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    Scirea, il ricordo della Juve: “Classe e sportività, un uomo incredibile”

    TORINO – “3 settembre 1989. Ogni anno, fa male come quella domenica”. Inizia così il messaggio di cordoglio della Juventus per ricordare Gaetano Scirea, scomparso a 36 anni. Sono passati trentuno anni da quel giorno. “Una domenica di pioggia, in Polonia. Una domenica che si portò via Gaetano Scirea, quel giorno lontano da casa per visionare l’avversario che attendeva la Juventus in Coppa UEFA, il Gornik Zabrze” prosegue il club bianconero sul proprio sito ufficiale. 
    Juve, presentazione Arthur: Voglio la Champions”. E su Suarez…

    Scirea, il messaggio della Juve
    Uno dei difensori più forti che l’Italia, ma non solo, abbia mai visto, un simbolo di professionalità, sportività e correttezza in campo, bandiera anche della Nazionale, raccontato da tutti come grande uomo di classe. “Se ne andò non solo un campione, un difensore eccezionale, un uomo di statura incredibile. Quel giorno, in Polonia, se ne andò una parte di noi. Perché Gai era una parte di noi, rappresentava tutti i nostri valori, e portava in campo un esempio di educazione, classe, sportività e umanità. Gai era parte di noi. Era tutti noi.  E lo è ancora: per questo, oggi, come sempre, ci stringiamo insieme alla famiglia Scirea, nel ricordo di un uomo unico” conclude la Juve. 
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    Juve, come corre Demiral: è pronto per sostituire De Ligt

    TORINO – Se la stagione appena conclusa è stata complicata per Giorgio Chiellini, anche per il compagno di squadra Merih Demiral non è stata una passeggiata: il difensore turco si immaginava ben altro annata al debutto con la maglia della Juventus. Invece il grave infortunio ai legamenti del ginocchio (lo stesso capitato a Chiellini) che ha subito a gennaio contro la Roma lo ha costretto a un lungo stop. Nella sfortuna, però, il campionato slittato fino all’estate per via della pandemia gli ha permesso di rientrare in corsa e ripresentarsi in campo per 39 minuti proprio nell’ultima giornata contro i giallorossi di Paulo Fonseca. Una perfetta chiusura del cerchio, ma già durante il lockdown Demiral ha dimostrato di avere molto a cuore la sua professione e la Juventus: non ha lasciato Torino come molti suoi compagni, non ha raggiunto la Turchia per stare accanto ai genitori in un momento di incertezza a livello mondiale, ma è rimasto a casa per proseguire da solo il percorso riabilitativo. E appena la Continassa è stata riaperta, ha potuto riutilizzare anche i macchinari e accelerare con le cure fisioterapiche.
    Chiellini ha detto dove ha fallito Sarri (ma non tutti l’hanno capito)
    Diretta sorteggio calendario Serie A 2020/2021 ore 12: come seguirlo in tempo reale

    Punto di riferimento
    Che avesse voglia di riprendersi la Juventus lo si è capitato anche ad agosto, accorciandosi le vacanze: se la squadra bianconera si è ripresentata lunedì 24, sedici giorni dopo la sfida di Champions contro il Lione, il difensore turco è rientrato qualche giorno prima per portarsi avanti con il lavoro. La sua ripresa deve essere infatti graduale, non può e non deve strafare, ma seguire un programma mirato tra campo e terapie. La chiamata del ct della Turchia Senol Gunes per il doppio impegno settembrino di Nations League contro Ungheria e Serbia è l’ulteriore segnale di ritorno alla normalità per Demiral. «E’ in buone condizioni – ha sottolineato il commissario tecnico – per noi è un giocatore importante perché ha una grande influenza sulla squadra». E anche le immagini dell’allenamento di ieri con la Turchia sono eloquenti[…]
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    De Ligt, c'è una novità: la nota ufficiale della Juve

    TORINO – “Dopo la giornata di pausa di ieri, i bianconeri hanno iniziato la seconda settimana di lavoro agli ordini di Coach Pirlo; una settimana particolare, dato che gli allenamenti non vedranno ovviamente la presenza dei giocatori impegnati con le loro Nazionali”. Sul proprio sito ufficiale, la Juventus rendiconta la giornata di lavoro alla Continassa: “Oggi la squadra, dopo il riscaldamento e il ‘torello’, ha lavorato sui possessi palla, disputando poi una partitella finale, intervallata da esercizi atletici. Come da programma, Douglas Costa e Dybala hanno svolto una seduta di allenamento personalizzata, mentre Bentancur e Ramsey hanno lavorato in gruppo; giornata di scarico per Sami Khedira, secondo il suo programma”. Dulcis in fundo un’importante novità: “Infine, da segnalare che Matthijs de Ligt è rientrato al JTC per iniziare il percorso riabilitativo. Domani il gruppo si ritroverà al mattino”.
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    Juve, Arthur e Kulusevski hanno già stregato i compagni

    Erano i più attesi, alla Continassa, al taglio del nastro sulla nuova stagione. Un po’ per il fatto di essere gli unici volti nuovi portati dal mercato prima che scattasse il raduno, osservati con quella curiosità che ora dovranno condividere anche con Weston McKennie. Un po’, soprattutto, perché incarnazione di quella linea guida che oggi vuole la Juventus particolarmente sensibile a profili che, ad un grande talento, abbinino anche una giovane età. Arthur Melo e Dejan Kulusevski non hanno tradito le aspettative nella prima settimana di lavoro allo Juventus Training Center. Riscuotendo al contrario impressioni piuttosto favorevoli da tutto il gruppo, senatori in testa, per il loro approccio al nuovo mondo. Una reazione che è ruotata intorno al concetto chiave di entusiasmo: quello che il brasiliano e lo svedese hanno riversato in campo durante gli allenamenti, nella prima settimana di lavoro in vista del via alla nuova stagione, ne ha generato a sua volta in tutti i compagni di squadra.

    Arthur, voglia di rivincita
    Il seme che i primi passi in bianconero stanno innaffiando in Arthur è quello del desiderio di rivincita. Di rivalsa dopo il periodo più complicato dell’ancora albeggiante carriera del centrocampista di Goiania. Reduce da un’esperienza al Barcellona che, se da un lato l’ha presentato al grande calcio europeo con tanto di biglietto da visita, dall’altro l’ha profondamente turbato per l’amaro epilogo. Quello che l’ha portato ad una secca rottura con il club, al punto tale da non prendere parte nemmeno all’inedita Champions League (con annessa batosta contro il Bayern Monaco) d’agosto. Una rabbia e una carica, quelle accumulate, che ora Arthur sta sfogando in allenamento, come testimoniato anche dalla partitella in famiglia andata in scena sabato mattina. LEGGI TUTTO