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    Lazio-Juve, la probabile formazione di Pirlo: ecco i dubbi

    TORINO -Prima della pausa del campionato la Juventus ha ancora una trasferta, la terza di fila, da affrontare. Dopo Spezia e Ferencvaros tocca alla Lazio ospitare domenica all’Olimpico i Campioni d’Italia: se i padroni di casa decideranno la formazione in base ai tamponi (magari di nuovo negativi dopo lo stop dell’Uefa in Champions), Andrea Pirlo deve invece fare i conti con l’infermeria e con le condizioni di chi, in emergenza, sta trascinando il gruppo anche se con qualche acciacco. Osservata speciale è la difesa, martoriata dagli infortuni, che però può contare sul rientro di Merih Demiral: il turco si era fatto cacciare nel finale di Juventus-Barcellona, non ha preso parte alla spedizione di Champions in Ungheria perché squalificato e domenica sarà riposato e pronto per frenare l’assalto di Ciro Immobile (se guarito, nel frattempo) e compagni. La presenza di Demiral è un toccasano perché permette a qualcun’altro di rifiatare: Pirlo dovrà infatti valutare le condizioni di Giorgio Chiellini, che è tornato titolare proprio contro gli ungheresi dopo due settimane di stop a causa di un fastidio muscolare, ma che non può strafare e giocare a distanza di appena quattro giorni. Anche Leonardo Bonucci si sta prodigando a dismisura, senza mai fermarsi: pure lui avrebbe bisogno di una sosta, tanto più che a Budapest ha lamentato qualche problema alla caviglia. Probabilmente riposerà dopo la pausa, a meno che non si voglia far accorgiare i tempi di recupero a Matthijs de Ligt: l’olandese dovrebbe debuttare alla ripresa del campionato, quando l’ortopedico darà il via libera, tre mesi dopo l’intervento di stabilizzazione della spalla, ma in caso di necessità De Ligt potrebbe essere precettato già per l’Olimpico. Sulle fasce – tra difesa e centrocampo – agiranno ancora i soliti Danilo, il bianconero che ha finora il maggior minutaggio, sempre in campo tra campionato e Champions, e Juan Cuadrado. In attesa del rientro di Alex Sandro e con il giovane Gianluca Frabotta che si propone.
    Ferencvaros-Juve, le pagelle: Dybala si diverte, Mckennie c’è

    L’escluso
    Nella capitale dovrebbe essere anche la giornata di Dejan Kulusevski: dopo la panchina di Cesena contro lo Spezia, quando è subentrato soltanto nell’ultimo quarto d’ora, lo svedese era fortemente indiziato a vestire la maglia da titolare in Ungheria, invece Pirlo gli ha preferito Aaron Ramsey come trequartista (il gallese ha però avuto un problema muscolare nella ripresa, oggi sarà sottoposto agli esami ma probabilmente salterà la Lazio) e Federico Chiesa come ala. Allora per Kulusevski si aprono le porte dell’Olimpico: sembra assai improbabile che il tecnico juventino rinunci ancora una volta alla vivacità, alla freschezza e alla capacità di essere decisivo dell’ex Parma. […]
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    Juve, Del Piero: “Morata doveva tirare. A Ronaldo e Dybala qualcosina andava detta”

    L’analisi di Ferencvaros-Juve, la prestazione dei singoli e il giudizio su Pirlo. Del Piero ha parlato di tutto nel post-partita di Champions League, partendo dal suggerimento a Morata per il suo gesto particolarmente altruista nei confronti di Cristiano Ronaldo: “Lì Alvaro doveva tirare. Se tirava da quella posizione, nessuno poteva dirgli niente. A Ronaldo e Dybala – ha detto ridendo a Sky Sport – qualcosina andava detta, forse anche più di qualcosina. Ho visto CR7 un po’ giù, poco lucido. Dietro bene, sapevamo che la gara sarebbe stata in discesa e il Ferencvaros ha agevolato il compito”. Sul tecnico bianconero: “È all’inizio del suo percorso. Questa è la reale differenza tra lui e Zidane, che ha più esperienza, che l’ha maturata prima di arrivare alla panchina della prima squadra del Real Madrid. Le possibilità di andare avanti sullo stesso percorso però ci sono”.
    Le pagelle: Dybala si diverte, McKennie c’è LEGGI TUTTO

