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    Inter-Juve, Dybala: “È arrivato il mio momento, sarò leader”

    MILANO – “Per come si era messa la partita è un punto molto importante, noi giochiamo sempre per vincere ma oggi l’Inter ha giocato molto bene a calcio. Dobbiamo migliorare la fase offensiva, se giochiamo solo per vincere di un gol non basterà. Dipende dalla partita però, se possiamo vincere 1-0 va bene così, anche se noi giochiamo per segnare tanto”. Dybala analizza così a Dazn il pareggio acciuffato nel finale dalla Juve contro l’Inter grazie a un suo rigore. Poi aggiunge: “Voglio aiutare i miei compagni e fare il meglio per me e i tifosi, stare fuori non mi piace, ultimamente ho avuto tanti infortuni ed è brutto uscire perché faccio di tutto per stare bene. Io leader oggi e nel futuro? Dopo tanti anni qui, imparando dai più grandi e dai leader, che per fortuna ne ho avuti tanti, uno cresce e cerca di aiutare i giovani e i nuovi. È arrivato il mio momento, faccio il meglio per la squadra”.Guarda la galleryDybala riprende Dzeko su rigore: 1-1 tra Inter e Juve LEGGI TUTTO

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    Inter-Juve: zero coreografia, i bianconeri fischiatissimi e l'urlo dei 57.000

    MILANO – Il boato non consente di parlare con il proprio vicino di seggiolino: si sentono i 57mila tifosi presenti (75% della capienza completamente esaurito). Sia quando entra in campo la Juventus (e il ruggito di San Siro è perlopiù di dissenso), sia quando sul prato compare l’Inter per scaldarsi. Il colpo d’occhio è magnifico anche con gli spazi vuoti al terzo anello, anche perché solo dieci mesi fa qui c’era il deserto e le uniche urla erano quelle delle panchine. «Siamo noi, i campioni dell’Italia siamo noi», tuonano i tifosi interisti, mentre il settore ospite in Sud fischia e fa partire un «Juve! Juve!», ben udibile. Al solito San Siro non è completamente interista: i molti juventini di Milano si mischiano nelle varie tribune, emergendo dall’anonimato in caso di gol. Ma il clima è disteso e fuori dallo stadio non si sono verificati incidenti. Le squadre scendono in campo sul serio, per l’inizio della partita, e tutto lo stadio inizia saltare facendo tremare gli spalti. Ma niente corografia: un appuntamento classico per i big match si perde, ma l’ambiente resta magico lo stesso. LEGGI TUTTO

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    Barella zoppica nel riscaldamento, brividi Inter: Nick c'è

    MILANO – Brividi a San Siro. Nicolò Barella che zoppica durante il riscaldamento. Il pubblico resta con il fiato sospeso perché il centrocampista è il cuore dei nerazzurri campioni d’Italia. Tutta colpa di un pestone subito negli attimi di preparazione al big match. Barella mette la casacca dei panchinari ma stringe i denti e c’è. Simone Inzaghi tira un sospiro di sollievo. LEGGI TUTTO

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    Inter-Juve, 10 mesi dopo: finalmente la gente

    MILANO – Faceva un freddo cane il 17 gennaio 2021 e ad abbassare la temperatura non era solo l’inverno, ma la totale assenza di tifosi. Inter-Juventus era in un momento di lockdown quasi totale, coprifuoco e stadi blindati: intorno a San Siro faceva compagnia la nebbia e qualche poliziotto che controllava i permessi. Dieci mesi dopo è un piacere il brulicare della folla intorno agli iconici torrioni del Meazza, il profumo dei camion che vendono salsicce, i colori delle bancarelle di sciarpe e magliette. Il 17 gennaio 2021 avevo scattato questa fotografia, sono andato nello stesso punto e l’ho rifatta, per fermare la bellezza della normalità. LEGGI TUTTO

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    Inter-Juventus, al via il derby d'Italia

    In Serie A è giunto il momento di assistere alla sfida tra l’Inter di Simone Inzaghi e la Juventus di Massimiliano Allegri. La compagine nerazzurra proverà a tornare al successo contro una squadra che nel recente periodo sembra aver chiuso la porta a chiave (0 gol subiti contro Zenit, Roma, Chelsea e Torino). 
    Show in vista al Meazza, fai il tuo pronostico ora!
    Al Meazza si gioca il derby d’Italia
    L’Inter dopo aver perso per 3-1 sul campo della Lazio dovrà fare attenzione a non sottovalutare una Juventus che pian piano sta risalendo la classifica. La “Vecchia Signora” con il successo ottenuto Russia contro lo Zenit ha fatto registrare la 6ª vittoria consecutiva tra campionato e Champions League. Per le quote sono i nerazzurri a partire con i favori del pronostico ma occhio alle sorprese. I bianconeri hanno le carte in regola per segnare almeno uno o due gol. LEGGI TUTTO

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    “Inter favorita: Juventus, servono testa e forza”

