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    Samardzic, la Juve come…l’Inter: le possibili contropartite per l’Udinese

    Gennaio è alle porte e i mal di pancia di mercato vanno tenuti d’occhio. Soprattutto quelli dei talenti più corteggiati e desiderosi di fare il grande salto in una big. Occhio quindi al futuro di Lazar Samardzic. Il gioiello dell’Udinese – non è un mistero – piace e fa gola alle big di Serie A. In particolare Juventus e Napoli, che lo tengono d’occhio da tempo. I bianconeri sono alla ricerca di un innesto di qualità per la mediana e hanno allacciato i contatti con l’entourage del giocatore nato in Germania ma naturalizzato serbo. Un gradimento ricambiato, col club friulano unico grande ostacolo verso il possibile matrimonio.

    Udinese nei guai, e Samardzic…

    L’Udinese, infatti, sta vivendo un’annata decisamente complicata ed è al momento invischiata nella lotta per non retrocedere. Scenario nel quale oggi non è contemplata la possibile partenza di uno dei principali talenti della squadra. Il classe 2002, però, non si sente particolarmente valorizzato, tanto da essere rimasto in panchina per 90 minuti nell’ultima gara di campionato contro il Sassuolo. Un vero e proprio scontro diretto nel quale Samardzic non è sceso in campo per scelta tecnica. Un’esclusione dal sapore di bocciatura. Secondo l’allenatore fiorentino il numero 24, Lovric e Pereyra faticano a coesistere. Tanto che uno dei 3 puntualmente resta fuori dall’undici titolare. LEGGI TUTTO

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    Barrenechea dopo Higuain: stessa storia, stesso posto, stesso bar

    TORINO – Il Frosinone compie un’impresa eliminando il Napoli agli ottavi della Coppa Italia, cala il poker sul campo dei campioni d’Italia e raggiunge per la prima volta nella storia i quarti della competizione. Una notte magica per i gialloblù, da incubo invece il momento degli azzurri di Mazzarri. Dopo l’euforia della passata stagione con la vittoria del terzo storico Scudetto, la squadra che aveva impressionato sotto la guida Spalletti sembra essersi smarrita, e nella serata del tonfo davanti al pubblico del Maradona sono anche le storie che solo il calcio sa raccontare a far riemergere vecchi fantasmi. Barrenechea, Higuain e la Juventus: stessa storia, stesso posto, stesso bar.

    Barrenechea come Hiugain: l’esultanza dopo il gol al Napoli

    A portare in vantaggio il Frosinone nella sfida di Coppa Italia ci ha pensato Enzo Barrenechea, talento della Juventus passato in estate in presito ai ciociari. Il regista argentino, lanciato in Serie A da Allegri, ha sbloccato con una girata di testa sul secondo palo la sfida del Maradona e la sua esultanza ha ricordato in tutto e per tutto un precedente molto particolare. Primo dicembre 2017, nell’allora San Paolo la Juventus si impone sul Napoli per 1-0 in uno scontro diretto che risulterà decisivo nella corsa al titolo tra Allegri e Sarri con il primo a spuntarla sul secondo per 95 punti a 91. A decidere quel big match ci pensò Gonzalo Higuain, il grande ex, che nell’esultanza si portò la mano all’orecchio agitandola alla Luca Toni. Stesso gesto, stessa storia, stesso stadio: 6 anni dopo è Barrenechea a ripetere il gesto e per il Napoli tornano a galla brutti ricordi. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen, allarme rosso: i motivi della crisi e la riunione con Allegri