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    Ferencvaros-Juve, le pagelle: Dybala si diverte, McKennie c'è

    SZCZESNY 6,5Impegnato nel finale, prima da un disimpegno errato di Chiellini, quindi da Boli: si oppone sul primo tiro, può nulla sulla ribattuta.
    CUADRADO 7Apre la partita scattando con il timing giusto sulla verticalizzazione di Bonucci e offrendo il cross rasoterra trasformato in rete da Morata. Sempre attento nella fase difensiva. Frabotta (31’ st) 6 Festeggia il debutto anche in Champions League.
    BONUCCI 6,5Dà il via all’azione del primo gol, il 4-1 incassato nel finale è figlio del rilassamento generale. LEGGI TUTTO

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    Juve agli ottavi di Champions League: ecco cosa manca

    Se l’obiettivo primo posto nel girone per la Juventus si è molto complicato dopo la sconfitta interna con il Barcellona, il passaggio agli ottavi di finale è invece ormai a un passo. Dopo la vittoria in casa del Ferencvaros e il contemporaneo successo del Barça sulla Dynamo Kiev, la squadra di Andrea Pirlo può centrare la qualificazione già alla prossima giornata, il 24 novembre: le basterà battere di nuovo il Ferencvaros, allo Stadium, e che il Barcellona vinca o pareggi a Kiev.

    I bianconeri salirebbero a 9 punti, dunque +8 sugli ungheresi e +8 o +7 sulla Dynamo: distacchi impossibili da colmare nelle due partite che resterebbero. In ogni caso, con 4 punti nelle prossime due partite in casa contro Ferencvaros e Dynamo la Juventus si qualificherà aritmeticamente: raggiungerebbe quota 10 e senza vincere a Torino né ungheresi né ucraini potrebbero fare altrettanto. LEGGI TUTTO

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    Juve, Dybala reclama il gol: appello social alla Uefa

    La Uefa lo celebra, lui invece lancia la stoccata. In modo ironico e genuino, sia chiaro. Il siparietto social dopo il 4-1 al Ferencvaros ha coinvolto Paulo Dybala, “l’unico giocatore a segno in tutte le ultime sei stagioni di Champions League con la maglia della Juventus”. La Joya ha festeggiato la prima rete al 73’, qualche minuto dopo l’ingresso in campo, e si è visto “negare” una nuova firma nel finale per l’ultima tocco di Dvali che ha decretato l’autogol. “Per festeggiare, potete darmi anche la doppietta?” ha risposto scherzosamente l’argentino al tweet della Uefa Champions League. Tanti i commenti di risposta da parte dei tifosi bianconeri per la prestazione offerta alla Budapest Arena: “Continua così, Paulito, si vede che stai crescendo dal punto di vista fisico”, “Bentornato al nostro grande numero dieci”.
    Marchisio veggente: “Ora ci vuole il gol di Dybala”. Che arriva subito dopo
    Ferencvaros-Juve 1-4: che spettacolo Morata e Dybala! LEGGI TUTTO

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    Juventus-Ferencvaros 1-0 dopo 45': Morata gol, CR7 sbaglia a porta vuota

    BUDAPEST – Morata micidiale, dopo 7 minuti segna il terzo gol in Champions League e il quinto da quando è tornato alla Juventus. E’ suo il gol dell’1-0 con cui la Juventus conduce la partita a Budapest contro il Ferencvaros. E suo anche un assist pazzesco per Ronaldo che si fa anticipare da Blazic con la porta spalancata davanti a lui. E’ l’occasione più grande di quello collezionate dalla Juventus in questo primo tempo in cui ha preso il controllo totale della partita.
    TUTTI BENE – La Juventus gioca con scioltezza, affondando facile nella retroguardia ungherese e divertendosi con i suoi giocatori di maggiore talento. Cuadrado sulla destra fila e fonde il suo avversario diretto Botka. Chiesa ci mette tutta la sua carica agonistica a sinistra. Bene Rabiot che offre sponda fra le linee, ancora ottimo Arthur che distribuisce palloni. Ramsey è utile in molte zone del campo. Ansia per la caviglia di Bonucci per un colpo alla fine del primo tempo.
    IL GOL – LEGGI TUTTO