    TORINO – «Importante, ma non decisiva»: così Massimiliano Allegri. E non potrebbe dire diversamente il tecnico. La rincorsa della Juventus, partita con la vittoria di La Spezia e fatta di 12 punti in quattro partite in campionato, ha riaperto le prospettive bianconere, con una rimonta in classifica che permette di guardare al big-match del Meazza domenica sera con occhi differenti. E più sereni. «Sarà una bellissima serata – aggiunge Allegri -: per la prima volta ci saranno 60.000 spettatori, si torna a vivere un certo tipo di partite e con due squadre importanti, le più importanti del calcio italiano, insieme con il Milan. Non è una gara decisiva. Quella con la Roma lo era molto di più ai fini della classifica. Mi aspetto la prestazione e mi aspetto il risultato, ovviamente, che renderebbe ancora più bella la serata: ci permetterebbe di fare un salto in avanti anche se, comunque, c’è tanto giocare. La stagione si decide a febbraio, conterà esserci in quel momento».
    Difesa a treAllegri fa la conta e ritrova tutti. A cominciare da Paulo Dybala: «Sta bene, ha fatto due allenamenti con la squadra e sarà a disposizione. Rabiot si è negativizzato, devo vedere come sta, visto che non ha potuto lavorare con noi. Arthur? Ha giocato due spezzoni, dà qualità alla squadra. Gli serve trovare minutaggio per diventare uno dei titolari. Chiesa anche l’altro giorno ha fatto cose buone. La formazione la deciderò all’ultimo momento. In difesa ho quattro centrali e Chiellini sta bene. Quando De Ligt sarà pronto a giocare nel centro-destra potremo disporci a tre: è un ruolo che può tranquillamente ricoprire». E visto l’assetto tattico dell’Inter, Allegri pensa al 3-5-2 già per la trasferta di Milano, con Danilo (in attesa del De Ligt di cui sopra) in difesa con Bonucci e Chiellini, una linea di centrocampo con Cuadrado, Bentancur, Locatelli, Bernardeschi e Alex Sandro, più Morata e Chiesa in attacco. Un assetto basculante, pronto a trasformarsi in un 4-4-2 difensivo, con arretramento di Alex Sandro e scivolamento di Bernardeschi sulla sinistra.
    Il valore dei cambiUna Juventus nuovamente completa negli uomini a disposizione e, soprattutto, equilibrata nei valori: chi entra non fa rimpiangere chi esce, come si è visto a San Pietroburgo: «Chi è entrato ha fatto ciò che mi aspettavo. Le riserve devono avere la testa giusta, a cominciare dall’atteggiamento in panchina. Devono mettersi a disposizione: si gioca ogni tre giorni, i cinque cambi intorno al 60′ rendono diverse le partite. All’inizio li conoscevo meno, ora sono più agevolato ma è merito loro: danno un contributo importante». Il tutto per una Juventus differente, come diceva Bonucci, rispetto a quando c’era Cristiano Ronaldo: «Quando hai uno come CR7, che fa 30 gol a stagione, è normale che la squadra si appoggi su di lui,. Partito lui, ognuno ha più responsabilità, si deve cercare il gol con più gente possibile. Con l’Inter servirà grande attenzione difensiva, loro sono forti fisicamente e tecnicamente, in uno stadio che spingerà molto. Non voglio mettere le mani avanti: per me resta la favorita allo scudetto. Noi dovremo essere lucidi, dei killer quando abbiamo palla». LEGGI TUTTO

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    Salernitana-Empoli può terminare in parità

    Serie A, la Salernitana dopo aver perso sul campo dello Spezia si prepara a ricevere l’Empoli. La compagine toscana nell’ultima partita disputata ha perso in casa contro l’Atalanta.
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    Empoli, mai “X” al novantesimo
    La Salernitana è ultima con 4 punti conquistati nelle prime 8 giornate di campionato. Simy e compagni (peggior attacco del torneo con 6 gol all’attivo) davanti al proprio pubblico hanno fatto registrare 1 vittoria contro il Genoa (1-0), un pareggio con il Verona (2-2) e una doppia sconfitta con Roma (4-0) e Atalanta (1-0). In questa prima parte di stagione l’Empoli (ancora senza pareggi) in trasferta ha già vinto in due occasioni. I toscani si sono imposti per 1-0 sul campo della Juventus e per 2-0 a Cagliari. Possibile la “combo” X2 più Over 1,5 al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Bologna-Milan, possibile il “2” al novantesimo

    Il Milan, secondo in classifica, dopo aver battuto in casa il Verona (3-2) gioca in trasferta sul campo del Bologna. Allo stadio Dall’Ara la sfida tra i felsinei e i rossoneri si preannuncia molto equilibrata.
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    I rossoneri possono rimanere imbattuti
    Il “Diavolo” arriva all’appuntamento forte dei 22 punti (su 24) conquistati nelle prime 8 giornate del torneo. Kessie e compagni in questa stagione non hanno vinto solamente sul campo della Juventus (1-1). I rossoneri nelle restanti tre trasferte disputate hanno battuto di misura Sampdoria (1-0), Spezia (2-1) e Atalanta (3-2).Il Bologna, nonostante in classifica abbia 10 punti in meno del Milan, in questa prima parte di stagione ha già dimostrato di saper vincere di fronte al proprio pubblico. L’ultima “vittima” in ordine cronologico è stata la Lazio. I biancocelesti sono stati sconfitti per 3-0 con i gol di Barrow e Theate nel primo tempo e di Hickey nella ripresa. Oltre a vincere contro la Lazio il Bologna in casa ha fatto registrare anche altri due successi con Verona (1-0) e Salernitana (3-2) e un pareggio con il Genoa (2-2). Per le quote è il Milan a partitre con i favori del pronostico. Osservando il ruolino di marcia del Bologna poi si nota subito una cosa. Con i rossoblu in campo non si è ancora mai visto il segno 2. Prima o poi tutti i “ritardi” sono destinati ad azzerarsi ma se si vuole essere più prudenti si può provare la “combo” che associa la doppia chance X2 all’Over 1,5. LEGGI TUTTO