    TORINO – L’ allarme rosso è suonato da tempo e solo una certa superficialità verso un progetto moderno e lungimirante (tecnicamente ed economicamente) fa sì che la vicenda venga poco considerata. È la vicenda che riguarda la Next Gen, fino a poco tempo fa più prosaicamente “seconda squadra”, della Juventus che è penultima nel Girone B di Lega Pro, a soli tre punti dall’ultimo posto occupato dalla Fermana e che dunque rischia seriamente di retrocedere.
    Juve Next Gen, tra progettualità e rischio fallimento
    Un’eventualità che potrebbe concretamente decretare il fallimento (parole del ds bianconero Giovanni Manna) di un progetto che ha segnato una strada edificante nella perdurante palude progettuale del calcio italiano. Progetto non a caso quest’anno ha seguito dall’Atalanta, un club sempre all’avanguardia nello sviluppo del calcio giovanile e, come vedremo, sempre attento ad anticiparne le dinamiche. Così, considerate le premesse, le potenzialità e i conti economici, i risvolti tecnici e le conseguenze di un fallimento, vale assolutamente la pena entrare nei meandri della crisi di un progetto che, per intuizione di Andrea Agnelli e progettualità di Federico Cherubini, va avanti dal 2018 con sviluppi decisamente positivi.ù LEGGI TUTTO

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    Yildiz col tic e Allegri con la mano in testa a Huijsen: “Più di mille parole”

    Kenan Yildiz e Dean Huijsen sono il fiore all’occhiello della Juventus. La rappresentazione della bontà del progetto Next Gen creato nel 2018. Sono arrivati in bianconero e in poco tempo si sono guadagnati la stima di Allegri e l’esordio con la prima squadra. Il difensore contro il Milan a San Siro e per il turco a Udine, nella prima giornata. Per entrambi un momento indescrivibile. “Si è avverato un sogno” hanno detto in coro nel documentario ideato su di loro: ‘The Best is Yet to Come’ di Juventus Creator Lab. Uno speciale che ha ripercorso le tappe dei due ragazzi dall’arrivo in bianconero, le partite con la Primavera, la Next Gen fino al loro arrivo in prima squadra. In estate è arrivato anche il rinnovo: Kenan fino al 2027 e lo stesso per Dean. Tappe importanti raccontate anche con le parole di chi li ha visti e li sta vedendo da vicino giorno dopo giorno come Manna, Brambilla e lo stesso Allegri che insieme hanno ribadito: “Sono due giocatori con qualità importanti”. 

    Yildiz: “La Juve mi ha dato le opzioni migliori”

    Il classe 2005 turco è arrivato in bianconero dal Bayern Monaco: “Ero in scadenza e la Juventus è stata la società a darmi le opzioni migliori a livello calcistico, per questo ho scelto di venire qui”. Il calcio come passione e sin da subito punto di riferimento: “Ho iniziato a giocare a 3 anni e a 6 ero già al Bayern”. Un percorso importante che lo ha portato a Torino fino alle porte della prima squadra: “La tournée è stata qualcosa di surreale perché mi sono allenato con i giocatori che prima vedevo in tv”. Dagli USA all’esordio in A: “Mi porto dentro ancora emozioni incredibili. Quando mi riscaldavo ero nervoso e poi quando il mister mi ha chiamato per entrare ho subito detto ‘Wow’. Si è avverato un sogno e voglio continuare così”. Da qui l’aneddoto sui capelli: “Quello di toccarli spesso penso sia un tic. Dopo che li ho tagliati e sono arrivato alla Continassa il mister mi ha detto ‘Sei intelligente'”. Aneddoti e curiosità raccontati anche dallo stesso Huijsen… LEGGI TUTTO

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    Wags Juve, che festa per lady Chiesa e lady Rugani: altro che Vecchia Signora!

    Donne Juve
    Nei giorni scorsi anche un altro giocatore bianconero ha fatto la fatidica proposta alla sua compagna. Stiamo parlando di Federico Chiesa che sui social ha condiviso uno scatto di coppia con la compagna Lucia Bramani intenta a mostrare l’anello di fidanzamento appena ricevuto, accompagnato dall’inequivocabile commento: “Ha detto si”. A distanza di qualche giorno da questi romantici avvenimenti, alcune wags Juve si sono ritrovate a cena, per “iniziare i festeggiamenti” così come scritto da Michela Persico, autrice dello scatto postato su Instagram. Le donne bianconere, Thessa Lacovich (Manuel Locatelli), Giulia Bernacci (compagna di Fagioli), India Simoni (Fabio Miretti), Greta Bardelli (Federico Gatti), oltre all’altra futura sposa Lucia Bramani (Federico Chiesa), si sono ritrovate in un lussuoso e raffinato ristorante in centro a Torino. Sui social non sono mancati i commenti e c’è anche qualcuno che ha chiesto: ” È l’addio al nubilato?” LEGGI TUTTO

