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ha scritto per te Carlo Piacenti
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Intervista alla leggenda bianconera: “Credo che Andrea abbia la capacità di essere molto chiaro con i giocatori. Soprattutto con i suoi discorsi. Penso che in questo momento sia la cosa più importante di tutte” LEGGI TUTTO
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L’8 settembre 2011 la squadra bianconera entrava per la prima volta nel nuovo impianto, dove ha vinto 9 scudetti in altrettante stagioni LEGGI TUTTO
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Il bomber è pronto per l’imminente esame di italiano e i bianconeri corrono contro il tempo per i documenti: l’ultimo ostacolo è la burocrazia LEGGI TUTTO
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Paulo sta provando a recuperare dal problema muscolare che l’ha costretto a fermarsi nella notte dell’eliminazione Champions. Potrebbe saltare la Samp: vietato correre rischi LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
Priva di otto nazionali e di quattro giocatori infortunati, oltre che del centravanti attorno a cui ruota il mercato bianconero, non poteva certo essere una vera Juventus, quella che ieri Andrea Pirlo ha schierato per la prima volta contro un’avversaria. Avversaria sui generis, peraltro, trattandosi della formazione Under 23 di Lamberto Zauli. Eppure, sotto il telo di tutti questi distinguo, alcune delle forme che il Maestro intende dare alla sua squadra si sono viste. A cominciare dal fatto di non averne una fissa, di forme.
ASSETTO VARIABILE
La Juventus ha infatti cambiato modulo nel corso della partita, giocata con il 4-3- 3 e poi con il 4-2-3-1, e anche tra una fase e l’altra di gioco. Si è visto, ad esempio, quell’assetto variabile della difesa anticipato da Pirlo nella prima conferenza tenuta dopo essere stato nominato tecnico della prima squadra: «Potremo anche impostare a tre e difendere a quattro». Così Alex Sandro, partito a sinistra davanti a Pinsoglio, si avvicinava ai centrali Rugani e Danilo a inizio azione, mentre Cuadrado saliva a destra. A comporre l’iniziale centrocampo a tre c’erano McKennie, Arthur e Bentancur, con il brasiliano e l’uruguaiano ad alternarsi nei compiti di regia, mentre in attacco Ramsey a destra e Douglas Costa a sinistra hanno affiancato Pjaca, con il gallese (che ha colpito un palo) pronto ad accentrarsi per lasciare spazio a Cuadrado. Nel secondo dei due tempi da mezzora, nel corso del quale c’è stato spazio anche per De Sciglio in difesa, Pirlo ha invece provato il 4-2-3-1, cominciando a sperimentare le possibilità offertegli dalla duttilità di McKennie, schierato alto a sinistra, con Douglas Costa spostato a destra e Arthur e Bentancur centrali davanti alla linea arretrata. Proprio nella ripresa è arrivato il gol che ha deciso il test, arbitrato dal vice Pirlo Igor Tudor e spesso interrotto dall’allenatore bianconero per correzioni e indicazioni. Gol firmato da Pjaca con un tocco di prima su cross basso in avanti di Alex Sandro.
NOTE POSITIVE
Una rete che si spera possa essere di buon auspicio per il venticinquenne attaccante croato, martoriato dagli infortuni dopo l’approdo in bianconero da rivelazione dell’Europeo 2016, destinato però a cercare fortuna e spazio altrove, come potete leggere sotto. Tra chi resterà in maglia bianconera, invece, sono apparsi già in palla e calati nella parte i nuovi Arthur e McKennie, mentre tra i vecchi si sono mostrati brillanti Bentancur, Cuadrado e Douglas Costa. Non resta che aspettare che Pirlo cominci a togliere il telo dalla macchina, con la prima amichevole ufficiale e poi con il debutto in campionato contro la Sampdoria. Qualche forma, però, si è vista. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
Detto che essere prigionieri di un contratto da circa 13,5 milioni di euro a stagione è il tipo di prigionia che sarebbero disposti a sopportare tutti, Paul Pogba si aspettava un’estate più movimentata. Sperava, cioè, che il suo desiderio di ritornare alla Juventus venisse finalmente esaudito, visto che a un certo punto sembravano essercene le premesse.
Qualcosa si era mosso fin da gennaio: grandi manovre per capire se con l’inserimento di una contropartita si poteva rendere attuabile l’operazione. Poi la pandemia e le sue conseguenze economiche hanno gelato tutti, per primo Pogba. La Juventus non è riuscita a trovare un giocatore per mettere in piedi uno scambio secco con lo United. Lo United non ha mai aperto all’idea di fare sconti e ha continuato a chiedere cifre irraggiungibili per i bianconeri (120/130 milioni di euro) per il solo cartellino. E il taglio degli ingaggi imposto dalla situazione economica ha reso lo stipendio di Pogba, pur opportunamente tagliato, incongruente con il piano che sta attuando Paratici.
Nel frattempo, però , nessuna delle concorrenti della Juventus e, in particolare, il Real Madrid, si sono fatte sotto con lo United per Pogba che, quindi, si appresta a iniziare la stagione con la maglia rossa. Senza, tuttavia, aver rinnovato il contratto, come vorrebbe lo United in vista della scadenza, prevista il 30 giugno 2022. Il Manchester ha provato i primi approcci, spinto dalla preoccupazione di farlo avvicinare alla data fatidica. Ma le risposte sono state freddine da parte del giocatore e del suo agente Mino Raiola.
Anzi lo stesso Raiola, qualche giorno fa, ha commentato con un pizzico di ironia: «Di rinnovo stiamo parlando, ma con calma, molta calma. Senza stress». Lui, ovviamente, non ha fretta, anche perché sa benissimo che il suo assistito gradirebbe cambiare aria e che senza il rinnovo diventa molto più semplice esaudire il suo desiderio. Lo scenario che si prospetta è questo: Pogba non firma e arriva a fine stagione con il Manchester. A quel punto si trova a un anno dalla scadenza e la valutazione del suo cartellino scende in modo drastico, anche perché nel 2022 avrebbe 29 anni e potrebbe uscire dallo United con il botto.
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ha scritto per te Carlo Piacenti
Non sarà una vera e propria amichevole ufficiale, però sarà comunque la prima volta che la Juventus di Andrea Pirlo giocherà una partita contro un’avversaria, qualcosa di diverso dalle sfide – pur sentitissime – in famiglia. Sarà la prima di una serie di prime volte che culmineranno con il debutto ufficiale di domenica 20 settembre contro la Sampdoria alla prima giornata di Serie A e poi con l’esordio europeo alla prima giornata di Champions. Appuntamenti ben più importanti, come sarà anche la prima amichevole vera e propria prevista per il 12 o 13 settembre, ma quello di questa mattina alla Continassa contro la Juventus Under 23 ha comunque l’alone intrigante della novità.
La Juventus B di Lamberto Zauli, pure lui all’inizio di una nuova avventura dopo la promozione dalla Primavera, è certamente un’avversaria sui generis e peraltro è possibile che più di uno dei giovani giochi magari uno spezzone agli ordini di Pirlo, viste le assenze dei nazionali, ma la sfida in famiglia sarà comunque diversa da un allenamento. Quelli che intanto proseguono e ieri hanno visto i bianconeri impegnati in torelli e giochi di posizione, prima della partitella finale.
Tornando a oggi, sarà il centrocampo a fornire gli spunti di maggior interesse, visto che Pirlo avrà a disposizione due titolari come Arthur e Bentancur e un Ramsey voglioso di riscattarsi.
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