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    Juventus, Chiesa e Ramsey titolari. Fuori Kulusevski, davanti CR7 e Morata

    BUDAPEST – Andrea Pirlo ha scelto Chiesa e Ramsey, lasciando fuori Kulusevski e McKennie. In campo quindi potrebbe essere un 3-4-1-2 con Danilo, Bonucci e Chiellini dietro, Cuadrado e Chiesa sulle fasce e Ramsey dietro le punte.
    Confermati Morata e Ronaldo in attacco e la linea difensiva con Cuadrado, Bonucci, Chiellini (al suo ritorno dopo l’infortunio contro la Dinamo Kiev, due settimane fa) e Danilo, che si dovrà disimpegnare sulla sinistra.
    Paulo Dybala parte in panchina, pronto a entrare nella ripresa. Curiosità: l’ultima volta che Cristiano e Morata hanno giocato insieme una partita di Champions League era il 3 giugno 2017, finale di Cardiff, Real Madrid-Juventus.
    FORMAZIONI UFFICIALI
    Ferencvaros: Dibusz; Lovrencsics, Blazic, Kovacevic, Heister; Laidouni, Kharatin, Somalia; Zubkov, Isael, NguenJuventus: Szczesny; Cuadrado, Bonucci, Chiellini, Danilo; Chiesa, Arthur, Rabiot, Ramsey; Morata, Ronaldo LEGGI TUTTO

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    Juve, Morata-Ronaldo: coppia che piace

    Un assist non fa primavera, ma sicuramente è un indizio importante. È quello che Alvaro Morata ha servito a Cesena a Cristiano Ronaldo, a tre minuti – suppergiù – dall’ingresso in campo del portoghese nel secondo tempo. Non appena era stato chiamato il cambio CR7-Dybala, da bordo campo sono arrivate le indicazioni chiare di Roberto Baronio, collaboratore tecnico di Andrea Pirlo: «Alvaro, gioca più avanti!», al fianco del portoghese. Una Juventus a trazione anteriore, quella vista nel secondo tempo con lo Spezia, e che ha convinto. Non era la prima volta che avveniva, dal momento che Morata e Ronaldo avevano giocato insieme per un’oretta alla seconda di campionato, in casa della Roma il 27 settembre. Ma quella sera il centravanti spagnolo non aveva brillato: arrivato da neanche una settimana, una volta tramontata l’ipotesi Edin Dzeko, non aveva ancora avuto il tempo di entrare nella nuova dimensione.
    Gli è bastato comunque poco per individuare il filo conduttore, complice anche la positività di Ronaldo che ha obbligato Pirlo a puntare su di lui, visto il ritardo di condizione di Paulo Dybala. Partite che Morata ha sfruttato benissimo, segnando parecchio (quattro gol in sei presenze complessive) e vedendosi cinque reti cancellate dal Var, in campionato come in Champions League. E domenica la rivelazione di quanto potrebbe proporre in prima linea insieme con CR7, offrendo al tecnico la possibilità di puntare su una coppia pronta ad affiatarsi. Con loro in campo la Juventus non solo ha travolto la resistenza dello Spezia, ma ha dato l’impressione – a chi sedeva in tribuna – di essere anche più equilibrata, con una difesa che (tolto un colpo di testa di Julian Chabot) non ha quasi più concesso occasioni e con un Federico Chiesa molto più convincente quando ha avuto la possibilità di partire da dietro. Una coppia, Morata-Ronaldo, che ricorda da vicino quella vista al Real Madrid con protagonista sempre il portoghese insieme con Karim Benzema.
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