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    Juve, ansia Rabiot e le opzioni di Allegri. Kostic, allenamento a parte

    TORINO – Adrien Rabiot non ha preso parte all’allenamento di stamattina con la squadra sui campi della Continassa, restando a lavorare in palestra. Il centrocampista francese aveva subito un colpo al costato durante gli allenamenti della scorsa settimana e, nonostante fosse guarito dal pestone preso contro il Napoli, era stato costretto a saltare venerdì la trasferta di Marassi contro il Genoa. Anche se gli esami hanno escluso fatture, il bianconero avverte ancora dolore: le sue condizioni saranno monitorate giorno dopo giorno, ma soltanto all’ultimo si potrà capire se sarà tra i convocati per la trasferta a Frosinone. Nel caso di forfait, oltre alla pedina Miretti, che però non ha funzionato a Genova, c’è la possibilità che venga sostituito da Iling in versione mezzala oppure che Allegri azzardi la mossa Yildiz.

    Juve, Kostic sta smaltendo la botta

    Allenamento differenziato, ma in campo, per Filip Kostic che sta smaltendo una botta presa venerdì a Marassi contro un cartellone a bordo campo: le sue condizioni non dovrebbero destare preoccupazione. LEGGI TUTTO

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    Juve, tra rimpianto Lukaku e il nome nuovo per l’attacco che piace a Giuntoli

    TORINO – Si può avere il rimpianto di non aver preso Lukaku? Per qualcuno alla Continassa la risposta è sì. Non c’è la controprova su quello che sarebbe stato l’impatto di Big Rom sulla stagione juventina, anche perché in estate la temperatura degli stessi tifosi era piuttosto fredda nei confronti del belga, per non dire altro: tra i trascorsi interisti e i dubbi sulla sua tenuta fisica, l’opinione pubblica era molto più orientata al no che al sì. E si trattava, ad agosto, di un’operazione di mercato estremamente complicata e rischiosa: una minusvalenza nella cessione di Vlahovic al Chelsea e il pericolo di inserire un giocatore magari funzionale, ma con qualche anno in più e diverse incognite, anche a livello ambientale.

    Lukaku, l’attaccante che sta mancando

    Sotto il profilo puramente tecnico, Lukaku avrebbe forse rappresentato quell’attaccante che sta mancando terribilmente alla Juventus e che avrebbe aiutato a mascherare i limiti di un organico che finora è andato oltre le più rosee aspettative. Big Rom è stato il grande tormentone dell’estate del mercato bianconero e il dilemma è andato avanti fin verso la fine delle trattative, quando il centravanti belga ha accettato il corteggiamento di Mourinho e della Roma. Tra una storia che non si è mai concretizzata e un’altra che, chissà, potrà diventare una nuova telenovela di mercato tra qualche mese. LEGGI TUTTO

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    Giallo Vlahovic, messaggio a Chiesa e alla Juve: tifosi spiazzati

    Messaggi in codice, da decifrare, da capire. Quello di Dusan Vlahovic sui social è uno di questi. Il post scritto dopo il rigore lasciato a Chiesa e il pareggio contro il Genoa è di quelli da studiare per provare a dare una risposta al momento del serbo. Difficile pensare o ipotizzare cosa passi nella testa dell’attaccante, reduce da un altro errore sotto porta, semplice per uno con le sue qualità, ma che invece denota come, nonostante gli applausi e l’atteggiamento mostrati dopo il rigore sbagliato con il Monza, ci sia da lavorare per recuperare la consapevolezza del serbo.
    Dopo un inizio promettente, l’incantesimo si è inceppato alla doppietta contro la Lazio del 16 settembre. Nel mezzo un infortunio e il gol, pesantissimo, contro l’Inter ma da lui i tifosi si aspettano tanto di più ma anche qui ci sono le fazioni: chi a favore di Dusan e chi invece prende le parti di Allegri. La verità potrebbe stare nel mezzo, ma l’ultimo post spiazza tutti e divide ulteriormente.  LEGGI TUTTO