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    Superlega, sconfitta per l'Uefa: ecco cosa succede ora a Juve, Real e Barça

    TORINO – La Juventus, il Real Madrid e il Barcellona annunciano con un soddisfatto comunicato un’altra vittoria legale contro l’Uefa, ottenuta sul terreno della Super League. Il Tribunale di Madrid, che il 1° luglio aveva emesso un’ordinanza nei confronti dell’Uefa, ha infatti respinto il ricorso opposto dall’Uefa presso lo stesso Tribunale e, quindi, l’ordinanza ora è valida. Cosa significa? Che l’Uefa deve far decadere i procedimenti disciplinari contro Real, Juve e Barça che, per ora, aveva solo «sospeso», minacciando di riprenderlo a «tempo debito».
    STANGATA PER L’UEFA – Il Tribunale commerciale di Madrid vieta in modo perentorio qualsiasi azione disciplinare dell’Uefa nei confronti dei tre club, che formalmente erano ancora sotto inchiesta, e impone all’Uefa di cancellare gli accordi, non esattamente morbidi, con i 9 club cosiddetti “pentiti” (Milan, Inter, City, Liverpool, Chelsea, Tottenham, United, Arsenal e Atletico Madrid). Se l’Uefa dovesse rifiutarsi ne dovrà rispondere civilmente e in extrema ratio penalmente. Roba seria, insomma. Il tutto in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia Europea, presso la quale pende la richiesta di parere da parte dello stesso Tribunale di Madrid.
    TEMPI LUNGHI IN EUROPA – Un pronunciamento che potrebbe prendere molto tempo, visto che la Corte ha, tre settimane fa, respinto la procedura accelerata della richiesta (ma non la richiesta stessa, come erroneamente è stato riportato in alcuni casi). Il che significa che i tempi potrebbero anche essere calcolati in anni e non in mesi. Ecco perché le misure del Tribunale di Madrid sono particolarmente importanti. In estrema sintesi: fino a che non si pronuncia la Corte Europea vale ciò che ha deciso il Tribunale di Madrid
    LE SANZIONI – Quindi? Ora cosa succede? Innanzitutto l’Uefa deve rispettare le misure cautelari che sono piuttosto severe. Riassumendo le prinicipali: 1. Annullare, rendere inefficaci e archiviare i procedimenti disciplinari avviati contro il Real Madrid, la Juventus e il Barcellona.2. Astenersi dall’escludere i club fondatori della Super League dalle competizioni Uefa3. Le misure e gli impegni imposti dall’Uefa ad alcuni club fondatori (i 9 pentiti) rimangono senza effetto.4. Procedere alla pubblicazione sul proprio sito Web delle azioni sopra descritte.5. Istruire i propri membri associati, comprese le Federazioni Nazionali, a rispettare gli ordini e i divieti stabiliti nell’ingiunzione provvisoria e in particolare del caso di:-Premier League inglese, incaricata di annullare e archiviare qualsiasi azione intrapresa in contraddizione con la suddetta ordinanza, comprese, in particolare le sanzioni annunciate lo scorso 9 giugno del 2021 ai 6 club fondatori inglesi.-La Federazione Italiana Giuoco Calcio, incaricata di astenersi dall’imporre ai club fondatori italiani qualsiasi condizione relativa alla Super League di calcio per continuare a partecipare alle proprio competizioni nazionali.6. Asternersi, da soli o attraverso dei propri funzionari, in particolare i membri del comitato esecutivo dell’Uefa, dal compiere qualsiasi azioni, inclusi il rilancio di dichiarazioni pubblico che, per il loro contenuto, violino l’ordinanza delle misure cautelari.La violazione di uno di questi punti comporterebbe per l’Uefa sanzioni economiche ed eventualmente anche penali.
    IL DIALOGO – Una bella stangata per l’Uefa che, a questo punto, ha le mani legate sul fronte giuridico e disciplinare. E i tre club che oggi festeggiano la vittoria? Beh, la Super Lega non si può fare in tre, quindi è arrivato il momento del dialogo, che – non a caso – viene citato nel comunicato congiunto: «Il nostro obiettivo è di continuare a sviluppare il Progetto di Super League in modo costruttivo e collaborativo, contando sul contributo di tutti gli stakeholders del calcio: tifosi, calciatori, allenatori, club, leghe e federazioni nazionali e internazionali. Siamo consapevoli del fatto che alcuni elementi della nostra proposta potrebbero essere rivisti e, naturalmente, potranno essere implementati attraverso il dialogo e il consenso». L’ultima parte del comunicato è una proposta aperta all’Uefa (in altre parti del comunicato severamente bacchettata, soprattutto per quanto riguarda l’applicazione discontinua e incoerente del FairPlay Finanziario). Il tavolo ora è sgombro da minacce e pendenze: forse può essere il momento per club e Uefa di sedersi e iniziare a mediare. LEGGI TUTTO

