matias Soulè. A questi, oggi, si sono aggiunti anche  Brighenti e De Marino. Oltre diverse positività nel gruppo dell’Under 23, in mattinata il club binconero ha comunicato la positività di due calciatori della prima squadra: Arthur e Pinsoglio.Sullo stesso argomentoJuve U23, quattro positivi al Covid: c’è anche SouléJuventus

    Il comunicato della Juve

    L’annuncio è stato dato dalla Juventus sul proprio sito ufficiale: “Juventus Football Club comunica che, nel corso della procedura di screening per la ripresa dell’attività agonistica, è emersa la positività al Covid-19 dei calciatori della U23 Andrea Brighenti e Davide De Marino. Entrambi i calciatori stanno già osservando le norme previste e sono stati posti in isolamento, in ossequio al protocollo sanitario in vigore.” LEGGI TUTTO

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    Pinsoglio e Arthur positivi al Covid-19: il comunicato della Juve

    TORINO – Dopo i nove casi nella formazione under 23, la Juve deve fare i conti con un paio di positività al Covid-19 anche in prima squadra: il portiere di riserva Carlo Pinsoglio e il centrocampista brasiliano Arthur sono stati infatti contagiati dal virus. Lo fa sapere lo stesso club bianconero con una nota: “Juventus Football Club comunica che, nel corso della procedura di screening per la ripresa dell’attività agonistica, è emersa la positività al Covid-19 dei calciatori Carlo Pinsoglio e Arthur. I suddetti calciatori stanno già osservando le norme previste e sono stati posti in isolamento, in ossequio al protocollo sanitario in vigore”. Nella Juventus Under 23, nei giorni scorsi, sono risultati positivi Koni De Winter, Marco Raina, Gabriele Boloca, Enzo Barrenechea, Marco Da Graca, Matteo Anzolin, Fabio Miretti, Nikola Sekulov e Matias Soulé. LEGGI TUTTO

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    Inter-Juventus: la finale di Supercoppa slitta ad aprile o maggio

    TORINO – Inter-Juventus, finale di Supercoppa Italiana prevista per mercoledì 12 gennaio non si giocherà. Slitta in primavera, probabilmente in aprile o maggio, con una data da fissare in corso d’opera, quando si conoscerà il destino delle due squadre in Coppa Italia e in Champions League.

    PERCHÉ -La decisione è stata presa di comune accordo dai due club, alla luce della decisione del Consiglio dei Ministri di ridurre la capienza degli stadi al 50% (si sarebbe quindi giocato con la metà del pubblico sugli spalti di San Siro), ma anche in considerazione della situazione Covid che avrebbe potuto togliere giocatori importanti a entrambe le squadre, rudicendo lo spettacolo. Per quella che dovrebbe essere una vetrina per il calcio italiano si rischiava un mezzo flop, con pubblico dimezzato e qualche protagonista assente.

    IL CONSIGLIO – La decisione, a questo punto, dovrà essere sancita ufficialmente dal Consiglio di Lega che nei prossimi giorni ratificherà la scelta dei due club e la nota diffusa in serata (“A fronte di rumors apparsi nelle ultime ore la Lega Serie A conferma che la gara di Supercoppa Frecciarossa resta in programma al 12 gennaio 2022, salvo diverse decisioni che dovesse assumere il Consiglio di Lega”) non cambia la situazione. Nessuno, infatti, ha niente in contrario di fronte a questa decisione. LEGGI TUTTO

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    Juve, alla ripresa out Chiellini: ha avuto un contatto con un positivo

    TORINO – Il Napoli il 6 gennaio, la Roma domenica 9, quindi l’Inter in Supercoppa il 12 e Udinese, Sampdoria e Milan rispettivamente il 15, il 18 (con i blucerchiati il match è valido per gli ottavi di Coppa Italia) e il 23: è il gennaio di fuoco che si appresta a vivere la Juventus di Massimiliano Allegri, che ha chiuso l’anno solare con un successo che le ha permesso di accorciare il proprio ritardo dal quarto posto a solo quattro lunghezze. “Juventus al lavoro verso il 2022 – fa sapere il club in una nota -. I bianconeri, che prima della sosta hanno chiuso con una bella vittoria sul Cagliari, si sono ritrovati nel pomeriggio allo Juventus Training Center per cominciare a preparare un gennaio ricco sfide importanti”.
    Juve, alla ripresa assenti Chiellini e i sudamericani
    “La squadra oggi si è sottoposta ad allenamenti individuali e farà altrettanto nella giornata di domani. Il lavoro odierno si è focalizzato sul lavoro atletico per poi proseguire con esercizi di tecnica individuale. Assente Giorgio Chiellini, a causa di contatti con una persona positiva al Covid-19, mentre i sudamericani raggiungeranno il gruppo nella giornata di domani. Domani in programma una doppia seduta”, conclude il comunicato diramato dalla Juventus.
    Guarda la galleryLa Juve torna al lavoro: c’è Chiesa, Kulusevski allena il mancino LEGGI TUTTO

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    Pallone Azzurro Figc, en plein Juve: trionfano Chiesa e Girelli

    ROMA – Federico Chiesa e Cristiana Girelli si sono aggiudicati il Pallone Azzurro 2021. I due attaccanti sono stati acclamati come i migliori dell’anno per le Nazionali maschile e femminile dagli oltre 8000 voti espressi dai tifosi, che hanno preso parte al sondaggio dal 14 al 30 dicembre. Forte di 17 presenze, 3 gol e un Europeo vinto nel 2021, Chiesa si è imposto con il 46% delle preferenze, superando Nicolò Barella (20%) e Leonardo Spinazzola (14%).Sullo stesso argomentoLa promessa di Chiesa: “Nel 2022 porterò in alto Juve ed Italia”Juventus

    Bonansea seconda

    Mentre Cristiana Girelli, che nell’ultimo anno ha totalizzato 9 presenze in azzurro con ben 9 centri, ha convogliato su di sè il 44% dei voti, precedendo Barbara Bonansea (26%) e Valentina Giacinti (17%). Chiesa e Girelli sono emersi come vincitori da una griglia di cinque candidati per ognuna delle due nazionali (Barella, Chiesa, Donnarumma, Insigne, Spinazzola e Bonansea, Cernoia, Giacinti, Girelli, Pirone), composta attraverso i voti dei tifosi che hanno partecipato ai sondaggi per il migliore azzurro e la migliore azzurra tenutisi in occasione delle gare del 2021.

    Guarda la galleryGlobe Soccer Awards: premiati anche Bonucci e Mancini LEGGI TUTTO