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    Kaio Jorge sì, la Juve tratta con il Santos

    TORINO – Kaio Jorge si è promesso alla Juventus e adesso i bianconeri trattano con il Santos per ingaggiare il brasiliano subito e non a gennaio, quando il 19enne verdeoro sarà svincolato. Alla Continassa, forti del gradimento del centravanti, stanno cercando un buon compromesso con il club del presidente Andres Rueda. L’intesa potrebbe essere vantaggiosa per tutti: il Santos eviterebbe di perdere il giocatore gratis e la Juventus anticiperebbe l’ambientamento di Kaio Jorge nella squadra di Massimiliano Allegri e nel calcio italiano. L’agente del centravanti, Giuliano Bertolucci, è in Brasile per guidare la trattativa a distanza tra Juventus e Santos. Non c’è ancora accordo sulle cifre, ma l’ottimismo cresce. Le mediazioni, però, continuano per arrivare alla fumata bianca nel mese di agosto. Il dg Federico Cherubini, avendo Kaio Jorge in pugno a parametro zero per l’inverno, non vorrebbe andare oltre il semplice indennizzo, in gran parte sottoforma di bonus. Il Santos ha capito che non potrà mai incassare 10 milioni, però spera ancora di ottenere almeno la metà.

    Kaio Jorge sarà il vice Morata

    Nei progetti della Juventus, al netto delle decisioni di Cristiano Ronaldo, Kaio Jorge andrebbe a completare il reparto offensivo. Di fatto sarebbe quella quarta punta a lungo rimpianta nella scorsa stagione nei periodi di assenza di Paulo Dybala (soprattutto) e Alvaro Morata. Il 9 di Olinda, in caso trasferimento immediato a Torino, inizierebbe la stagione con i gradi di vice Morata. Anche se in realtà, almeno a livello di caratteristiche, Kaio Jorge sarebbe l’unico centravanti classico a disposizione di Allegri. Non è un dettaglio, almeno nei ragionamenti di Kaio Jorge. Se la punta del Santos ha preferito la Juventus al Milan è perché in rossonero avrebbe avuto davanti ben due nove: Ibrahimovic e Giroud.

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    Pjaca dalla Juve al Torino: l'ufficialità con un indizio social

    TORINO – Dalla Torino bianconera a quella granata, Marko Pjaca resta in città ma cambia maglia: è ufficiale il suo trasferimento dalla Juve al club di Cairo. “Il Torino Football Club è lieto di comunicare di aver acquisito dalla Juventus Football Club, a titolo temporaneo con opzione per il trasferimento definitivo, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Marko Pjaca”, si legge sul sito del Toro. Prestito con diritto di riscatto, questa la formula pattuita dai due club per il passaggio del croato.Guarda la galleryTorino, colpo Pjaca: l’ex Juve in maglia granata
    L’indizio social del Torino
    Prima dell’ufficialità sui social il Torino ha pubblicato un indizio per anticipare in modo scherzoso ed enigmatico l’arrivo di Pjaca: la foto di una famosa piazza di Torino, puntando sul gioco di parole piazza-Pjaca. Ai tifosi non è sfuggito. 
    Il comunicato della Juve
    “Marko Pjaca disputerà la prossima stagione nelle fila del Torino: è infatti ufficiale il prestito, per una stagione (fino al 30 giugno 2022), con diritto di riscatto. Nato a Zagabria nel 1995 e bianconero dal 2016, Marko in questi anni ha anche militato, sempre in prestito, nelle fila di Schalke 04, Fiorentina, Anderlecht e Genoa. In bocca al lupo per questa nuova avventura!”. Questo il comunicato della Juventus per salutare Pjaca. LEGGI TUTTO